Il Teatro Stabile del Veneto ha aperto un'indagine di mercato per trovare operatori economici che possono essere interessati alla gestione del bistrot all’interno del Teatro Verdi, che sarà dedicato ad attività di caffetteria e piccola ristorazione. L'avviso è stato pubblicato nella sezione Avvisi della pagina amministrazione trasparente del TSV, disponibile al seguente link https://teatrostabileveneto.patisweb.it/page/588/avvisi.html. Gli operatori economici interessati dovranno registrarsi e caricare la propria manifestazione di interesse nella Piattaforma Telematica Appalti & Contratti Maggioli della Provincia di Padova (GARA TELEMATICA N. G00330) raggiungibile a questo link. La manifestazione di interesse dovrà pervenire entro mercoledì 31 luglio 2024 alle ore 12:00.
Proprio lì, dove la forza impetuosa della natura ha schiantato un bosco nel 2018, arriva Arbolia, la società benefit di Snam nata per sviluppare nuove aree verdi in Italia, che ha inaugurato, proprio oggi alla presenza del Sindaco di Alleghe Danilo De Toni, di Claudia Marcolin del Teatro Stabile del Veneto e di Marta Pettena Manager di Arbolia, un nuovo intervento di riforestazione sulle montagne di Alleghe. Ben 3.572 piante hanno trovato, infatti, dimora in località Col de Foia, un’area che nel 2018 è stata devastata dalla violenta tempesta Vaia. L’intervento, reso possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Alleghe, con la Regione Veneto e al sostegno economico del Teatro Stabile del Veneto, di Accenture e di Snam Rete Gas, garantirà, nel tempo, diversi benefici all’ambiente e al territorio in questione. Il nuovo bosco, oltre a contribuire al ripristino della zona, sia da un punto di vista paesaggistico e della biodiversità, assorbirà fino a 473 tonnellate di CO2 e rilascerà fino a 345 tonnellate di O2 in 20 anni. Saranno invece 2.750 i kilogrammi di PM10 assorbiti in un anno. Nell’area di quasi 18.000 mq sono stati messi a dimora 3.393 alberi che rappresentano il 95% delle piante totali piantumate. In particolare, la scelta delle specie per l’imboschimento è stata effettuata considerando le caratteristiche del suolo, delle condizioni climatiche attuali e dei prossimi decenni, della capacità di adattamento in aree aperte e prive di copertura e della resistenza meccanica all’eradicazione. Le specie utilizzate sono autoctone, provenienti da vivai italiani e munite di passaporto fitosanitario. Larici, Faggi, Aceri di monte e Sorbi degli uccellatori, insieme a 179 arbusti della specie del Sambuco, sono stati collocati nell’area che vista la sua localizzazione, ha reso necessario la realizzazione di una recinzione finalizzata a proteggere le nuove piante dalla fauna selvatica che popola la zona e al fine di evitare danni provocati dal passaggio di ungulati. Le piante sono state dotate di disco pacciamante che ne migliorerà l’attecchimento, diminuirà l’evaporazione e favorirà il controllo delle erbe infestanti. Danilo De Toni, Sindaco di Alleghe, ha dichiarato: “Il nostro territorio torna a rimboschirsi. E si rimargina una ferita profonda lasciata dalla tempesta Vaia prima e dal problema del bostrico poi. Rivolgo quindi un sentito ringraziamento ad Arbolia, al Teatro Stabile del Veneto, Accenture e Snam per la sensibilità dimostrata nei confronti del nostro Comune, colpito al pari di altri a fine ottobre 2018 da un evento meteo estremo che ha devastato il territorio. Vaia ha colpito in particolar modo il patrimonio boschivo, elemento fondamentale del paesaggio ma soprattutto strumento fondamentale per l’assorbimento di quella CO2 che è inevitabilmente l’altro lato della medaglia della nostra civiltà avanzata. Con questo intervento, Col de Foia, ora spoglio, fra qualche anno riacquisterà in una veste nuova e policromatica la bellezza del passato. Tra l’altro con specie arboree che potranno valorizzare la biodiversità delle nostre montagne e renderle ancora più green e accoglienti”. Claudia Marcolin, direttore generale della Fondazione Teatro Stabile del Veneto, ha commentato: “È davvero un piacere e una soddisfazione essere qui oggi per l’inaugurazione di questo bosco, ringrazio Arbolia e il Comune di Alleghe per l’invito, ma lo è ancora di più aver potuto partecipare alla riforestazione di questo territorio. Il TSV è un teatro in crescita, nell’ultima stagione siamo passati da 115 mila a 150 mila spettatori, per noi adottare azioni che siano sostenibili per l’ambiente e promuovere una cultura di sostenibilità nei confronti del nostro pubblico è un aspetto imprescindibile. Grazie anche al coinvolgimento del nostro pubblico ci stiamo impegnando sotto diversi punti di vista a partire dall’investimento nella trasformazione digitale e dalla riduzione del consumo di carta: nella stagione appena conclusa abbiamo invitato i nostri abbonati a preferire la versione digitale del programma al posto di quella cartacea, una soluzione che ci ha consentito di dimezzare il numero di programmi stampati, passando da 10 a 5 mila copie di carta. Stiamo, inoltre, incentivando le vendite online dei biglietti, che nel 23/24 sono state oltre il 60% del totale, e degli abbonamenti il cui numero di acquisti online è raddoppiato. Nel corso del 2023 inoltre abbiamo realizzato alcuni interventi di riqualificazione delle sale dei teatri che ci hanno consentito di ridurre i consumi energetici. Sono piccoli passi verso un teatro che vogliamo sempre più green”. Marta Pettena, Corporate & Commercial Affairs di Arbolia ha affermato: “Siamo davvero felici e soddisfatti nel vedere realizzato questo progetto. I boschi delle montagne di Alleghe sono davvero un paesaggio mozzafiato e lo spazio vuoto lasciato dai danni causati dalla tempesta Vaia rischiava di comprometterne non solo la resa visiva. Ora, grazie a questo intervento, reso possibile in sinergia con il Comune e realtà attente all’ambiente, il paesaggio tornerà presto uniforme come prima”. Ad oggi, grazie al sostegno e alla collaborazione diffusa con numerose aziende e istituzioni locali, Arbolia ha realizzato 35 boschi urbani in 28 Comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale, per un totale di oltre 76 mila piante forestali messe a dimora. Le nuove cinture verdi, a regime, permetteranno di assorbire circa 8.800 8.00 tonnellate di anidride carbonica (CO2) in 20 anni e fino a 36 tonnellate di polveri sottili (PM10) all’anno, restituendo all’ambiente oltre 6.000 tonnellate di ossigeno (O2) in 20 anni.
La Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale si affaccia alla nuova Stagione 24/25 con un cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Numeri che sono espressione della crescita del TSV con la trasformazione in Fondazione, ma anche della prima stagione teatrale firmata dal nuovo direttore artistico Filippo Dini. Un doppio cambiamento che, sia per i contenuti artistici sia per le sfide future e gli ambiziosi obiettivi da raggiungere, segna un nuovo inizio verso un teatro sempre più capace di creare valore. Sia esso inteso dal punto di vista della qualità delle proprie produzioni, o nel senso dei contenuti che un teatro pubblico ha la responsabilità di veicolare verso la società. La guida dei poeti, la centralità degli attori e l’idea di un lavoro collettivo sono i punti cardine della visione artistica di Filippo Dini su cui si fonda il progetto del nuovo triennio che si avvia con la Stagione 24/25. Il palcoscenico, nella visione di Dini, rappresenta il luogo dove si genera bellezza capace di trasformare l’ordinario in straordinario. Di svelare, attraverso un gioco di strappi, un mondo meraviglioso, di suscitare stupore e curiosità, come un “colpo di scena”. Frutto di questa visione è un progetto di produzioni di ampio respiro e un programma di spettacoli di alta qualità contraddistinti dalla presenza di attori di punta della scena italiana, ma anche di partnership nazionali ed internazionali, che mirano a qualificare ulteriormente il lavoro svolto negli ultimi tre anni dal TSV. Forte dei risultati raggiunti nella stagione appena conclusa, che ha registrato il record di abbonamenti con 6215 abbonati, + 29 % rispetto alla stagione precedente, e quasi 150 mila spettatori, lo Stabile del Veneto presenta la nuova Stagione volgendo lo sguardo verso l’Europa e, tuttavia, restando con i piedi radicati nel proprio territorio. Il patrimonio teatrale e culturale del Veneto, la relazione con le istituzioni locali, il rapporto con artisti, compagnie e maestranze del territorio rappresentano le risorse di partenza nella ricerca di una linea identitaria unitaria, ma al contempo capace di evidenziare le peculiarità delle tre città sedi del Teatro, Venezia, Padova e Treviso. Le produzioni TSV Cresce l’impegno produttivo del TSV che per la nuova stagione presenta 15 produzioni e co-produzioni in cartellone, di cui 12 in abbonamento. Spettacoli che, come di consueto, seguono un doppio binario: da una parte i classici, tra messe in scena fedeli all’originale ma anche adattamenti e riscritture, dall’altra la nuova drammaturgia. Seguendo un ordine temporale, che pone al centro la linea dei poeti, si parte nel segno della tradizione shakespeariana con una novità e una ripresa: la prima è l’allestimento della commedia Molto rumore per nulla, titolo che inaugura la stagione del Teatro Mario Del Monaco il 7 novembre con Lodo Guenzi diretto dalla regista Veronica Cruciani, la seconda è Aspettando Re Lear, riscrittura a cura di Tommaso Mattei del celebre dramma interpretato da Alessandro Preziosi. Sono due anche i titoli di ispirazione goldoniana: oltre all’ Arlecchino? di Marco Baliani con Andrea Pennacchi ispirato al celebre Servitore di due padroni, fa parte del programma La moglie saggia, testo poco frequentato scelto dal regista Giorgio Sangati per la sua sorprendente modernità nel disegnare i rapporti di forza tra i generi, e che apre a una collaborazione internazionale con il Dramma Italiano - Teatro Nazionale Croato di Fiume-HNK Rijeka. Sulle tracce del teatro popolare e di maschera, invece, artisti visionari apprezzati in tutto il mondo mescolano le carte tra passato e presente: pesca a piene mani dall’immaginifica penna di Giambattista Basile Emma Dante per concludere la sua trilogia con Re Chicchinella, mentre trae ispirazione dalle radici della commedia dell’arte, dalle maschere e da Goldoni Titizé – A Venetian Dream, lo spettacolo dell’estate a Venezia (in programma a partire dal 18 luglio) con la Compagnia Finzi Pasca che aprirà anche la Stagione di spettacoli in abbonamento al Teatro Goldoni l’11 ottobre. Le proposte proseguono poi un ideale viaggio nel tempo traendo ispirazione dalla scrittura ottocentesca di Tolstoj, in particolare dal dramma La potenza delle tenebre, con L’ultima domenica di agosto di Fulvio Pepe. A rappresentare il ‘900, invece, sono due autori controversi, maestri indiscussi nel fotografare l’inferno domestico cristallizzato nel dramma borghese: Tennessee Williams con Lo zoo di vetro di Pier Luigi Pizzi che affida il ruolo della protagonista a Mariangela D’Abbraccio e Jean Cocteau con I parenti terribili. Quest’ultimo testo rappresenta la prima regia firmata per il TSV dal nuovo direttore artistico Filippo Dini, presente anche nel cast in scena. Il debutto in prima nazionale è atteso per il 6 novembre in occasione dell’inaugurazione della nuova stagione del Teatro Verdi di Padova. Sul versante nuove scritture le produzioni del TSV raccolgono infine tre drammaturghi di