Cari abbonati, Come saprete, grazie al sostegno e alla collaborazione del Comune di Padova e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in questi giorni sono in corso i lavori di sistemazione della sala del Teatro Verdi che comporterà la sostituzione delle poltrone. Prima di smaltire le vecchie sedute abbiamo pensato a voi: se volete conservare la vostra poltrona come ricordo potete portarla a casa con voi. Se siete interessati vi avvisiamo che per motivi strutturali le poltrone possono essere ritirate solamente a coppie. Vi aspettiamo il 23 agosto dalle 17:30 alle 19:30 in foyer per il ritiro. Il restyling delle poltrone Nuove poltrone, restyling del foyer e un incremento delle dotazioni tecniche con audio, luci e wifi nelle aree aperte al pubblico per un teatro sostenibile, inclusivo e innovativo. Sono questi gli obbiettivi a cui tendono gli interventi di rinnovamento del Teatro Verdi di Padova che il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale sta portando avanti con il contributo del Comune di Padova e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Un progetto che aspira ad offrire una maggiore accessibilità di tutti gli spazi della storica sala, rendendola sempre più un luogo aperto a tutta la cittadinanza. Dalla sostituzione delle poltrone della platea con l’acquisto di nuove sedute ergonomiche e amovibili che renderanno la sala uno spazio polifunzionale e accessibile anche a persone con disabilità, agli interventi nel foyer tra cui la dotazione di una nuova illuminazione a led, all’efficientamento dell’impianto acustico, tutti i lavori in corso sono stati progettati tenendo conto dell’utilizzo di tecnologie per il risparmio energetico e saranno finalizzati a migliorare le condizioni di conservazione del teatro e a incrementarne la fruizione pubblica.
Nato nel 2012 Fabulamundi è un progetto curato da PAV, società romana attiva da anni nelle performing arts, che vanta una rete di collaborazioni diffusa in diciotto paesi europei di cui dieci partner ufficiali (Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Spagna) e otto gemellati (Portogallo, Islanda, Scozia, Finlandia, Paesi Bassi, Repubblica Slovacca, Bosnia Erzegovina e Turchia). Una mappatura autoriale che ad oggi può contare su un archivio digitale di 1100 testi di drammaturghe e drammaturghi internazionali in rappresentanza di 16 paesi e 1664 traduzioni in 24 lingue. Nell’autunno del 2022 Fabulamundi ha ottenuto per la quarta volta il finanziamento di Europa Creativa con New Voices, un percorso triennale (2023-2025) rivolto interamente alle nuove generazioni in formazione in cui oggi fa il suo ingresso anche il TSV-Teatro Nazionale come partner associato. Un osservatorio di scritture, di dispositivi di formazione e di creatività, che investe nelle nuove generazioni e nei processi creativi con l’obiettivo di avvicinarle alla drammaturgia contemporanea. Cuore dell’azione progettuale 2023 di Fabulamundi New Voices sono, infatti, le giovani generazioni di autrici e autori europei che avranno l’opportunità di crescere, formarsi e circuitare grazie alla costituzione di una comunità artistica internazionale di riferimento. Sostenere la drammaturgia contemporanea europea e il suo ricambio significa non solo creare occasioni di promozione e produzione della creatività emergente ma favorire la crescita di un ecosistema intergenerazionale di confronto e di scambio. Ponendo sempre grande attenzione all’equilibrio di genere, alla sostenibilità e alla digitalizzazione come capisaldi del proprio paradigma costitutivo. Dopo una prima settimana di incontri già svolta lo scorso giugno a Roma, nell’arco del triennio la community internazionale di 19 drammaturghi e drammaturghe di New Voices sarà impegnata in un esteso programma di workshop, che coinvolgeranno anche il TSV con i suoi teatri, sviluppati localmente in ciascun paese partner e amplificati a livello internazionale grazie a uno schema di mobilità gemellata. PARTNER FABULAMUNDI NEW VOICES: PAV (Italia - project leader) | Associazione culturale Area06 (Italia) | ITZ - Interkulturelles Theaterzentrum Berlin e.v. (Germania) | European Theatre Convention (Germania) |Theatre Ouvert (Francia) | La Mousson d'ètè (Francia) | Sala Beckett (Spagna) | Teatrul Odeon (Romania) |Universitatea de arte Targu Mures (Romania) | Wiener Wortstatten (Austria) | Culture Action Europe (Belgio) | Divadlo Letì (Rep. Ceca) | Hartefakt fond fondacija (Serbia). ASSOCIATED PARTNERS FABULAMUNDI NEW VOICES: Fondazione Piccolo Teatro Milano-Teatro d'Europa (Italia) | Fondazione Scuole Civiche di Milano (Italia) | Aps Amleta (Italia) | Teatro Stabile del Veneto (Italia) | ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione (Italia) |Associazione Santacristina Centro Teatrale (Italia) |Associazione Teatro di Roma (Italia) |Eccom (Italia) | Teatro Libero Palermo Onlus (Italia) |Artcena (Francia) |Geisslers Hofcomoedianten z.s. (Rep. Ceca) |Teatrul Ariel (Romania) |SisterinArt (Polonia).
