Sogni di fare l’attore ma in quanto a preparazione parti dalla preistoria? Con Anno Zerø il Teatro Stabile del Veneto presenta un corso di propedeutica teatrale con l’obiettivo di offrire gli strumenti dell’arte teatrale ai giovani che desiderano avvicinarsi al mondo del teatro. Il corso prevede 130 ore di lezioni frontali che si svolgeranno presso il Teatro Junghans di Venezia, dal 31 gennaio al 16 giugno 2024, dedicato ad un numero massimo di 20 cittadini italiani e stranieri disoccupati o inoccupati, di età non inferiore ai 16 anni. Gli insegnanti, tutti attori professionisti ed esperti nella formazione teatrale, metteranno a disposizione degli allievi la profondità della propria competenza nel lavoro con la maschera, la voce, il corpo e la parola per affinare le abilità comunicative e per affrontare al meglio i provini di accesso all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni o di qualsiasi altra accademia teatrale. Ai cinque docenti principali, Meredith Airò Farulla, Claudio Colombo, Silvia De Bastiani, Emilia Piz, Davide Falbo, si affiancheranno per cinque lezioni magistrali alcuni tra gli insegnanti più rappresentativi dell’Accademia Carlo Goldoni: Karina Arutyunyan, Paola Bigatto, Michele Modesto Casarin, Renato Gatto, Adriano Iurissevich. Il Corso di propedeutica teatrale Anno Zerø nasce dall’attenta osservazione dei candidati presentatisi alle selezioni per l’ammissione all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e dalla constatazione che molti possibili talenti sono fuorviati da una pratica teatrale non corretta caratterizzata da vecchi stilemi. DEADLINE La candidatura va presentata entro le ore 12.00 di lunedì 22 gennaio 2024 all’indirizzo propedeutica.teseo@teatrostabileveneto.it. Per tutte le informazioni scarica il bando Il Corso di propedeutica teatrale Anno Zerø è parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).
In occasione delle celebrazioni per il primo centenario dalla scomparsa di Eleonora Duse, il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale chiamano a raccolta le compagnie del territorio per la realizzazione di un programma teatrale diffuso nel territorio regionale. Dopo il successo della rassegna del “Teatro Viaggiante”, che nel corso di quest’anno ha raggiunto 14 comuni del Veneto interessando tutte e 7 le province della regione per celebrare i 400 anni del Teatro Goldoni, nel 2024, tra maggio e dicembre, il cartellone di spettacoli itineranti tornerà ad animare piazze, teatri, ville, palazzi, parchi e castelli del Veneto con un programma dedicato alla “divina”. Eleonora Duse, ma non solo. Il progetto si focalizza su diverse aree tematiche che potranno essere spunto per le proposte di spettacolo da parte delle compagnie: il ruolo delle donne nel teatro, nella storia e nella società, gli anni 20 del ‘900 e i suoi protagonisti, dalla Duse, appunto, agli altri testimoni dell’epoca, come Luigi Pirandello e Gabriele D’Annunzio. Potranno, infatti, essere valutati progetti di diverso genere e formato, di nuova produzione o riprese, che sviluppino i temi del femminile, l’indagine sulla figura della Duse, sulla sua epoca e sugli artisti e/o le artiste a lei contemporanei/e. Le forme sceniche che verranno prese in considerazione spaziano da spettacoli completi da palco, a spettacoli itineranti o di formato non convenzionale, da reading e letture sceniche a lezioni spettacolo. Il bando rivolto alle compagnie professionali con sede legale o sede operativa in Veneto è consultabile sul sito teatrostabileveneto.it. La candidatura dovrà essere trasmessa entro le ore 12:00 del 19 febbraio 2024. La selezione dei progetti verrà comunicata entro il 26 febbraio 2024. La rassegna itinerante si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio intitolato DONNADUSE: Eleonora nostra contemporanea nei luoghi di pregio del Veneto con cui il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale vuole ricordare Eleonora Duse a 100 anni dalla sua scomparsa e, attraverso di lei, celebrare non solo la prima vera diva del ‘900, ma anche i grandi artisti