alto livello: il premio Nobel Peter Handke, che sarà protagonista di un progetto speciale a lui interamente dedicato dallo Stabile del Veneto nel 2025, e il cui testo Ancora Tempesta, è messo in scena da Fabrizio Arcuri; l’australiano Andrew Bovell con Cose che so essere vere diretto da Valerio Binasco, presente anche nel cast degli interpreti assieme a Giuliana De Sio, e Lucia Calamaro, una delle voci più autorevoli della drammaturgia italiana, che dirige la compagnia del TSV con Tipi umani seduti al chiuso. Tra le nuove produzioni rientrano anche gli spettacoli programmati in matinée per le scuole superiori, quali La pace perpetua di Juan Mayorga per la regia di Carlo Orlando, Le Morbinose di Goldoni diretto da Giuseppe Emiliani e Baccanti a cura del collettivo Anagoor, tutti testi che vedono impegnati in scena gli allievi attori o gli attori neodiplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. A questi si aggiunge anche il nuovo progetto teatrale di Motus, I Saw Light, ispirato all’omonimo brano musicale della rapper e poetessa Kae Tempest, spettacolo che fa parte anche del programma speciale dedicato al centenario di Eleonora Duse. Grandi ospiti Una stagione pensata per il pubblico che anche quest’anno porta sui palcoscenici di Venezia, Padova e Treviso attrici e attori popolari. Oltre ai nomi già citati nei titoli delle produzioni, nel cartellone si riuniscono attorno al direttore artistico Filippo Dini volti di artisti amati dal grande pubblico come Maria Amelia Monti, Galatea Ranzi, Carlotta Natoli, Marco Paolini, che al Teatro Goldoni porta in esclusiva, solo per Venezia, uno dei suoi spettacoli cult, Il Milione, in occasione delle celebrazioni di Marco Polo. E poi Silvio Orlando, Pierpaolo Spollon, Alessio Boni, Sergio Rubini, Luca Barbareschi, Emilio Solfrizzi, Paolo Calabresi, Paolo Fresu, Franco Branciaroli, Gianni Fantoni, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo. Da segnalare, inoltre, la dimensione autorale rappresentata da registe e registi di diverse generazioni, che tra gli altri comprendono anche Arturo Cirillo, Elio De Capitani, Paolo Valerio e Luca De Fusco. I titoli in programma vanno dai grandi classici del teatro e della letteratura: Sior Todero Brontolon, Don Giovanni, Il caso Jekyll, Moby Dick alla prova, Iliade e Anna Karenina ma anche le parole del presente: Perfetti Sconosciuti, Anatra all’arancia, Miles!, Fantozzi. Una tragedia, November, I due Papi. Il cartellone “Fuoriserie” Anche quest’anno non mancano gli eventi paralleli che si raccolgono sotto il titolo “Fuoriserie”: serate evento con attori/attrici, autori, giornalisti e filosofi tra i più importanti in Italia. A Venezia proseguono le indagini sugli autori del passato di Massimo Cacciari, che riprende il tema del teatro austriaco con un nuovo capitolo dedicato a Karl Krauss, mentre Toni Servillo a partire dai testi di Giuseppe Montesano, guida il pubblico in un percorso alla ricerca del “fuoco sapiente” che animava gli antichi greci e che noi abbiamo perduto. Tra i protagonisti compaiono poi Gioele Dix, Ottavia Piccolo, Aldo Cazzullo, affiancato da Moni Ovadia, Pietrangelo Buttafuoco e Pietro Del Soldà. Confermati al Goldoni i tradizionali appuntamenti con la Big Vocal Orchestra, i Vocal Skyline e con la grande danza classica del Balletto di Mosca. A Padova la proposta dei “Fuoriserie” è particolarmente orientata alla narrazione a sfondo sociale e affronta tematiche di bruciante attualità come la violenza sulle donne con Giuliana Musso, il sistema giudiziario italiano con Mauro Pescio, l’uso dei dati sensibili con Lorenzo Maragoni, il cambiamento climatico con Telmo Pievani e i delitti di mafia con Simone Luglio. Il programma si completa con un omaggio a Giorgio Albertazzi, evocato nelle parole di Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni e Mariangela D’Abbraccio, per poi concludersi con un viaggio nel teatro shakespeariano condotto da Massimo Cacciari. Al Teatro Del Monaco di Treviso torna invece il programma del Festival di teatro classico, Mythos a cura di Giovanna Cordova, che per questa edizione mette al centro il tema dell’eroe, attorno alla cui figura si inseriscono anche il racconto epico dell’Odissea di Andrea Pennacchi e l’inedito su Gabriele D’Annunzio, scritto da Giordano Bruno Guerri e Anna Maria Pagani per Alessandro Preziosi in occasione delle celebrazioni per il centenario di Eleonora Duse, e il ritratto dedicato a Napoleone con Lino Guanciale. Un secondo filone propone tre spettacoli che mettono in risalto le ossessioni del XXI secolo, portando sul palco monologhi interpretati da attori popolari come Pierpaolo Spollon, Vinicio Marchioni e Chiara Francini. La relazione con il territorio Attorno alla nuova stagione si afferma una rinsaldata relazione con le tre città e i territori circostanti: si consolidano le numerose partnership avviate nel triennio in corso con la società civile, grazie a progetti che hanno connesso il TSV con le università, il mondo della