Dal 24 al 31 agosto a Verona va in scena la terza edizione del Verona Shakespeare Fringe Festival, realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Verona e il Centro di Ricerca Skenè dell’Ateneo scaligero, che da quest’anno si arricchisce della presenza del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale grazie alla collaborazione di AGSM AIM. Un'iniziativa teatrale a carattere internazionale che promuove nuove prospettive sui drammi e sulla poesia di William Shakespeare, fondendo il lavoro degli studiosi shakespeariani con quello degli artisti. Il programma, inserito nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese, conta 8 titoli, tutti in prima nazionale, spettacoli in lingua originale (con sottotitoli) o in inglese realizzati da compagnie teatrali provenienti da Regno Unito, Georgia, Macedonia, Svezia, Romania e quest’anno anche dagli Stati Uniti, che andranno in scena al Teatro Camploy. Il Fringe Festival sarà inaugurato giovedì 24 agosto con Othello del regista georgiano Levan Tsuladze, una co-produzione Theatre Studio 42 di Tiblisi e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Acquista il tuo biglietto
Come gli Asteroidi Amor, che sfrecciano sfiorando l’orbita della Terra e di altri pianeti, gli spettacoli di questa rassegna si manifestano in più luoghi della città e connettono mondi diversi portandoci segnali dalla scena contemporanea italiana e internazionale. Nello spazio della nostra convivenza, nel tempo trascorso insieme davanti alla scena, il teatro ci riporta a vivere l'incontro collettivo con i corpi, le parole e le emozioni per farci riflettere sul nostro presente. L'esperienza del teatro ha una forza formidabile e reincanta il mondo. Scopri il programma Un progetto di Fondazione di Venezia. A cura di Susanne Franco (Università Ca’ Foscari Venezia) e Annalisa Sacchi (Università Iuav di Venezia) in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale.
Il Teatro Stabile del Veneto presenta il bando di ammissione all'Accademia Teatrale Carlo Goldoni per il triennio 2023/2026. Un percorso triennale di studio che prevede un totale di 3.450 ore di lezione, a cui sarà ammesso un massimo di 16 allievi, selezionati sulla base di una prova di ingresso, che si svolgerà nel periodo compreso tra lunedì 30 Ottobre e sabato 11 Novembre 2023 in due fasi distinte. Come partecipare Per candidarsi è necessario inviare la domanda di partecipazione al bando entro le ore 23.59 di martedì 24 ottobre 2023 (nuova deadline), compilando un form online in cui dovranno essere caricati tutta la documentazione richiesta.