che hanno segnato un’epoca di straordinari cambiamenti, storici e culturali, e tutte quelle donne che, con il loro impegno e la loro tenacia, sono riuscite a ribaltare le regole del gioco, in una società rimasta per secoli in mano agli uomini. La Duse, pioniera della parità di genere nel teatro, con le sue grandi campagne sull’uguaglianza e le sue battaglie per essere pagata come gli altri attori, fu ed è una icona per l’universo femminile, che ieri come oggi continua a considerarla inesauribile fonte di ispirazione. Photo credit: Eleonora Duse in Hedda Gabler di Ibsen, foto di Mario Nunes Vais, 1905 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma, Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Nella stagione 21/22 con la co-produzione Enrico IV di Luigi Pirandello lo aveva girato i palcoscenici del Veneto. “Con la scomparsa di Sebastiano Lo Monaco il mondo del teatro italiano perde un grande interprete, un uomo di cultura che ha dedicato con passione e dedizione la sua vita al teatro. Ci stringiamo con dolore alla sua famiglia per questa triste perdita”. Con queste parole Giampiero Beltotto presidente del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale ha commentato la scomparsa di Sebastiano Lo Monaco, attore e regista siracusano, che più volte negli anni ha calcato i grandi palcoscenici del Veneto. Noto per il suo impegno nel teatro civile, Lo Monaco aveva inaugurato nel dicembre 2019 la stagione del Teatro Maddalene di Padova con lo spettacolo Per non morire di mafia, il testo sulla tragedia della mafia scritto da Pietro Grasso. Solo un anno fa, nel 2022, aveva collaborato con il TSV per la realizzazione dello spettacolo Enrico IV di Luigi Pirandello, una co-produzione di Associazione SiciliaTeatro, TSV, Teatro Biondo Stabile di Palermo, Teatro Stabile di Catania.
È Filippo Dini il nuovo direttore artistico della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. A seguito di un’approfondita selezione che ha vagliato candidature di alto profilo nel panorama teatrale nazionale, il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, pure se in regime di prorogatio e in presenza dei nuovi consiglieri della Fondazione, ha terminato il processo che ha portato all’individuazione del regista genovese come la figura alla guida della direzione artistica dello Stabile del Veneto. Con Filippo Dini, il cui incarico sarà ufficializzato dal prossimo CdA – per il cui completamento si sta aspettando la nomina del rappresentante del Ministero della Cultura –, si conclude il lavoro che ha portato alle nomine apicali della nuova Fondazione, che ha al suo vertice il Consiglio Generale e il Consiglio di Amministrazione e che potrà contare su una Direzione Generale, nella persona di Claudia Marcolin, per la gestione e lo sviluppo dell’ente e delle sue performance aziendali e sulla Direzione Artistica che si occuperà del progetto culturale. Tra i primi obiettivi del suo mandato, infatti, Dini avrà il compito di dare vita a una direzione artistica con più anime, tra cui un regista residente, artisti associati e un regista di riferimento internazionale. Di tale direzione, a supporto dello stesso Dini, farà parte anche il Direttore dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, oggi parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione, nella persona di Carlo Mangolini, già responsabile dell’Area Formazione e nuovi linguaggi del TSV e attualmente anche direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese. “Con la presentazione di Filippo Dini si chiude la partita apicale nella trasformazione della Fondazione Teatro Stabile del Veneto, l’assetto della cui governance è ora completo – dichiara Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione TSV –. Ringrazio per il lavoro serio e trasparente che il CdA uscente ha svolto con autonomia e indipendenza di giudizio nel corso delle selezioni. Dini è uno dei nomi emergenti del palcoscenico italiano, regista pluripremiato per la sua ingegnosa creatività, attore poliedrico che è maturato nel più importante teatro stabile