scuola e quello delle imprese, il sistema museale, quello penitenziario, le diocesi, case editrici, i teatri come il Comunale di Vicenza e l’Estate Teatrale Veronese, istituzioni culturali e altri enti pubblici e privati. Accanto ad attori e registi di fama, i giovani artisti e i nuovi linguaggi della scena trovano spazio al Teatro Maddalene di Padova, luogo eletto per la sperimentazione: grazie alla collaborazione tra Comune di Padova e Fondazione TSV torna Maddalene Factory la rassegna di drammaturgia contemporanea e nuovi format teatrali che conferma anche nel 2025 la sinergia con l’Università di Padova in un’attività di divulgazione teatrale su temi scientifici con Performing Science. A Venezia il programma si arricchisce poi con altri cartelloni di qualità quali la rassegna Asteroide Amor, progetto legato ai nuovi linguaggi performativi in collaborazione con Fondazione di Venezia e le Università Ca’ Foscari e Iuav. Mentre a Treviso torna il già citato Festival Mythos, che per la prima volta toccherà anche i palcoscenici delle altre due città con incontri-spettacol dedicati ai Classici. Riprendono inoltre gli incontri con gli interpreti aperti al pubblico che si terranno al Fondaco dei Tedeschi a Venezia, nel foyer del Teatro Verdi a Padova e presso il Teatro La Stanza a Treviso. Altri appuntamenti come la rassegna di danza o gli spettacoli per famiglie verranno definiti entro l’autunno 2024 per rendere il cartellone ancora più ricco. Digitalizzazione, inclusione e sostenibilità Con l’obiettivo di soddisfare al meglio il ruolo che un Teatro Nazionale deve assumere nel processo di socializzazione e di ascolto verso le proprie comunità, la Fondazione Teatro Stabile del Veneto, dopo gli interventi nelle sale e le attività di sperimentazione avviate nella scorsa stagione, consolida i progetti volti ad accrescere l’inclusione sociale, culturale e l’accessibilità. Nel cartellone 24/25 si conferma una selezione di spettacoli (I parenti terribili, Cose che so essere vere e L’ultima domenica di agosto) accessibili al pubblico di sordi e ciechi grazie all’utilizzo di sottotitoli e audiodescrizioni. Anche le visite guidate dei teatri si aprono finalmente al pubblico con disabilità grazie all’individuazione di percorsi accessibili e alla creazione di tour tattili. Prosegue anche il progetto di riduzione dell’uso della carta con la diminuzione del numero di programmi della stagione stampati e la promozione di fogli di sala esclusivamente digitali per alcuni spettacoli. Questo è solo uno degli obiettivi che il TSV si è dato attraverso un processo di trasformazione digitale e di innovazione tecnologica che interessa diversi aspetti dell’esperienza teatrale, dalla produzione alla sua fruizione. D’altra parte, i risultati del nuovo sito teatrostabileveneto.it rendono tangibile il processo di smaterializzazione di biglietti e abbonamenti: nella stagione 23/24 oltre il 60% dei biglietti è stato venduto online sul nuovo e-commerce del TSV. Si tratta quindi di un insieme di azioni che raccontano la direzione intrapresa verso la trasformazione in un teatro più sostenibile. Un impegno che il TSV lo scorso anno ha voluto rappresentare anche con la sua partecipazione al progetto di Arbolia, società Benefit del Gruppo Snam, per l’imboschimento del territorio di Alleghe. Il nuovo bosco sarà inaugurato il 19 giugno 2024. La campagna abbonamenti Alla conclusione delle presentazioni al pubblico nelle tre città (in programma per sabato 22 giugno al Teatro Goldoni, domenica 23 al Teatro Verdi e lunedì 24 al Teatro Del Monaco), gli abbonati della stagione appena conclusa di tutti e tre i teatri potranno confermare il proprio posto per gli spettacoli della nuova stagione 24/25. A partire da martedì 25 giugno si apre, infatti, il periodo di prelazione per il rinnovo degli abbonamenti, che potrà essere fatto non solo in biglietteria ma anche online. I nuovi abbonamenti sui posti liberi, invece, saranno acquistabili a partire dal 9 luglio a Venezia e Padova e dal 16 luglio a Treviso. L’acquisto dell’abbonamento non solo consente un risparmio di circa il 30% sui singoli biglietti, ma riconosce agli abbonati della nuova stagione la possibilità di accedere a tariffe agevolate per gli spettacoli in programma a Padova, Venezia e Treviso. Riparte anche il progetto del TSV che permette agli Universitari del Veneto di venire a teatro con un biglietto al costo simbolico di 5 €. La stagione 24/25 per il Teatro Stabile del Veneto si avvia pertanto con un programma fitto di appuntamenti e progetti la cui realizzazione è possibile solo grazie alla fiducia del pubblico e al contributo dei soci, la Regione Veneto, i Comuni di Padova, Venezia e Treviso, le Camere di Commercio di Padova, Venezia-Rovigo e Treviso-Belluno, la Provincia di Padova, Confindustria Veneto Est, Fondazione di Venezia e grazie al sostegno del Ministero della Cultura e dei molteplici sponsor e partner privati che continuano a credere nel rilancio della cultura e del teatro.
