Il 24 Ottobre 2023 presso il Teatro Verdi di Padova arriva Lovebar, lo spettacolo di danza verticale. La Bottega del caffè è la drammaturgia di Carlo Goldoni scelta per essere tradotta in forma di coreografia per danza verticale: il suo essere un coacervo rappresentativo di dinamiche di Potere, di Socialità e di Commercio la rende un testo contemporaneo, per affrontare temi della nostra quotidianità ed esprimerli senza i concetti portati dalle sue parole, ma tramite lo svelamento in forma corporea delle dinamiche dei suoi intrecci tra personaggi e classi sociali. L’intera commedia goldoniana verrà trasformata in una vera e propria partitura fisica, dove le parole delle battute dei diversi personaggi diventano delle azioni danzate, andando così a svelare e mostrare le dinamiche più interne e principali di uno dei testi più famosi del commediografo veneziano, che verrà mostrato sotto un punto di vista inedito: da sempre abituati a pensare a Goldoni come gran maestro della parola, con il nostro progetto si andrà a svelare un Goldoni gran maestro invece dell’azione fisica dei caratteri e delle classi sociali che, ancora oggi, vivono nella nostra società. Lo spettacolo si terrà il 24 ottobre 2023 alle ore 19.30 all'esterno del Teatro Verdi. Non è necessaria la prenotazione. Crediti Adattamento da La Bottega del caffè di Carlo Goldoni Ideazione, coreografia e video: Wanda Moretti Dramaturgo: Marco Gnaccolini Danzatori: Gian Mattia Baldan, Giorgio Coppone, Simona Forlani, Isabel Rossi Voice over: Michele Guidi Musiche per sax e live electronics: Marco Castelli Costumi: Alessandra Dolce Produzione: Il Posto 2023 Progetto vincitore del Bando Goldoni 400 del Teatro Stabile del Veneto.
Padova, 30 settembre ’23 – Questa mattina i soci del Teatro Stabile del Veneto, riuniti in assemblea straordinaria presso il Teatro Verdi di Padova, hanno approvato con modifica statutaria la trasformazione in Fondazione dell’Associazione Teatro Stabile del Veneto. In questa occasione è stato eletto anche il primo Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che conferma Giampiero Beltotto nel ruolo di presidente. A firmare l’atto notarile sono stati soci fondatori del Teatro Stabile del Veneto, ossia la Regione del Veneto, i Comuni di Padova, Venezia, e i soci aderenti Comune di Treviso, Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Padova, di Treviso - Belluno, di Venezia – Rovigo, la Provincia di Padova. Hanno partecipato all’assemblea anche i soci sostenitori, Fondazione di Venezia e Confindustria Veneto-Est. “Oggi è il primo giorno di un lavoro paziente e complesso che attende questa neonata fondazione, figlia di un passato glorioso e anticipatrice di un modo nuovo e diverso di pensare alla cultura e alle sue strutture. Voglio dare atto al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al sottosegretario Gianmarco Mazzi e ai dirigenti del Ministero di avere seguito tale trasformazione con attenzione e competenza. Ringrazio il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, i sindaci delle città di Padova, Treviso e Venezia che hanno deciso di essere protagonisti nella nostra Fondazione, le associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni presenti nel Consiglio Generale che si è costituito oggi per la fiducia che hanno posto in questa nuova realtà. – ha dichiarato Giampiero Beltotto – Oggi è anche il giorno in cui vanno ricordate la presenza, la fatica, il sacrificio del nostro personale, degli artisti tutti e di coloro che contribuiscono a rendere vive le nostre sale. Spero che riusciremo a non deludere nessuno. Ringrazio i componenti del Consiglio di Amministrazione uscente, che rimarrà in carica fino al compimento di tutti gli atti, perché in questi cinque anni ciascuno di loro - senza dimenticare i membri del Collegio dei Revisori e l’executive manager - ha lavorato con una profonda competenza e onestà intellettuale di cui non finirò mai di ringraziarli. Oggi si riunisce per la prima volta il primo Consiglio di Amministrazione della fondazione del Teatro Stabile del Veneto: a ciascuno di loro l’augurio di poter svolgere al meglio il compito gravoso e appassionante che ci attende. Alla fine, credo sia doveroso salutare e ringraziare gli oltre cinquemila abbonati e le decine di migliaia di spettatori che entreranno nelle nostre sale nella stagione 23/24: mi auguro, al di là di tutto, che possano trovare nel nostro Teatro un luogo che, come si legge nel Re Lear, promette di non essere meno di quello che sembra”. Come previsto dal nuovo statuto, che sarà efficace trascorsi 60 giorni dagli adempimenti pubblicitari, gli organi della Fondazione sono il Consiglio Generale, composto dai rappresentanti dei soci fondatori e aderenti, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, e il Collegio dei Revisori. L’Assemblea dei Soci ha eletto oggi pertanto il primo Consiglio di Amministrazione della Fondazione confermando Giampiero Beltotto presidente del Teatro Stabile del Veneto. Continueranno a far parte del CdA dello Stabile del Veneto anche i consiglieri Dino Munarolo, designato dalla Regione del Veneto, Rachele Sacco, per il Comune di Venezia e il Comune di Padova ha nominato Giorgia Panizzo. Resta da nominare il componente designato dal Ministero della Cultura. Le cariche sono tutte a titolo gratuito. La Fondazione, che è senza scopo di lucro, avrà un fondo di dotazione indisponibile di euro 289.212 e perseguirà le seguenti finalità: la progettazione e produzione di spettacoli e iniziative teatrali, con particolare riferimento al Veneto, volte a sostenere e diffondere i valori del teatro d’arte e di altre arti performative nei limiti della normativa applicabile in materia di spettacolo; la programmazione nei teatri sedi stabili della Fondazione nonché, previa convenzione, in altri teatri e spazi agibili, con particolare indirizzo al teatro regionale veneto d'arte e di tradizione, nonché al teatro nazionale ed europeo; la formazione, l'aggiornamento ed il perfezionamento dei quadri artistici e tecnici, anche dotando sé medesima di una scuola di teatro e di perfezionamento professionale nelle arti performative; la valorizzazione di nuovi talenti e il sostegno alla drammaturgia contemporanea; la diffusione della cultura teatrale presso il pubblico di ogni età e fascia sociale anche mediante iniziative che promuovono l’inclusività, l’innovazione e la sostenibilità; il sostegno dell'attività di ricerca e di sperimentazione, anche in collaborazione con le Università, e gli enti di ricerca e formazione, nonché sostegno alle attività editoriali; la gestione di teatri e sale, ivi comprese le sedi stabili, anche in forma convenzionata; la gestione di propri spazi funzionali al perseguimento delle finalità istituzionali; la collaborazione con gli enti pubblici e i privati per attività di rilievo culturale; la raccolta di finanziamenti pubblici e privati anche tramite partenariati pubblici-privati per il perseguimento delle finalità statutarie.
