La Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale si affaccia alla nuova Stagione 24/25 con un cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Numeri che sono espressione della crescita del TSV con la trasformazione in Fondazione, ma anche della prima stagione teatrale firmata dal nuovo direttore artistico Filippo Dini. Un doppio cambiamento che, sia per i contenuti artistici sia per le sfide future e gli ambiziosi obiettivi da raggiungere, segna un nuovo inizio verso un teatro sempre più capace di creare valore. Sia esso inteso dal punto di vista della qualità delle proprie produzioni, o nel senso dei contenuti che un teatro pubblico ha la responsabilità di veicolare verso la società.
La guida dei poeti, la centralità degli attori e l’idea di un lavoro collettivo sono i punti cardine della visione artistica di Filippo Dini su cui si fonda il progetto del nuovo triennio che si avvia con la Stagione 24/25. Il palcoscenico, nella visione di Dini, rappresenta il luogo dove si genera bellezza capace di trasformare l’ordinario in straordinario. Di svelare, attraverso un gioco di strappi, un mondo meraviglioso, di suscitare stupore e curiosità, come un “colpo di scena”.
Frutto di questa visione è un progetto di produzioni di ampio respiro e un programma di spettacoli di alta qualità contraddistinti dalla presenza di attori di punta della scena italiana, ma anche di partnership nazionali ed internazionali, che mirano a qualificare ulteriormente il lavoro svolto negli ultimi tre anni dal TSV. Forte dei risultati raggiunti nella stagione appena conclusa, che ha registrato il record di abbonamenti con 6215 abbonati, + 29 % rispetto alla stagione precedente, e quasi 150 mila spettatori, lo Stabile del Veneto presenta la nuova Stagione volgendo lo sguardo verso l’Europa e, tuttavia, restando con i piedi radicati nel proprio territorio. Il patrimonio teatrale e culturale del Veneto, la relazione con le istituzioni locali, il rapporto con artisti, compagnie e maestranze del territorio rappresentano le risorse di partenza nella ricerca di una linea identitaria unitaria, ma al contempo capace di evidenziare le peculiarità delle tre città sedi del Teatro, Venezia, Padova e Treviso.
Le produzioni TSV
Cresce l’impegno produttivo del TSV che per la nuova stagione presenta 15 produzioni e co-produzioni in cartellone, di cui 12 in abbonamento. Spettacoli che, come di consueto, seguono un doppio binario: da una parte i classici, tra messe in scena fedeli all’originale ma anche adattamenti e riscritture, dall’altra la nuova drammaturgia. Seguendo un ordine temporale, che pone al centro la linea dei poeti, si parte nel segno della tradizione shakespeariana con una novità e una ripresa: la prima è l’allestimento della commedia Molto rumore per nulla, titolo che inaugura la stagione del Teatro Mario Del Monaco il 7 novembre con Lodo Guenzi diretto dalla regista Veronica Cruciani, la seconda è Aspettando Re Lear, riscrittura a cura di Tommaso Mattei del celebre dramma interpretato da Alessandro Preziosi. Sono due anche i titoli di ispirazione goldoniana: oltre all’ Arlecchino? di Marco Baliani con Andrea Pennacchi ispirato al celebre Servitore di due padroni, fa parte del programma La moglie saggia, testo poco frequentato scelto dal regista Giorgio Sangati per la sua sorprendente modernità nel disegnare i rapporti di forza tra i generi, e che apre a una collaborazione internazionale con il Dramma Italiano - Teatro Nazionale Croato di Fiume-HNK Rijeka.
Sulle tracce del teatro popolare e di maschera, invece, artisti visionari apprezzati in tutto il mondo mescolano le carte tra passato e presente: pesca a piene mani dall’immaginifica penna di Giambattista Basile Emma Dante per concludere la sua trilogia con Re Chicchinella, mentre trae ispirazione dalle radici della commedia dell’arte, dalle maschere e da Goldoni Titizé – A Venetian Dream, lo spettacolo dell’estate a Venezia (in programma a partire dal 18 luglio) con la Compagnia Finzi Pasca che aprirà anche la Stagione di spettacoli in abbonamento al Teatro Goldoni l’11 ottobre.