Caro pubblico, sabato 1 giugno la biglietteria del Teatro Goldoni di Venezia rimarrà chiusa. Dal 4 al 25 giugno sarà aperta solamente la mattina, dalle 10.30 alle 13. Per qualsiasi informazione potete contattare lo 0412402011 o scrivere a info@teatrostabileveneto.it. Ci scusiamo per l'eventuale disagio.
In data 15/05/24 è uscita la graduatoria dei cantanti ammessi alla semifinale del 51°concorso internazionale per cantanti Toti Dal Monte che si terrà presso il Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso il 13 e il 14 Maggio 2024. La convocazione, con l’orario e la data, sarà inviata ad ogni singolo partecipante via email. Scarica la lista dei candidati ammessi (in ordine alfabetico) In data 17/05/24 è uscita la graduatoria dei cantanti ammessi alla finale che si terrà il giorno 18 maggio 2024 presso il Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso. La convocazione sarà inviata ad ogni singolo partecipante via email. Scarica la lista dei candidati ammessi In data 27/05/24 è stata pubblicata la lista dei candidati vincitori del 51° Concorso Internazionale per cantanti Toti Dal Monte. Scarica la lista dei vincitori
Il Presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro e il Presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto, hanno sottoscritto oggi un protocollo che identifica un percorso comune di collaborazione da qui a fine 2025. La firma di questo “Patto per il Teatro Veneto” si fonda sulla consapevolezza e il riconoscimento che il supporto del mondo imprenditoriale nel sostenere le attività culturali rappresenta oggi una questione rilevante per il benessere sociale-economico-culturale del territorio. Al contempo le imprese, per affrontare la sfida di una crescita sostenibile, devono focalizzare i loro investimenti (formativi, economici e di capitale umano) anche nella produzione di beni ad alto valore aggiunto e con contenuti innovativi i in grado di comunicare anche alle nuove generazioni un sistema di valori d’impresa. Queste le principali ragioni alla base dell’impegno di Confindustria Veneto - in rappresentanza delle strutture territoriali ad essa collegate - a supportare l'attività del Teatro Stabile del Veneto in quanto istituzione di riferimento per una diversa e più sfidante promozione dei valori connessi al fare impresa e dei prodotti di eccellenza delle filiere venete. «Soddisfazione e fiducia mi accompagnano oggi nella firma di questo accordo – ha dichiarato il Presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto - Dopo la trasformazione in Fondazione, il patto stretto assieme a Confindustria Veneto rappresenta un nuovo passo verso il ricongiungimento di due mondi, il teatro e l’impresa, che mentre in Europa dialogano da sempre, nel nostro territorio hanno saputo avvicinarsi raramente. Sono fiducioso che il sostegno di Confindustria porterà alla nascita di nuove forme di partenariato tra pubblico e privato. Fondi per noi necessari alla realizzazione di produzioni di alta qualità capaci di competere a livello nazionale e internazionale, ma d’altro canto occasioni per il mondo imprenditoriale di definire e promuovere attraverso la cultura la propria identità e riconoscibilità». «Confindustria Veneto – ha aggiunto Enrico Carraro, Presidente Confindustria Veneto - si è sempre impegnata per la valorizzazione della cultura d'impresa a dimostrazione del ruolo dell’industria in un più ampio contesto sociale. L'intesa sviluppata con il Teatro Stabile del Veneto cerca, in questo ambito, di confermare come quello della cultura sia oramai un ecosistema riconosciuto di sviluppo (3,8% del Pil Paese è riconducibile ad attività culturali e ricreative) e risponde a due diverse esigenze: costruire reti ed alleanze territoriali e sviluppare una filiera, quella dello spettacolo, molto radicata ed importante in termini di crescita sostenibile.» «La collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto – ha concluso Mariacristina Gribaudi, advisor di Confindustria Veneto per l’Inclusione, la Coesione e la Cultura - prevede due attività principali: mappare le imprese della filiera del teatro e individuare forme innovative di partecipazione delle imprese a progetti promossi dallo Stabile. Già sul fronte del mecenatismo, Confindustria Veneto ha attivato modalità di monitoraggio per capire come e quanto la contaminazione culturale abbia avuto un riflesso sull’innovare modelli di business e strategie aziendali. È ormai consapevolezza comune che la cultura rappresenti un driver per rispondere alle complesse sfide che abbiamo di fronte. Questo protocollo è un ulteriore passo avanti per sensibilizzare le imprese ad investire e partecipare direttamente a queste nuove dinamiche creative». Questi i principali punti dell’accordo: - valorizzare il patrimonio storico, culturale ed artistico connesso alla produzione teatrale in Veneto; - valorizzare e diffondere tra le imprese le iniziative già avviate dal Teatro Stabile; - realizzare un lavoro di ricerca comune con l'obiettivo di: - mappare le imprese della filiera del teatro anche in collaborazione con altri enti di ricerca e istituzioni territoriali; - promuovere iniziative di marketing territoriale per sensibilizzare le imprese ad investimenti nel settore culturale teatrale; - individuare e costruire forme innovative di partecipazione delle imprese a progetti, eventi ed iniziative promosse dal Teatro Stabile; - ricercare forme di cooperazione e partenariato tra settore pubblico e privato, al fine di incentivare le imprese impegnate in ambito culturale sul fronte del Teatro; implementare collaborazioni stabili con la Fondazione Campiello e le sue varie iniziative (Premio Campiello, Campiello Giovani, Campiello in Fabbrica) per una comune diffusione di iniziative, programmi ed eventi nei rispettivi network di riferimento.