Il 9 ottobre alle ore 21.00 nei Teatri Goldoni di Venezia e Verdi di Padova si terranno due eventi ad ingresso gratuito per ricordare il 60esimo anniversario della tragedia del Vajont, con un progetto di teatro diffuso in tutta Italia curato da Marco Paolini per la Fabbrica del Mondo realizzato da Jolefilm in collaborazione con Fondazione Vajont Info e prenotazioni sui singoli eventi del TSV sul sito a partire da lunedì 2 ottobre. Le prenotazioni possono essere effettuate anche nelle biglietterie dei rispettivi Teatri.
In attesa che l’iter della trasformazione in Fondazione del Teatro Stabile del Veneto venga portato a compimento, questa mattina il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia assieme al presidente del TSV Giampiero Beltotto hanno presentato alla stampa la struttura del nuovo statuto così come è stato approvato in Assemblea dei Soci, lo scorso 13 luglio, e come verrà presentato per l’approvazione nelle prossime riunioni dei Consigli dei Comuni di Padova, Venezia e Treviso, prima della delibera definitiva che avverrà con atto notarile il prossimo 30 settembre. La struttura di Fondazione di partecipazione, già adottata dai più importanti Teatri Stabili italiani, comporta per l’ente un’occasione per rafforzare l’organizzazione e il reperimento di fondi privati, indispensabili alle finalità culturali e artistiche che il TSV stesso si propone di realizzare. Tra le novità principali prevede, inoltre, la presenza di una direzione generale e di una direzione artistica. Oltre alla maggioranza dei Soci del TSV, tra cui erano presenti l’Assessore alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari, che ha portato il suo saluto, la Consigliera del Comune di Venezia delegata alla cultura Giorgia Pea, le Camere di Commercio di Padova, con il presidente Antonio Santocono e di Venezia-Rovigo con Chiara Tagliaferro, il direttore generale della Fondazione di Venezia Giovanni dell’Olivo e Confindustria Veneto Est con il vice presidente per il territorio di Padova Enrico del Sole, a sancire l’importanza di questa trasformazione storica per il Teatro Stabile del Veneto è stata l'ampia partecipazione della comunità culturale veneta. Tra i presenti, la Biennale di Venezia con il presidente Roberto Ciccutto e il direttore generale Andrea Del Mercato, la casa editrice Marsilio con Luca De Michelis ed Emanuela Bassetti, l’AGIS Triveneto e il presidente Franco Oss Noser.
In occasione della riapertura del Teatro Goldoni e in concomitanza con i festeggiamenti per i suoi 400 anni, il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale assieme al Comune di Venezia presentano una settimana di festeggiamenti dedicata al Teatro più antico della Città: a partire da lunedì 25 settembre spettacoli teatrali, danza, laboratori per i più piccoli e visite guidate porteranno il pubblico a riscoprire gli spazi rinnovati del Goldoni con un programma ricco di appuntamenti che terminerà sabato 30 con un grande evento. La serata, curata da Fabrizio Arcuri, inaugura in anteprima la nuova stagione veneziana con ospiti d’eccezione quali Giuseppe Battiston, Sonia Bergamasco, Roberto Citran, Isabella Ferrari, Lorenzo Letizia, Filippo Nigro, Claudio Santamaria e Teho Teardo per rievocare, tra parole e musica, artisti ed episodi che hanno attraversato i 400 anni del Teatro Goldoni. Ma non solo Venezia e non solo teatro: lo spirito di festa contagia anche la terraferma con due appuntamenti per bambini all’interno dell’Museo M9 a Mestre, mentre al Fondaco dei Tedeschi si terrà la presentazione del nuovo romanzo di Matteo Strukul dedicato al grande commediografo e al teatro che ne porta il nome. Il sindaco Brugnaro e tutta l'Amministrazione comunale crede nel teatro e continua ad investire risorse per finanziare non solo le attività ma anche l luoghi in cui esse si realizzano. - ha dichiarato Giorgia Pea consigliera comunale delegata a Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema - Un ricco cartellone di appuntamenti per festeggiare la riapertura del Teatro Goldoni che, dopo essere rimasto chiuso per 7 mesi dallo scorso febbraio per un ampio piano di manutenzioni straordinarie, sarà finalmente restituito al pubblico in un rinnovato splendore. Gli interventi realizzati dall’Amministrazione Comunale hanno interessato la sostituzione delle poltrone della platea con una versione rivisitata della precedente seduta, caratterizzata da un design moderno, da materiali più resistenti, da un facile sistema di montaggio e da una struttura più comoda e confortevole. Sono stati completati inoltre una serie di interventi necessari ai fini dell’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi, tra cui l’adeguamento degli impianti elettrici, lavorazioni di restauro e manutenzione dei beni immobili e opere di impianti di bonifica e protezione ambientale per un investimento complessivo di 1.750.000 euro stanziato dal Comune di Venezia. La sala, inoltre, è stata dotata di un nuovo impianto audio d'avanguardia ad integrazione di quello esistente, che sarà posizionato e mimetizzato completamente con le strutture del teatro in linea con gli standard internazionali e per consentire la fruizione degli spettacoli ad una platea sempre più ampia. “Incomincia il quinto secolo di questo Teatro e abbiamo voluto celebrarlo con un ampio programma, che terminerà a febbraio 2024, che ha interessato palcoscenici e piazze di tutto il Veneto. Questo progetto per i 400 anni del Teatro Goldoni rappresenta uno degli interventi più importanti tra quelli fatti dal CdA in carica - ha commentato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto -. Avevamo promesso che avremmo rinnovato la platea affinché il pubblico che entra