“Avete fatto un’opera straordinaria. Con la vostra abilità e fantasia siete stati capaci di tradurre in termini accessibili il tema principale di uno dei testi più difficili di Shakespeare, quello della riconciliazione e del perdono. Nel percorso di rieducazione, che secondo la nostra Costituzione deve connotare la carcerazione, la cultura rappresenta un elemento essenziale. I classici e in particolare Shakespeare, che della natura umana è il migliore interprete, svolgono un ruolo fondamentale”. Con queste parole il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha salutato in un videomessaggio i detenuti della sezione Alta Sicurezza della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova che questo pomeriggio si sono cimentati nello spettacolo teatrale L’isola, liberamente ispirato alla Tempesta di Shakespeare. La rappresentazione, che resterà in scena all’interno dell’istituto penitenziario padovano fino al 29 giugno, è il risultato del laboratorio promosso dal Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale e curato dalla compagnia Matricola Zero nell’ambito di Per aspera ad astra. Un progetto, giunto ormai alla sua quinta edizione, che si interroga su come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, promosso da Carte Blanche/Compagnia Teatrale della Fortezza di Volterra e sostenuto da Acri con Fondazione Cariparo. “Ringrazio il Teatro Stabile del Veneto e l’istituto penitenziario che stanno portando avanti questo progetto con cui stiamo lavorando per favorire la rieducazione in funzione anche del reinserimento sociale di chi, a fine pena, avendo appreso un lavoro in carcere, può trovare occupazione – ha continuato il Ministro della Giustizia Nordio –. Questo è uno degli obiettivi primari di questo governo e di questo ministero. Spero che dopo questo spettacolo seguiranno altri adattamenti di altre opere shakespeariane. La sua tavolozza di sentimenti e ricognizioni delle caratteristiche della nostra umanità è infinita. Tutte le emozioni umane, pregi e difetti, Shakespeare li ha tradotti come nessuno mai avrebbe meglio potuto. Vi auguro di tutto cuore di continuare con questa opera meritoria”. “Siamo grati al Ministro per le sue parole e per il sostegno dato a questo progetto, che ci sembra aiuti l’Italia a rendere i luoghi di detenzione più vicini al dettato costituzionale – ha commentato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale –. Conosco da vicino l’attenzione del Guardasigilli e del suo capo di gabinetto, il dott. Alberto Rizzo, nei confronti di una tematica così ardua e assicuro loro che lo Stabile del Veneto, assieme a tutti coloro che hanno partecipato, assume senza riserve la responsabilità di reiterarlo”. A condurre il laboratorio sono state le registe dello spettacolo Alice Centazzo e Federica Chiara Serpe, Maria Celeste Carobene, Marco Mattiazzo e Leonardo Tosini. Un progetto sviluppato seguendo diversi percorsi paralleli, al fine di rendere l’esperienza artistica e culturale più completa e sfaccettata, a partire dal training teatrale condotto dal regista Gabriele Vacis affiancato dal tutoraggio di Cinzia Zanellato. Durante i giorni dello spettacolo sarà allestita una mostra di pittura e maschere in collaborazione con A&T, gli oggetti di scena sono a cura di area48 e laboratorio scolpiAMO e i costumi sono a cura della Accademia delle Belle Arti di Venezia. Copertina di Mattia Riami e foto di scena di Serena Pea.
Il Teatro Stabile del Veneto presenta il debutto dello spettacolo teatrale L’Isola, che andrà in scena presso la Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova dal 27 al 29 giugno. Lo spettacolo è scritto e recitato dagli attori-detenuti della sezione Alta Sicurezza ed è il risultato del laboratorio curato dalla Compagnia Matricola Zero per lo Stabile del Veneto nell’ambito di Per aspera ad astra. Un progetto che si interroga su come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, promosso da Carte Blanche/Compagnia Teatrale della Fortezza di Volterra, sostenuto da Acri con Fondazione Cariparo e giunto ormai alla sua quinta edizione A condurre il laboratorio sono state le registe dello spettacolo Alice Centazzo e Federica Chiara Serpe, Maria Celeste Carobene, Marco Mattiazzo e Leonardo Tosini. Un progetto sviluppato seguendo diversi percorsi paralleli, al fine di rendere l’esperienza artistica e culturale più completa e sfaccettata, a partire dal training teatrale condotto dal regista Gabriele Vacis affiancato dal tutoraggio di Cinzia Zanellato. Durante i giorni dello spettacolo sarà allestita una mostra di pittura e maschere in collaborazione con A&T, gli oggetti di scena sono a cura di area48 e laboratorio scolpiAMO e i costumi sono a cura della Accademia delle Belle Arti di Venezia. Copertina di Mattia Riami e foto di scena di Serena Pea.