italiano. A lui spetterà il compito ambizioso di guidare la programmazione artistica di uno dei più importanti teatri italiani, quale è appunto il Teatro Stabile del Veneto e per questo gli faccio i miei migliori auguri di buon lavoro. Sono certo che il Consiglio che lo ha individuato e il Consiglio che lo nominerà hanno fatto la scelta più saggia, a tutela della qualità artistica del nostro Teatro”. La guida dei poeti, la centralità degli attori e la costruzione di un gruppo artistico che possa esaltare il lavoro della struttura del Teatro Stabile del Veneto. Sono questi i punti cardine della visione artistica presentata da Filippo Dini nel suo progetto per la direzione artistica di un teatro nazionale quale il Teatro Stabile del Veneto “È con emozione e orgoglio che ho appreso della scelta del Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile del Veneto. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me fino ad oggi e mi hanno accompagnato nella mia crescita professionale e artistica – commenta Filippo Dini –. Questa nuova avventura rappresenta una sfidante occasione per dare corpo alla stessa poetica che da anni porto avanti con il mio lavoro di regista e il cui primo e irrinunciabile punto è rappresentato dallo studio dei poeti. Ogni atto artistico in teatro non può e non deve prescindere dal rispetto e quindi dalla conoscenza intrinseca della vita e dello stile degli autori, che essi appartengano alla Grecia illuminata del V secolo a.C. o abbiano appena debuttato nell’ultima produzione della Schaubühne. D’altra parte credo che non possa esistere nessuna forma di teatro di prosa senza l’arte degli attori. Credo in un teatro di interpreti, più che in un teatro di regia. Gli attori italiani hanno insegnato e reso grande l’arte drammatica in tutto il mondo. Per questo amo ritenermi un capocomico contemporaneo più che un regista. Nella mia visione il palcoscenico deve essere modello e centro di un modo di intendere e pensare la gestione di un teatro, e ha il pesante compito di ispirare, attraverso la guida dei poeti e l’arte degli attori, tutte le altre molteplici parti dell’apparato, che sono a loro volta complici e ispiratori di bellezza.” Tra i suoi obiettivi emerge, infine, la realizzazione di una proposta di contenuti artistici che siano competitivi con le eccellenze del teatro europeo, l’implementazione di una rete di attori e artisti italiani di altissimo livello, che considerino il TSV come punto di riferimento del loro percorso imprescindibile e fondamentale, l’ampliamento delle relazioni e degli scambi con l’Europa e una maggiore attenzione nei confronti della drammaturgia contemporanea. Il tutto senza trascurare il rapporto, già consolidato in questi anni dal TSV, con il fertile ambiente artistico del territorio Veneto in cui numerose compagnie teatrali già hanno dato modo di dimostrare la loro vitalità con il progetto speciale Goldoni 400 e speriamo nel 2024 con le Celebrazioni della Duse. La direzione artistica di Filippo Dini si inserisce a completamento di un periodo positivo del TSV, confermato dai dati del bilancio preconsuntivo del 2023: nell’anno che si sta per chiudere sono state 380 le recite di produzione, superando le 359 del 2022 e 493 le alzate di sipario effettuate dalle maestranze del TSV, in aumento anche queste rispetto al 2022. Per ben 104 volte le produzioni e coproduzioni dello Stabile sono andate oltre i confini del Veneto calcando le scene di tutti i teatri italiani. Rimane intensa quindi l’attività della produzione del TSV con oltre 40 produzioni e coproduzioni, nonostante più o meno lunghi periodi di chiusura abbiano interessato i teatri Goldoni, Maddalene, entrambi oggetto di lavori straordinari da parte dei Comuni, e Verdi, rimasto chiuso durante il periodo estivo per il rifacimento della platea e interventi di efficientamento energetico. Il TSV è quindi uscito dai suoi teatri valorizzando spazi a Venezia, come la torre dell’Arsenale o l’arterminal a San Basilio, che hanno reso in passato la città fulcro di relazioni internazionali e scambi culturali-commerciali