Presentato a Verona "Far Filò", il bando per le compagnie teatrali del Veneto
Il filò contadino, l’antica usanza dei territori rurali, diventa tema d’ispirazione per un progetto teatrale rivolto alle compagnie professionali del Veneto. Questo pomeriggio il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale assieme al Comune di Verona, al Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e Coldiretti Veneto hanno presentato al Teatro Camploy di Verona il bando Far Filò: Storie della Terra e del Cielo, un progetto speciale per celebrare le radici rurali indagando allo stesso tempo temi cruciali del presente come la sostenibilità ambientale.
«Il teatro è il palcoscenico e il palcoscenico siete voi. Per il terzo anno consecutivo ci rivolgiamo alle compagnie teatrali venete con un bando apposito. L’abbiamo già fatto per i 400 anni del Teatro Goldoni e per il centenario della Duse. Quest’anno siamo partiti da una semplice considerazione: il teatro nasce dalla terra, come tutta la nostra civiltà. Da qui abbiamo condiviso una riflessione con Coldiretti per dedicare il bando al teatro della Terra, al Filò contadino – dichiara Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto –. Un percorso che culminerà nel 2026, per celebrare il teatro di Ruzante. Per questa presentazione abbiamo scelto Verona perché è la città del teatro e per noi lavorare con l’amministrazione scaligera è un privilegio, specialmente quando sindaco e assessore alla cultura dimostrano interesse. In tutto ciò è indispensabile la presenza di Arteven con cui condividiamo molti progetti. Dobbiamo lavorare insieme, Teatro Stabile e compagnie, sempre a partire dal pubblico, che rimane il vero padrone del teatro».
“Coldiretti e il TSV ormai da inizio 2024 hanno iniziato una proficua collaborazione con l’obiettivo di portare l’agricoltura a teatro e viceversa. “Coltivare teatro” è un passo in più in questa direzione e ringrazio il Presidente Beltotto per averci proposto questo progetto – dichiara Marina Montedoro, direttore di Coldiretti Veneto –. Un’idea coraggiosa che ci permette di dare voce e scena al racconto rurale. Da sempre Coldiretti promuove un’agricoltura che non è solo mera produzione di cibo, ma cultura, storia e identità. I campi non sono mai stati semplici luoghi di produzione, ma veri e propri spazi dove si tramandano saperi, si costruiscono comunità e si coltiva il legame tra uomo e terra. Con questa iniziativa, desideriamo ricordarlo ripercorrendo una strada di cui il pavano Ruzante, con il suo teatro anticlassicista rinascimentale, fu precursore e maestro. Ruzante ha restituito dignità al mondo rurale e, non a caso, i suoi racconti hanno intrattenuto i visitatori del Villaggio Coldiretti Venezia a giugno 2024. Ci auguriamo che questo progetto ci regali spettacoli, anche in luoghi non convenzionali come i campi, capaci di emozionare, coinvolgere il pubblico e far riflettere sul ruolo che sempre più oggi gli agricoltori hanno nella società. La sfida è proprio quella di riportare tutti noi alla straordinaria atmosfera che si respirava quando si “faceva filò” e a conclusione di una dura giornata nei campi tutti assieme ci si riuniva per raccontare storie e trasmettere valori”.
Rinnoviamo con piacere - dichiara Massimo Zuin, presidente di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale - la proficua collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. FarFilò coniuga la valorizzazione del tessuto teatrale della nostra Regione e la bellezza del territorio con le sue piazze palazzi, corti, teatri e incontra perfettamente la mission del Circuito Regionale che con piacere collaborerà alla diffusione degli eventi nella nostra Regione. Parafrasando Kundera e la sua “Insostenibile leggerezza dell’essere”, Arteven sarà sempre al fianco di chi vorrà fare del Veneto la bellezza “sostenibile” d’Italia.
