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IN FONDO AL BUIO di Michele Angrisani vince il premio di produzione di AngolAzioni 2024

Scritto da Redazione | 17 gennaio 2025

Ieri sera, 16 gennaio, in occasione dell’apertura della rassegna Angolazioni 2025 è stato annunciato il vincitore del premio produzione da parte del TSV, selezionato tra i progetti presentati dalle compagnie padovane nell’ambito di AngolAzioni 2024:

  1. HANNAH E LA SHOAH Abracalam
  2. IN FONDO AL BUIO Michele Angrisani
  3. 63AZIONI Carichi Sospesi
  4. SEI PERSONAGGI PIU' UNO, IN CERCA D’AMORE Ottavo Giorno 
  5. LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR TOP - Teatri Off Padova 
  6. LA ROTTA DELLO STOCCO Teatro Laterale.

La commissione, composta da Filippo Dini (Direttore Artistico del TSV – Teatro Nazionale), Carlo Mangolini (Responsabile Sviluppo Artistico del TSV – Teatro Nazionale) e Silvia Zampieron (Responsabile Produzione e Programmazione del TSV – Teatro Nazionale) ha scelto di conferire il premio di produzione a IN FONDO AL BUIO di Michele Angrisani, che avrà l’opportunità di presentare una versione aggiornata del progetto presso il Teatro Maddalene nei giorni 30 e 31 maggio 2025.

Lo spettacolo è stato scelto come vincitore con le seguenti motivazioni:

  • Per aver saputo recuperare una vicenda, quella dell’assassinio di Matteo Toffanin, che si è tragicamente consumata a Padova ma che è rimasta per troppo tempo sconosciuta in questo territorio, capovolgendo un tabù linguistico e culturale: il Veneto come terra di mafia. 
  • Per il coinvolgimento in fase di evoluzione del progetto di due artisti di rilevanza nazionale come l’attore Giancarlo Previati e lo scenografo Antonio Panzuto, arricchendo l’iniziale monologo di Giulia Briata sia dal punto di vista drammaturgico che sul piano dell’impianto scenico.

La commissione ha comunque segnalato l’alta qualità di tutte le proposte presentate, auspicando di proseguire questo percorso condiviso tra Teatro Stabile del Veneto e Compagnie professionali padovane che già nell’edizione 2025 troverà nuove modalità di affiancamento.

IN FONDO AL BUIO
Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin.

Con Giancarlo Previati e Giulia Briata
Drammaturgia e regia Michele Angrisani
Scenografia Antonio Panzuto
Luci Paolo Pollo Rodighiero
Musiche Sergio Marchesini
Assistente alla scenografia Sofia Rampon
Foto di scena Serena Pea e Lamberto Gozzo

 Lo spettacolo narra una vicenda avvenuta a Padova il 3 maggio 1992, quando due ragazzi poco più che ventenni, Matteo Toffanin e Cristina Marcadella, sono stati vittima di uno scambio di persona che è costato la vita di Matteo, a soli 23 anni. Matteo aveva chiesto in prestito allo zio, Luigi, la Mercedes bianca per trascorrere quella giornata al mare.

Trent’anni dopo quella terribile sera, Cristina e Luigi rivivono il dolore, ripercorrendo quanto accaduto.

La drammaturgia e la messa in scena, a partire da un lavoro di ricerca su documenti giudiziari e interviste orali, rappresentano i fatti accaduti, prima e dopo il buio.

Si può morire innocenti di mafia, in Veneto. In quel 1992. E la storia di Matteo, Cristina e Luigi parla a tutti noi. Perché tutti noi potevamo e possiamo essere come loro.