e che stanno permettendo il TSV di attrarre ancora artisti internazionali, aprendo finalmente le sue porte a workshop con teatri europei grazie a progetti avviati nel 2023 con il programma Erasmus+ e Creative Europe. Altri spazi come l’isola della Certosa, la Sala dei Giganti, il teatro del Seminario a Padova, gioiello nascosto del Settecento, e le strade e le piazze di Treviso hanno accolto artisti e iscritti ai laboratori del TSV. Il 2023 è stato l’anno delle nuove poltrone in platea, del relamping, dell’efficientamento energetico del Goldoni, del Verdi dopo almeno 30 anni di mancati interventi ed ora anche delle Maddalene. Un successo che ha interessato anche il pubblico, che è tornato a riempire le sale segnando molte serate da tutto esaurito: gli abbonamenti della nuova stagione 23/24 sono oggi 5491 contro i 4253 della precedente stagione, ma soprattutto contro i 4405 della stagione pre pandemia quindi superando del 19% il 2019. Una crescita che riguarda anche il pubblico delle scuole secondarie di secondo grado coinvolte in occasione della messa in scena di una produzione realizzata ad hoc: in due mesi, da novembre e dicembre 2023, sono stati 36 gli istituti e circa 3000 gli studenti fra i 15 e 18 anni e i docenti accolti in teatro. Un importante cambiamento ha interessato anche la vendita online: nell’ambito di un processo di trasformazione digitale il nuovo sito e-commerce ha consentito di introdurre per la prima volta la vendita online degli abbonamenti, che ha raggiunto il 30%, e ha incentivato una crescita della vendita online dei biglietti con una media del 60% nelle tre città. Sono diverse anche le attività collaterali a quella teatrale, rappresentative dell’impegno del TSV come produttore culturale e che spaziano, per citarne alcune, dalla pubblicazione del libro di Matteo Strukul Carlo Goldoni e la maledizione d’Ircana - edito da Newton Compton in occasione delle celebrazioni per i 400 anni del Teatro Goldoni - alla piantumazione di oltre 100 alberi nel territorio di Alleghe devastato dalla tempesta Vaia, iniziativa, quest’ultima, inserita in un più ampio piano di azioni di sostenibilità ambientale volte alla riduzione del consumo di carta e alla riduzione delle emissioni di CO2. Non ultimo il consolidamento di attività inclusive: la stagione presenta ora almeno 3 spettacoli accessibili a sordi e ciechi, sono stati realizzati nel 2023 laboratori inclusivi e aumentato il numero degli spazi a disposizione nei teatri per pubblico in carrozzina. La notizia della direzione artistica di Filippo Dini è stata accolta nel mondo dello spettacolo con numerosi messaggi di auguri e congratulazioni da parte di artiste e artisti quali Asia Argento, Anna Bonaiuto, i fratelli d’Innocenzo, Giuliana De Sio, Marco Giallini, Lino Guanciale, Maurizio Lastrico, Manuela Mandracchia, Francesco Montanari, Rocco Papaleo e Toni Servillo.
Domenica 10 dicembre 2023 alle ore 11.00 nell'ambito degli Aperitivi OFF che si tengono presso il foyer del Teatro Del Monaco di Treviso Elena Filini incontra Giuliano Fracassso per raccontare il mestiere del maestro di coro e 40 anni di storia corale Teatro comunale di Treviso. Giuliano Fracasso è diplomato in pianoforte al Conservatorio Pollini di Padova e in organo e composizione organistica al Conservatorio Dall’Abaco di Verona. Si è perfezionato in direzione d’orchestra con i maestri Ferrara e Delman. È stato maestro del coro del Teatro La Fenice di Venezia e del Teatro Comunale di Treviso, collaborando con grandi direttori quali Maag, Severini, Gelmetti, Inbal, ecc. In cinquant’anni di attività ha percorso un cammino musicale intenso che lo ha portato ad esperienze varie ed interessanti, inseguendo continuamente e con notevole successo il suo desiderio di ricerca e sperimentazione. Già direttore del Coro della Fondazione Santa Cecilia, attualmente dell’Associazione Coro Santa Cecilia-Musicultura Portogruaro, del Coro e Orchestra di Vicenza, del Venis Corus di Oderzo, spesso coinvolti in comuni progetti musicali. È stato docente al Conservatorio Pedrollo di Vicenza.