Torna nel capoluogo della Marca GEA “GIOIOSAETAMOROSA – Treviso Contemporary Theatre Festival”, rassegna di teatro contemporaneo in programma dall’8 al 22 luglio 2023 come sempre in varie location del centro storico. Due settimane tra spettacoli al Teatro Mario Del Monaco, laboratori e processi creativi, di scrittura, performance e critica aperti al pubblico di ogni età, un premio di drammaturgia contemporanea, incontri con gli artisti e le artiste ospiti e performance itineranti che trasformeranno Treviso in un palcoscenico diffuso e aperto a tutti. Un festival che travolgerà la città come una festa che, unendo artisti e pubblico, genererà nuove relazioni, condivisioni e comunità, per celebrare la vita, la gioia e l’amore. I biglietti per gli spettacoli saranno a disposizione da domani sul sito del festival. L’edizione di quest’anno della kermesse, realizzata dal Comitato Teatro Treviso in collaborazione con il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto, all’interno del progetto triennale GEA.22, GEA.23 e GEA.24, porta il titolo “RADIC(CH)I”, inteso come metafora identitaria che evoca anche la tematica della natura e dell’ambiente. Guardare alle radici significa narrare di ciò che si conosce profondamente sul piano dell’esperienza e dell’identità, ma per metterlo in relazione alle esperienze e alle conoscenze di altri perché diventino dialogo e apertura a ciò che è diverso da noi. L’apertura di GEA.23 è affidata al Premio di Drammaturgia Contemporanea “Giuseppe Bepo Mafioli”, premio nazionale di scrittura per la scena promosso da Comitato Teatro Treviso, Comune di Treviso, Teatro Stabile del Veneto e Archivio Giuseppe Maffioli. Sabato 8 luglio al Teatro Mario Del Monaco, dopo l’inaugurazione ufficiale si terrà quindi la cerimonia di premiazione del concorso, con la lettura scenica della drammaturgia vincitrice accompagnata dalle illustrazioni di Elisa Canaglia del Treviso Comic Book Festival. Sempre il Mario Del Monaco ospiterà poi i principali spettacoli in programma nei 15 giorni di festival: mercoledì 12 luglio Bobby & Amy, venerdì 14 luglio Via del Popolo e domenica 16 luglio Pietre Nere, sempre alle 19.30. A questi spettacoli si aggiungono due appuntamenti che vedranno diverse repliche durante la manifestazione: Spirito del Teatro, una produzione di Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e Comitato Teatro Treviso, in programma dall’11 al 16 luglio e dal 18 al 22 luglio alle 15 e R+G, in scena dal 18 al 22 luglio alle 19.30, sempre al Teatro Del Monaco. Altri momenti clou del programma di GEA.23 saranno poi le restituzioni dei processi creativi con la cittadinanza che si svolgeranno tra fine giugno e inizio luglio: “drammatizziAMO”, “esploriAMO” e “partecipiAMO”. A questi tre processi creativi se ne aggiungerà un quarto, “commentiAMO frequenze clandestine”, l’unico le cui iscrizioni sono ancora aperte, che si svolgerà durante i giorni stessi della kermesse, e che si presenterà come un laboratorio di osservazione e critica teatrale. Come per la scorsa edizione, torna l’apprezzato format “ciacoliAMO”, momenti di confronto quest’anno ospitati alla Loggia dei Cavalieri, in cui gli artisti e le artiste ospiti del festival incontreranno il pubblico e dialogheranno con un’associazione o realtà del territorio.
Mentre al Teatro Goldoni proseguono i lavori di manutenzione straordinaria, questa sera l’appuntamento di presentazione della nuova stagione ha richiamato il pubblico veneziano alla Scuola Grande di San Teodoro. In una serata di festa il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale assieme al Comune di Venezia ha svelato il cartellone della stagione 23/24, Tutta un’altra storia. Sul palcoscenico a dare il benvenuto agli spettatori sono stati la consigliera comunale Giorgia Pea e Giampiero Beltotto, presidente del TSV-Teatro Nazionale, che ha aperto la serata con un ricordo speciale al Maestro Giorgio Ferrara, da poco scomparso. L’evento è stato condotto da Andrea Bellacicco, che ha presentato la programmazione in una serata all’insegna della convivialità che ha visto salire sul palco Ottavia Piccolo, per un momento