Le proposte proseguono poi un ideale viaggio nel tempo traendo ispirazione dalla scrittura ottocentesca di Tolstoj, in particolare dal dramma La potenza delle tenebre, con L’ultima domenica di agosto di Fulvio Pepe. A rappresentare il ‘900, invece, sono due autori controversi, maestri indiscussi nel fotografare l’inferno domestico cristallizzato nel dramma borghese: Tennessee Williams con Lo zoo di vetro di Pier Luigi Pizzi che affida il ruolo della protagonista a Mariangela D’Abbraccio e Jean Cocteau con I parenti terribili. Quest’ultimo testo rappresenta la prima regia firmata per il TSV dal nuovo direttore artistico Filippo Dini, presente anche nel cast in scena. Il debutto in prima nazionale è atteso per il 6 novembre in occasione dell’inaugurazione della nuova stagione del Teatro Verdi di Padova.
Sul versante nuove scritture le produzioni del TSV raccolgono infine tre drammaturghi di alto livello: il premio Nobel Peter Handke, che sarà protagonista di un progetto speciale a lui interamente dedicato dallo Stabile del Veneto nel 2025, e il cui testo Ancora Tempesta, è messo in scena da Fabrizio Arcuri; l’australiano Andrew Bovell con Cose che so essere vere diretto da Valerio Binasco, presente anche nel cast degli interpreti assieme a Giuliana De Sio, e Lucia Calamaro, una delle voci più autorevoli della drammaturgia italiana, che dirige la compagnia del TSV con Tipi umani seduti al chiuso.
Tra le nuove produzioni rientrano anche gli spettacoli programmati in matinée per le scuole superiori, quali La pace perpetua di Juan Mayorga per la regia di Carlo Orlando, Le Morbinose di Goldoni diretto da Giuseppe Emiliani e Baccanti a cura del collettivo Anagoor, tutti testi che vedono impegnati in scena gli allievi attori o gli attori neodiplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. A questi si aggiunge anche il nuovo progetto teatrale di Motus, I Saw Light, ispirato all’omonimo brano musicale della rapper e poetessa Kae Tempest, spettacolo che fa parte anche del programma speciale dedicato al centenario di Eleonora Duse.
Grandi ospiti
Una stagione pensata per il pubblico che anche quest’anno porta sui palcoscenici di Venezia, Padova e Treviso attrici e attori popolari. Oltre ai nomi già citati nei titoli delle produzioni, nel cartellone si riuniscono attorno al direttore artistico Filippo Dini volti di artisti amati dal grande pubblico come Maria Amelia Monti, Galatea Ranzi, Carlotta Natoli, Marco Paolini, che al Teatro Goldoni porta in esclusiva, solo per Venezia, uno dei suoi spettacoli cult, Il Milione, in occasione delle celebrazioni di Marco Polo. E poi Silvio Orlando, Pierpaolo Spollon, Alessio Boni, Sergio Rubini, Luca Barbareschi, Emilio Solfrizzi, Paolo Calabresi, Paolo Fresu, Franco Branciaroli, Gianni Fantoni, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo.
Da segnalare, inoltre, la dimensione autorale rappresentata da registe e registi di diverse generazioni, che tra gli altri comprendono anche Arturo Cirillo, Elio De Capitani, Paolo Valerio e Luca De Fusco.
I titoli in programma vanno dai grandi classici del teatro e della letteratura: Sior Todero Brontolon, Don Giovanni, Il caso Jekyll, Moby Dick alla prova, Iliade e Anna Karenina ma anche le parole del presente: Perfetti Sconosciuti, Anatra all’arancia, Miles!, Fantozzi. Una tragedia, November, I due Papi.