Il Teatro Stabile del Veneto ha vinto il bando Erasmus+ KA122-VET per la mobilità individuale degli allievi e delle allieve dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. Il progetto si inserisce all’interno di una più ampia volontà di innovazione delle produzioni TSV. Dagli spettacoli online a quelli ibridi con i visori, alla commistione del linguaggio video con quello dal vivo, stiamo esplorando le possibilità del linguaggio digitale. Le potenzialità sono infinite: rendere più inclusiva la fruizione per chi ha difficoltà a raggiungere fisicamente il teatro, contribuire a ridurre l’impatto ambientale della mobilità del pubblico, esplorare la nostra società ibrida e l’approccio che abbiamo con i media. Esplorare le forme digitali del teatro significa guardare a un futuro più inclusivo e verde della cultura, seguendo le linee guida dell'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile e le priorità del Programma Europa Creativa. Con il progetto e-Perf Digital Skills for Theatre Education vogliamo cominciare a costruire le competenze di questa innovazione fin dalle basi del nostro valore creativo: l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. L’obiettivo è migliorare le skills digitali degli allievi e delle allieve dell’Accademia e dello staff del teatro per avvicinare il linguaggio artistico e le abilità gestionali agli standard e alle pratiche internazionali. Riteniamo queste le best practices che devono essere condivise e integrate in un percorso formativo che guarda al futuro. Gli allievi e le allieve del II anno dell’Accademia faranno un workshop con Annika Ley e Frank Heuel del Fringe Ensemble, per poi concludere il percorso con due settimane di attività presso il Theater im Ballsaal di Bonn (DE). Il III anno lavorerà sul teatro digitale a Copenaghen (DK) presso il Teater V, e poi di nuovo a Padova con Pelle Koppel, il direttore artistico del teatro danese. e-Perf include anche l’ospitalità di due esperti internazionali che affiancheranno il lavoro di vari uffici per un management più innovativo e digitale. Finanziato dall'Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell'Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione europea né l'EACEA possono esserne ritenute responsabili.
Caro pubblico, vi segnaliamo che lo spettacolo All the worls is a stage inizialmente previsto per i giorni 30 novembre e 1 dicembre al Teatro delle Maddalene di Padova andrà in scena solamente l'1 dicembre presso la Sala del Ridotto del Teatro Verdi. I biglietti già acquistati per la data del 30 novembre verranno annullati e rimborsati nei prossimi giorni, mentre rimarranno validi quelli per l'1 dicembre. Nei prossimi giorni verrà inviata una email informativa a tutti coloro che sono in possesso di biglietti per lo spettacolo.
Hanno già avuto modo di cimentarsi da professionisti su diversi palcoscenici diretti da registi di livello nazionale e internazionale, ma per 21 giovani attrici e attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni oggi è stato il giorno del coronamento del proprio percorso di formazione. Si è tenuta questa mattina, infatti, nella sala prove del Teatro Verdi a Padova, la cerimonia di consegna dei diplomi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. A congratularsi con gli artisti neodiplomati, assieme al presidente del TSV Giampiero Beltotto e al responsabile dell’Area formazione e nuovi linguaggi Carlo Mangolini, è stato Fabio Menin, Direttore unità organizzativa programmazione e gestione formazione professionale e istruzione, che ha portato i saluti dell’Assessore Elena Donazzan. “Promettete di non essere da meno di ciò che sembrate”. Parafrasando una citazione tratta del Re Lear di W. Shakespeare Giampiero Beltotto, il presidente del Teatro Stabile del Veneto- Teatro Nazionale, ha portato il suo augurio ai giovani attori a cui ha rivolto un invito a continuare a formarsi. “Godetevi questa promozione e perseverate nello studio per essere sempre all’altezza delle sfide che si presenteranno nella vostra carriera. Il diploma è solo un punto di partenza. La nostra scuola è ormai diventata un modello nel panorama nazionale