L'attesa è finita! I riflettori si accendono e si alza il sipario sulla Stagione 23/24 del Teatro Stabile del Veneto con l'apertura delle presentazioni al pubblico dei cartelloni dei teatri di Venezia, Padova e Treviso. Vi aspettiamo mercoledì 7 giugno al Teatro Mario Del Monaco, giovedì 8 giugno al Teatro Verdi e lunedì 12 giugno alla Scuola Grande di S. Teodoro a Venezia con aperitivi e DJset per scoprire la programmazione della stagione di prosa e conoscere tutte le informazioni per gli abbonamenti. Prenota il tuo posto!
Avvisiamo il pubblico che la biglietteria del Teatro Goldoni di Venezia rimarrà chiusa nella giornata di sabato 3 giugno. La biglietteria del Teatro Verdi di Padova e quella del Teatro Del Monaco di Treviso rimarranno invece aperte secondo il solito orario.
“La famiglia del Teatro Stabile del Veneto oggi è in lutto, ma il ricordo di Giorgio Ferrara, grande uomo di cultura, resterà sempre impresso nella memoria di questo teatro, a cui tanto ha dato nei suoi due anni di direzione artistica. Indiscutibile è il salto di qualità che con le sue intuizioni e la sua agenda internazionale ci ha regalato. Con dolore esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia di Giorgio” Con queste parole il presidente Giampiero Beltotto ha ricordato a nome del Consiglio di Amministrazione e dell’intera comunità dello Stabile del Veneto Giorgio Ferrara, scomparso ieri sera. Sotto la sua direzione artistica Ferrara ha riportato il Teatro Stabile del Veneto nel gruppo dei Teatri Nazionali, accogliendo sui palcoscenici di Venezia, Padova e Treviso grandi nomi della scena nazionale e internazionale quali Peter Brook, che al Goldoni aveva portato il suo ultimo spettacolo Tempest, Bob Wilson, Isabelle Adjani, Monica Bellucci, Rimas Tuminas e Andrea Jonasson di cui aveva sostenuto il ritorno sul palcoscenico con lo spettacolo Spettri di Ibsen, che ha poi girato i più grandi teatri italiani. Per motivi personali Ferrara aveva dato le dimissioni dal ruolo di direttore artistico lo scorso aprile.
Non ci è più concesso di essere passivi rispetto alle condizioni naturali che ci circondano. La conoscenza che oggi non possiamo più permetterci di eludere è quella del contesto ambientale nel quale viviamo e BioGrounds è un progetto che si pone come obiettivo quello di attivare questa conoscenza. L’idea nasce dall’unione tra la vita ambientale (Bio) e l’assonanza con il termine playground (Grounds), affidando a progettisti contemporanei l’obiettivo di creare installazioni, dispositivi e performance in grado di raccontare al pubblico la storia di un luogo e la sua natura, coinvolgendo i visitatori tramite azioni e interventi. I BioGrounds sono ideati da progettisti – architetti, artisti, designer – in dialogo con teorici esperti di temi ecologici – filosofi, botanici, critici- e il luogo ottimale per la loro realizzazione è l’Isola della Certosa di Venezia, data la sua importante biodiversità. Le opere sono pensate per trasformarsi, vivere e invecchiare nell’ambiente come accade a ogni elemento segnato dal passare del tempo. Osservarne il cambiamento è parte integrante della fruizione attiva da parte del pubblico. Programma 21 maggio ore 11:30 SPACCASASSI. Creazione di un mito contemporaneo di Beka&Lemoine performance e installazione sonora realizzata in collaborazione con sound artist Daniel Meir e il Teatro stabile del Veneto – Teatro Nazionale Attori / Actors: Adriano Iurissevich, Giorgio Spillerore 12 SPACCASASSI. Creazione di un mito contemporaneo di Beka&Lemoine performance “Albero di canto” coro voce specifica a cura di Anna Maria Civico performers: Anna M. Civico, Beatrice Di Fonzo, Giulia Gatto, Milena Jankovich, Carla Marazzato, Giovanni Paladini, Sara Paolini, Roberta Ruggiero, Raffaele Silvestre, Patrizia Veclani crediti: C.T.R. Centro Teatrale Ricerca Giudecca VE, Voce Specifica ore 13.00 MIKROS KOSMOS life and light performance del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale con i giovani attori di Tema Cultura Academy a cura di Giovanna Cordova nell’ambito del Festival Mythos