in sala potesse sentirsi comodo come a casa, perché il Goldoni è la cosa della Città, un punto di riferimento per il mondo del teatro veneto, ma che ambisce ad esserlo anche per quello nazionale e internazionale. La riapertura del teatro e la sua restituzione al pubblico è un grande evento civile. E di questo ringrazio il Sindaco, con tutta la Giunta e il Consiglio del Comune di Venezia”. Effetto Venezia, una serata evento per rievocare i 400 anni di storia del Teatro Goldoni Effetto Venezia è il titolo dello spettacolo prodotto dal Teatro Stabile del Veneto per celebrare il ritorno del pubblico in sala: una sequenza di quadri ripercorre i 400 anni del Teatro Goldoni attraverso opere e personalità che hanno contribuito a renderlo celebre. A fare da trait d’union la conduzione di Federica Fresco e Lorenzo Maragoni. Si parte con Carlo Goldoni che sarà il protagonista di due riscritture: Coffe shop di Vitaliano Trevisan, tratto da La bottega del caffè con l’interpretazione di Giuseppe Battiston e Roberto Citran, che sarà anche occasione per ricordare l’importante scrittore e drammaturgo veneto recentemente scomparso, e una rivisitazione ad opera di un grande drammaturgo inglese contemporaneo quale Martin Crimp, che riscrive La Pamela a partire dallo stesso romanzo che ispirò anche Goldoni, e qui interpretata da Isabella Ferrari e Filippo Nigro. La Pamela fu messa in scena proprio dalla Duse ed è a lei che è dedicato il secondo omaggio. Una grande attrice che frequentò il Goldoni e sarà Sonia Bergamasco a ricordarla. Da qualche anno sulle tracce di Eleonora Duse la Bergamasco sta conducendo un percorso di scrittura e di raccolta di documentazione che è diventato un libro, un documentario e ora una pièce teatrale. Infine Claudio Santamaria renderà omaggio a Giorgio Gaber, che del Teatro Goldoni fu il direttore per una ventina d’anni nel secolo scorso. La serata sarà inoltre impreziosita da una colonna sonora realizzata da Teho Teardo che accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso i secoli a partire da Le quattro stagioni di Vivaldi per arrivare ai giorni nostri. La serata è a cura di Fabrizio Arcuri regista che da anni lavora sulle riscritture teatrali e ha per primo portato Martin Crimp in Italia con due lavori negli anni ‘00 e con Vitaliano Trevisan ha immaginato la riscrittura de La bottega del caffè realizzata per Ritratto di una Nazione andata in scena al Teatro Argentina di Roma nel 2016. Gli appuntamenti della settimana Lunedì 25 settembre il cartellone dedicato alla riapertura presenta Smanie! La Villeggiatura, un progetto site-specific di Archipelagos Teatro che andrà in scena fino a venerdì, tutte le sere alle 19.00 coinvolgendo il foyer principale e quello del primo piano del teatro: due case per raccontare le Smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni, quella di Leonardo e quella di Filippo, nelle quali il pubblico potrà entrare scegliendo da quale prospettiva seguire lo sviluppo della trama. Due saranno infatti le location e due le azioni in contemporanea. I 9 attori impegnati nei ruoli scritti da Goldoni salteranno letteralmente da una location all'altra entrando in “casa” al momento opportuno. La giornata del 27 settembre sarà dedicata alle visite guidate tra gli spazi del Teatro che il TSV è impegnato a rendere sempre più accessibile al pubblico aprendo le visite anche alle persone cieche e sorde grazie alla traduzione simultanea in LIS. L’intero programma è pensato con l’invito a riscoprire gli spazi rinnovati del Teatro, dai foyer alla storica sala, fino alla facciata che, la sera del 29 settembre, si trasformerà in un palcoscenico d’eccezione per uno spettacolo di danza verticale: LoveBar a cura della compagnia Il Posto e di Marco Castelli Small Ensemble e ispirato a La bottega del caffè di Carlo Goldoni. L’intera commedia goldoniana verrà trasformata in una vera e propria partitura fisica, dove le parole delle battute dei diversi personaggi diventano delle azioni danzate, andando così a svelare e mostrare le dinamiche più interne e principali di uno dei testi più famosi del commediografo veneziano mostrato sotto un punto di vista inedito. Fitti, infine, sono gli appuntamenti di sabato 30 settembre coinvolgendo diverse location: la giornata si aprirà la mattina al Goldoni con i laboratori di teatro per bambini e ragazzi con la compagnia Febo Teatro, mentre a Mestre il Museo M9 ospiterà il laboratorio teatrale Il girotondo degli animali con Susi Danesin e Isabella Moro e lo spettacolo I musicanti di Brema della compagnia Barabao Teatro, inseriti anche nell’ambito della rassegna per i più piccoli “Sottocasa. Il teatro nelle città” finanziata dal Comune di Venezia in collaborazione con Arteven Circuito teatrale regionale del Veneto. Prima dell’evento Effetto Venezia che segnerà infine il ritorno in sala del pubblico, il penultimo appuntamento del cartellone si terrà alle 17.30 al Fondaco dei Tedeschi per la presentazione del libro di Matteo Strukul Carlo Goldoni e la maledizione di Ircana (Newton Compton), il nuovo romanzo firmato dallo scrittore padovano e commissionato dal Teatro Stabile del Veneto per celebrare insieme 400 anni del Teatro e il più grande commediografo della storia. Interventi realizzati Un ricco cartellone di appuntamenti per festeggiare la riapertura del Teatro Goldoni che, dopo essere rimasto chiuso per 7 mesi dallo scorso febbraio per un ampio piano di manutenzioni straordinarie, sarà finalmente restituito al pubblico in un rinnovato splendore. Gli interventi realizzati dall’Amministrazione Comunale hanno interessato la sostituzione delle poltrone della platea con una versione rivisitata della precedente seduta, caratterizzata da un design moderno, da materiali più resistenti, da un facile sistema di montaggio e da una struttura più comoda e confortevole. Sono stati completati inoltre una serie di interventi necessari ai fini dell’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi, tra cui l’adeguamento degli impianti elettrici, lavorazioni di restauro e manutenzione dei beni immobili e opere di impianti di bonifica e protezione ambientale per un investimento complessivo di 1.750.000 euro stanziato dal Comune di Venezia. La sala, inoltre, è stata dotata di un nuovo impianto audio, ad integrazione di quello esistente, che sarà posizionato e mimetizzato completamente con le strutture del teatro in linea con gli standard internazionali.
