Caro pubblico, ricordiamo che la replica prevista per domani 18 gennaio dello spettacolo 𝐋'𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 di Stefano Massini è stata annullata. Nelle settimane precedenti abbiamo contattato i possessori di abbonamenti e biglietti per tale data segnalando la possibilità di assistere allo spettacolo in una delle altre tre date confermate (19, 20, 21 gennaio 2024) previa richiesta tramite email o direttamente in biglietteria per il cambio data del titolo d'ingresso. Invitiamo chi ancora non avesse effettuato la richiesta a farla direttamente presso la biglietteria del Teatro Goldoni negli orari di apertura al pubblico o prima dell'inizio dello spettacolo.
Il Teatro Maddalene, dopo una breve chiusura necessaria per l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo energetico realizzato dal Comune di Padova, torna da febbraio a maggio 2024 ad accogliere artisti e pubblico con un ricco programma di appuntamenti aperto alla sperimentazione. L’impegno dell’Amministrazione Comunale, il cui ultimo intervento si è concluso a fine 2023 grazie a un finanziamento del PNRR, e del Teatro Stabile del Veneto ha reso negli anni la sala delle Maddalene un teatro tecnologicamente all’avanguardia, uno dei centri privilegiati dell’innovazione culturale nelle arti performative aperto alle produzioni del TSV, ai giovani attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e alle compagnie teatrali padovane. Dopo il successo della scorsa stagione, infatti, anche per il 2024 lo spazio dell’ex chiesa di via S. Giovanni da Verdara presenta una rassegna di nuovi format teatrali: Maddalene Factory a cura del regista e performer Lorenzo Maragoni. La proposta promossa dal TSV e dal Comune di Padova presenta una programmazione che fa di innovazione, partecipazione e divulgazione i suoi punti cardine. Un cartellone di talk, progetti partecipati da studenti e cittadinanza e primi esperimenti di nuove formazioni e compagnie teatrali emergenti, che grazie anche alla collaborazione con l’Università di Padova, porta in scena nuovi linguaggi. “Il Teatro Maddalene è uno spazio che ha segnato la storia della cultura padovana caratterizzandosi da sempre come luogo dell’innovazione – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio –. Negli anni ha subito una profonda trasformazione e, grazie anche alla proficua collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, gli abbiamo dato forma compiuta fino a renderlo un teatro all’avanguardia, un luogo della sperimentazione e una casa pronta ad accogliere le compagnie teatrali della città di Padova. La rassegna che animerà il teatro fino a maggio risponde proprio a queste esigenze”. “Siamo grati al Comune di Padova per la fiducia che continua a riporre nel Teatro Stabile del Veneto nell’affidarci lo spazio del Teatro Maddalene, che dopo l’edizione pilota della rassegna presentata lo scorso anno, anche per il 2024 si conferma il luogo deputato alla sperimentazione – dice Carlo Mangolini, direttore dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e responsabile dell’area nuovi linguaggi del TSV –. Uno spazio dedicato alle compagnie emergenti, ai giovani attori diplomati all’Accademia Carlo, ma anche un luogo aperto alla partecipazione della cittadinanza e a numerose collaborazioni, a partire da quella con l’Università di Padova”. “La rassegna Performing Science si propone come obiettivo principale la diffusione della conoscenza scientifica tramite l'arte della comunicazione e della performance teatrale – dice la prof.ssa Monica Fedeli, prorettrice dell’Università di Padova per la Terza Missione e i rapporti con il territorio -. Questa unione di discipline non è affatto nuova nel campo dell'educazione e della formazione, se pensiamo ad esempi illustri come quello di Augusto Boal in Brasile e a numerosi altri casi in cui la scienza si è coniugata con l'arte teatrale. Tuttavia, in questa rassegna, i ricercatori e le ricercatrici assumono un ruolo attivo, portando la loro ricerca fuori dai confini dei laboratori e mettendosi in gioco direttamente sul palcoscenico. Si crea così una reale sinergia e contaminazione di idee al servizio della società, dove l'informazione scientifica viene promossa attraverso la potenza espressiva della performance teatrale.” Ad aprire il programma della rassegna Maddalene Factory è La banca dei sogni (5>10 marzo), un progetto a cura della compagnia Domesticalchimia per la regia di Francesca Merli, che esplora i sogni dei padovani. Dopo Firenze, Milano, Novara, Treviso, Lecce e Trieste, nel 2024 La banca dei sogni approda a Padova con uno spettacolo-indagine su come si trasforma il percorso dell'attività onirica lungo l'arco della vita. Durante il percorso preparatorio sono stati intervistati bambini, adolescenti, adulti e anziani del territorio padovano con l’obiettivo di scattare una fotografia, o meglio una radiografia del nostro presente, condotta attraverso uno strumento che generalmente si considera intimo