Il cartellone “Fuoriserie”
Anche quest’anno non mancano gli eventi paralleli che si raccolgono sotto il titolo “Fuoriserie”: serate evento con attori/attrici, autori, giornalisti e filosofi tra i più importanti in Italia. A Venezia proseguono le indagini sugli autori del passato di Massimo Cacciari, che riprende il tema del teatro austriaco con un nuovo capitolo dedicato a Karl Krauss, mentre Toni Servillo a partire dai testi di Giuseppe Montesano, guida il pubblico in un percorso alla ricerca del “fuoco sapiente” che animava gli antichi greci e che noi abbiamo perduto. Tra i protagonisti compaiono poi Gioele Dix, Ottavia Piccolo, Aldo Cazzullo, affiancato da Moni Ovadia, Pietrangelo Buttafuoco e Pietro Del Soldà.
Confermati al Goldoni i tradizionali appuntamenti con la Big Vocal Orchestra, i Vocal Skyline e con la grande danza classica del Balletto di Mosca.
A Padova la proposta dei “Fuoriserie” è particolarmente orientata alla narrazione a sfondo sociale e affronta tematiche di bruciante attualità come la violenza sulle donne con Giuliana Musso, il sistema giudiziario italiano con Mauro Pescio, l’uso dei dati sensibili con Lorenzo Maragoni, il cambiamento climatico con Telmo Pievani e i delitti di mafia con Simone Luglio. Il programma si completa con un omaggio a Giorgio Albertazzi, evocato nelle parole di Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni e Mariangela D’Abbraccio, per poi concludersi con un viaggio nel teatro shakespeariano condotto da Massimo Cacciari.
Al Teatro Del Monaco di Treviso torna invece il programma del Festival di teatro classico, Mythos a cura di Giovanna Cordova, che per questa edizione mette al centro il tema dell’eroe, attorno alla cui figura si inseriscono anche il racconto epico dell’Odissea di Andrea Pennacchi e l’inedito su Gabriele D’Annunzio, scritto da Giordano Bruno Guerri e Anna Maria Pagani per Alessandro Preziosi in occasione delle celebrazioni per il centenario di Eleonora Duse, e il ritratto dedicato a Napoleone con Lino Guanciale. Un secondo filone propone tre spettacoli che mettono in risalto le ossessioni del XXI secolo, portando sul palco monologhi interpretati da attori popolari come Pierpaolo Spollon, Vinicio Marchioni e Chiara Francini.
La relazione con il territorio
Attorno alla nuova stagione si afferma una rinsaldata relazione con le tre città e i territori circostanti: si consolidano le numerose partnership avviate nel triennio in corso con la società civile, grazie a progetti che hanno connesso il TSV con le università, il mondo della scuola e quello delle imprese, il sistema museale, quello penitenziario, le diocesi, case editrici, i teatri come il Comunale di Vicenza e l’Estate Teatrale Veronese, istituzioni culturali e altri enti pubblici e privati.
Accanto ad attori e registi di fama, i giovani artisti e i nuovi linguaggi della scena trovano spazio al Teatro Maddalene di Padova, luogo eletto per la sperimentazione: grazie alla collaborazione tra Comune di Padova e Fondazione TSV torna Maddalene Factory la rassegna di drammaturgia contemporanea e nuovi format teatrali che conferma anche nel 2025 la sinergia con l’Università di Padova in un’attività di divulgazione teatrale su temi scientifici con Performing Science. A Venezia il programma si arricchisce poi con altri cartelloni di qualità quali la rassegna Asteroide Amor, progetto legato ai nuovi linguaggi performativi in collaborazione con Fondazione di Venezia e le Università Ca’ Foscari e Iuav. Mentre a Treviso torna il già citato Festival Mythos, che per la prima volta toccherà anche i palcoscenici delle altre due città con incontri-spettacol dedicati ai Classici. Riprendono inoltre gli incontri con gli interpreti aperti al pubblico che si terranno al Fondaco dei Tedeschi a Venezia, nel foyer del Teatro Verdi a Padova e presso il Teatro La Stanza a Treviso. Altri appuntamenti come la rassegna di danza o gli spettacoli per famiglie verranno definiti entro l’autunno 2024 per rendere il cartellone ancora più ricco.