delle accademie teatrali e per questo ringrazio l’Assessore Elena Donazzan. Senza il sostegno della Regione del Veneto non potrebbe esistere un progetto ambizioso come quello che stiamo portando avanti” Un ringraziamento speciale da parte del presidente Beltotto è andato anche alla Carraro Group che questa mattina ha annunciato il proprio sostegno per attività future dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. Un’iniziativa fortemente voluta da Tomaso Carraro, Vice Presidente di Carraro SpA e Chief Corporate Social Responsibility Officer dell’azienda. L’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione, garantisce i più alti standard formativi per preparare i migliori talenti nazionali ad eccellere nella professione attoriale. Durante i primi due anni, l’Accademia prepara gli allievi a usare gli strumenti e le tecniche necessari alla professione dell’attore: recitazione, voce, movimento, canto, commedia dell’arte, danza, storia del teatro, interpretazione dei testi. Il terzo anno è articolato in cicli seminariali. Ogni modulo è diretto da un regista ed è incentrato sulla realizzazione di uno spettacolo teatrale. Da Giorgio Sangati a Sotterraneo, da Babilonia Teatri a Veronica Cruciani, Andrea Chiodi e Stefano Cordella. Sono solo alcuni dei docenti, professionisti riconosciuti che si dividono tra gli impegni sui palcoscenici italiani ed europei e l’insegnamento.
Promuovere la valorizzazione d’impresa e del patrimonio industriale attraverso la collaborazione tra imprese tradizionali e imprese creative e culturali. È questo uno degli obiettivi principali del progetto “Teatro d’impresa” che la Camera di Commercio di Padova e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale hanno realizzato in collaborazione con l’Università di Padova e introducendo la presenza degli alunni delle scuole padovane. Tale azione sviluppa ulteriormente l’esperienza di teatro d’impresa portata a Padova con l’azione pilota realizzata dalla Camera di Commercio e dal Teatro Stabile del Veneto, in collaborazione con l’università Ca’Foscari di Venezia, nel 2021 nell’ambito del progetto europeo InduCCI - Cultural and Creative Industries in Traditional Industrial Regions as Drivers for Transformation in Economy and Society. Ad essere protagoniste di questo nuovo progetto sono due imprese padovane, Este Ceramiche e Salumificio Giovanni Fontana, selezionate attraverso un bando dalla Camera di Commercio di Padova. Da ottobre, infatti, con la supervisione scientifica dell’Università di Padova, le due imprese hanno iniziato un percorso di incontri guidati dalla compagnia Barabao Teatro e con la partecipazione degli allievi del Liceo Artistico Modigliani che porterà alla messa in scena dello spettacolo Se puoi sognarlo…, un’originale produzione del TSV che debutterà sul palco del Teatro Verdi di Padova lunedì 27 novembre alle 20.45. Oltre alla produzione di uno spettacolo teatrale che, basandosi su una drammaturgia ispirata alle realtà aziendali, alla loro storia, alla loro esperienza e ai loro prodotti, sia capace di restituire pubblicamente il valore dell’impresa con una modalità di narrazione innovativa, con questo progetto il teatro diventa anche occasione e luogo di incontro fra azienda e scuola. Un’opportunità per i giovani di sviluppare una modalità di pensiero creativo, una delle competenze chiave per assicurare loro un percorso di crescita consapevole. Gli studenti del Liceo Modigliani, infatti, hanno partecipato alla realizzazione dello spettacolo guidati dalla compagnia Barabao alla costruzione della scenografia, alla scrittura della drammaturgia, alla creazione della locandina, avvicinandosi così allo stesso tempo alle realtà aziendali. «Si tratta – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova – di un progetto davvero innovativo, che crea nuove connessioni fra mondo della scuola e imprese del territorio attraverso il linguaggio universale dell’arte scenica. Gli studenti che hanno partecipato hanno avuto l'opportunità di “allenare” – divertendosi - le tante competenze connesse al teatro, ma anche di conoscere da vicino due aziende del territorio, una delle più antiche