e individuale. Attraverso i sogni delle persone si cercherà di captare le tematiche che riguardano ciascuna età della vita, in modo da individuare il termometro di quella comunità, di quella città di “sognatori”. Si prosegue poi con Performing Science, un progetto a cura di Lorenzo Maragoni e con la collaborazione dell'Università di Padova, che dal 13 marzo all’11 aprile propone un programma di 5 talk in doppia replica per raccontare la ricerca universitaria, dall’intelligenza artificiale alle biologia, dalla storia alla medicina, affiancati da testi teatrali composti per l'occasione dal giovane scrittore e blogger Nicolò Targhetta. Tra divulgazione, performance e interazione con il pubblico, ogni serata inizierà con un talk scientifico di venti minuti, continuerà con le domande e le curiosità del pubblico, e terminerà con la mise en espace di un corto teatrale inedito, che mette in scena, immagina, trasfigura i contenuti del talk da un punto di vista artistico e performativo. Dopo la rappresentazione di Talismani nel 2022 e 2023 il testo di Matteo Porru vincitore del Premio Campiello Giovani 2019, anche quest’anno grazie alla collaborazione tra TSV e Premio Campiello – Confindustria Veneto il Teatro Maddalene diventa palcoscenico per un nuovo vincitore del Premio Campiello Giovani: il 13 e 14 aprile va in scena la mise en espace di Sotto la pelle, un testo di Elisabetta Fontana, proclamata vincitrice 2023 al Teatro Goldoni di Venezia Torna per la terza edizione anche l’incubatore di talenti MaturAzione, che offrirà a 3 compagnie o formazioni artistiche emergenti la possibilità di svolgere una residenza artistica con un percorso di tutoraggio dedicato allo scopo di portare in scena, dal 22 aprile al 25 maggio, il primo studio di uno spettacolo inedito. L’iniziativa è nata per stimolare la creazione delle nuove drammaturgie da parte delle diplomate e dei diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro Stabile Veneto che da quest’anno si apre anche a giovani artisti provenienti da altre scuole teatrali e si conferma un ottimo trampolino di lancio per lo sviluppo di progettualità attoriali e autoriali autonome. La rassegna si chiude con il ritorno di Universerìe, la storica serie teatrale arrivata ormai all’ottava edizione, e che quest’anno sarà dedicata al tema Riscrivere di sé. Un instant-drama sulla vita universitaria a Padova, scritta e interpretata dagli studenti e dalle studentesse dell’Unipd in veste di drammaturghi e attori, con il coordinamento della compagnia Amor Vacui. Universerìe, nato nel 2016, ha coinvolto ormai oltre un centinaio di studentesse e studenti. Si è rinnovato di anno in anno, mantenendo però la sua forma seriale, con un episodio a settimana per quattro settimane, dal 30 aprile al 21 maggio. A chiudere la rassegna in collaborazione con l’Università di Padova sarà la maratona finale che si terrà il 30 maggio nella sala grande del Teatro Verdi. AngolAzioni. Scorci dalla scena Padovana Oltre che luogo di sperimentazione aperto alle giovani generazioni, il Teatro Maddalene si conferma anche la casa delle compagnie e delle associazioni radicate nel territorio padovano, che dal 1° febbraio al 17 febbraio saranno in scena nell’ambito della rassegna “AngolAzioni. Scorci dalla scena Padovana”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con il contributo del Teatro Stabile del Veneto anche grazie al finanziamento straordinario della Regione Veneto destinato alla filiera culturale regionale. La rassegna è organizzata dal Teatro Laterale, che sarà anche in scena con La rotta dello stocco (10 febbraio), in collaborazione con Abracalam, che presenta progetto di teatro e memoria Hannah e la Shoah (1 febbraio), Ottavo Giorno con Sei Personaggi più Uno in cerca d'amore (8 febbraio), TOP - Teatri OFF Padova (Talea Teatro, Amistad Teatro, Teatro Popolare Di Ricerca) con Le allegre comari di Windsor (17 febbraio), Carichi Sospesi con 63Azioni - Primo studio (15 febbraio) e Michele Angrisani con In fondo al buio. Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin (3 febbraio). Infine il Teatro Maddalene torna ad accogliere la rassegna di nuovi format teatrali, il Teatro Maddalene torna ad accogliere anche proposte più tradizionali all’interno dell’accordo con i teatri stabili del Nord Est della Regione Friuli Venezia-Giulia e del Trentino Aldo Adige. Sono due i titoli ospiti che animeranno il palcoscenico padovano: Il Muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale (21>25 febbraio), curato e interpretato da Paolo Valerio in cui il protagonista affronta la crisi della sua vita giocando a tennis. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Scandisce il suo sfogo palleggiando contro il pubblico, che però osserva dietro a un muro di plexiglass. Pasolini/ Pound. Odi et amo (17 marzo), uno spettacolo scritto e diretto da Leonardo Petrillo che ripercorre la storica intervista realizzata da Pier Paolo Pasolini a Ezra Pound. Scopri gli spettacoli in programma!
