Oggi a Venezia i presidenti dei teatri nazionali italiani assieme per la prima volta per discutere il futuro del teatro

Questa mattina al Teatro Goldoni di Venezia si è svolto per la prima volta dalla costituzione dei Teatri Stabili l’incontro tra i Presidenti dei sette Teatri Nazionali sul futuro del sistema teatrale italiano. La riunione, tenutasi a porte chiuse in teatro, è stata presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Cultura Gianmarco Mazzi. Hanno partecipato inoltre la Consigliera Regionale Francesca Scatto e la Consigliera del Comune di Venezia Deborah Onisto che hanno portato rispettivamente i saluti del presidente Luca Zaia e del Sindaco Luigi Brugnaro.

Assieme al presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto, in rappresentanza dei Teatri Nazionali erano presenti i presidenti Giuliano Barbolini per la Fondazione Emilia Romagna Teatro, Alessandro Bianchi per la Fondazione Teatro Stabile di Torino, Luciano Cannito per il Teatro di Napoli, Alessandro Giglio per il Teatro di Genova e Francesco Siciliano per la Fondazione Teatro di Roma. L’incontro è stato principalmente occasione di confronto attorno al recente decreto ministeriale sui teatri, di cui il sottosegretario ha articolato la struttura e le ragioni in vista di un profondo rinnovamento e un potenziamento della presenza dei giovani anche nei ruoli apicali. Il sottosegretario si è dichiarato, inoltre, disponibile a ogni forma di collaborazione con i Teatri Nazionali, i quali si riuniranno nuovamente a Roma entro l’estate. Tra i temi discussi anche la necessità di attivare nuove modalità di comunicazione attraverso l’utilizzo dei nuovi media per incontrare i gusti delle giovani generazioni.

“Oggi a Venezia si è si è tenuto un incontro epocale per la storia del teatro italiano. Con questa prima riunione dei presidenti dei teatri nazionali abbiamo riempito un vuoto istituzionale e questo rappresenta un fatto straordinariamente positivo. – commenta Giampiero Beltotto, presidente del TSV – Teatro Nazionale - Il teatro è vivo e mettere in rete i teatri nazionali, che del teatro italiano sono l’ossatura portante, non è altro che un modo per amplificarne la forza e la voce su tutto il territorio. Ringrazio il sottosegretario e tutti i presidenti che si sono messi in gioco in questa occasione di confronto e discussione per lavorare assieme sul futuro del teatro. Un ringraziamento speciale va anche alla Fondazione Musei Civici per aver messo a disposizione i preziosi autografi che testimoniano il prestigio del Teatro Goldoni e della sua lunga storia”.

Per l’occasione la Fondazione Musei Civici di Venezia ha messo a disposizione dei presenti alcuni documenti autografi di Carlo Goldoni e il passaggio di proprietà, datato 1622, con cui la famiglia Vendramin definiva il destino di quel “magazeno over teatro per recitar commedie” che sarà poi il teatro Goldoni, il più antico teatro italiano di epoca moderna ancora in attività che ha da poco festeggiato i suoi 400 anni.

 

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