Il teatro vive solo se brucia, prodotto da Ginko Film per la regia di Marco Zuin, arriva in sala con un’anteprima al Cinema Odeon di Vicenza lunedì 8 maggio alle 20.45. Il documentario riscopre l’epopea dei teatri viaggianti in Italia dal primo dopoguerra fino all’avvento della televisione, con una incursione nel presente, attraverso le vicende di una delle ultime famiglie d’arte, da più di 10 generazioni: i Carrara. In un viaggio picaresco dal sud al nord, partendo dalla Sicilia e arrivando in Veneto, nell’ultimo secolo i Carrara hanno attraversato lo stivale portando il teatro laddove il teatro mai sarebbe stato. Finanziato dalla Regione del Veneto e dalla Veneto Film Commission, il film è stato realizzato anche grazie al sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, la collaborazione dell’Associazione Pipa e Pece, il contributo di La piccionaia-Centro di Produzione Teatrale e del Caseificio Tonon. Dopo l’evento a Vicenza il film continuerà nella settimana il suo tour nei cinema del Veneto: il 9 maggio al Cinema Italia Eden di Montebelluna (TV), il 10 maggio al Cinema Esperia di Padova, l’11 maggio al Cinema Edera di Treviso, con la collaborazione anche del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale e di Arteven Circuito multidisciplinare Regionale del Veneto, nell’ambito del progetto Teatro Viaggiante. Con la voce narrante di Andrea Pennacchi, tramite i ricordi dei fratelli Titino, Annalisa, Armando Carrara e della madre Argia Laurini, il film vuole ricostruire non solo l’ultima stagione di un teatro popolare che non c’è più, ma anche usi e costumi di un’Italia prima contadina e poi sempre più società dei consumi. «Attraverso una materia cinematografica viva e inedita abbiamo indagato come eravamo, una memoria del passato per trovare una base essenziale per capire il presente - spiega il regista Marco Zuin - un confronto, mai nostalgico, tra un tempo trascorso e il contemporaneo. I Carrara sono figli del mondo e cambiano con lui». Il rapporto col mondo esterno passava attraverso gli spettacoli I Carrara sono una dinastia teatrale che discende direttamente dalle antiche compagnie itineranti del Cinquecento. La loro epopea viaggiante inizia già nei primi anni del Novecento, quando il nonno paterno di Titino, Salvatore Carrara, detto Totò, decide di lasciare la Sicilia, dove la famiglia era rimasta per 8 generazioni, e di emigrare. Ha solo 20 anni e durante il viaggio fa tappa in piazze e teatrini fissi e con la famiglia si esibisce per la gente dei tanti luoghi attraversati. Si arriva così, ben presto, alla nona generazione e a questo punto compare Tommaso, detto Masi, padre di Titino, Annalisa e Armando. Quando Totò comincia a perdere l’entusiasmo per il teatro, Masi ne fonda un altro, sempre viaggiante, con la moglie Argia e i suoceri Armando e Anna Laurini: costruisce un nuovo padiglione, inchiodando personalmente le assi. Tra passato e presente, i Carrara sono figli del mondo e cambiano con lui Ma l’Italia sta cambiando, e così gli interessi della gente, arriva la televisione e tutto il resto inizia a sembrare meno attraente. Il teatro da 500 posti fatto di assi di legno, chiodi raddrizzati e riutilizzati e fondali di carta dipinti viene schiodato, tagliato, fatto a pezzi da ciascuno dei membri della compagnia e infine bruciato. «Il teatro non si vende – dice Masi – non si lascia marcire in un magazzino. Non possiamo buttarlo via, questo mai. Meglio bruciarlo». Sembra tutto finito, ma i Carrara non mollano: si reinventano diventando interpreti della grande tradizione della Commedia dell’Arte con tournée in tutto il mondo, da Istanbul a Londra, da Tokyo a Parigi, da Buenos Aires a Montreal. La loro storia viene raccontata in questo film con la madre Argia, classe 1930, la prima donna a vestire i panni di Pantalone, e i fratelli Armando, attore e regista, Annalisa, organizzatrice teatrale, e Titino, attore, che fa da filo conduttore al documentario: un pezzo di storia del teatro popolare d’arte italiano.