Caro pubblico, come avevamo già segnalato gli spettacoli Sul sogno. Letture shakespeariane da Sogno di una notte di mezza estate e Sul sogno. Letture shakespeariane da La tempesta di Massimo Cacciari in programma al Teatro Goldoni di Venezia hanno subito un cambio data. Sul sogno. Letture shakespeariane da La tempesta (inizialmente previsto in data 12 gennaio ore 19.00) è stato posticipato al 5 marzo 2024 alle ore 19.00 Sul sogno. Letture shakespeariane da Sogno di una notte di mezza estate (inizialmente previsto in data 24 novembre 2023 alle ore 19.00) è stato posticipato al 20 febbraio 2024 alle ore 19.00 I biglietti per le date inizialmente previste restano validi per le nuove date.
Partito in anteprima assoluta proprio da Venezia nel gennaio 2022, lo spettacolo di teatro musicale ideato, composto e prodotto da Red Canzian è divenuto rapidamente il più grande successo italiano nella stagione 2022/2023, con oltre 100.000 spettatori in 88 repliche nei principali teatri del Paese, in un crescendo che lo ha portato a una lunghissima serie di “tutto esaurito” fino alla chiusura della sua prima stagione il 12 marzo scorso. “Realizzare il film – dice Red Canzian – a un certo punto è diventata un’esigenza. Gli spettacoli in teatro tutti sold out e l’impossibilità di accontentare non solo gli spettatori, ma i teatri stessi che ci chiedevano di estendere la programmazione per l’enorme richiesta, insieme alla consapevolezza di avere realizzato qualcosa di ‘grande’, un progetto importante, indiscutibilmente di qualità, al 100% italiano, su un personaggio – Casanova - e una città – Venezia – conosciuti e ammirati in tutto il mondo: tutto questo mi ha convinto ad affrontare un’ulteriore impresa, quella di realizzare un lungometraggio capace di restituire il sapore dello spettacolo dal vivo per chi non è riuscito ancora a vederlo, ma anche di dare una nuova prospettiva a chi lo ha vissuto in teatro, perché il cinema è il luogo migliore per esaltare il dettaglio e apprezzare tutto quello che con grande amore, dedizione, impegno e cura abbiamo scelto di portare in scena, a partire dal cast straordinario, fino ai costumi - cinematografici - realizzati dall’Atelier Stefano Nicolao”. Il primo DVD contiene il film, tratto dall’omonimo musical, che è stato il più grande successo nella stagione teatrale 2022-23. Il secondo DVD raccoglie la narrazione di tutti coloro che hanno lavorato all’opera: regista, coreografi, costumista, scenografo, attori, musicisti e produttori. Ordina il DVD inviando un messaggio alla seguente pagina: Red Canzian Rarity Ripreso durante le repliche al Teatro Rossetti di Trieste e a Padova in febbraio e marzo 2023, con la produzione esecutiva di Eventi Digitali e la regia di Riccardo Guernieri, CASANOVA OPERA POP – IL FILM è realizzato con tecnica cinematografica e audio surround 5.1 a sei canali, per restituire l’effetto immersivo del live. Prodotto da Red Canzian e Beatrix Niederwieser per Blu Notte, e con il supporto della Regione del Veneto, il film - come l’opera teatrale - dipinge il quadro di una Venezia ai tempi della Serenissima la cui storia e salvezza si giocano fra i bácari popolati da varia umanità e i ricchi quanto decadenti Palazzi del potere. Un intreccio che, portando lo spettatore fra intrighi politici, avventure, emozioni, sentimenti, ricerca di libertà, affermazione di diritti e sete di giustizia, si rivela quindi in tutta la sua contemporaneità, seppur vestito in chiave settecentesca. Matteo Strukul, autore del best seller che ha ispirato l’opera, ovvero Giacomo Casanova - La sonata dei cuori infranti, è anche aurore del libretto dell’opera. Giacomo Casanova è interpretato da Gian Marco Schiaretti, uno dei talenti più puri cresciuti in Italia e di successo all’estero. Accanto a lui, nella parte dell’incantevole e volitiva Francesca Erizzo, destinata a conquistarne il cuore, la giovane Angelica Cinquantini, volto familiare della fiction televisiva. Il ruolo dei malvagi, pronti ad approfittare di un momento di fragilità della Serenissima e del Doge che la governa, è affidato a gipeto, che interpreta il potente e corrotto Inquisitore Pietro Garzoni, pronto a spazzare via senza il minimo scrupolo tutto ciò che gli è da ostacolo per ottenere il potere del porporato, e a Manuela Zanier, ovvero la perfida Contessa von Steinberg, nobile austriaca non insensibile al fascino di Casanova, ma pronta a tessere trame mortali per inseguire il proprio interesse ed esercitare il proprio fascino secondo convenienza. Fra gli interpreti anche Paolo Barillari, Jacopo Sarno, Roberto Colombo, Rosita Denti, Gianluca Cavagna, Chiara Famiglietti, Francesca Innocenti. Nel team creativo figurano molti