Tutta un’altra storia. Lo slogan della Stagione 23/24 del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale non parla solo della programmazione degli spettacoli, ma al Verdi segna anche una svolta nel modo di vivere e pensare gli spazi del Teatro. Avviati con la chiusura estiva, procedono verso l’ultimazione i lavori di manutenzione straordinaria che in questi mesi stanno interessando la sala e le zone di accoglienza del Verdi, dal foyer alla portineria, realizzati grazie al contributo del Comune di Padova e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del progetto “Teatro innovativo, inclusivo e sostenibile”. Un ampio programma di interventi che ambisce a trasformare gli spazi del teatro in un luogo d’incontro, anche quando non c’è spettacolo, capace di rispondere alle esigenze di sostenibilità e accessibilità. “Il Teatro Verdi è un gioiello della città e le sedute della platea non erano assolutamente più alla sua altezza. Quindi sono felicissimo di questo intervento, e di tutti gli altri lavori, dall’illuminazione alla riqualificazione del foyer, fino all’assicurata accessibilità dei servizi ai disabili, che fanno parte di questo pacchetto di lavori. Gli abbonamenti alla stagione teatrale sono in significativa crescita e questo è un bel segnale di quanto la città sia legata a questo luogo e agli spettacoli di qualità che propone. Complimenti naturalmente al Presidente Beltotto a Fondazione Cariparo, che ha contribuito sul fronte economico, e a tutti quelli che hanno lavorato duramente per riconsegnare il teatro finito nei tempi stabiliti, senza un giorno di ritardo”. Ha dichiarato il sindaco Sergio Giordani che questa mattina, accompagnato dal presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto, ha visitato il Verdi per un sopralluogo ai lavori in corso assieme al vice presidente Donato Nitti e al segretario generale Roberto Saro di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il vice Presidente di Fondazione Cariparo, Donato Nitti, ha aggiunto: “Un intervento che Fondazione Cariparo ha scelto di sostenere proprio per rendere il teatro non solo un contenitore culturale di crescita e di divertimento, ma anche un luogo in cui incontrarsi, scambiare idee e costruire relazioni. Perché la cultura consta pure di momenti di scambio e confronto.” “Quando sono stato nominato presidente del Teatro Stabile del Veneto, cinque anni fa, ho promesso una sala nuova ai padovani. Promessa mantenuta – ha commentato il presidente del TSV Giampiero Beltotto –. Siamo orgogliosi di questo importante restyling realizzato grazie al Comune di Padova e al Sindaco Giordani e con il prezioso sostegno di Fondazione Cariparo che restituisce alla città un teatro all’altezza del suo pubblico”. E’ una bella operazione, ci abbiamo lavorato a lungo, e senza ombra di dubbio valorizza questo luogo speciale che oggi viene percepito in maniera molto diversa, ma sempre come una eccellenza, rispetto a quanto accadeva nell’800 quando era un luogo di socialità nel quale si svolgevano tutte le principali manifestazioni pubbliche della città - ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Andrea Colasio -. Un utilizzo che è proseguito in questa maniera fino al primo dopoguerra, quando su questo palcoscenico si sono svolti anche i congressi locali della DC e del PCI di allora. Oggi è il principale luogo della socialità culturale della nostra comunità. Qui oggi si percepisce la magia dello spettacolo dal vivo, una cosa non sostituibile da nessuna piattaforma o esperienza digitale, e di conseguenza siamo in un luogo che è una specie di “scatola magica” che ci propone emozioni insostituibili. Voglio ringraziare anche io il presidente Gianpiero Beltotto tutto il suo staff e Fondazione Cariparo per questo ottimo intervento di riqualificazione. Le nuove poltrone Iniziati lo scorso luglio, i lavori hanno interessato la platea della sala grande dove il parquet è stato levigato e riparato prima dell’installazione delle nuove poltrone a cura di Ares Line, ditta aggiudicataria dell’appalto e leader mondiale nel settore delle poltrone. Resta invariato il numero delle sedute in platea, pari a 302 posti, pur garantendo una seduta più comoda, e aumentano da 2 a 8 le postazioni dedicate ai disabili in carrozzina per garantire la cui accessibilità il TSV sta lavorando con i Vigili del Fuoco al fine di ottenere l’autorizzazione anche per altri posti in galleria. Le sedute selezionate oltre ad essere rimovibili senza la necessità di attrezzi, in modo da facilitare lo smontaggio anche in occasione degli spettacoli in cui viene utilizzata la buca d’orchestra, dispongono di due innovazioni tecnologiche: gli snodi del sedile sono equipaggiati con uno smorzatore che ne permette la chiusura in modo estremamente silenzioso e con un ridottissimo rimbalzo, e il tessuto. È stato scelto un rivestimento in velluto classico, molto gradevole al tatto, realizzato con innovative tecniche di produzione dalle