Torna anche quest'anno il Corso di specializzazione in Recitazione Cinematografica, percorso di studio ideato da Nicoletta Maragno, che ha lo scopo di fornire strategie tecnico-espressive per potersi avvicinare al mondo del cinema e dell’audiovisivo in generale e di far conoscere e sperimentare ad attori di formazione teatrale le regole della recitazione cinematografica, rendendoli consapevoli delle differenze che esistono fra questa e la recitazione teatrale, e in grado di padroneggiare il rapporto con la macchina da presa. Un percorso in cui i partecipanti saranno guidati ad apprendere strumenti utili per affrontare varie situazioni davanti a una macchina da presa (un provino video, uno spot o la recitazione di scene in un film); è previsto un totale di 200 ore di lezione con la realizzazione di un mediometraggio finale. Le attività, suddivise in 8 moduli, si svolgeranno tra il 26 Maggio e il 2 Luglio 2025 presso Camplus Venezia Santa Marta. Il corso sarà sviluppato su due livelli che si intrecciano fra di loro: un livello teorico e un livello pratico di sperimentazione dell’attore di fronte ad una macchina da presa. Si tratta di un percorso garantito dall’esperienza di insegnanti che da anni si cimentano sui set italiani nella direzione di attori o nell’applicazione di tecniche di immedesimazione mutuate dal metodo Stanislavskij e dalla scuola di Giorgio Strehler. Vuoi saperne di più? Scarica il bando e ricorda che il termine per l'invio delle candidature è il 14 maggio 2025.
Il filò contadino, l’antica usanza dei territori rurali, diventa tema d’ispirazione per un progetto teatrale rivolto alle compagnie professionali del Veneto. Questo pomeriggio il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale assieme al Comune di Verona, al Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e Coldiretti Veneto hanno presentato al Teatro Camploy di Verona il bando Far Filò: Storie della Terra e del Cielo, un progetto speciale per celebrare le radici rurali indagando allo stesso tempo temi cruciali del presente come la sostenibilità ambientale. «Il teatro è il palcoscenico e il palcoscenico siete voi. Per il terzo anno consecutivo ci rivolgiamo alle compagnie teatrali venete con un bando apposito. L’abbiamo già fatto per i 400 anni del Teatro Goldoni e per il centenario della Duse. Quest’anno siamo partiti da una semplice considerazione: il teatro nasce dalla terra, come tutta la nostra civiltà. Da qui abbiamo condiviso una riflessione con Coldiretti per dedicare il bando al teatro della Terra, al Filò contadino – dichiara Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto –. Un percorso che culminerà nel 2026, per celebrare il teatro di Ruzante. Per questa presentazione abbiamo scelto Verona perché è la città del teatro e per noi lavorare con l’amministrazione scaligera è un privilegio, specialmente quando sindaco e assessore alla cultura dimostrano interesse. In tutto ciò è indispensabile la presenza di Arteven con cui condividiamo molti progetti. Dobbiamo lavorare insieme, Teatro Stabile e compagnie, sempre a partire dal pubblico, che rimane il vero padrone del teatro». “Coldiretti e il TSV ormai da inizio 2024 hanno iniziato una proficua collaborazione con l’obiettivo di portare l’agricoltura a teatro e viceversa. “Coltivare teatro” è un passo in più in questa direzione e ringrazio il Presidente Beltotto per averci proposto questo progetto – dichiara Marina Montedoro, direttore di Coldiretti Veneto –. Un’idea coraggiosa che ci permette di dare voce e scena al racconto rurale. Da sempre Coldiretti promuove un’agricoltura che non è solo mera produzione di cibo, ma cultura, storia e identità. I campi non sono mai stati semplici luoghi di produzione, ma veri e propri spazi dove si tramandano saperi, si costruiscono comunità e si coltiva il legame tra uomo e terra. Con questa iniziativa, desideriamo ricordarlo ripercorrendo una strada di cui il pavano Ruzante, con il suo teatro