Digitalizzazione, inclusione e sostenibilità
Con l’obiettivo di soddisfare al meglio il ruolo che un Teatro Nazionale deve assumere nel processo di socializzazione e di ascolto verso le proprie comunità, la Fondazione Teatro Stabile del Veneto, dopo gli interventi nelle sale e le attività di sperimentazione avviate nella scorsa stagione, consolida i progetti volti ad accrescere l’inclusione sociale, culturale e l’accessibilità. Nel cartellone 24/25 si conferma una selezione di spettacoli (I parenti terribili, Cose che so essere vere e L’ultima domenica di agosto) accessibili al pubblico di sordi e ciechi grazie all’utilizzo di sottotitoli e audiodescrizioni. Anche le visite guidate dei teatri si aprono finalmente al pubblico con disabilità grazie all’individuazione di percorsi accessibili e alla creazione di tour tattili.
Prosegue anche il progetto di riduzione dell’uso della carta con la diminuzione del numero di programmi della stagione stampati e la promozione di fogli di sala esclusivamente digitali per alcuni spettacoli. Questo è solo uno degli obiettivi che il TSV si è dato attraverso un processo di trasformazione digitale e di innovazione tecnologica che interessa diversi aspetti dell’esperienza teatrale, dalla produzione alla sua fruizione. D’altra parte, i risultati del nuovo sito teatrostabileveneto.it rendono tangibile il processo di smaterializzazione di biglietti e abbonamenti: nella stagione 23/24 oltre il 60% dei biglietti è stato venduto online sul nuovo e-commerce del TSV. Si tratta quindi di un insieme di azioni che raccontano la direzione intrapresa verso la trasformazione in un teatro più sostenibile. Un impegno che il TSV lo scorso anno ha voluto rappresentare anche con la sua partecipazione al progetto di Arbolia, società Benefit del Gruppo Snam, per l’imboschimento del territorio di Alleghe. Il nuovo bosco sarà inaugurato il 19 giugno 2024.
La campagna abbonamenti
Alla conclusione delle presentazioni al pubblico nelle tre città (in programma per sabato 22 giugno al Teatro Goldoni, domenica 23 al Teatro Verdi e lunedì 24 al Teatro Del Monaco), gli abbonati della stagione appena conclusa di tutti e tre i teatri potranno confermare il proprio posto per gli spettacoli della nuova stagione 24/25. A partire da martedì 25 giugno si apre, infatti, il periodo di prelazione per il rinnovo degli abbonamenti, che potrà essere fatto non solo in biglietteria ma anche online. I nuovi abbonamenti sui posti liberi, invece, saranno acquistabili a partire dal 9 luglio a Venezia e Padova e dal 16 luglio a Treviso. L’acquisto dell’abbonamento non solo consente un risparmio di circa il 30% sui singoli biglietti, ma riconosce agli abbonati della nuova stagione la possibilità di accedere a tariffe agevolate per gli spettacoli in programma a Padova, Venezia e Treviso. Riparte anche il progetto del TSV che permette agli Universitari del Veneto di venire a teatro con un biglietto al costo simbolico di 5 €.
La stagione 24/25 per il Teatro Stabile del Veneto si avvia pertanto con un programma fitto di appuntamenti e progetti la cui realizzazione è possibile solo grazie alla fiducia del pubblico e al contributo dei soci, la Regione Veneto, i Comuni di Padova, Venezia e Treviso, le Camere di Commercio di Padova, Venezia-Rovigo e Treviso-Belluno, la Provincia di Padova, Confindustria Veneto Est, Fondazione di Venezia e grazie al sostegno del Ministero della Cultura e dei molteplici sponsor e partner privati che continuano a credere nel rilancio della cultura e del teatro.