elevate caratteristiche meccaniche con un risultato dal test martindale relativo alla resistenza all’abrasione di > 200.000 cicli e ottima solidità alla luce ed allo sfregamento. Efficienza energetica grazie al progetto di relamping in sala grande e nel foyer Le ditte aggiudicatarie degli ulteriori lavori e forniture (Decima1949, Elenia srl, Franco Costruzioni srl, True Design srl) sono tutte ditte con esperienza pluriennale nell’ambito o dell’impiantistica teatrale o della ristrutturazione di immobili storici o degli arredi. Le attività sono state progettate tenendo conto dell’utilizzo di tecnologie per il risparmio energetico e sono finalizzati a migliorare le condizioni di conservazione del teatro e a incrementarne la fruizione pubblica. In questa visione in particolare si inserisce l’intervento di relamping negli spazi di accoglienza del teatro, dal foyer alla biglietteria, ma anche nella sala grande e nei corridoi degli ordini dove l’illuminazione alogena è stata sostituita con un impianto dimmerabile e ad alta tecnologia di lampade a led grazie ai fondi del PNRR aggiudicati dal Teatro Stabile del Veneto per più di 200 corpi illuminanti sostituiti. Entro il mese di ottobre, inoltre, sarà completata anche la nuova illuminazione degli affreschi della cupola nel rispetto delle norme in materia di illuminotecnica e nell’ingresso principale al foyer. Conclusi i lavori di adeguamento dei quadri elettrici presenti in sala grande e foyer permettendo altresì una maggiore sicurezza energetica. Infine è stata adeguata la connettività tra la cabina di regia, il palcoscenico e la sala grande con cavi in fibra ottica migliorando l’operatività durante gli spettacoli, e offrendo alle compagnie un servizio più efficiente e una riduzione delle interferenze durante lo spettacolo. Un progetto in sintesi che porta il Verdi ad adeguare i suoi impianti tecnologici e a un efficientamento energetico e sostenibilità ambientale, che consentirà al teatro un risparmio di circa 22.060 kWh/anno rispetto alla situazione ante intervento e una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 6,1 kg/anno Dal foyer al bistrot, ridisegnati gli spazi di accoglienza Con la ristrutturazione del Verdi il TSV vuole consentire una maggiore fruibilità del teatro per attrarre un nuovo pubblico di famiglie, bambini, giovani, anziani e persone con disabilità. Un obiettivo che ha richiesto di ripensare gli spazi affinché possano essere vissuti come luogo d’incontro aperto alla cittadinanza durante tutte le ore del giorno e non solo nei momenti di spettacolo. Nell’ottica di spostare la biglietteria all’esterno del teatro sono state ridisegnate, quindi, le zone di accoglienza a partire dal foyer che, oltre a diventare la principale via di accesso al teatro e dove sarà ultimato entro ottobre l’impianto di raffreddamento e riscaldamento e installati totem digitali che ridurranno l’uso della carta, potrà essere utilizzato come sala polifunzionale per eventi e spettacoli con una capienza di posti a sedere di 85 persone. Entro il 2024, grazie anche a questi lavori potrà essere definito il bando ad evidenza pubblica e quindi la concessione per la gestione del nuovo bistrot che potrà essere aperto tutto il giorno, garantendo a tutti di entrare al Verdi anche quando non c’è spettacolo. Ridisegnato altresì l’accesso artisti con un ufficio informazioni maggiormente accogliente e in linea con i colori del Verdi. Il nuovo layout degli spazi di accoglienza è stato progettato dallo studio BBV Architetti e ha supportato il TSV nello studio di fattibilità delle poltrone l’ing Raulli. Accessibilità L’accoglienza passa anche attraverso l’accessibilità. È così infatti che nella progettazione delle poltrone, del rifacimento dei nuovi bagni – uno dei quali dotato anche di un lavandino a misura di bambino – e degli spazi di accesso al teatro è stata coinvolta la sezione veneta del Comitato Paralimpico Italiano. Inoltre per superare le barriere architettoniche che oggi rendono difficoltoso l’accesso al porticato esterno è stata coinvolta Talents, un’associazione di cinque giovani nello spettro autistiche che attraverso il gioco dei LEGO promuovono comunità inclusive per persone con disabilità, che realizzerà una rampa composta di mattoncini LEGO. Infine, grazie alla sperimentazione riuscita del progetto “Maddalene digital experience”, oltre agli spettacoli in stagione, a partire da quest’anno saranno fruibili per sordi e ciechi anche le visite guidate. I finanziamenti e gli ulteriori interventi La maggior parte degli interventi a cura del TSV è stata realizzata nei mesi estivi, tra luglio e settembre, grazie anche alla collaborazione con gli uffici del Comune di Padova e della Soprintendenza. Gli ultimi interventi strutturali saranno completati entro ottobre senza interferire con la ripresa delle attività di spettacolo e nel rispetto delle scadenze, mentre entro il 2024 oltre alla gara per la gestione del bistrot è previsto il rinnovo dell’impianto audio in sala grande. A fronte di un progetto del costo di 786.700 euro, fondamentali sono stati i contributi del Comune di Padova, pari a 180 mila euro, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ha sostenuto l’iniziativa “Teatro sostenibile, inclusivo e innovativo” tramite ART BONUS con 524.200 euro. Pari a 84 mila euro sono, invece, i fondi PNRR aggiudicati dal Teatro Stabile del Veneto che hanno consentito gli interventi di relamping della sala grande. Mentre per gli interventi di manutenzione prezioso è stato il sostegno di partner privati quali Banca Patavina. In attesa di ulteriori fondi il TSV insieme al Comune lavorerà nei prossimi mesi alla progettazione delle nuove sedute in galleria.