anticlassicista rinascimentale, fu precursore e maestro. Ruzante ha restituito dignità al mondo rurale e, non a caso, i suoi racconti hanno intrattenuto i visitatori del Villaggio Coldiretti Venezia a giugno 2024. Ci auguriamo che questo progetto ci regali spettacoli, anche in luoghi non convenzionali come i campi, capaci di emozionare, coinvolgere il pubblico e far riflettere sul ruolo che sempre più oggi gli agricoltori hanno nella società. La sfida è proprio quella di riportare tutti noi alla straordinaria atmosfera che si respirava quando si “faceva filò” e a conclusione di una dura giornata nei campi tutti assieme ci si riuniva per raccontare storie e trasmettere valori”. Rinnoviamo con piacere - dichiara Massimo Zuin, presidente di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale - la proficua collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. FarFilò coniuga la valorizzazione del tessuto teatrale della nostra Regione e la bellezza del territorio con le sue piazze palazzi, corti, teatri e incontra perfettamente la mission del Circuito Regionale che con piacere collaborerà alla diffusione degli eventi nella nostra Regione. Parafrasando Kundera e la sua “Insostenibile leggerezza dell’essere”, Arteven sarà sempre al fianco di chi vorrà fare del Veneto la bellezza “sostenibile” d’Italia. L’Amministrazione comunale di Verona riserva grande attenzione alle compagnie teatrali professionali del territorio, consapevole del valore che esse apportano alla vita culturale della città – commenta Marta Ugolini, assessora alla Cultura del Comune di Verona –. La tutela di opportunità lavorative dignitose nel teatro è una nostra priorità, e il professionismo è la chiave per garantirle. Per questo, abbiamo ritenuto significativo ospitare nel Teatro Camploy la presentazione del bando Far Filò: storie della terra e del cielo, un'iniziativa di grande valore che coniuga tradizione e innovazione nel panorama dello spettacolo dal vivo. Siamo grati al Teatro Stabile del Veneto, ad Arteven e a Coldiretti per aver dato vita a un progetto che recupera e valorizza le radici contadine dello spettacolo dal vivo e dell’arte della narrazione orale, offrendo al pubblico una prospettiva culturale autentica e profondamente legata al territorio. Questo progetto si inserisce in una più ampia strategia di sostegno e valorizzazione dello spettacolo dal vivo che, nei prossimi mesi, vedrà l’istituzione della Consulta dello Spettacolo dal Vivo a Verona: un laboratorio di coordinamento e confronto volto a promuovere sinergie, monitorare le esigenze del settore e favorire lo sviluppo di nuove progettualità condivise. Un progetto che unisce quindi passato, presente e futuro, con cui la Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e Coldiretti Veneto, intende acquisire proposte di spettacoli ispirati al filò contadino per realizzare un programma teatrale diffuso nel territorio regionale. Il programma si realizzerà tra luglio e dicembre 2025 e selezionerà le proposte che si svolgeranno nei comuni del Veneto in spazi non convenzionali come piazze, palazzi e parchi, ma anche stalle, cortili e cascine. Dopo il successo del cartellone del Teatro Viaggiante realizzato in occasione dei 400 anni del Teatro Goldoni e del programma itinerante dedicato ad Eleonora Duse nell’anno del suo centenario, con questa iniziativa lo Stabile del Veneto si impegna per il terzo anno di fila a mettere in rete le imprese culturali-creative del territorio. Far Filò si inserisce nel più vasto palinsesto di “Coltivare Teatro. Radici di cultura e territorio”, un progetto dello Stabile del Veneto in collaborazione con Coldiretti Veneto, che coniuga teatro e agricoltura ispirandosi ai principi dell’Agenda europea 2030. Attraverso performance teatrali site-specific, workshop educativi e momenti di riflessione comunitaria, “Coltivare Teatro” da un lato celebra le radici rurali venete, recuperando il valore della narrazione