Ieri pomeriggio, nel corso della riunione dell’Assemblea dei Soci, la Regione Veneto, i Comuni di Padova, Venezia e Treviso, le Camere di Commercio di Padova, Venezia Rovigo e Treviso - Belluno - Dolomiti, la Provincia di Padova, Confindustria Est e Fondazione di Venezia hanno approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2022 del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale. Un bilancio che riporta il TSV ai numeri pre pandemia: il 2022 si chiude con un valore della produzione pari a 10.250.840 euro con un aumento rispetto al 2021 di 2.593.702 euro. Il bilancio chiude dopo gli oneri finanziari e le imposte con un piccolo avanzo di gestione pari a 675,00 grazie ad una continua attenzione ai costi, alla conferma dei contributi dei soci pubblici e privati, a nuovi finanziamenti legati a progetti speciali e al consolidamento di diversi accordi di sponsorizzazione e co-marketing e alla vendita di spettacoli di produzione del TSV presso altri teatri. “Chiudiamo il 2022 con grande soddisfazione – dichiara il presidente del TSV Giampiero Beltotto – . Nonostante un primo trimestre ancora influenzato dalle difficoltà legate alla fine della pandemia, i numeri confermano che l’anno appena concluso, che ci ha visti anche insigniti del titolo di Teatro Nazionale, segna un ritorno ai tempi d’oro. Ringrazio tutti i nostri Soci e tutti i partner istituzionali e commerciali per la fiducia che continuano a riporre nel nostro teatro con un riconoscimento particolare per i Comuni soci che, pur soggetti a tagli nei propri bilanci dovuti alla crisi attuale energetica, hanno voluto mantenere anche per il 2022 gli stessi contributi”. Ottimi sono stati i risultati della campagna abbonamenti (con più di 4000 abbonati alla stagione 22/23) che assieme alla vendita dei biglietti e alla prestazione di altri servizi ha portato a ricavi derivanti dalla mera gestione pari a 3.033.000 euro. A livello finanziario, inoltre, l’ente è riuscito a far fronte agli impegni con le proprie risorse anche attraverso la diminuzione del 19% dei debiti di breve termine. Con 456 aperture di sipario di cui 359 recite di produzioni e coproduzioni, inoltre, il Teatro Stabile del Veneto è tornato ad offrire alle città una programmazione ricca di eventi riportando nei suoi teatri le rassegne di danza e nuovi percorsi che si affiancano agli spettacoli dei cartelloni di prosa. Grazie a progetti innovativi dedicati alla sperimentazione di nuovi linguaggi della scena, inoltre, il TSV si apre sempre di più al coinvolgimento di giovani artisti e alla collaborazione di prestigiose realtà del territorio. Nel corso dell’assembla i Soci hanno infine discusso in modo costruttivo della trasformazione del Teatro da associazione a fondazione. Un passaggio che potrà essere deliberato entro il 2023 e che porterà a maggiori benefici facilitando nuovi accordi di sponsorizzazione privata.