Un’icona del teatro e una meravigliosa insegnante. Saremo sempre grati a Franca Nuti, che se ne è andata nella notte di domenica 12 maggio, per tutte le volte che l’abbiamo ammirata sul palcoscenico, ma ancora di più per la dedizione e la passione trasmesse agli allievi della nostra accademia nelle ore di lezione sulla recitazione in versi e sulla poesia italiana del Novecento. Il Teatro Stabile del Veneto con l'Accademia Teatrale Carlo Goldoni
Nel teatro greco il προαγών (proagōn), letteralmente “prima della competizione”, era l'occasione in cui le compagnie teatrali presentavano al pubblico le loro nuove opere alfine di generare l'attesa e l'interesse del pubblico. Da questo riferimento storico nasce un nuovo PROAGŌN nel centro storico di Venezia, adattato alle arti performative contemporanee grazie al bando VENEZIA ICONA (DGR n. 727/23) della Regione del Veneto che sostiene il rilancio del tessuto produttivo della città storica attraverso lo sviluppo e l'attrazione di professioni e imprese innovative ma radicate nella tradizione e nella cultura veneziana. PROAGŌN è guidato da Enaip Veneto con il supporto scientifico dell'Università Ca' Foscari Venezia (Centro aiku – Arte Impresa Cultura), T2i e Comune di Venezia come partner operativi e il Teatro Stabile del Veneto con l'Accademia Teatrale Carlo Goldoni come contesto di sperimentazione. PROAGŌN è un incubatore per le arti performative – il primo in Italia - che ha l'obiettivo di promuovere l'imprenditorialità culturale e creativa a Venezia riprendendola sua lunga storia come “città dei teatri”. Attraverso programmi di formazione, mentorship e supporto alla creazione di progetti artistici, PROAGŌN fornirà ad artisti, tecnici e imprenditrici culturali le competenze e le risorse necessarie per orientarsi ed affermarsi nel mondo dello spettacolo dal vivo. Scarica il programma
Questa mattina nelle sale del Teatro Comunale di Vicenza il sindaco della Città di Vicenza Giacomo Possamai, il presidente della Fondazione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale Giampiero Beltotto e il presidente della Fondazione Teatro Comunale Luca Trivellato hanno siglato una convenzione che porterà per i prossimi tre anni il TSV sul palcoscenico del Teatro Olimpico. L’accordo apre a una nuova collaborazione tra la direzione artistica del Ciclo di Spettacoli Classici e quella dello Stabile del Veneto al fine di inserire nella programmazione del festival autunnale vicentino uno spettacolo classico prodotto dallo Stabile del Veneto. Un risultato, conseguito con il sostegno della Regione del Veneto, che risponde all’istanza della legge regionale per la cultura di promuovere l’aggregazione fra soggetti del mondo culturale e che così facendo rafforza la proposta legata al teatro classico nella regione, valorizzando al meglio con produzioni teatrali di pregio a cura dello Stabile del Veneto un’eccellenza nazionale ed internazionale quale è il Ciclo di Spettacoli Classici. “Tengo particolarmente a questo percorso comune che si fonda su un'intesa tra il Ciclo di Spettacoli classici e il Teatro Stabile del Veneto, uno dei centri di produzione più importanti della Regione – afferma il Sindaco Giacomo Possamai – . La nostra città è orgogliosa della sua autonomia, delle sue capacità, di un teatro importante come il Teatro Olimpico ed è aperta a collaborazioni con le altre realtà del Veneto come da indirizzo recente dell'assessore Corazzari per promuovere una rete culturale. Partiamo quindi da uno spettacolo per sviluppare poi un programma pensato sui tre anni con una stretta collaborazione con i direttori artistici dei Classici. Ringrazio chi ha lavorato a favore di questa intesa perchè credo che sia un elemento di ricchezza per la nostra città e un piccolo orgoglio in più per il Teatro Stabile che sta facendo cose importanti”. Questa convenzione e programmazione del ciclo di spettacoli classici valorizza ulteriormente il sistema della cultura veneta – ha commentato l’Assessore alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari –. Una collaborazione che rientra tra le finalità della legge cultura con la quale