Torna la rassegna di nuovi format teatrali al Teatro Maddalene, che riapre con Maddalene Factory
Il Teatro Maddalene, dopo una breve chiusura necessaria per l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo energetico realizzato dal Comune di Padova, torna da febbraio a maggio 2024 ad accogliere artisti e pubblico con un ricco programma di appuntamenti aperto alla sperimentazione.
L’impegno dell’Amministrazione Comunale, il cui ultimo intervento si è concluso a fine 2023 grazie a un finanziamento del PNRR, e del Teatro Stabile del Veneto ha reso negli anni la sala delle Maddalene un teatro tecnologicamente all’avanguardia, uno dei centri privilegiati dell’innovazione culturale nelle arti performative aperto alle produzioni del TSV, ai giovani attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e alle compagnie teatrali padovane. Dopo il successo della scorsa stagione, infatti, anche per il 2024 lo spazio dell’ex chiesa di via S. Giovanni da Verdara presenta una rassegna di nuovi format teatrali: Maddalene Factory a cura del regista e performer Lorenzo Maragoni. La proposta promossa dal TSV e dal Comune di Padova presenta una programmazione che fa di innovazione, partecipazione e divulgazione i suoi punti cardine. Un cartellone di talk, progetti partecipati da studenti e cittadinanza e primi esperimenti di nuove formazioni e compagnie teatrali emergenti, che grazie anche alla collaborazione con l’Università di Padova, porta in scena nuovi linguaggi.
“Il Teatro Maddalene è uno spazio che ha segnato la storia della cultura padovana caratterizzandosi da sempre come luogo dell’innovazione – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio –. Negli anni ha subito una profonda trasformazione e, grazie anche alla proficua collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, gli abbiamo dato forma compiuta fino a renderlo un teatro all’avanguardia, un luogo della sperimentazione e una casa pronta ad accogliere le compagnie teatrali della città di Padova. La rassegna che animerà il teatro fino a maggio risponde proprio a queste esigenze”.
“Siamo grati al Comune di Padova per la fiducia che continua a riporre nel Teatro Stabile del Veneto nell’affidarci lo spazio del Teatro Maddalene, che dopo l’edizione pilota della rassegna presentata lo scorso anno, anche per il 2024 si conferma il luogo deputato alla sperimentazione – dice Carlo Mangolini, direttore dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e responsabile dell’area nuovi linguaggi del TSV –. Uno spazio dedicato alle compagnie emergenti, ai giovani attori diplomati all’Accademia Carlo, ma anche un luogo aperto alla partecipazione della cittadinanza e a numerose collaborazioni, a partire da quella con l’Università di Padova”.
“La rassegna "Performing Science" si propone come obiettivo principale la diffusione della conoscenza scientifica tramite l'arte della comunicazione e della performance teatrale – dice la prof.ssa Monica Fedeli, prorettrice dell’Università di Padova per la Terza Missione e i rapporti con il territorio -. Questa unione di discipline non è affatto nuova nel campo dell'educazione e della formazione, se pensiamo ad esempi illustri come quello di Augusto Boal in Brasile e a numerosi altri casi in cui la scienza si è coniugata con l'arte teatrale. Tuttavia, in questa rassegna, i ricercatori e le ricercatrici assumono un ruolo attivo, portando la loro ricerca fuori dai confini dei laboratori e mettendosi in gioco direttamente sul palcoscenico. Si crea così una reale sinergia e contaminazione di idee al servizio della società, dove l'informazione scientifica viene promossa attraverso la potenza espressiva della performance teatrale.”
Ad aprire il programma della rassegna Maddalene Factory è La banca dei sogni (5>10 marzo), un progetto a cura della compagnia Domesticalchimia per la regia di Francesca Merli, che esplora i sogni dei padovani. Dopo Firenze, Milano, Novara, Treviso, Lecce e Trieste, nel 2024 La banca dei sogni approda a Padova con uno spettacolo-indagine su come si trasforma il percorso dell'attività onirica lungo l'arco della vita. Durante il percorso preparatorio sono stati intervistati bambini, adolescenti, adulti e anziani del territorio padovano con l’obiettivo di scattare una fotografia, o meglio una radiografia del nostro presente, condotta attraverso uno strumento che generalmente si considera intimo e individuale. Attraverso i sogni delle persone si cercherà di captare le tematiche che riguardano ciascuna età della vita, in modo da individuare il termometro di quella comunità, di quella città di “sognatori”.