orale, dall’altro indaga temi d’attualità come la sostenibilità, il cambiamento climatico, la biodiversità nel rapporto con il territorio, l'uguaglianza di genere e il lavoro dignitoso nelle filiere agricole. Un progetto sul territorio e per il territorio che rende essenziale il coinvolgimento delle compagnie professionali venete. Da qui la volontà di rendere le compagnie protagoniste, con un’apposita sezione a loro dedicata. Altro obiettivo del progetto è quello di recuperare le radici terragne del Veneto, evocando l’idea di un teatro del popolo che passa attraverso una maggiore connessione con la terra. Un ritorno ad un teatro autentico, incentrato sul legame inscindibile tra uomo e ambiente, sulle tradizioni agricole e sulle storie contadine che possono risuonare ancora oggi nella vita moderna. Punto d’approdo di questo percorso sarà nel 2026 con la celebrazione della figura di Ruzante attraverso un nuovo bando e produzioni legate a questo personaggio fondamentale per il teatro italiano, veneto e “pavano”. Proprio attraverso il teatro terragno Angelo Beolco riuscì a dare voce alla gente comune, con una miscela di comicità, realismo e critica sociale che lo rende ancora oggi un autore di grande rilevanza storica e culturale. Il bando di partecipazione per le compagnie teatrali, qui disponibile, scade il 3 maggio 2025. La selezione dei progetti, che verrà comunicata entro il 16 maggio, avverrà attraverso una commissione nominata ad hoc e composta da esperti del settore teatrale, culturale e con esperienza nel settore dell’agricoltura. Un tema, quello della sostenibilità, sempre più caro al TSV, che ieri pomeriggio è stato protagonista dell’evento “La gestione sostenibile degli eventi secondo le buone pratiche a livello nazionale e internazionale” nell’ambito della “Settimana della Sostenibilità” organizzata da Confindustria Veneto Est. Un appuntamento incentrato sulla norma UNI ISO 20121, lo standard di gestione per l’organizzazione sostenibili di eventi e manifestazioni, cui non fanno eccezione gli spettacoli teatrali.
Venerdì 28 marzo alle ore 15.00 presso il foyer del Teatro Camploy si terrà la presentazione del progetto Far Filò: Storie della Terra e del Cielo, una chiamata per le compagnie teatrali professionali residenti in Veneto nell’ambito dell’iniziativa Coltivare teatro promossa dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale in collaborazione con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale e Coldiretti Veneto. Intervengono: - Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura della Regione Veneto - Marta Ugolini, Assessora alla Cultura e Turismo del Comune di Verona - Giampiero Beltotto, Presidente Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale - Carlo Salvan, Presidente Coldiretti Veneto - Massimo Zuin, Presidente Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale La presentazione è aperta al pubblico previa prenotazione del posto.
Un evento di Confindustria Veneto Est che intreccia scienza, intrattenimento e musica per esplorare le grandi sfide del nostro tempo e le transizioni che coinvolgono imprese e territorio. In una serata che combina riflessione ed emozioni, esploreremo insieme le grandi sfide del nostro tempo. Il mondo cambia più rapidamente di quanto riusciamo a cambiare la nostra mentalità e non solo rischiamo di restare indietro, ma rischiamo anche di fare scelte sbagliate. Come possiamo affrontare le transizioni energetiche e digitali con visione e responsabilità? Quali sono i rischi e i pericoli da evitare? Come possiamo dunque prepararci al futuro che ormai è sulla soglia di casa nostra? La Scatola di Archimede è molto più di un evento: è un’esperienza coinvolgente e ispiratrice, un’occasione imperdibile per riflettere, emozionarsi e scoprire il contributo che ciascuno di noi può dare nella costruzione di un futuro più consapevole e sostenibile. La Scatola di Archimede è un progetto ideato da Think about Science.