professionisti che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo: in primis Matteo Strukul, autore del best seller che ha ispirato l’opera, ovvero Giacomo Casanova - La sonata dei cuori infranti, ma anche dei romanzi storici dai quali è stata tratta la serie I Medici. Poi l’Atelier Stefano Nicolao, dal 1980 attivo sulla scena internazionale in grandi produzioni cinematografiche (nomination per i costumi del film da Oscar Eyes Wide Shut) che ha realizzato i 120 costumi, sui bozzetti della stilista Desirèe Costanzo. Le calzature sono opera del Politecnico Calzaturiero del Brenta, centro di ricerca e produzione tecnologica e qualitativa all’avanguardia. A loro si affianca Gian Pietro Muraro, già stilista di riferimento per alcuni dei marchi di moda italiana di maggior prestigio in ambito internazionale, specializzato nella creazione di costumi in maglia. Le scenografie sono di Massimo Checchetto direttore degli allestimenti scenici al Teatro La Fenice e le luci di Fabrizio “Fabi” Crico. Per le scene di duello la produzione ha potuto contare su un Maestro d’Armi d’eccezione, ovvero il campione Olimpionico di scherma Stefano Pantano, che ha preparato gli attori in maniera impeccabile. Di Casanova Opera Pop è disponibile nei negozi e sulle piattaforme digitali (https://BMGItaly.lnk.to/CasanovaOperaPopPR) anche l’omonima colonna sonora, pubblicata da BMG in una lussuosa confezione a libretto contenente due CD, con i 35 brani inediti dello spettacolo interpretati dal cast e introdotti dal prologo recitato dallo stesso Red, i relativi testi, le foto degli interpreti e un’opera originale a colori di Milo Manara, tornato a disegnare Casanova, 30 anni dopo l’esperienza cinematografica con Federico Fellini. In proposito Red Canzian dice: “Ho pensato a Casanova Operapop con lo sviluppo dell’opera all’Italiana, nella quale la storia e i personaggi prendono forma attraverso la musica e le parole delle canzoni, scritte da Miki Porru, e dove i dialoghi punteggiano il racconto in pochi momenti, seppur importantissimi. Per rendere lo spirito epico delle composizioni, arrangiate da Phil Mer, abbiamo registrato l’Orchestra Sinfonica di Padova e del Veneto, diretta dal Maestro Carmelo Patti, fusa con i suoni moderni di una band“. La regia originale dell’opera teatrale è di Emanuele Gamba, con Chiara Canzian come Assistant Director e con la regia associata di Carolien Canters e la direzione creativa di Anthony van Laast per Nick Grace Management, guru delle produzioni di maggior successo nel mondo e artefice di successi come Mamma Mia!, Sister Act, Cats e tanti altri. La produzione esecutiva è di Retropalco, il corpo di ballo, coreografato da Roberto Carrozzino e Martina Nadalini, è composto da Mirko Aiello, Cassandra Bianco, Alberto Chianello, Eleonora Dominici, Federica Esaminato, Mattia Fazioli, Filomena Fusco, Raffaele Guarino, Vittoria Markov e Olaf Olguin.
Fai parte di una compagnia teatrale o ti sei diplomata/o in un’Accademia? È arrivato il tempo della MaturAzione. Con questa iniziativa, arrivata alla sua terza edizione, il Teatro Stabile del Veneto -Teatro Nazionale ha l’obiettivo di coinvolgere giovani attrici e attori diplomati all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, ma non solo, nello sviluppo di nuovi progetti autonomi, che possono essere finalizzati anche alla costituzione di compagnie o formazioni artistiche. Il bando, infatti, si rivolge a compagnie già esistenti o costituite per l’occasione, composte da 5 partecipanti. Di questi, almeno 3 dovranno essere in scena, e almeno 1 dovrà essere un’attrice o un attore diplomata/o presso l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. Il progetto articola in due fasi: formazione e messinscena. La prima prevede un periodo di residenza di 10 giorni, con il coordinamento artistico da parte del regista e autore Lorenzo Maragoni e dello staff del TSV – Teatro Nazionale, prima presso il Teatro Junghans di Venezia (5 giorni) e poi al Teatro Maddalene di Padova (5 giorni); la seconda prevede la restituzione pubblica al Teatro Maddalene del lavoro realizzato durante la residenza. Le compagnie selezionate avranno quindi l’occasione di essere seguite all’interno di un percorso di tutoraggio, al termine del quale incontreranno il pubblico in quattro serate per ciascuna compagnia nell’ambito della rassegna di nuovi format teatrali in programma alle Maddalene, mettendo in scena spettacoli in forma di primo studio della durata minima di 45 minuti. DEADLINE La candidatura va presentata entro le ore 23.59 di domenica 4 febbraio 2024 all’indirizzo teseo@teatrostabileveneto.it. MaturAzione è parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).