Si prosegue poi con Performing Science, un progetto a cura di Lorenzo Maragoni e con la collaborazione dell'Università di Padova, che dal 13 marzo all’11 aprile propone un programma di 5 talk in doppia replica per raccontare la ricerca universitaria, dall’intelligenza artificiale alle biologia, dalla storia alla medicina, affiancati da testi teatrali composti per l'occasione dal giovane scrittore e blogger Nicolò Targhetta. Tra divulgazione, performance e interazione con il pubblico, ogni serata inizierà con un talk scientifico di venti minuti, continuerà con le domande e le curiosità del pubblico, e terminerà con la mise en espace di un corto teatrale inedito, che mette in scena, immagina, trasfigura i contenuti del talk da un punto di vista artistico e performativo.
Dopo la rappresentazione di Talismani nel 2022 e 2023 il testo di Matteo Porru vincitore del Premio Campiello Giovani 2019, anche quest’anno grazie alla collaborazione tra TSV e Premio Campiello – Confindustria Veneto il Teatro Maddalene diventa palcoscenico per un nuovo vincitore del Premio Campiello Giovani: il 13 e 14 aprile va in scena la mise en espace di Sotto la pelle, un testo di Elisabetta Fontana, proclamata vincitrice 2023 al Teatro Goldoni di Venezia
Torna per la terza edizione anche l’incubatore di talenti MaturAzione, che offrirà a 3 compagnie o formazioni artistiche emergenti la possibilità di svolgere una residenza artistica con un percorso di tutoraggio dedicato allo scopo di portare in scena, dal 22 aprile al 25 maggio, il primo studio di uno spettacolo inedito. L’iniziativa è nata per stimolare la creazione delle nuove drammaturgie da parte delle diplomate e dei diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro Stabile Veneto che da quest’anno si apre anche a giovani artisti provenienti da altre scuole teatrali e si conferma un ottimo trampolino di lancio per lo sviluppo di progettualità attoriali e autoriali autonome.
La rassegna si chiude con il ritorno di Universerìe, la storica serie teatrale arrivata ormai all’ottava edizione, e che quest’anno sarà dedicata al tema Riscrivere di sé. Un instant-drama sulla vita universitaria a Padova, scritta e interpretata dagli studenti e dalle studentesse dell’Unipd in veste di drammaturghi e attori, con il coordinamento della compagnia Amor Vacui. Universerìe, nato nel 2016, ha coinvolto ormai oltre un centinaio di studentesse e studenti. Si è rinnovato di anno in anno, mantenendo però la sua forma seriale, con un episodio a settimana per quattro settimane, dal 30 aprile al 21 maggio. A chiudere la rassegna in collaborazione con l’Università di Padova sarà la maratona finale che si terrà il 30 maggio nella sala grande del Teatro Verdi.
AngolAzioni. Scorci dalla scena Padovana
Oltre che luogo di sperimentazione aperto alle giovani generazioni, il Teatro Maddalene si conferma anche la casa delle compagnie e delle associazioni radicate nel territorio padovano, che dal 1° febbraio al 17 febbraio saranno in scena nell’ambito della rassegna “AngolAzioni. Scorci dalla scena Padovana”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con il contributo del Teatro Stabile del Veneto anche grazie al finanziamento straordinario della Regione Veneto destinato alla filiera culturale regionale. La rassegna è organizzata dal Teatro Laterale, che sarà anche in scena con La rotta dello stocco (10 febbraio), in collaborazione con Abracalam, che presenta progetto di teatro e memoria Hannah e la Shoah (1 febbraio), Ottavo Giorno con Sei Personaggi più Uno in cerca d'amore (8 febbraio), TOP - Teatri OFF Padova (Talea Teatro, Amistad Teatro, Teatro Popolare Di Ricerca) con Le allegre comari di Windsor (17 febbraio), Carichi Sospesi con 63Azioni - Primo studio (15 febbraio) e Michele Angrisani con In fondo al buio. Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin (3 febbraio).
Infine il Teatro Maddalene torna ad accogliere la rassegna di nuovi format teatrali, il Teatro Maddalene torna ad accogliere anche proposte più tradizionali all’interno dell’accordo con i teatri stabili del Nord Est della Regione Friuli Venezia-Giulia e del Trentino Aldo Adige. Sono due i titoli ospiti che animeranno il palcoscenico padovano: Il Muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale (21>25 febbraio), curato e interpretato da Paolo Valerio in cui il protagonista affronta la crisi della sua vita giocando a tennis. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Scandisce il suo sfogo palleggiando contro il pubblico, che però osserva dietro a un muro di plexiglass. Pasolini/ Pound. Odi et amo (17 marzo), uno spettacolo scritto e diretto da Leonardo Petrillo che ripercorre la storica intervista realizzata da Pier Paolo Pasolini a Ezra Pound.