Presentato a Treviso il cartellone della stagione di prosa 23/24: 13 spettacoli in abbonamento e un nuovo turno il giovedì
In una serata di festa che ha richiamato il pubblico in sala con 400 presenze al Teatro Mario Del Monaco, questa sera il Teatro Stabile del Veneto assieme al Comune di Treviso ha presentato la programmazione della nuova stagione. Tutta un’altra storia è il titolo della stagione 23/24 che per la prima volta porta a Treviso un cartellone con 13 spettacoli in abbonamento e la novità di una data in più, il giovedì sera, per una selezione di 7 tra i titoli proposti. A salutare il pubblico il sindaco Mario Conte e il presidente dello Stabile del Veneto Giampiero Beltotto, che ha aperto la serata con un ricordo speciale al Maestro Giorgio Ferrara, da poco scomparso.
La stagione teatrale
Un teatro capace di accogliere tutte le generazioni, il cui confronto rappresenta un tema centrale nella riflessione della nuova stagione. Negli ultimi decenni, in seguito all’aumento dell’aspettativa di vita e al calo delle nascite, le relazioni intergenerazionali sono mutate in misura decisiva e oggi, per la prima volta, si assiste alla compresenza di almeno 5 generazioni diverse: Boomer, Generazione X, Millennial, Generazione Z, Generazione Alpha. Favorirne la convivenza e lo scambio è dunque fondamentale per una società coesa e solidale, che deve affrontare non solo la sfida della transizione ecologica e digitale ma anche quella forse più importante della transizione demografica. Per questo il TSV ha scelto di mettere al centro del suo progetto artistico le diverse comunità che condividono l’esperienza del teatro attivando un confronto tra generazioni, che possano imparare l’una dall’altra, condividere luoghi e idee perché insieme è Tutta un'altra storia.
E proprio di una generazione, quella nata tra il dopoguerra e il boom degli anni Sessanta, parla il primo spettacolo che inaugura il cartellone il 9 novembre: Boomers di Marco Paolini, una co-produzione del TSV che racconta la generazione più anziana, mescolando realtà e immaginazione, dove l’iconico bar della Jole rappresenta un luogo di periferia dove si gioca, si impara, si canta e si cerca di preservare ciò che è importante mentre tutto cambia velocemente. Ballate e canzoni si trasformeranno in un antidoto alla frenesia del mondo moderno.
E ancora il tema del confronto intergenerazionale emerge dal secondo titolo in programma Aspettando Re Lear, anche questa una co-produzione dello Stabile del Veneto tratta dall’opera di Shakespeare, che vede in scena nei panni del protagonista Alessandro Preziosi. Il testo si concentra sul momento chiave della narrazione shakespeariana rappresentato dalla tempesta che colpisce il re mentre vaga nella landa desolata per metabolizzare la delusione provocata dalle figlie. Si prosegue poi con i grandi autori del repertorio teatrale passando da Gogol’ con L’ispettore generale di Leo Muscato e interpretato da Rocco Papaleo per fare poi un salto indietro nel tempo fino a Goldoni con Gl’innamorati, una regia di Andrea Chiodi che dirige la compagnia giovani dello Stabile del Veneto. La poesia di Pier Paolo Pasolini rivive nello spettacolo Pa’, scritto a quattro mani da Luigi Lo Cascio con il regista Marco Tullio Giordana. Dopo 5 produzioni e co-produzioni firmate TSV, la stagione prosegue ospitando attrici e attori della scena nazionale particolarmente amati dal pubblico: Umberto Orsini e Franco Branciaroli calcano assieme il palcoscenico ne I ragazzi irresistibili di Neil Simon per la regia di Massimo Popolizio, mentre Teresa Mannino ne Il giaguaro mi guarda storto porta in scena il desiderio, stupore vitale che accende sogni, infuoca cuori e libera movimento. Silvio Orlando è invece il protagonista di Ciarlatani, una commedia in cui quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro, una riflessione sul successo e sul fallimento. Di potere, questioni di genere, devianza psichica, parla invece Le serve di Jean Genet per la cui messa in scena la regista Veronica Cruciani ha scelto come interprete Eva Robin’s.
Di nuovo uno spettacolo co-prodotto dal TSV che porta a Treviso Andrea Pennacchi protagonista di un’originale Arlecchino contemporaneo diretto da Marco Baliani. Due grandi artisti come Giorgio Pasotti, in scena, e Alessandro Gassmann, alla regia, si misurano con le parole di Franz Kafka portando sul palco due Racconti disumani per parlare agli uomini degli uomini.
Indietro fino al teatro classico ci porta invece Lisistrata diretta da Giorgio Sangati, che nel mettere in scena Aristofane sceglie la prima commedia della storia con una donna nel ruolo di protagonista.
A chiudere il cartellone di prosa dal 3 al 5 maggio sarà infine Magnifica presenza, uno spettacolo di Ferzan Ozpetek, che dopo il successo della sua ultima regia teatrale torna nuovamente in teatro con un nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici.
Campagna abbonamenti
Da giovedì 8 giugno, per gli abbonati alla stagione 22/23 del Teatro Mario Del Monaco si apre il periodo di prelazione per il rinnovo degli abbonamenti, che per la prima volta potrà essere fatto non solo in biglietteria ma anche online, e terminerà il 16 settembre. La campagna abbonamenti presenta anche un’importante novità: vista la grande richiesta, infatti, è stato introdotto un nuovo turno di abbonamento il giovedì (ore 20.30) con 7 spettacoli selezionati tra quelli in abbonamento.
I nuovi abbonamenti sui posti liberi degli altri turni, invece, saranno acquistabili a partire dal 4 luglio. L’acquisto dell’abbonamento non solo consente un risparmio di circa il 25% sui singoli biglietti, ma riconosce agli abbonati della nuova stagione la possibilità di accedere a tariffe agevolate per gli spettacoli in programma anche nei teatri di Padova e Venezia.