Sogni di fare l’attore ma in quanto a preparazione parti dalla preistoria? Con Anno Zerø il Teatro Stabile del Veneto presenta un corso di propedeutica teatrale con l’obiettivo di offrire gli strumenti dell’arte teatrale ai giovani che desiderano avvicinarsi al mondo del teatro. Il corso prevede 130 ore di lezioni frontali che si svolgeranno presso il Teatro Junghans di Venezia, dal 31 gennaio al 16 giugno 2024, dedicato ad un numero massimo di 20 cittadini italiani e stranieri disoccupati o inoccupati, di età non inferiore ai 16 anni. Gli insegnanti, tutti attori professionisti ed esperti nella formazione teatrale, metteranno a disposizione degli allievi la profondità della propria competenza nel lavoro con la maschera, la voce, il corpo e la parola per affinare le abilità comunicative e per affrontare al meglio i provini di accesso all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni o di qualsiasi altra accademia teatrale. Ai cinque docenti principali, Meredith Airò Farulla, Claudio Colombo, Silvia De Bastiani, Emilia Piz, Davide Falbo, si affiancheranno per cinque lezioni magistrali alcuni tra gli insegnanti più rappresentativi dell’Accademia Carlo Goldoni: Karina Arutyunyan, Paola Bigatto, Michele Modesto Casarin, Renato Gatto, Adriano Iurissevich. Il Corso di propedeutica teatrale Anno Zerø nasce dall’attenta osservazione dei candidati presentatisi alle selezioni per l’ammissione all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e dalla constatazione che molti possibili talenti sono fuorviati da una pratica teatrale non corretta caratterizzata da vecchi stilemi. DEADLINE La candidatura va presentata entro le ore 12.00 di lunedì 22 gennaio 2024 all’indirizzo propedeutica.teseo@teatrostabileveneto.it. Per tutte le informazioni scarica il bando Il Corso di propedeutica teatrale Anno Zerø è parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).
In occasione delle celebrazioni per il primo centenario dalla scomparsa di Eleonora Duse, il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale chiamano a raccolta le compagnie del territorio per la realizzazione di un programma teatrale diffuso nel territorio regionale. Dopo il successo della rassegna del “Teatro Viaggiante”, che nel corso di quest’anno ha raggiunto 14 comuni del Veneto interessando tutte e 7 le province della regione per celebrare i 400 anni del Teatro Goldoni, nel 2024, tra maggio e dicembre, il cartellone di spettacoli itineranti tornerà ad animare piazze, teatri, ville, palazzi, parchi e castelli del Veneto con un programma dedicato alla “divina”. Eleonora Duse, ma non solo. Il progetto si focalizza su diverse aree tematiche che potranno essere spunto per le proposte di spettacolo da parte delle compagnie: il ruolo delle donne nel teatro, nella storia e nella società, gli anni 20 del ‘900 e i suoi protagonisti, dalla Duse, appunto, agli altri testimoni dell’epoca, come Luigi Pirandello e Gabriele D’Annunzio. Potranno, infatti, essere valutati progetti di diverso genere e formato, di nuova produzione o riprese, che sviluppino i temi del femminile, l’indagine sulla figura della Duse, sulla sua epoca e sugli artisti e/o le artiste a lei contemporanei/e. Le forme sceniche che verranno prese in considerazione spaziano da spettacoli completi da palco, a spettacoli itineranti o di formato non convenzionale, da reading e letture sceniche a lezioni spettacolo. Il bando rivolto alle compagnie professionali con sede legale o sede operativa in Veneto è consultabile sul sito teatrostabileveneto.it. La candidatura dovrà essere trasmessa entro le ore 12:00 del 19 febbraio 2024. La selezione dei progetti verrà comunicata entro il 26 febbraio 2024. La rassegna itinerante si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio intitolato DONNADUSE: Eleonora nostra contemporanea nei luoghi di pregio del Veneto con cui il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale vuole ricordare Eleonora Duse a 100 anni dalla sua scomparsa e, attraverso di lei, celebrare non solo la prima vera diva del ‘900, ma anche i grandi artisti che hanno segnato un’epoca di straordinari cambiamenti, storici e culturali, e tutte quelle donne che, con il loro impegno e la loro tenacia, sono riuscite a ribaltare le regole del gioco, in una società rimasta per secoli in mano agli uomini. La Duse, pioniera della parità di genere nel teatro, con le sue grandi campagne sull’uguaglianza e le sue battaglie per essere pagata come gli altri attori, fu ed è una icona per l’universo femminile, che ieri come oggi continua a considerarla inesauribile fonte di ispirazione. Photo credit: Eleonora Duse in Hedda Gabler di Ibsen, foto di Mario Nunes Vais, 1905 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma, Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Nella stagione 21/22 con la co-produzione Enrico IV di Luigi Pirandello lo aveva girato i palcoscenici del Veneto. “Con la scomparsa di Sebastiano Lo Monaco il mondo del teatro italiano perde un grande interprete, un uomo di cultura che ha dedicato