Sono i Carichi Sospesi i vincitori del Premio Off 2026. Selezionata tra le proposte protagoniste della rassegna AngolAzioni. Scorci dalla scena padovana in scena al Teatro Maddalene lo scorso gennaio, l'associazione Carichi Sospesi è stata premiata per lo spettacolo My body is a cage. La perfezione è un falso e rende pazzi. Il Premio Off è stato assegnato da una giuria composta da alcuni membri del Teatro Stabile del Veneto, dalle stesse compagnie partecipanti e dagli allievi del terzo anno dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni ed è finalizzato a sostenere in termini produttivi, con un contributo del valore di 10 mila euro, una tra le migliori proposte artistiche presentate nel corso di AngolAzioni con l'obiettivo di realizzare un nuovo spettacolo da mettere in scena al Teatro Maddalene nel 2026. Il premio Off 2026 rappresenta la seconda edizione di questa iniziativa promossa del TSV, la prima è stata vinta da Michele Angrisani con In fondo al buio, che sarà in scena in una nuova versione il prossimo 30 e 31 maggio al Teatro Maddalene nell’ambito di Maddalene Factory. Lo spettacolo vincitore della rassegna, My body is a cage – produzione Carichi Sospesi, alla regia Marco Caldiron - dà voce a 11 attori e attrici che hanno superato la paura dello sguardo del pubblico, ancora maggiore perché con sindrome di Down. Lo spettacolo racconta i mille modi in cui siamo, le diverse declinazioni dell’essere e la gioia che sentiamo quando non siamo giudicati. Un sottile filo narrativo attraversa tutto lo spettacolo, un filo che si perde proprio quando pensiamo di averlo afferrato: non abbiamo cercato di raccontare una storia, vi chiediamo invece di accogliere la presenza poetica di 10 corpi che prepotentemente esigono di sottolineare la loro differenza. Il lavoro è nato dopo un anno di studio e sperimentazione con le persone con disabilità e si propone di ridare dignità e bellezza a tutto ciò che si allontana da quello che viene presentato come perfezione. Le giuste proporzioni, l’eleganza, il fluire morbido dei movimenti sono solo un modo di comunicare. Con questo spettacolo vogliamo affermare che la poesia, la bellezza è anche nelle pieghe di una pancia, dietro lo sguardo di occhi a mandorla, nelle parole che stentano ad uscire. La seconda edizione di AngolAzioni – scorci dalla scena padova, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, ha coinvolto sei compagnie teatrali professionali padovane che da anni sono impegnate nel territorio con proposte originali e innovative nel panorama della ricerca contemporanea. A partecipare all’edizione 2025 sono state le compagnie teatrali: Top Teatri Off Padova con lo spettacolo Binario Vivo, Belteatro con Storie di un bicchiere. Vita e opere di Ernest Hemingway, Carichi Sospesi/Coop vite vere down dadi con My body is a cage – la perfezione è un falso e rende pazzi, Abracalam e lo spettacolo Altre tempeste, Compagnia Angrisani con Classe Estinta, Teatro Laterale con Animali notturni.
A La Duse. Nessuna Opera uno dei più prestigiosi riconoscimenti della Danza italiana. Il Premio Danza&Danza come Miglior Produzione Italiana – Middle Scale 2024 è stato assegnato allo spettacolo dedicato dal centenario della grande attrice Eleonora Duse, una co-produzione di COB Compagnia Opus Ballet, TSV - Teatro Nazionale, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Ristori di Verona fortemente voluto dallo Stabile del Veneto in occasione del progetto 100 Donne Duse. Tra gli appuntamenti più apprezzati della rassegna di danza del Teatro Verdi, lo spettacolo La Duse è riuscito ad incantare la giuria composta dai critici della rivista Danza&Danza. A valere il riconoscimento, la coreografia di Adriano Bolognino e Rosaria Di Maro che vede danzare, sulle musiche originali di Giuseppe Villarosa, gli interpreti Giuliana Bonaffini, Rosaria Di Maro, Ginevra Gioli, Ines Giorgiutti, Sofia Lacava, Gaia Mondini, Giulia Orlando, Margherita Petrosino, Cristina Roggerini e Rebeca Zucchegni. Luce e spazio sono di Gianni Staropoli, mentre le scenografie di Loris Giancola e i costumi Santi Rinciari. La direzione artistica della COB è di Rosanna Brocanello, consulente artistica Laura Pulin. Con La Duse. Nessuna Opera Adriano Bolognino e Rosaria Di Maro, partendo dal testo di Mirella Schino, Eleonora Duse – Storie e immagini di una rivoluzione teatrale, che evidenzia l’originalità dell’attrice, portano agli occhi del pubblico tutte le emozioni che questa attrice rivoluzionaria ha messo dentro le opere che interpretava, le sue impercettibili variazioni e il suo spingersi agli estremi limiti. L’opera, che Bolognino e Di Maro definiscono un inno alle donne, si divide in due, seguendo la marcia dell’artista verso un’arte sempre più consapevole. Una prima parte “squisitamente artefat-ta” e un’ultima Duse, ormai anziana, “tutta luce immacolata”.