auspichiamo aggregazione, anche temporanea, fra soggetti del mondo cultura, la costruzione di sistemi regionali degli istituti e luoghi della cultura e dello spettacolo oltre ad una equilibrata distribuzione dell’offerta culturale nel territorio. “Con questo accordo si ricongiungere una lacerazione creatasi anni fa tra il nostro teatro e Vicenza, sono grato quindi al Sindaco Possamai e alla sua giunta per il sostegno e la fiducia dimostratasi – dichiara Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale –. Per un teatro così ricco di storia, di onori e di bellezza come l’Olimpico il nostro accordo rappresenta un piccolo passo, ma è un grande passo per il Teatro Veneto che sta cercando di affermarsi nell’agone nazionale e internazionale. Grazie a questa nuova rete per tre anni porteremo una grande produzione all’interno della programmazione del Ciclo di Spettacoli Classici. Noi ci mettiamo a disposizione del territorio e del grande teatro che vogliamo fare perché crediamo questo progetto triennale che possa portare una grande vantaggio per tutti”. I grandi progetti non nascono mai per caso, sono sempre il risultato di una condivisione, della capacità di essere squadra per costruire significati anche oltre il senso comune. E il progetto culturale porta necessariamente in sé la capacità di aprirsi a nuovi sguardi ha affermato Luca Trivellato, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza. Per il 2024, ad arricchire il 77esimo Ciclo di Spettacoli Classici all’Olimpico - che vede la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli - il 15 e il 16 ottobre, sarà Elettra, la nuova produzione TSV diretta da Serena Sinigaglia. Sinigaglia affronta il testo di Hofmannsthal coinvolgendo due straordinarie interpreti come Federica Rosellini nel ruolo del titolo, di origini trevigiane, è attualmente in tutti i cinema italiani con il film di Daniele Luchetti Confidenze al fianco di Elio Germano, grazie al quale sta ottenendo unanimi apprezzamenti per la sua straordinaria interpretazione da parte di pubblico e critica, e Arianna Scommegna in quello di Clitennestra. La sua regia parte da due presupposti: il primo è il mito, l’origine, ovvero quell’opera immensa che è l’Orestea di Eschilo. La trilogia del più antico dei tre tragici greci andata in scena con successo intorno al 458 a.c. e giunta, unico caso, integra fino a noi. Il secondo è il periodo storico in cui visse Hofmannsthal, il periodo a cavallo tra la fine del 1800 e i primi anni del ‘900, a Vienna. Una vera e propria rivoluzione culturale nell’ambito di tutte le arti e prima tra tutte quella teatrale. Gli albori di quello che poi sarà l’espressionismo tedesco. In Eschilo la figura di Elettra è marginale eppure essa ha ispirato, più di Antigone e di Edipo, un susseguirsi di rivisitazioni e riscritture. Abbiamo l’Elettra di Sofocle, quella di Euripide, quella della Yourcenar, insomma questa figura, appena tracciata da Eschilo, irrompe da protagonista nella storia successiva, fino ad ispirare persino Freud che attribuisce ad Elettra il complesso che per sempre porterà il suo nome. A differenza di Eschilo la straordinaria intuizione del poeta austriaco è quella di far morire Elettra, fatto che né il mito né le successive riscritture prevedono. La vendetta distrugge chi la cova, al punto che, anche una volta compiuta, non vi è alcuna soddisfazione ma solo spossatezza, vuoto, morte. Il rapporto che Elettra ha con il padre assassinato è morboso, delirante, violento, in fondo inutile. Sì, perché, se per vendicarti, non vivi, che senso ha? L’altro aspetto rilevante della visione di Hofmannsthal è la presenza di una sorta di coro della servitù che commenta e patteggia chi per Elettra, chi per Clitennestra. E qui si erge la figura straordinaria di Clitennestra. Storicamente una donna che ha osato scegliere di autodeterminarsi, fino al punto di commettere l’omicidio. Per il poeta una donna corrosa dai sensi di colpa, che vorrebbe dimenticare, che pensa che sarebbe suo diritto dimenticare, ma che non ci riesce perché vede riflesso nei sogni e nel bagliore degli occhi della figlia il peso dell’azione compiuta.