Nell'ambito del Progetto Te.S.eO - Teatro Scuola e Occupazione, il Teatro Stabile del Veneto presenta il bando di ammissione per il Corso di Specializzazione in Recitazione Cinematografica. La recitazione è una tecnica e un’arte antichissima e universale. Che differenza esiste se quest’arte e questa tecnica vengono espresse su un palcoscenico o davanti ad una macchina da presa? La recitazione teatrale e quella cinematografica presentano delle differenze che le qualificano come due modi diversi, e talvolta opposti di intendere l’atto del recitare. Conoscere e padroneggiare queste differenze è, in particolar modo per un attore che si sia formato in un’accademia teatrale, fondamentale per potersi avvicinare al mondo del cinema e dell’audiovisivo in generale. Il Corso di Specializzazione in Recitazione Cinematografica ha lo scopo di fornire strategie tecnico-espressive per potersi avvicinare al mondo del cinema e dell’audiovisivo in generale e di far conoscere e sperimentare ad attori di formazione teatrale le regole della recitazione cinematografica, rendendoli consapevoli delle differenze che esistono fra questa e la recitazione teatrale e in grado di padroneggiare il rapporto con la macchina da presa. I partecipanti saranno guidati ad apprendere strumenti utili per affrontare varie situazioni davanti a una macchina da presa: un provino video, uno spot o la recitazione di scene in un film. Scopri di più Scarica il bando
A meno di un anno dalla nomina di Teatro Nazionale il Teatro Stabile del Veneto sale in cima alle classifiche dei teatri. A seguito della valutazione della Commissione Consultiva per il Teatro, ieri il MiC ha comunicato, con decreto del Direttore Generale dello Spettacolo, le assegnazioni dei contributi ministeriali per il 2022: con un punteggio complessivo di 88,50 lo Stabile del Veneto si qualifica sul podio dei migliori teatri italiani, secondo solo alla Fondazione Emilia Romagna Teatro. Un numero che segna un balzo in avanti di ben 10 punti rispetto al 2017, l’ultimo anno del TSV nel ranking dei teatri nazionali prima del declassamento, e che oggi gli è valso un contributo ministeriale pari a 1.700.000 euro. “Il Teatro Stabile del Veneto si piazza sul podio dei migliori teatri italiani della classifica stilata dal Ministero della Cultura. Questi straordinari risultati, che ci riempiono di gioia e orgoglio, sono il frutto di una programmazione di qualità, di una gestione efficiente delle risorse e di una grande varietà di produzioni proprie. Un grazie va all’impegno di tutti gli artisti, dei tecnici, del personale amministrativo e ovviamente al numeroso pubblico che premiando la qualità degli spettacoli in cartellone mantiene il teatro vivo e lo stimola verso obiettivi sempre più sfidanti. Ringrazio il Presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto, per la passione, la professionalità e le capacità dimostrate nell’ottimo lavoro che sta svolgendo. Questi risultati sono il frutto di una governance attenta e ambiziosa, di un management che ha impostato un lavoro di crescita i cui frutti sono certo arriveranno anche negli anni a venire”, dichiara il Presidente della Regione Luca Zaia. Il Teatro Stabile del Veneto ha realizzato nel 2022 ben 359 produzioni proprie o coprodotte, creando occupazione lavorativa con più di 22.000 giornate retribuite. Questo significa che ogni giorno il Teatro Stabile scrittura in media da uno a due artisti e tecnici. Rispetto ai tradizionali contributi associativi dei soci istituzionali, il Teatro è riuscito a reperire nuove risorse fino al 56% dei costi totali a bilancio del 2022. Ottimi sono stati i risultati della campagna abbonamenti con più di 4000 abbonati, della vendita dei biglietti e dell’avvio di nuovi accordi di sponsorizzazione. Lo Stabile del Veneto è impegnato anche in progetti aperti alla sperimentazione di nuovi linguaggi scenici, con il coinvolgimento di giovani talenti e la collaborazione di autorevoli realtà del territorio. Cospicua è l’attività di formazione svolta con l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni nell’ambito del progetto “TeSeO-Teatro Scuola e Occupazione” nato dall’accordo di programma su base triennale (2023/2025) con la Regione del Veneto e finanziata dal Fondo Sociale Europeo Plus, una scuola che sta creando e formando gli artisti di domani, alcuni già riconosciuti a livello nazionale. “Lo Stabile del Veneto è il paradigma di un Veneto che è in grado di imporsi, anche a livello nazionale, fra le eccellenze della cultura. Lo fa ora da protagonista, spezzando vecchi luoghi comuni che narravano un territorio votato alla produzione economica, ma meno efficace nel mondo artistico. Il Teatro Stabile invece – al quale la Regione ha garantito un contributo straordinario di 3 milioni di euro sugli esercizi 2023/2025 – rappresenta davvero una grande ‘verticalità’ culturale, con ruolo di ambasciatore e apripista anche per numerose altre espressioni artistiche del Veneto, per dimostrare con i fatti di poterci ritagliare un ruolo da assoluti protagonisti nel panorama culturale italiano e internazionale”.