di intrattenimento con un estratto dallo spettacolo Cosa nostra spiegata ai bambini. Il cartellone 23/24 Il cartellone 23/24 presenta una programmazione ricca di 13 titoli in abbonamento. Ad inaugurare la prima alzata di sipario sarà, però, una serata speciale in anteprima: sabato 30 settembre, un grande evento per la riapertura del Goldoni ripercorre la storia dei 400 anni del teatro più antico della città con ospiti d’eccezione. Tra i titoli in abbonamento il primo appuntamento è invece con Alessandro Preziosi (02>05 nov) che porta in scena il suo lavoro più recente Aspettando Re Lear, una co-produzione TSV, il primo di sei spettacoli d’ispirazione classica che compongono il cartellone veneziano. Si prosegue poi con un titolo che contraddistingue la seconda linea d’indirizzo della stagione 23/24, che oltre ad attingere al repertorio teatrale dà spazio e voce alle parole del presente con testi scritti e diretti da artisti contemporanei come Lucia Calamaro, tra le più talentuose drammaturghe sulla scena nazionale, che cura la regia dello spettacolo Tipi umani seduti al chiuso (16>19 nov), una nuova produzione del TSV dove una biblioteca di quartiere si trasforma in un luogo d’incontro, habitat di sicurezza e conforto per degli originali “tipi umani”. Sulla stessa linea si inserisce anche Boomers (30 nov>03 dic) il nuovo testo di Marco Paolini, uno spettacolo che racconta la generazione più anziana, mescolando realtà e immaginazione, e in cui ballate e canzoni si presentano come un antidoto alla frenesia del mondo moderno. Si prosegue poi con Emma Dante e il suo Tango delle capinere (14> 17 dice), mentre il nuovo anno si apre con Stefano Massini in scena con L’interpretazione dei sogni (18>21 gen 2024) una co-produzione TSV ispirata alla figura di Sigmund Freud. Nel filone della tradizione rientrano Clitennestra (01>04 feb) attualizzata da Colm Tóibín nell’interpretazione Isabella Ragonese e anche Arlecchino muto per spavento (08>11 feb a cui si aggiungono due repliche fuori abbonamento, il 12 e il 13 feb), uno dei canovacci della commedia dell’arte più rappresentati nella Parigi del ‘700 e ora messo in scena dalla compagnia Stivalaccio Teatro. Si prosegue poi con Gogol’ e L’ispettore generale (22>25 feb) con l’interpretazione di Rocco Papaleo diretto da Leo Muscato e non mancano i testi di autori internazionali come Martin Crimp, in cartellone con The City (07>10marzo) per la regia di Jacopo Gassmann. Il cartellone continua con Antonio e Cleopatra (14>17 mar) di Shakespeare per la regia di Valter Malosti, mentre Claudio Bisio porta sul palcoscenico un’autobiografia divertita La mia vita raccontata male (04>07 apr). Chiudono il programma, infine, due co-produzioni firmate TSV: I parenti terribili (18>21 apr) di Jean Cocteau, con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi e I corpi di Elizabeth (09>12 mag) di Hella Hickson diretto da Elio De Capitani. A Venezia il programma si arricchisce poi con un altro cartellone di qualità, la rassegna Asteroide Amor, progetto legato ai nuovi linguaggi performativi e realizzato in collaborazione con Fondazione di Venezia e le Università Ca’ Foscari e Iuav. È nell’ambito di questa rassegna che si inserisce l’appuntamento con Big Art Group, la compagnia newyorkese che dal 26 ottobre al 10 novembre con una nuova produzione TSV porterà una riflessione su temi ambientali e legati all’innalzamento delle maree negli spazi dell’Arterminal San Basilio al porto di Venezia. La campagna abbonamenti Da martedì 13 giugno, per gli abbonati alla stagione 22/23 del Teatro Goldoni si apre il periodo di prelazione per il rinnovo degli abbonamenti, che per la prima volta potrà essere fatto non solo in biglietteria ma anche online, e terminerà il 16 settembre. I nuovi abbonamenti sui posti liberi degli altri turni, invece, saranno acquistabili a partire dal 4 luglio. L’acquisto dell’abbonamento non solo consente un risparmio di circa il 25% sui singoli biglietti, ma riconosce agli abbonati della nuova stagione la possibilità di accedere a tariffe agevolate per gli spettacoli in programma anche nei teatri di Treviso e Padova.