manifatture d’Europa con una storia che parte dal Settecento e una realtà d’eccellenza della produzione artigianale agroalimentare Made in Italy. Questa iniziativa rappresenta solo una delle azioni promosse dalla Camera di Commercio con l’obiettivo di avvicinare scuola e impresa anche attraverso i nuovi linguaggi: in occasione del Salone Exposcuola che si è chiuso nei giorni scorsi, abbiamo premiato gli istituti vincitori del concorso Scuole di Alternanza e Competenze, dedicato ai video che raccontano le esperienze degli studenti in azienda, mentre nel mese di ottobre abbiamo portato gli alunni delle secondarie di primo grado all’interno di quattro aziende del territorio padovano». “Avvicinando le imprese creative a quelle della tradizione, il progetto del Teatro d’impresa si è rivelato uno strumento importante nell’aiutare le realtà imprenditoriali ad innovare la narrazione del proprio patrimonio industriale, dei propri valori, dei luoghi aziendali, delle risorse umane – dichiara Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto –. Per questo motivo abbiamo voluto portare avanti, con alcune differenze rispetto all’azione pilota dello scorso anno, anche per questa stagione un progetto che risponde a uno degli obiettivi della missione del TSV, quello di essere al servizio del territorio.” «Questo progetto è il risultato di una proficua e intelligente collaborazione tra Camera di Commercio, Teatro Stabile del Veneto e Università. Una vera occasione per rilanciare e condividere specificità del territorio e far dialogare scienza e impresa attraverso il teatro, ovvero proporre al grande pubblico contenuti di sviluppo imprenditoriale e scientifico attraverso l’espressione artistica, capace di trasmettere e interpretare in modo innovativo ed efficace.» commenta la prof.ssa Monica Fedeli, Prorettrice con delega alla Terza missione e ai rapporti col territorio. Con Se puoi sognarlo… andrà in scena uno storico e divertente spaccato di quanto accade, al giorno d’oggi, nelle realtà di Este Ceramiche e Salumificio Giovanni Fontana, partendo dalla loro storia, ricca di territorialità e tradizione, restando centrati sulla loro specificità tipicamente made in Italy, ma puntando il dito verso un domani in divenire. Una straordinaria sfida giornaliera in costante trasformazione, una lenta evoluzione per restare al passo con i tempi e, al contempo, rimanendo fedeli a sé stessi. La trasposizione circense che Barabao Teatro propone e dentro la quale lo spettatore viene catapultato vuole essere metafora di riflessione tanto divertente quanto poetica, rispetto al significato, al valore, al coraggio dell’impresa odierna. Un invito a scoprire e perseguire la propria identità, singolarità, unicità rimanendo però in apertura verso un mondo sempre più articolato e multiforme.
Sono 650 gli studenti provenienti da 12 istituti scolastici che, da questa mattina fino al 25 novembre, sono attesi al Teatro Verdi di Padova per assistere allo spettacolo Quando tutto questo finirà, la nuova produzione del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale dedicata alle scuole secondarie di secondo grado scritta da Elena Contenta Patacchini e diretta dal regista Stefano Cordella. Formare e partecipare alla crescita delle nuove generazioni è per il TSV un importante obiettivo della propria missione, in cui rapporto tra teatro e scuola rappresenta un elemento imprescindibile per raggiungere e coinvolgere i giovani spettatori. Gli spettacoli proposti in matinée, infatti, sono solo una delle attività che lo Stabile del Veneto offre alle scuole di vario ordine e grado, che spaziano dalle visite guidate nei teatri ai laboratori di propedeutica teatrale realizzati all’interno degli istituti scolastici e ai progetti di PCTO, che per la stagione 23/24 hanno raggiunto oltre 3000 studenti di 34 istituti di tutto del Veneto. Quando tutto questo finirà è una storia ambientata nel bagno di una scuola. Un luogo che, collocato all’interno dell’istituzione per eccellenza, rappresenta lo spazio alternativo, la zona franca, lo scenario inaccessibile, eppure ampiamente abitato e vissuto, di una parte fondamentale, autentica