Giunge alla sua IV edizione la Settimana della Sostenibilità, l'evento con cui Confindustria Veneto Est promuove il dialogo e il confronto tra le esperienze imprenditoriali del territorio, che si terrà dal 25 al 28 marzo presso il Move Hotels Venezia Nord di Mogliano Veneto. Tema conduttore di quest'anno è la Resilienza, ossia dell’importanza di adottare un approccio sostenibile in azienda per essere competitivi sul mercato nel lungo termine. Come nelle precedenti edizioni, la manifestazione si compone di quattro giornate, ciascuna con un focus particolare: governance, ambiente, sociale ed energia. Durante la giornata dedicata al tema sociale di giovedì 27 marzo alle ore 16.00 si terrà un'incontro sulla gestione sostenibile degli eventi secondo le norme e le buone pratiche a livello nazionale ed internazionale in cui verrà analizzato il caso degli spettacoli teatrali. Per il TSV interverrà il Direttore Generale del Teatro Stabile del Veneto Claudia Marcolin in merito al percorso di innovazione, inclusività e sostenibilità avviato del teatro e volto alla presa di consapevolezza dei valori insiti nella norma UNI ISO 20121. L'ente desidera coinvolgere in un dibattito aperto i fornitori della catena del valore per creare una road map condivisa, che invita a partecipare all'evento prenotandosi a questo link. PROGRAMMA La gestione sostenibile degli eventi secondo le norme e le buone pratiche a livello nazionale ed internazionale (gli spettacoli teatrali) - 27 marzo ore 16.00 Saluti e moderazione Fiammetta Benetton – Giornalista Introduzione alla norma sulla gestione sostenibile degli eventi UNI ISO 20121 e sua applicazione Gloria Milan – Sustainability Specialist Innovazione, inclusività e sostenibilità: il percorso del Teatro Stabile del Veneto Claudia Marcolin – Direttore Generale Teatro Stabile del Veneto Buone pratiche internazionali Daniele Testi – Amministratore Delegato Piano 23 Confronto e dibattito insieme alla catena del valore Fondazione Aida, Barabao, Contec AQS
Non perdetevi i prossimi spettacoli in programma nel mese di marzo nei nostri teatri: Teatro Goldoni, Venezia Kraus. Gli ultimi giorni dell'umanità / Massimo Cacciari 19 marzo ore 19.00 Biglietti da 10€ → Acquista ora Ma per fortuna che c'era il Gaber / Gioele Dix 28 marzo ore 19.00 Biglietti da 8€ → Acquista ora Il Re pescatore / Famiglie a Teatro 30 marzo ore 16.00 Biglietti a 8€ → Acquista ora Teatro Del Monaco, Treviso Ballade / MM Contemporary Dance Company 22 marzo ore 21.00 Biglietti da 8€ → Acquista ora Mistero al museo! / Famiglie a Teatro 23 marzo ore 16.00 Biglietti da 8€ → Acquista ora Anna Karenina / Prosa Dal 27 al 30 marzo Biglietti da 5€ → Acquista ora Teatro Verdi, Padova L'uomo dei sogni / Maddalene Factory Dal 20 al 23 marzo ore 19.30 Biglietti da 10€ → Acquista ora Grandi numeri / Lorenzo Maragoni 21 marzo ore 20.30 Biglietti da 5€ → Acquista ora Le avventure di pesce Gaetano / Famiglie a Teatro 23 marzo ore 16.00 Biglietti da 6€ → Acquista ora
Con un esilarante pastiche linguistico tra veneto e francese, ieri sera il sogno veneziano di Titizé ha incantato Parigi. Ripetuti applausi a scena aperta e un’ovazione finale durata dieci minuti in un teatro gremito di 700 spettatori hanno decretato il successo dello spettacolo ufficiale della Città di Venezia, che ieri sera ha debuttato sul palco del Théâtre du 13ème Art in Place d’Italie, dove resterà in cartellone fino al 6 aprile. Dopo un mese nella Ville Lumière, lo spettacolo co-prodotto dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale con la Compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo continuerà la tournée tra l’Italia