In una serata di festa che ha richiamato il pubblico in sala con oltre 400 presenze al Teatro Verdi, questa sera il Teatro Stabile del Veneto ha presentato la programmazione della nuova stagione 23/24, Tutta un’altra storia. Sul palcoscenico a dare il benvenuto agli spettatori è stata Claudia Marcolin, direttore generale del TSV-Teatro Nazionale, che ha aperto la serata con un ricordo speciale al Maestro Giorgio Ferrara, da poco scomparso. L’evento è stato condotto da Andrea Bellacicco, che ha presentato la programmazione invitando sul palco alcuni tra gli artisti protagonisti del nuovo cartellone, tra cui Lucia Calamaro che nel primo spettacolo della stagione Tipi umani seduti al chiuso (8>12 novembre) dirige la compagnia giovani del TSV, Giorgio Sangati che nel mettere in scena Lisistrata (10>14 aprile 2024) di Aristofane sceglie la prima commedia della storia con una donna nel ruolo di protagonista, e Andrea Chiodi e Stefano Cordella per un’anticipazione della rassegna estiva “Aperitivo con Shakespeare”. Una serata all’insegna della convivialità che oltre alla presentazione del cartellone ha portato sul palco il regista, autore e performer Lorenzo Maragoni per un momento di intrattenimento e si è conclusa con un aperitivo con Dj set di Radio Piterpan. Il cartellone 23/24 La stagione 23/24 presenta un cartellone ricco di 13 titoli in abbonamento, ma la prima alzata di sipario sarà una speciale anteprima con Alessandro Preziosi, che il 24 ottobre porterà sul palcoscenico del Teatro Verdi lo spettacolo Moby Dick. Il primo appuntamento è invece con Lucia Calamaro e il suo Tipi umani seduti al chiuso, dove una biblioteca di quartiere o un palazzo universitario si trasformano in un luogo d’incontro, habitat di sicurezza e conforto per degli originali “tipi umani”. Si prosegue poi con Agosto a Osage County (22>26 novembre) per la regia di Filippo Dini, che sarà anche in scena a fianco di Anna Bonaiuto e di un numeroso cast di 12 interpreti. Il tema del confronto tra generazioni, centrale nella riflessione artistica del nuovo cartellone, emerge fin dal titolo del nuovo spettacolo di Marco Paolini: Boomers (13>17 dicembre), una co-produzione del TSV che racconta la generazione più anziana, mescolando realtà e immaginazione, dove l’iconico bar della Jole rappresenta un luogo di periferia dove si gioca, si impara, si canta e si cerca di preservare ciò che è importante mentre tutto cambia velocemente. Ballate e canzoni si trasformeranno in un antidoto alla frenesia del mondo moderno. Si prosegue poi nel 2024 con Isabella Ragonese, protagonista di Clitennestra per la regia di Roberto Andò (24>28 gennaio), mentre Rocco Papaleo porta in scena Gogol’ con L’ispettore generale diretto da Leo Muscato (31 gen>04 febbraio). Amatissimo dal pubblico padovano Andrea Pennacchi torna protagonista sul palco del Verdi con un originale Arlecchino (14>18 febbraio) che nella co-produzione dello Stabile del Veneto diretta da Marco Baliani, si confronta con la contemporaneità. Non mancano i testi di autori internazionali come Martin Crimp, in cartellone con The City (28feb>03 marzo) per la regia di Jacopo Gassmann, ma anche di grandi autori italiani come Fabrizio De Andrè la cui Sacra Rappresentazione rivive nell’interpretazione di Neri Marcorè ne La buona novella (13>17 marzo). Il cartellone continua con Il Giocattolaio che vede Francesca Chillemi alla sua prima esperienza teatrale, il già citato Lisistrata e Venere Nemica (17>21 aprile), ispirato ad Amore e Psiche di Apuleio, riletto in modo divertente, commovente e a tratti tragico da Drusilla Foer. Chiudono, infine, la programmazione il Cyrano De Bergerac (8>12 maggio), un originale adattamento del dramma di Rostand a cura di Arturo Cirillo e I corpi di Elizabeth con Elena Russo Arman per la regia di Elio De Capitani (15>19 maggio). Campagna abbonamenti Da venerdì 9 giugno, per gli abbonati alla stagione 22/23 del Teatro Verdi si apre il periodo di prelazione per il rinnovo degli abbonamenti, che per la prima volta potrà essere fatto non solo in biglietteria ma anche online, e terminerà il 16 settembre. I nuovi abbonamenti sui posti liberi degli altri turni, invece, saranno acquistabili a partire dal 4 luglio. L’acquisto dell’abbonamento non solo consente un risparmio di circa il 25% sui singoli biglietti, ma riconosce agli abbonati della nuova stagione la possibilità di accedere a tariffe agevolate per gli spettacoli in programma anche nei teatri di Treviso e Venezia.