con passione e dedizione la sua vita al teatro. Ci stringiamo con dolore alla sua famiglia per questa triste perdita”. Con queste parole Giampiero Beltotto presidente del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale ha commentato la scomparsa di Sebastiano Lo Monaco, attore e regista siracusano, che più volte negli anni ha calcato i grandi palcoscenici del Veneto. Noto per il suo impegno nel teatro civile, Lo Monaco aveva inaugurato nel dicembre 2019 la stagione del Teatro Maddalene di Padova con lo spettacolo Per non morire di mafia, il testo sulla tragedia della mafia scritto da Pietro Grasso. Solo un anno fa, nel 2022, aveva collaborato con il TSV per la realizzazione dello spettacolo Enrico IV di Luigi Pirandello, una co-produzione di Associazione SiciliaTeatro, TSV, Teatro Biondo Stabile di Palermo, Teatro Stabile di Catania.
È Filippo Dini il nuovo direttore artistico della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. A seguito di un’approfondita selezione che ha vagliato candidature di alto profilo nel panorama teatrale nazionale, il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, pure se in regime di prorogatio e in presenza dei nuovi consiglieri della Fondazione, ha terminato il processo che ha portato all’individuazione del regista genovese come la figura alla guida della direzione artistica dello Stabile del Veneto. Con Filippo Dini, il cui incarico sarà ufficializzato dal prossimo CdA – per il cui completamento si sta aspettando la nomina del rappresentante del Ministero della Cultura –, si conclude il lavoro che ha portato alle nomine apicali della nuova Fondazione, che ha al suo vertice il Consiglio Generale e il Consiglio di Amministrazione e che potrà contare su una Direzione Generale, nella persona di Claudia Marcolin, per la gestione e lo sviluppo dell’ente e delle sue performance aziendali e sulla Direzione Artistica che si occuperà del progetto culturale. Tra i primi obiettivi del suo mandato, infatti, Dini avrà il compito di dare vita a una direzione artistica con più anime, tra cui un regista residente, artisti associati e un regista di riferimento internazionale. Di tale direzione, a supporto dello stesso Dini, farà parte anche il Direttore dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, oggi parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione, nella persona di Carlo Mangolini, già responsabile dell’Area Formazione e nuovi linguaggi del TSV e attualmente anche direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese. “Con la presentazione di Filippo Dini si chiude la partita apicale nella trasformazione della Fondazione Teatro Stabile del Veneto, l’assetto della cui governance è ora completo – dichiara Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione TSV –. Ringrazio per il lavoro serio e trasparente che il CdA uscente ha svolto con autonomia e indipendenza di giudizio nel corso delle selezioni. Dini è uno dei nomi emergenti del palcoscenico italiano, regista pluripremiato per la sua ingegnosa creatività, attore poliedrico che è maturato nel più importante teatro stabile italiano. A lui spetterà il compito ambizioso di guidare la programmazione artistica di uno dei più importanti teatri italiani, quale è appunto il Teatro Stabile del Veneto e per questo gli faccio i miei migliori auguri di buon lavoro. Sono certo che il Consiglio che lo ha individuato e il Consiglio che lo nominerà hanno fatto la scelta più saggia, a tutela della qualità artistica del nostro Teatro”. La guida dei poeti, la centralità degli attori e la costruzione di un gruppo artistico che possa esaltare il lavoro della struttura del Teatro Stabile del Veneto. Sono questi i punti cardine della visione artistica presentata da Filippo Dini nel suo progetto per la direzione artistica di un teatro nazionale quale il Teatro Stabile del Veneto “È con emozione e orgoglio che ho appreso della scelta del Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile del Veneto. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me fino ad oggi e mi hanno accompagnato nella mia crescita professionale e artistica – commenta Filippo Dini –. Questa nuova avventura rappresenta una sfidante occasione per dare corpo alla stessa poetica che da anni porto avanti con il mio lavoro di regista e il cui primo e irrinunciabile punto è rappresentato dallo studio dei poeti. Ogni atto artistico in teatro non può e non deve prescindere dal rispetto e quindi dalla conoscenza intrinseca della vita e dello stile degli autori, che essi appartengano alla Grecia illuminata del V secolo a.C. o abbiano appena debuttato nell’ultima produzione della Schaubühne. D’altra parte credo che non possa esistere nessuna forma di teatro di prosa senza l’arte degli attori. Credo in un teatro di interpreti, più che in un teatro di regia. Gli attori italiani hanno insegnato e reso grande l’arte drammatica in tutto il mondo. Per questo amo ritenermi un capocomico contemporaneo più che un regista. Nella mia visione il palcoscenico deve essere modello