Assegnati i contributi ministeriali, il Teatro Stabile del Veneto sul podio dei migliori teatri italiani
A meno di un anno dalla nomina di Teatro Nazionale il Teatro Stabile del Veneto sale in cima alle classifiche dei teatri. A seguito della valutazione della Commissione Consultiva per il Teatro, ieri il MiC ha comunicato, con decreto del Direttore Generale dello Spettacolo, le assegnazioni dei contributi ministeriali per il 2022: con un punteggio complessivo di 88,50 lo Stabile del Veneto si qualifica sul podio dei migliori teatri italiani, secondo solo alla Fondazione Emilia Romagna Teatro. Un numero che segna un balzo in avanti di ben 10 punti rispetto al 2017, l’ultimo anno del TSV nel ranking dei teatri nazionali prima del declassamento, e che oggi gli è valso un contributo ministeriale pari a 1.700.000 euro.
“Il Teatro Stabile del Veneto si piazza sul podio dei migliori teatri italiani della classifica stilata dal Ministero della Cultura. Questi straordinari risultati, che ci riempiono di gioia e orgoglio, sono il frutto di una programmazione di qualità, di una gestione efficiente delle risorse e di una grande varietà di produzioni proprie. Un grazie va all’impegno di tutti gli artisti, dei tecnici, del personale amministrativo e ovviamente al numeroso pubblico che premiando la qualità degli spettacoli in cartellone mantiene il teatro vivo e lo stimola verso obiettivi sempre più sfidanti. Ringrazio il Presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto, per la passione, la professionalità e le capacità dimostrate nell’ottimo lavoro che sta svolgendo. Questi risultati sono il frutto di una governance attenta e ambiziosa, di un management che ha impostato un lavoro di crescita i cui frutti sono certo arriveranno anche negli anni a venire”, dichiara il Presidente della Regione Luca Zaia.
Il Teatro Stabile del Veneto ha realizzato nel 2022 ben 359 produzioni proprie o coprodotte, creando occupazione lavorativa con più di 22.000 giornate retribuite. Questo significa che ogni giorno il Teatro Stabile scrittura in media da uno a due artisti e tecnici. Rispetto ai tradizionali contributi associativi dei soci istituzionali, il Teatro è riuscito a reperire nuove risorse fino al 56% dei costi totali a bilancio del 2022. Ottimi sono stati i risultati della campagna abbonamenti con più di 4000 abbonati, della vendita dei biglietti e dell’avvio di nuovi accordi di sponsorizzazione.
Lo Stabile del Veneto è impegnato anche in progetti aperti alla sperimentazione di nuovi linguaggi scenici, con il coinvolgimento di giovani talenti e la collaborazione di autorevoli realtà del territorio. Cospicua è l’attività di formazione svolta con l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni nell’ambito del progetto “TeSeO-Teatro Scuola e Occupazione” nato dall’accordo di programma su base triennale (2023/2025) con la Regione del Veneto e finanziata dal Fondo Sociale Europeo Plus, una scuola che sta creando e formando gli artisti di domani, alcuni già riconosciuti a livello nazionale.
“Lo Stabile del Veneto è il paradigma di un Veneto che è in grado di imporsi, anche a livello nazionale, fra le eccellenze della cultura. Lo fa ora da protagonista, spezzando vecchi luoghi comuni che narravano un territorio votato alla produzione economica, ma meno efficace nel mondo artistico. Il Teatro Stabile invece – al quale la Regione ha garantito un contributo straordinario di 3 milioni di euro sugli esercizi 2023/2025 – rappresenta davvero una grande ‘verticalità’ culturale, con ruolo di ambasciatore e apripista anche per numerose altre espressioni artistiche del Veneto, per dimostrare con i fatti di poterci ritagliare un ruolo da assoluti protagonisti nel panorama culturale italiano e internazionale”.