In una serata di festa che ha richiamato il pubblico in sala con 400 presenze al Teatro Mario Del Monaco, questa sera il Teatro Stabile del Veneto assieme al Comune di Treviso ha presentato la programmazione della nuova stagione. Tutta un’altra storia è il titolo della stagione 23/24 che per la prima volta porta a Treviso un cartellone con 13 spettacoli in abbonamento e la novità di una data in più, il giovedì sera, per una selezione di 7 tra i titoli proposti. A salutare il pubblico il sindaco Mario Conte e il presidente dello Stabile del Veneto Giampiero Beltotto, che ha aperto la serata con un ricordo speciale al Maestro Giorgio Ferrara, da poco scomparso. La stagione teatrale Un teatro capace di accogliere tutte le generazioni, il cui confronto rappresenta un tema centrale nella riflessione della nuova stagione. Negli ultimi decenni, in seguito all’aumento dell’aspettativa di vita e al calo delle nascite, le relazioni intergenerazionali sono mutate in misura decisiva e oggi, per la prima volta, si assiste alla compresenza di almeno 5 generazioni diverse: Boomer, Generazione X, Millennial, Generazione Z, Generazione Alpha. Favorirne la convivenza e lo scambio è dunque fondamentale per una società coesa e solidale, che deve affrontare non solo la sfida della transizione ecologica e digitale ma anche quella forse più importante della transizione demografica. Per questo il TSV ha scelto di mettere al centro del suo progetto artistico le diverse comunità che condividono l’esperienza del teatro attivando un confronto tra generazioni, che possano imparare l’una dall’altra, condividere luoghi e idee perché insieme è Tutta un'altra storia. E proprio di una generazione, quella nata tra il dopoguerra e il boom degli anni Sessanta, parla il primo spettacolo che inaugura il cartellone il 9 novembre: Boomers di Marco Paolini, una co-produzione del TSV che racconta la generazione più anziana, mescolando realtà e immaginazione, dove l’iconico bar della Jole rappresenta un luogo di periferia dove si gioca, si impara, si canta e si cerca di preservare ciò che è importante mentre tutto cambia velocemente. Ballate e canzoni si trasformeranno in un antidoto alla frenesia del mondo moderno. E ancora il tema del confronto intergenerazionale emerge dal secondo titolo in programma Aspettando Re Lear, anche questa una co-produzione dello Stabile del Veneto tratta dall’opera di Shakespeare, che vede in scena nei panni del protagonista Alessandro Preziosi. Il testo si concentra sul momento chiave della narrazione shakespeariana rappresentato dalla tempesta che colpisce il re mentre vaga nella landa desolata per metabolizzare la delusione provocata dalle figlie. Si prosegue poi con i grandi autori del repertorio teatrale passando da Gogol’ con L’ispettore generale di Leo Muscato e interpretato da Rocco Papaleo per fare poi un salto indietro nel tempo fino a Goldoni con Gl’innamorati, una regia di Andrea Chiodi che dirige la compagnia giovani dello Stabile del Veneto. La poesia di Pier Paolo Pasolini rivive nello spettacolo Pa’, scritto a quattro mani da Luigi Lo Cascio con il regista Marco Tullio Giordana. Dopo 5 produzioni e co-produzioni firmate TSV, la stagione prosegue ospitando attrici e attori della scena nazionale particolarmente amati dal pubblico: Umberto Orsini e Franco Branciaroli calcano assieme il palcoscenico ne I ragazzi irresistibili di Neil Simon per la regia di Massimo Popolizio, mentre Teresa Mannino ne Il giaguaro mi guarda storto porta in scena il desiderio, stupore vitale che accende sogni, infuoca cuori e libera movimento. Silvio Orlando è invece il protagonista di Ciarlatani, una commedia in cui quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro, una riflessione sul successo e sul fallimento. Di potere, questioni di genere, devianza psichica, parla invece Le serve di Jean Genet per la cui messa in scena la regista Veronica Cruciani ha scelto come interprete Eva Robin’s. Di nuovo uno spettacolo co-prodotto dal TSV che porta a Treviso Andrea Pennacchi protagonista di un’originale Arlecchino contemporaneo diretto da Marco Baliani. Due grandi artisti come Giorgio Pasotti, in scena, e Alessandro Gassmann, alla regia, si misurano con le parole di Franz Kafka portando sul palco due Racconti disumani per parlare agli uomini degli uomini. Indietro fino al teatro classico ci porta invece Lisistrata