e centro di un modo di intendere e pensare la gestione di un teatro, e ha il pesante compito di ispirare, attraverso la guida dei poeti e l’arte degli attori, tutte le altre molteplici parti dell’apparato, che sono a loro volta complici e ispiratori di bellezza.” Tra i suoi obiettivi emerge, infine, la realizzazione di una proposta di contenuti artistici che siano competitivi con le eccellenze del teatro europeo, l’implementazione di una rete di attori e artisti italiani di altissimo livello, che considerino il TSV come punto di riferimento del loro percorso imprescindibile e fondamentale, l’ampliamento delle relazioni e degli scambi con l’Europa e una maggiore attenzione nei confronti della drammaturgia contemporanea. Il tutto senza trascurare il rapporto, già consolidato in questi anni dal TSV, con il fertile ambiente artistico del territorio Veneto in cui numerose compagnie teatrali già hanno dato modo di dimostrare la loro vitalità con il progetto speciale Goldoni 400 e speriamo nel 2024 con le Celebrazioni della Duse. La direzione artistica di Filippo Dini si inserisce a completamento di un periodo positivo del TSV, confermato dai dati del bilancio preconsuntivo del 2023: nell’anno che si sta per chiudere sono state 380 le recite di produzione, superando le 359 del 2022 e 493 le alzate di sipario effettuate dalle maestranze del TSV, in aumento anche queste rispetto al 2022. Per ben 104 volte le produzioni e coproduzioni dello Stabile sono andate oltre i confini del Veneto calcando le scene di tutti i teatri italiani. Rimane intensa quindi l’attività della produzione del TSV con oltre 40 produzioni e coproduzioni, nonostante più o meno lunghi periodi di chiusura abbiano interessato i teatri Goldoni, Maddalene, entrambi oggetto di lavori straordinari da parte dei Comuni, e Verdi, rimasto chiuso durante il periodo estivo per il rifacimento della platea e interventi di efficientamento energetico. Il TSV è quindi uscito dai suoi teatri valorizzando spazi a Venezia, come la torre dell’Arsenale o l’arterminal a San Basilio, che hanno reso in passato la città fulcro di relazioni internazionali e scambi culturali-commerciali e che stanno permettendo il TSV di attrarre ancora artisti internazionali, aprendo finalmente le sue porte a workshop con teatri europei grazie a progetti avviati nel 2023 con il programma Erasmus+ e Creative Europe. Altri spazi come l’isola della Certosa, la Sala dei Giganti, il teatro del Seminario a Padova, gioiello nascosto del Settecento, e le strade e le piazze di Treviso hanno accolto artisti e iscritti ai laboratori del TSV. Il 2023 è stato l’anno delle nuove poltrone in platea, del relamping, dell’efficientamento energetico del Goldoni, del Verdi dopo almeno 30 anni di mancati interventi ed ora anche delle Maddalene. Un successo che ha interessato anche il pubblico, che è tornato a riempire le sale segnando molte serate da tutto esaurito: gli abbonamenti della nuova stagione 23/24 sono oggi 5491 contro i 4253 della precedente stagione, ma soprattutto contro i 4405 della stagione pre pandemia quindi superando del 19% il 2019. Una crescita che riguarda anche il pubblico delle scuole secondarie di secondo grado coinvolte in occasione della messa in scena di una produzione realizzata ad hoc: in due mesi, da novembre e dicembre 2023, sono stati 36 gli istituti e circa 3000 gli studenti fra i 15 e 18 anni e i docenti accolti in teatro. Un importante cambiamento ha interessato anche la vendita online: nell’ambito di un processo di trasformazione digitale il nuovo sito e-commerce ha consentito di introdurre per la prima volta la vendita online degli abbonamenti, che ha raggiunto il 30%, e ha incentivato una crescita della vendita online dei biglietti con una media del 60% nelle tre città. Sono diverse anche le attività collaterali a quella teatrale, rappresentative dell’impegno del TSV come produttore culturale e che spaziano, per citarne alcune, dalla pubblicazione del libro di Matteo Strukul Carlo Goldoni e la maledizione d’Ircana - edito da Newton Compton in occasione delle celebrazioni per i 400 anni del Teatro Goldoni - alla piantumazione di oltre 100 alberi nel territorio di Alleghe devastato dalla tempesta Vaia, iniziativa, quest’ultima, inserita in un più ampio piano di azioni di sostenibilità ambientale volte alla riduzione del consumo di carta e alla riduzione delle emissioni di CO2. Non ultimo il consolidamento di attività inclusive: la stagione presenta ora almeno 3 spettacoli accessibili a sordi e ciechi, sono stati realizzati nel 2023 laboratori inclusivi e aumentato il numero degli spazi a disposizione nei teatri per pubblico in carrozzina. La notizia della direzione artistica di Filippo Dini è stata accolta nel mondo dello spettacolo con numerosi messaggi di auguri e congratulazioni da parte di artiste e artisti quali Asia Argento, Anna Bonaiuto, i fratelli d’Innocenzo, Giuliana De Sio, Marco Giallini, Lino Guanciale, Maurizio Lastrico, Manuela Mandracchia, Francesco Montanari, Rocco Papaleo e Toni Servillo.