e la Francia prima di tornare a casa al Teatro Goldoni per l’estate 2025: il più antico tra i teatri moderni ancora in attività ospiterà Titizé – A Venetian Dream in cartellone dal 9 luglio al 21 settembre. “Il successo di Titizé ieri sera a Parigi è l’ennesima conferma della bontà di questo progetto. Con questo spettacolo esportiamo Venezia, il teatro veneto e la cultura della commedia dell’arte in Europa – dichiara Giampiero Beltotto presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto –. La scorsa estate il debutto al Teatro Goldoni è stata una sfida il cui successo ha superato la più rosea delle aspettative grazie alla preziosa collaborazione dell’intero sistema veneziano e veneto, dal Comune con la sua società Vela, alla Regione e il comparto alberghiero e di promozione turistica della città, che fin dall’inizio hanno riposto la loro fiducia in noi. Ora, mentre Titizé incanta Parigi, noi stiamo già mettendo in campo tutte le nostre forze per affrontare la nuova sfida che ci attende per questa estate a Venezia e replicare il successo.” A fare gli onori di casa ieri sera a Parigi sono stati il regista e autore Daniele Finzi Pasca assieme al direttore del teatro parigino Olivier Pyeronnaud, che hanno accolto gli ospiti della serata, tra cui il Rappresentante Permanente Aggiunto all'UNESCO Luca Spiniello e diversi giornalisti, content creator e amici dello Stabile del Veneto e della Compagnia Finzi Pasca quali Giovanna Buzzi, costumista dello spettacolo e Rodrigo Basilicati, il nipote di Pierre Cardin e attuale proprietario dell’omonima maison. Il successo del debutto parigino conferma anche oltralpe l’interesse per Titizé - A Venetian Dream, che dopo aver vinto la sua prima scommessa veneziana è ora pronto a far emozionare il pubblico francese con i suoi attori, acrobati, musicisti e interpreti multidisciplinari immersi in universi onirici e rarefatti che raccontano Venezia e la sua magia. Tra le date veneziane, dove aveva superato i 14 mila spettatori, e la tournée europea sono già più di 25 mila gli spettatori che hanno assistito al sogno funambolico di Daniele Finzi Pasca. Titizé – A Venetian Dream, lo spettacolo pensato dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale come progetto di rilancio internazionale del palcoscenico del Teatro Goldoni, la scorsa estate ha superato ogni aspettativa coinvolgendo il pubblico veneto, nazionale e internazionale di Venezia: oltre all’Italia, sono più di 25 i Paesi rappresentati con spettatori stranieri in prevalenza da Svizzera, USA, UK, Francia, Germania, Austria, Australia e Olanda. “Titizé”, “tu sei” in veneziano: una parola emblematica e piena di ritmo, che richiama l’attenzione sul verbo “essere”, sottolineando l’universalità di un’esperienza immaginata per coinvolgere intimamente un pubblico eterogeneo e di ogni età. Lo spettacolo fonde tradizione e innovazione in un affascinante connubio tra clowneria, il linguaggio del corpo e dell’acrobazia e l’utilizzo di innovative macchine sceniche, dando vita a un teatro per tutti senza dover ricorrere alla parola. L’opera è scritta e diretta da Daniele Finzi Pasca, tra i membri fondatori dell’omonima compagnia di base a Lugano in Svizzera, che nei suoi 40 anni di attività internazionale ha realizzato oltre 40 spettacoli, fra cui 3 cerimonie olimpiche, 2 spettacoli per il Cirque du Soleil e 9 opere liriche, che hanno calcato i palcoscenici di circa 600 teatri e festival in 46 paesi di tutto il mondo, per oltre 15 milioni di spettatori. Le musiche dello spettacolo sono di Maria Bonzanigo, la scenografia è a cura di Hugo Gargiulo, mentre i costumi sono di Giovanna Buzzi.