Cari studenti, Il Teatro Stabile del Veneto ha ripristinato la procedura online di acquisto biglietti a tariffa Esu a Teatro a 3€ riservata agli studenti universitari. Gli utenti che hanno diritto a questa tariffa dovranno richiedere l'attivazione di Esu, previa registrazione al sito del TSV, indicando all'interno della propria area riservata l'istituto universitario a cui si è iscritti e caricando un'immagine/screenshot del proprio libretto universitario online che attesti l'iscrizione all'attuale anno accademico. Una volta che la biglietteria del TSV avrà controllato e accettato la richiesta, l'utente che ha diritto alla tariffa Esu visualizzerà l'elenco degli spettacoli per i quali può acquistare un biglietto a 3€; una volta scelto lo spettacolo, per visualizzare la pianta dei posti riservati all'iniziativa Esu a Teatro basterà attivare il relativo switch in alto a sinistra e selezionare il posto che si desidera acquistare. Si ricorda che ogni utente può acquistare un solo biglietto per ciascun spettacolo che aderisce a questa iniziativa e che all'interno dello stesso carrello può inserire anche altri biglietti a tariffe standard. Nel mese di ottobre 2023, in concomitanza con l'inizio del nuovo anno accademico, verranno disabilitate tutte le attivazioni di Esu a Teatro (attenzione: gli account rimarranno attivi); gli studenti che avranno ancora diritto alla tariffa a 3€ dovranno effettuare una nuova richiesta all'interno della propria area riservata, caricando il libretto universitario online aggiornato. Per qualsiasi necessità contattare la biglietteria.
Performance finale del progetto Giocare in Campo. La città come teatro ritrovato. A cura di Mattia Berto In questi mesi abbiamo giocato nei Campi della Città. Siamo stati a San Cassiano a un passo da Rialto per giocare a nascondino e abbiamo cercato con un pizzico di nostalgia, la città che non troviamo più. Siamo stati a San Giovanni e Paolo a raccontare la città presente tirando la corda e abbiamo detto la nostra con lo sguardo da bambini sul futuro della Città in Campo della Bragora con il nostro Corner di Cittadinanza. E ora? Ora tocca a voi giocare con noi. Lo facciamo stavolta al coperto in una Scuola Grande la Scuola Grande di San Teodoro. Le scuole sono per tradizione luoghi di inclusione e di sostegno e abbiamo scelto di ritrovarci qui per giocare e fare merenda insieme a voi. Vi aspettiamo! La performance si terrà il giorno 23 aprile alle ore 12,00 alla Scuola Grande Di San Teodoro a Venezia; la partecipazione è gratuita su prenotazione qui disponibile
Dal 14 al 16 aprile al Teatro Maddalene di Padova andrà in scena All the world is a stage, uno spettacolo con le allieve attrici e gli allievi attori del terzo anno dell'Accademia Teatrale Carlo Goldoni e ideato dalla compagnia Sotterraneo (parte del progetto Fies Factory, è Artista Associato al Piccolo Teatro di Milano ed è residente presso l’ATP Teatri di Pistoia). All the world is a stage propone un meccanismo metateatrale incentrato sul senso di inadeguatezza che prova oggi chi lavora sulla scena, sul senso d’impotenza di chi nel Terzo Millennio cerca di connettersi all’intelligenza collettiva dal vivo coi mezzi del corpo e della voce, sul senso d’incertezza assoluta che attraversa chi sta per uscire da un’accademia. Acquista il tuo biglietto!
Caro pubblico, nella giornata di sabato 8 aprile le biglietterie dei teatri di Padova, Venezia e Treviso rimarranno chiuse al pubblico. Ci scusiamo per il disagio.