Comune di Treviso e Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale presentano il nuovo cartellone: tre opere, sei concerti e una matinée per scuole e famiglie - La Bohème apre la stagione lirica, che continua con Il Barbiere di Siviglia. Tosca nel febbraio per omaggiare i 100 anni dalla morte di Puccini - Per la rassegna concertistica, sul palco celebri nomi della musica internazionale come Arcadi Volodos, Anna Tifu, Filippo Faes, Alessandro Taverna e la giovane promessa del violino Vikram Francesco Sedona - Il gospel protagonista del concerto di Natale con il Virginia State Gospel Choir Celebri titoli operistici, grandi nomi della musica internazionale e, come da tradizione, qualche astro nascente del panorama nazionale e non solo. Comune di Treviso e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale presentano la stagione lirica e concertistica del Teatro Mario del Monaco, curata dal Direttore Artistico Stefano Canazza: dieci appuntamenti, tre opere, sei concerti e una matinée per le scuole, che vanno a integrare il cartellone di prosa 23/24 “Tutta un’altra storia”. Una stagione che conferma la vocazione musicale del teatro trevigiano, che da fine ottobre a maggio sarà protagonista di appuntamenti di caratura internazionale. Un programma che ambisce ad attirare un pubblico sempre più numeroso, che già nella stagione 22/23 ha portato il Del Monaco a totalizzare 1454 abbonamenti, di cui 578 per la lirica e i concerti, i cui appuntamenti hanno registrato 7076 presenze. La Stagione Lirica L’inaugurazione della stagione 23/24 del Teatro Comunale Mario Del Monaco è affidata a una delle opere più rappresentate e amate dal pubblico di sempre, La Bohème, in programma il 27 e il 29 ottobre. Il capolavoro di Puccini torna in scena a Treviso con un nuovo allestimento che vede una co-produzione tra Comune di Treviso - Teatro Mario Del Monaco, Comune di Padova e Comune di Rovigo, Bepi Morassi alla regia e Alvise Casellati alla direzione dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Ambientata a Parigi intorno al 1830, La Bohème racconta la storia d’amore della ricamatrice Mimì e del poeta Rodolfo, impegnati ad affrontare le difficoltà di una vita povera con spirito di avventura, finché la realtà non finisce per schiacciarli. Grande novità della stagione, l’appuntamento dedicato ai più piccoli del 3 novembre con Malèfici, musical per famiglie dedicato a un pubblico a partire dai 4 anni, su testo di Dario Vergassola, che per la prima volta approda al teatro ragazzi, e la produzione di Fondazione AIDA/I Muffins. Un doppio appuntamento per le scuole e per le famiglie, con l’obiettivo di proseguire sulla strada della promozione del teatro e delle arti performative tra le nuove generazioni, e che dà seguito al sempre più vivo interesse manifestato dal pubblico trevigiano per questo genere di rappresentazioni. L’8 e il 10 dicembre il Del Monaco accoglierà Il barbiere di Siviglia, nuova co-produzione di Comune di Treviso - Teatro Mario del Monaco e Comune di Padova, che vedrà alla regia, scene e costumi Paolo Giani Cei e Giuliano Carella alla direzione dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Dopo un debutto decisamente non fortunato, questa è forse la sola opera di Rossini che non ha avuto bisogno di essere “riscoperta”: freschezza, brillantezza e ritmo incalzante hanno fatto sì che questo titolo sia apprezzato ancora come uno dei capisaldi del repertorio comico del belcanto. Terzo appuntamento con il melodramma per il 9 e l’11 febbraio 2024, con Tosca, titolo scelto dal Teatro Del Monaco per celebrare i 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini. L’opera, tra le più celebri e amate del compositore toscano, sarà portata in scena da Ivan Stefanutti. In una Roma cupa e stretta nella morsa di uno Stato della Chiesa repressivo e bigotto, l’amore sincero e appassionato tra la cantante Floria Tosca e il pittore Cavaradossi trova un avversario feroce nel perfido e sanguinario barone Scarpia che, abusando del proprio potere, cercherà in ogni modo possibile di separare i due, dando il via a una spirale di morte dalla quale neppure lui troverà scampo. La Stagione Concertistica Il cartellone dei concerti, che quest’anno presenta una novità sull’orario anticipando l’inizio dalle ore 20.30 alle ore 20.00, si apre il 21 novembre con l’Omaggio a Gian Francesco Malipiero, appuntamento inserito tra le attività celebrative promosse dalla Regione del Veneto in occasione dei 50 anni dalla scomparsa del compositore veneziano, che proprio a Treviso moriva il 1° agosto 1973. Realizzato in collaborazione con l’Orchestra di Padova e del Veneto – che per l’occasione ospiterà il talento di Alessandro Taverna al pianoforte – il concerto proporrà al pubblico trevigiano alcune tra le più importanti pagine sinfoniche del corpus del Maestro. Il concerto si inserisce in una più ampia progettualità realizzata grazie al contributo della Regione Veneto, che porterà alla realizzazione di un’incisione dell’integrale delle sinfonie di Malipiero. Il 23 dicembre torna l’appuntamento con il Concerto di Natale, quest’anno affidato