e segreta della vita adolescenziale. Lo spettacolo racconta le vicende di un gruppo di ragazzi e ragazze, interpretati in scena dalle attrici e dagli attori del Teatro Stabile del Veneto Angelo Callegarin, Elisa Grilli, Alberto Olinteo, Silvia Pallotti e Martina Testa, che si scontrano con la fine delle cose. In particolare, con la fine della scuola. Questa fine ciascuno dei personaggi l’ha desiderata, ma adesso che si avvicina e che diventa concreta, adesso che li lascia orfani di qualcosa di smisurato e incomprensibile, il costringe a fare i conti con se stessi e con il mondo che invade silenzioso la loro fragile esistenza. I protagonisti affrontano l’incombenza e la paura del futuro che metterà in luce le trame delle loro storie personali. La fine di un amore, i dubbi e le contraddizioni dell’amicizia, la complessità dei rapporti familiari. L’ansia da prestazione e le pressioni sociali che portano a considerare come inaccettabile ogni forma di fallimento. La solitudine, l’apatia, la violenza, la fatica. L’agitazione. Ma anche e sempre la traccia potente e controversa dell’incontro e della cura per l’altro, del valore dei legami. Uno spazio imprevisto (quello del bagno) scontato eppure sorprendente, capace di farsi panorama di un’immaturità necessaria e vitale, dando voce a personaggi precari, confusi e indocili che tanto hanno da raccontare. Lo spettacolo si inserisce nel progetto della Compagnia Giovani, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).
Nell'ambito del progetto TeSeo, il Teatro Stabile del Veneto presenta il Bando di ammissione al Corso di specializzazione in Performer. Un percorso di approfondimento destinato a chi è in possesso di attestato di attore o regista di livello post-secondari sulla Commedia dell’Arte, che rappresenta una pagina fondamentale della Storia del Teatro, è il primo momento di definizione dell’Arte dell’Attore: le tecniche necessarie, gli orizzonti, l’etica di una professione. È la base del così detto Teatro all’Italiana, patrimonio nazionale e, in particolare, regionale veneto. Il corso ha l’obiettivo di indagare il Sistema Commedia con un primo approccio alle sue tecniche, garantito dall’esperienza di docenti, attori, registi e drammaturghi con pluriennale esperienza e dalla partecipazione straordinaria di Paolo Rossi. Le lezioni si svolgeranno tra l’8 e il 28 Gennaio 2024 presso il Teatro Junghans (isola della Giudecca di Venezia) e prevede un totale di 120 ore di lezione con la realizzazione di una performance conclusiva. Alla fine del percorso i partecipanti riceveranno un attestato di frequenza. CANDIDATURE ENTRO IL 13 DICEMBRE 2023.
Caro pubblico, da oggi è disponibile il libretto della Stagione 23/24 del Teatro Stabile del Veneto. Come già annunciato durante la campagna abbonamenti, per diventare un teatro sempre più sostenibile quest'anno abbiamo scelto di dare la possibilità agli abbonati di contribuire al nostro impegno rinunciando al programma cartaceo della nuova stagione in favore della versione digitale. Gli abbonati che, in fase di sottoscrizione dell'abbonamento, hanno chiesto di avere comunque la versione cartacea del libretto, potranno ritirarla fino alla fine della stagione secondo le seguenti modalità: → presso il Teatro Verdi di Padova nelle serate dello spettacolo Tipi umani seduti al chiuso (8-12 novembre) oppure presso la portineria del teatro dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.00 → presso il Teatro Del Monaco di Treviso nelle serate dello spettacolo Boomers (9-12 novembre) oppure presso la biglietteria del teatro negli orari di apertura al pubblico → presso il Teatro Goldoni di Venezia nelle serate dello spettacolo Tipi umani seduti al chiuso (16-19 novembre) oppure presso la biglietteria del teatro negli orari di apertura al pubblico Gli abbonati che invece hanno scelto per la versione digitale del libretto, la riceveranno via email in questi giorni, oppure potranno scaricarla cliccando sul bottone qui sotto. Anche chi ha già acquistato dei biglietti o è interessato a conoscere gli spettacoli in programma può scaricare la versione digitale del libretto della Stagione 23/24 del TSV.