Dopo il successo delle scorse edizioni, torna Universerìe, il format teatrale ideato e diretto dalla Compagnia Amor Vacui in collaborazione con il TSV che ha l’obiettivo di portare in scena il mondo universitario. Un instant drama che si ispira ai dispositivi delle serie tv composto da quattro episodi e una maratona finale dell’intera stagione, che rende protagonisti le studentesse e gli studenti universitari, coinvolte in prima persona come autrici/autori e attrici/attori. La nona stagione di Universerìe vuole esplorare un tema fondamentale: le relazioni. Con se stessi, con gli altri, con la città di Padova, con il futuro. Il teatro si trasforma in un mezzo per raccontare la scoperta di sé stessi e degli altri, esplorando che cosa ci fa arrabbiare, che cosa ci spaventa, cosa cerchiamo e che cosa procrastiniamo e quante volte cambiamo idea in questi anni in cui iniziamo a definirci attraverso un percorso di studi e attraverso le persone che incontriamo e con cui creiamo o non creiamo un legame. Verrà realizzata una serie teatrale di quattro episodi, scritti ed interpretati direttamente dalle studentesse e dagli studenti. Il progetto prevede un laboratorio di drammaturgia, uno di messa in scena e uno dedicato ai social media che seguirà passo a passo il percorso di prove e di messa in scena. Le quattro puntate saranno poi riunite in un unico spettacolo conclusivo a comporre un autoscatto della generazione universitaria. Il Bando è rivolto prevalentemente a studentesse e studenti universitari, ma anche a dottorande/i assegniste/i, specializzande/i, ricercatrici e ricercatori, professoresse e professori, personale tecnico e amministrativo e a tutte e tutti coloro che, a vario titolo, abbiano un rapporto formalizzato con l’Università di Padova. Termine per le candidature: 5 marzo 2025 SCADENZA BANDO PROROGATA AL 12 MARZO 2025
Gli appuntamenti tra ricerca scientifica e teatro di Performing Science, l’innovativa sperimentazione tra teatro e divulgazione scientifica, nata dalla collaborazione tra Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale e Università di Padova che torna per il secondo anno sul palco del Teatro Maddalene, diventano un podcast disponibile su Spotify e sulle più famose piattaforme di ascolto. Il primo episodio già disponibile è quello del primo appuntamento della rassegna, Sport e fioritura di sé. Gli episodi dei prossimi appuntamenti saranno disponibili dopo la messa in scena degli spettacoli. Crediti Performing science. Dieci appuntamenti tra ricerca scientifica e teatro è una produzione della Fondazione Teatro Stabile del Veneto con l’Università di Padova Giulia Briata e Cristiano Parolin hanno intervistato le ricercatrici e i ricercatori dell’Università di Padova e interpretato il corto teatrale prodotto dal Teatro Stabile del Veneto Le ricercatrici e i ricercatori dell’Università di Padova sono Valentina Casarino, Marco Giordani, Simone Grigoletto, Alessandra Minello, Giorgia Nesti La drammaturgia è di Nicolò Targhetta La regia è di Sonia Soro La registrazione è dell’Area tecnica del Teatro Maddalene Il montaggio è di Elena della Giustina La supervisione è di Monica Fedeli, Gioia Grigolin e Gioia Lovison e dell’Area Marketing e Comunicazione e area Produzione e Programmazione del Teatro Stabile del Veneto
Caro pubblico, in occasione del Carnevale e dello spettacolo Buffoni all'inferno in scena al Teatro Goldoni di Venezia dal 28 febbraio al 4 marzo, la biglietteria del teatro sarà aperta: Domenica 2 marzo dalle ore 10:30 alle ore 16:00 Lunedì 3 marzo dalle ore 16:00 alle ore 19:00 Martedì 4 marzo dalle ore 16:00 alle ore 19:00 Vi aspettiamo a teatro!