Domenica 10 dicembre 2023 alle ore 11.00 nell'ambito degli Aperitivi OFF che si tengono presso il foyer del Teatro Del Monaco di Treviso Elena Filini incontra Giuliano Fracassso per raccontare il mestiere del maestro di coro e 40 anni di storia corale Teatro comunale di Treviso. Giuliano Fracasso è diplomato in pianoforte al Conservatorio Pollini di Padova e in organo e composizione organistica al Conservatorio Dall’Abaco di Verona. Si è perfezionato in direzione d’orchestra con i maestri Ferrara e Delman. È stato maestro del coro del Teatro La Fenice di Venezia e del Teatro Comunale di Treviso, collaborando con grandi direttori quali Maag, Severini, Gelmetti, Inbal, ecc. In cinquant’anni di attività ha percorso un cammino musicale intenso che lo ha portato ad esperienze varie ed interessanti, inseguendo continuamente e con notevole successo il suo desiderio di ricerca e sperimentazione. Già direttore del Coro della Fondazione Santa Cecilia, attualmente dell’Associazione Coro Santa Cecilia-Musicultura Portogruaro, del Coro e Orchestra di Vicenza, del Venis Corus di Oderzo, spesso coinvolti in comuni progetti musicali. È stato docente al Conservatorio Pedrollo di Vicenza.
Il Teatro Stabile del Veneto ha vinto il bando Erasmus+ KA122-VET per la mobilità individuale degli allievi e delle allieve dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. Il progetto si inserisce all’interno di una più ampia volontà di innovazione delle produzioni TSV. Dagli spettacoli online a quelli ibridi con i visori, alla commistione del linguaggio video con quello dal vivo, stiamo esplorando le possibilità del linguaggio digitale. Le potenzialità sono infinite: rendere più inclusiva la fruizione per chi ha difficoltà a raggiungere fisicamente il teatro, contribuire a ridurre l’impatto ambientale della mobilità del pubblico, esplorare la nostra società ibrida e l’approccio che abbiamo con i media. Esplorare le forme digitali del teatro significa guardare a un futuro più inclusivo e verde della cultura, seguendo le linee guida dell'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile e le priorità del Programma Europa Creativa. Con il progetto e-Perf Digital Skills for Theatre Education vogliamo cominciare a costruire le competenze di questa innovazione fin dalle basi del nostro valore creativo: l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. L’obiettivo è migliorare le skills digitali degli allievi e delle allieve dell’Accademia e dello staff del teatro per avvicinare il linguaggio artistico e le abilità gestionali agli standard e alle pratiche internazionali. Riteniamo queste le best practices che devono essere condivise e integrate in un percorso formativo che guarda al futuro. Gli allievi e le allieve del II anno dell’Accademia faranno un workshop con Annika Ley e Frank Heuel del Fringe Ensemble, per poi concludere il percorso con due settimane di attività presso il Theater im Ballsaal di Bonn (DE). Il III anno lavorerà sul teatro digitale a Copenaghen (DK) presso il Teater V, e poi di nuovo a Padova con Pelle Koppel, il direttore artistico del teatro danese. e-Perf include anche l’ospitalità di due esperti internazionali che affiancheranno il lavoro di vari uffici per un management più innovativo e digitale. Finanziato dall'Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell'Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione europea né l'EACEA possono esserne ritenute responsabili.
Caro pubblico, vi segnaliamo che lo spettacolo All the worls is a stage inizialmente previsto per i giorni 30 novembre e 1 dicembre al Teatro delle Maddalene di Padova andrà in scena solamente l'1 dicembre presso la Sala del Ridotto del Teatro Verdi. I biglietti già acquistati per la data del 30 novembre verranno annullati e rimborsati nei prossimi giorni, mentre rimarranno validi quelli per l'1 dicembre. Nei prossimi giorni verrà inviata una email informativa a tutti coloro che sono in possesso di biglietti per lo spettacolo.