La storia prevede lunghe stagioni di continuità e improvvise rotture, spesso agevolate, se non scatenate, dall’azione di singoli uomini e singole donne che mettendo in discussione i costumi, le mentalità, le regole, aprono orizzonti nuovi di possibilità. Ai ribelli che sono riusciti a cambiare radicalmente il corso degli eventi, a coloro che ci hanno provato e a coloro che hanno immaginato strade diverse da quelle battute, è dedicato questo nuovo ciclo di “Lezioni di Storia”. Ricostruire il pensiero e l’azione di quattro grandi figure del passato vuole essere un’esortazione a coltivare la speranza di un cambiamento sempre possibile.
Il 9 febbraio sarà Vito Mancuso ad aprire il ciclo, con un interrogativo: Gesù intese esplicitamente essere un ribelle? Sì, perché venne giustiziato per la sua dura contestazione della tradizione religiosa. E no, perché la sua ribellione fu il risultato di una più profonda obbedienza. Quale? A cosa? E cosa significa oggi per noi? Il 23 febbraio Maria Giuseppina Muzzarelli racconterà la figura storica, il carisma e la personalità complessa di Giovanna d’Arco: molte le domande ancora aperte su questa giovane in armi arsa sul rogo a 19 anni. Il 9 marzo Luigi Mascilli Migliorini condurrà il pubblico nel mondo di Robespierre, beneducato avvocato di una cittadina di provincia, simbolo della Rivoluzione francese – delle sue illusioni e dei suoi orrori. Sarà infine Costantino D’Orazio a chiudere il ciclo il 30 marzo con una lezione su Frida Kahlo, che esplorando la complessità dell’identità di genere dipinse il suo corpo, le cicatrici, il dolore e la vulnerabilità.
Biglietti a 7€ in vendita dal 15 gennaio ore 10.30 per i primi due appuntamenti:
9 febbraio >> https://www.teatrostabileveneto.it/spettacolo/1158_858_ges___la_rottura_della_legge#acquista
23 febbraio >>
https://www.teatrostabileveneto.it/spettacolo/1159_858_giovanna_d_arco__una_donna_in_armi#acquista
Dal 22 gennaio ore 10.30 per gli ultimi due appuntamenti (9 marzo, 30 marzo).
Il ciclo è ideato e progettato dagli Editori Laterza, promosso dal Comune di Padova e realizzato con il supporto del Teatro Stabile Veneto.
Media partner dell’iniziativa: “il Mattino di Padova” - Nord Est Multimedia.