al Virginia State Gospel Choir, tra i cori più premiati del panorama statunitense. Fondato nel 1971 e composto da giovani musicisti laureati alla Virginia University e da solisti di altissimo livello, per un totale di 30 elementi, il concerto proporrà brani tratti dal repertorio Gospel, Spiritual, Soul e Rythm&Blues, in perfetta atmosfera prenatalizia. Tra i numerosi appuntamenti di quest’anno, il Virginia State Gospel Choir sarà protagonista della XXXI edizione del Concerto di Natale in Vaticano 2023. L’anno nuovo vedrà Anna Tifu, una delle più straordinarie violiniste della scena internazionale, per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Mario del Monaco. Il 20 febbraio 2024 con il Recital violino e pianoforte, la musicista italo-rumena, accompagnata al pianoforte da Giuseppe Andaloro, sarà impegnata in un programma incentrato su alcuni capolavori della letteratura violinistica del russo Sergej Prokof’ev e del norvegese Edvard Grieg. La stagione continua poi il 7 marzo con il Recital Pianistico di Arcadi Volodos, considerato uno dei migliori pianisti al mondo, noto per il suo repertorio virtuosistico e le sue strabilianti abilità tecniche. Il concerto metterà a confronto brani di Franz Schubert, Robert Schumann e Franz Liszt, di cui l’artista russo è uno dei più grandi interpreti. Deciso cambio di passo per il successivo appuntamento. Il 19 marzo il Maestro Filippo Faes e il Quartetto di Cremona porteranno al Del Monaco le tipiche atmosfere della musica francese fin de siècle con il concerto Belle Époque. A concludere la stagione 23/24 sarà invece il Concerto sinfonico dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta guidata da Massimo Raccanelli. Un concerto dedicato alla grande musica romantica che darà luce al talento del giovanissimo violinista Vikram Francesco Sedona, vincitore assoluto del 32° Concorso per violino Città di Vittorio Veneto. Un ultimo appuntamento fuori abbonamento si terrà, infine, il 25 maggio con il concerto clou della decima edizione della manifestazione Treviso Suona Jazz Festival promossa dall’associazione Urbano Contemporaneo, che intende celebrare la musica jazz come simbolo di unione e libertà di espressione. Assieme alla stagione lirica e concertistica riprendono anche gli appuntamenti di “Oltre la scena”, che con le conferenze di presentazione delle opere, le anteprime per le scuole e gli aperitivi Off continua i festeggiamenti per i suoi 10 anni, oltre agli incontri di introduzione ai concerti che animeranno la sala del Ridotto 45’ prima dell’apertura del sipario. “Una stagione di grandi nomi, all’altezza della prestigiosa tradizione del Teatro Mario Del Monaco che, grazie anche alla collaborazione con il Comune di Treviso, si conferma un teatro più vivo che mai e al servizio della comunità. Ringrazio quindi il sindaco Mario Conte per la fiducia che continua a riporre in noi e il Maestro Canazza per la programmazione lirica e concertistica di quest’anno – ha dichiarato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale –. Siamo assolutamente soddisfatti dei numeri che abbiamo registrato nella passata stagione, sia in termini di abbonamenti che di presenze. Il cartellone di prosa sta già confermando gli ottimi risultati raggiunti lo scorso anno e siamo certi che anche la lirica e concertistica non sarà da meno”. “Artisti di livello assoluto, opere che hanno segnato la storia della tradizione lirica e concertistica mondiale, approfondimento, coinvolgimento dei ragazzi: siamo orgogliosi che il Teatro Mario Del Monaco sia protagonista di un’altra stagione ambiziosa e ricca di contenuti, che mette al centro l’artista, le emozioni, il talento. Treviso vanta una tradizione meritevole di traguardi sempre più alti, in un continuo “alzare l’asticella” e ampliare la platea per regalare agli appassionati un’esperienza sempre più coinvolgente – le parole del sindaco di Treviso Mario Conte – Ringrazio il presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto e il direttore della stagione lirica e concertistica del Teatro Mario Del Monaco di Treviso Stefano Canazza per avere lavorato con un occhio di riguardo verso la qualità, l’armonia e la bellezza. Sono questi i principi che guidano la creazione e l’organizzazione dei cartelloni, ampliando sempre di più gli orizzonti e richiamando un pubblico sempre più ampio.” Scopri il Programma Da domani 7 settembre apertura prelazioni per il rinnovo degli abbonamenti Lirica e Concertistica della stagione scorsa e vendita nuovi abbonamenti sui posti disponibili. Scopri Abbonamenti e Biglietti
Dopo aver svelato lo scorso giugno i titoli del cartellone di prosa, mercoledì 6 settembre alle 11.30 il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale presentano alla stampa il programma della Stagione Lirica e Concertistica 23/24 del Teatro Mario Del Monaco. Interverranno: - Mario Conte, Sindaco di Treviso - Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale - Stefano Canazza, direttore artistico della Stagione Lirica e Concertistica del Teatro Mario Del Monaco La conferenza è aperta anche al pubblico. !!! POSTI ESAURITI !!!