Approvato il primo bilancio della Fondazione Teatro Stabile del Veneto. Il Consiglio di Gestione della Fondazione, nata con modifica statutaria lo scorso 30 settembre e composta dalla Regione Veneto, dai Comuni di Padova, Venezia e Treviso, dalle Camere di Commercio di Padova, Venezia Rovigo e Treviso - Belluno - Dolomiti, dalla Provincia di Padova, da Confindustria Veneto Est e da Fondazione di Venezia, ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2023 che si chiude anche quest’anno in attivo. Il bilancio 2023: crescono abbonamenti ed entrate Il bilancio presenta l’anno appena trascorso come un percorso di consolidamento dell’attività istituzionale del TSV rispetto al 2022, segnato in particolare dalla migliore campagna abbonamenti degli ultimi dieci anni e da un aumento delle entrate derivato non solo da abbonamenti e biglietti ma anche dalla vendita di servizi e di spettacoli di propria produzione, voci che pesano per il 28% sul resto delle entrate: il 2023 si chiude con un valore della produzione pari a 10.643.795 euro e un avanzo di gestione pari a 16.801 euro. Si tratta, quindi, di risultati di successo raggiunti nonostante i periodi di chiusura delle sale che avrebbero potuto rallentare l’attività. I lavori di manutenzione straordinaria dei teatri Goldoni a Venezia e Maddalene e Verdi a Padova, realizzati grazie all’impegno dei rispettivi Comuni e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, hanno consentito allo Stabile del Veneto di mettere oggi a disposizione del proprio pubblico degli spazi inclusivi e sostenibili. “Chiudiamo il 2023 con grande soddisfazione – dichiara il presidente del TSV Giampiero Beltotto –. Nonostante l’anno appena concluso ci abbia messi difronte ad alcuni imprevisti e impedimenti che avrebbero potuto rallentare la attività dei teatri, l’intera struttura ha dimostrato capacità di adattarsi e trovare soluzioni creative programmando per il 23/24 la migliore stagione degli ultimi dieci anni con un record di abbonamenti e sviluppando progetti speciali come quello per le celebrazioni dei 400 anni del Teatro Goldoni. Ringrazio tutti i nostri Soci e tutti i partner istituzionali e commerciali per la fiducia che continuano a riporre nel nostro teatro e senza il cui supporto non sarebbe per noi possibile mantenere uno standard così elevato di attività”. Digitalizzazione: cresce la vendita di biglietti online Il 2023 ha premiato inoltre l’investimento che il TSV ha fatto a partire da fine 2021 per rinnovare il suo sito sviluppando un e-commerce che da febbraio 2023 ha reso possibile invertire il trend di biglietti venduti online e on-site: 54% a favore dei primi nei 12 mesi successivi e che ha consentito anche un maggiore incasso rispetto ai livelli preCovid con un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2019. Da febbraio 2023, mese in cui l’e-commerce è entrato in funzione, a febbraio 2024, gli incassi online rappresentano il 64% del totale degli incassi, con punte del 70% nella città di Venezia. I ricavi da sbigliettamento (abbonamenti e biglietti) di competenza nell’anno solare 2023 sono stati 1.583.849,67 euro, in aumento rispetto a 1.301.016 euro del 2022 nonostante ci siano stati complessivamente meno spettacoli messi in vendita in stagione a causa della chiusura del Teatro Goldoni (10 spettacoli a Venezia contro i 13 previsti a Padova e Treviso). Si registra inoltre un miglioramento della liquidità disponibile da ricondurre principalmente a una più efficiente razionalizzazione dei costi e a una gestione delle posizioni creditorie e debitorie, nei confronti di clienti e fornitori, che ha portato ad un risultato positivo per il Teatro. Lo Stato Patrimoniale fotografa bene questa situazione in cui i crediti commerciali diminuiscono rispetto al 2022 del 27% (da 618.983 a 447.503 euro). Aumentano spettatori, alzate di sipario e contratti di scrittura Risultano in generale in aumento tutti i numeri delle attività del Teatro Stabile del Veneto che per il 2023 ha raggiunto 103.058 spettatori paganti, con una crescita del 25% rispetto al 2022. 3000 sono gli studenti appartenenti a 36 istituti del territorio che hanno frequentato le matinée per le scuole. Con 493 alzate di sipario e 385 recite di produzioni e coproduzioni, inoltre, il Teatro Stabile del Veneto continua ad offrire alle città una programmazione ricca di eventi che ha portato a scritturare 274 persone tra artisti e tecnici per un totale di 748 contratti di scrittura e 22.791 giornate lavorative. Grazie a progetti innovativi dedicati alla sperimentazione di nuovi linguaggi della scena, inoltre, il TSV si apre sempre di più al coinvolgimento di giovani artisti e alla collaborazione con prestigiose realtà del territorio nazionale e anche internazionale. Il 2023 ha visto anche portare a compimento il passaggio di trasformazione dello Stabile del Veneto da Associazione a Fondazione con uno statuto rinnovato che comporta per l’ente un’occasione per rafforzare l’organizzazione e il reperimento di fondi privati, indispensabili alle finalità culturali e artistiche che il TSV stesso si propone di realizzare. Infine l’anno si è concluso con la presentazione del nuovo direttore artistico Filippo Dini, che assieme al direttore generale e alla struttura ha già cominciato a lavorare alla programmazione del triennio 2025/2027. Nel corso del Consiglio di Gestione i Soci hanno infine hanno approvato il rinnovo di Confindustria Veneto Est per il 2024 come socio sostenitore ed è stato nominato Michele Casarin, manager con solida esperienza nel settore culturale, quale consigliere designato dal MiC, mentre Rachele Sacco, già membro del CdA, è stata nominata vicepresidente della Fondazione.
Proposto dal Teatro Stabile del Veneto nell'ambito del Progetto TeSeO, questo corso ha lo scopo di fornire strategie tecnico-espressive per potersi avvicinare al mondo del cinema e dell’audiovisivo in generale e di far conoscere e sperimentare ad attori di formazione teatrale le regole della recitazione cinematografica, rendendoli consapevoli delle differenze che esistono fra questa e la recitazione teatrale e in grado di padroneggiare il rapporto con la macchina da presa. Le attività si svolgeranno tra il 27 Maggio e il 6 Luglio 2024 presso il Teatro Junghans nell’isola della Giudecca di Venezia. Vuoi saperne di più? Vai alla pagina dedicata al sito dell'Accademia Teatrale Carlo Goldoni e scarica il bando! Candidature entro il 17 maggio 2024.
È uscita la graduatoria dei cantanti selezionati per la prima fase eliminatoria del 51°concorso internazionale per cantanti Toti Dal Monte. Le selezioni si terranno in presenza a Treviso presso il Teatro Comunale “Mario Del Monaco” il 13 e 14 Maggio 2024. La convocazione, con l’orario e la data, sarà inviata ad ogni singolo partecipante via email entro il 24 aprile. Scarica la lista dei candidati ammessi (in ordine alfabetico)