"L’Amministrazione comunale di Verona riserva grande attenzione alle compagnie teatrali professionali del territorio, consapevole del valore che esse apportano alla vita culturale della città – commenta Marta Ugolini, assessora alla Cultura del Comune di Verona –. La tutela di opportunità lavorative dignitose nel teatro è una nostra priorità, e il professionismo è la chiave per garantirle. Per questo, abbiamo ritenuto significativo ospitare nel Teatro Camploy la presentazione del bando Far Filò: storie della terra e del cielo, un'iniziativa di grande valore che coniuga tradizione e innovazione nel panorama dello spettacolo dal vivo. Siamo grati al Teatro Stabile del Veneto, ad Arteven e a Coldiretti per aver dato vita a un progetto che recupera e valorizza le radici contadine dello spettacolo dal vivo e dell’arte della narrazione orale, offrendo al pubblico una prospettiva culturale autentica e profondamente legata al territorio. Questo progetto si inserisce in una più ampia strategia di sostegno e valorizzazione dello spettacolo dal vivo che, nei prossimi mesi, vedrà l’istituzione della Consulta dello Spettacolo dal Vivo a Verona: un laboratorio di coordinamento e confronto volto a promuovere sinergie, monitorare le esigenze del settore e favorire lo sviluppo di nuove progettualità condivise."
Un progetto che unisce quindi passato, presente e futuro, con cui la Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e Coldiretti Veneto, intende acquisire proposte di spettacoli ispirati al filò contadino per realizzare un programma teatrale diffuso nel territorio regionale. Il programma si realizzerà tra luglio e dicembre 2025 e selezionerà le proposte che si svolgeranno nei comuni del Veneto in spazi non convenzionali come piazze, palazzi e parchi, ma anche stalle, cortili e cascine. Dopo il successo del cartellone del Teatro Viaggiante realizzato in occasione dei 400 anni del Teatro Goldoni e del programma itinerante dedicato ad Eleonora Duse nell’anno del suo centenario, con questa iniziativa lo Stabile del Veneto si impegna per il terzo anno di fila a mettere in rete le imprese culturali-creative del territorio.
Far Filò si inserisce nel più vasto palinsesto di “Coltivare Teatro. Radici di cultura e territorio”, un progetto dello Stabile del Veneto in collaborazione con Coldiretti Veneto, che coniuga teatro e agricoltura ispirandosi ai principi dell’Agenda europea 2030. Attraverso performance teatrali site-specific, workshop educativi e momenti di riflessione comunitaria, “Coltivare Teatro” da un lato celebra le radici rurali venete, recuperando il valore della narrazione orale, dall’altro indaga temi d’attualità come la sostenibilità, il cambiamento climatico, la biodiversità nel rapporto con il territorio, l'uguaglianza di genere e il lavoro dignitoso nelle filiere agricole. Un progetto sul territorio e per il territorio che rende essenziale il coinvolgimento delle compagnie professionali venete. Da qui la volontà di rendere le compagnie protagoniste, con un’apposita sezione a loro dedicata.
Altro obiettivo del progetto è quello di recuperare le "radici terragne" del Veneto, evocando l’idea di un teatro del popolo che passa attraverso una maggiore connessione con la terra. Un ritorno ad un teatro autentico, incentrato sul legame inscindibile tra uomo e ambiente, sulle tradizioni agricole e sulle storie contadine che possono risuonare ancora oggi nella vita moderna. Punto d’approdo di questo percorso sarà nel 2026 con la celebrazione della figura di Ruzante attraverso un nuovo bando e produzioni legate a questo personaggio fondamentale per il teatro italiano, veneto e “pavano”. Proprio attraverso il teatro terragno Angelo Beolco riuscì a dare voce alla gente comune, con una miscela di comicità, realismo e critica sociale che lo rende ancora oggi un autore di grande rilevanza storica e culturale.
Il bando di partecipazione per le compagnie teatrali, qui disponibile, scade il 3 maggio 2025. La selezione dei progetti, che verrà comunicata entro il 16 maggio, avverrà attraverso una commissione nominata ad hoc e composta da esperti del settore teatrale, culturale e con esperienza nel settore dell’agricoltura.
Un tema, quello della sostenibilità, sempre più caro al TSV, che ieri pomeriggio è stato protagonista dell’evento “La gestione sostenibile degli eventi secondo le buone pratiche a livello nazionale e internazionale” nell’ambito della “Settimana della Sostenibilità” organizzata da Confindustria Veneto Est. Un appuntamento incentrato sulla norma UNI ISO 20121, lo standard di gestione per l’organizzazione sostenibili di eventi e manifestazioni, cui non fanno eccezione gli spettacoli teatrali.