diretta da Giorgio Sangati, che nel mettere in scena Aristofane sceglie la prima commedia della storia con una donna nel ruolo di protagonista. A chiudere il cartellone di prosa dal 3 al 5 maggio sarà infine Magnifica presenza, uno spettacolo di Ferzan Ozpetek, che dopo il successo della sua ultima regia teatrale torna nuovamente in teatro con un nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici. Campagna abbonamenti Da giovedì 8 giugno, per gli abbonati alla stagione 22/23 del Teatro Mario Del Monaco si apre il periodo di prelazione per il rinnovo degli abbonamenti, che per la prima volta potrà essere fatto non solo in biglietteria ma anche online, e terminerà il 16 settembre. La campagna abbonamenti presenta anche un’importante novità: vista la grande richiesta, infatti, è stato introdotto un nuovo turno di abbonamento il giovedì (ore 20.30) con 7 spettacoli selezionati tra quelli in abbonamento. I nuovi abbonamenti sui posti liberi degli altri turni, invece, saranno acquistabili a partire dal 4 luglio. L’acquisto dell’abbonamento non solo consente un risparmio di circa il 25% sui singoli biglietti, ma riconosce agli abbonati della nuova stagione la possibilità di accedere a tariffe agevolate per gli spettacoli in programma anche nei teatri di Padova e Venezia.
Con una dedica speciale al Maestro Giorgio Ferrara, il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale si affaccia alla nuova stagione 23/24 presentando un cartellone con 39 spettacoli in abbonamento, 13 per ciascuna città, Venezia, Padova e Treviso, altrettante produzioni, numerosi progetti nel territorio, e più di 100 artisti scritturati per oltre 160 giornate di spettacolo. Numeri che sono il frutto di una fertile condivisione tra tutti i dipartimenti del teatro e di un importante investimento nelle attività di produzione e co-produzione. Forte del caloroso abbraccio del pubblico, che nella stagione appena conclusa ha raggiunto 96.000 spettatori e 4.100 abbonati, oggi il TSV guarda a nuovi e più alti obiettivi, che intendono posizionarne l’attività al centro dello scacchiere nazionale grazie anche a significative collaborazioni produttive e artistiche che oltre ai grandi nomi della scena valorizzano le nuove generazioni garantendo l’occupazione di artisti e maestranze. Il radicamento nel territorio, d’altra parte, resta fondamentale per generare progetti produttivi originali, non solo per il palcoscenico ma anche di diversi e nuovi formati, rilanciando le radici di una regione dallo straordinario patrimonio culturale e teatrale. Un teatro capace di accogliere tutte le generazioni, il cui confronto rappresenta un tema centrale nella riflessione della nuova stagione. Negli ultimi decenni, in seguito all’aumento dell’aspettativa di vita e al calo delle nascite, le relazioni intergenerazionali sono mutate in misura decisiva e oggi, per la prima volta, si assiste alla compresenza di almeno 5 generazioni diverse: Boomer, Generazione X, Millennial, Generazione Z, Generazione Alpha. Favorirne la convivenza e lo scambio è dunque fondamentale per una società coesa e solidale, che deve affrontare non solo la sfida della transizione ecologica e digitale ma anche quella forse più importante della transizione demografica. Per questo il TSV ha scelto di mettere al centro del suo progetto artistico le diverse comunità che condividono l’esperienza del teatro attivando un confronto tra generazioni, che possano imparare l’una dall’altra, condividere luoghi e idee perché insieme è Tutta un'altra storia. Tutta un’altra storia Al centro dell’immagine della nuova stagione realizzata dal fotografo Gabriele Galimberti c’è una poltrona teatrale, attorno a questa si raccolgono persone appartenenti a diverse generazioni. La poltrona, oltre ad essere stata protagonista degli interventi di restyling che in questi mesi stanno interessando le platee del Verdi e del Goldoni – realizzate grazie agli interventi dei rispettivi Comuni e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo a Padova –, è l’oggetto che incrocia le vite di tutti coloro che almeno una volta hanno frequentato un teatro, dal pubblico agli artisti, dagli abbonati ai più giovani spettatori. Un catalizzatore di ricordi ed emozioni. La custode di storie di generazioni e che nella sua nuova versione potrà raccontare altrettante storie aprendo il teatro a chi magari non è mai entrato.