Il 15 settembre, con la Cerimonia di Proclamazione del Vincitore, si concluderà la 28^ edizione del Campiello Giovani, il concorso dedicato alle giovani promesse della letteratura, di cui Intesa Sanpaolo è partner esclusivo. Il vincitore verrà infatti annunciato durante una serata speciale al Teatro Carlo Goldoni di Venezia venerdì 15 settembre alle 19.00, grazie alla collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Per il terzo anno consecutivo l’appuntamento sarà animato dalle composizioni degli allievi del CPM Music Institute, la scuola di Alta Formazione Artistica Musicale fondata e diretta da Franco Mussida. Lo spettacolo Note e Parole, nato da questa speciale collaborazione, rappresenta un progetto di contaminazione artistica in cui gli studenti del corso di Composizione Pop Rock, seguiti dai responsabili artistici Sandro Mussida e Alessandro Spoldi, collaboreranno con i giovani scrittori di uno fra i più importanti riconoscimenti del panorama editoriale italiano. I cinque finalisti che si contendono il premio sono: Elisabetta Fontana, 21 anni di Como (CO), con il racconto “Sotto la pelle”; Valeria Lanza, 18 anni di Orsenigo (CO), con il racconto “Ifi e Lante”; Ester Mennella, 18 anni di Foggia (FG), con il racconto “Il portiere più scarso della storia”; Chiara Miscali, 20 anni di Ardauli (OR), con il racconto “La a quattrocentoquaranta hertz”; Emanuele Tomasoni, 18 anni di Brescia (BS), con il racconto “Tra sorrisi e macerie”. E saranno proprio loro, insieme ai futuri compositori del CPM Music Institute Nicola Danese, Nicolò Caliari, Giulio Carter, Sergio Marinelli e Alessio Tortini, che daranno vita ad un laboratorio di condivisione, che si svolgerà a fine agosto, in cui gli elaborati letterari saranno trasformati in musica. Un progetto formativo a quattro mani con lo scopo di promuove l’incontro e il confronto tra i giovani in arti diverse, la musica e letteratura, due importanti strumenti comunicativi artistici che svolgono un ruolo fondamentale anche in ambito sociale. Le composizioni saranno presentate durante l’evento del 15 settembre; un appuntamento su invito, durante il quale la band del CPM, la CPM Ultra Pop Band, composta da Giulia Lazzerini (voce), Daniele Bressan (batteria), Giacomo Gagliardini (chitarra), Alessandro Spoldi (tastiere), eseguirà dal vivo i brani, mentre gli attori del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale Magdalena Soldati e Leone Tarchiani leggeranno alcuni estratti dai racconti, accompagnati dalle coreografie della Scuola Danza Diaghilev Venezia, fondata da Francesca Siega. Nel corso della serata, oltre alla proclamazione del vincitore, verranno assegnati anche la menzione per il miglior racconto sul tema della cultura di impresa, in collaborazione con il Movimento Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, e il riconoscimento per le tematiche legate alla sostenibilità sociale e/o ambientale, associato a Intesa Sanpaolo. L’evento, con la regia di Davide Stefanato, sarà presentato da Federico Basso e Davide Paniate e vedrà anche un contributo di Roberto Vecchioni e un momento musicale di Franco Mussida. La serata sarà visibile in diretta streaming sul canale Youtube del Premio Campiello.
Dal 24 al 31 agosto a Verona va in scena la terza edizione del Verona Shakespeare Fringe Festival, realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Verona e il Centro di Ricerca Skenè dell’Ateneo scaligero, che da quest’anno si arricchisce della presenza del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale grazie alla collaborazione di AGSM AIM. Un'iniziativa teatrale a carattere internazionale che promuove nuove prospettive sui drammi e sulla poesia di William Shakespeare, fondendo il lavoro degli studiosi shakespeariani con quello degli artisti. Il programma, inserito nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese, conta 8 titoli, tutti in prima nazionale, spettacoli in lingua originale (con sottotitoli) o in inglese realizzati da compagnie teatrali provenienti da Regno Unito, Georgia, Macedonia, Svezia, Romania e quest’anno anche dagli Stati Uniti, che andranno in scena al Teatro Camploy. Il Fringe Festival sarà inaugurato giovedì 24 agosto con Othello del regista georgiano Levan Tsuladze, una co-produzione Theatre Studio 42 di Tiblisi e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Acquista il tuo biglietto
“Avete fatto un’opera straordinaria. Con la vostra abilità e fantasia siete stati capaci di tradurre in termini accessibili il tema principale di uno dei testi più difficili di Shakespeare, quello della riconciliazione e del perdono. Nel percorso di rieducazione, che secondo la nostra Costituzione deve connotare la carcerazione, la cultura rappresenta un elemento essenziale. I classici e in particolare Shakespeare, che della natura umana è il migliore interprete, svolgono un ruolo fondamentale”. Con queste parole il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha salutato in un videomessaggio i detenuti della sezione Alta Sicurezza della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova che questo pomeriggio si sono cimentati nello spettacolo teatrale L’isola, liberamente ispirato alla Tempesta di Shakespeare. La rappresentazione, che resterà in scena all’interno dell’istituto penitenziario padovano fino al 29 giugno, è il risultato del laboratorio promosso dal Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale e curato dalla compagnia Matricola Zero nell’ambito di Per aspera ad astra. Un progetto, giunto ormai alla sua quinta edizione, che si interroga su come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, promosso da Carte Blanche/Compagnia Teatrale della Fortezza di Volterra e sostenuto da Acri con Fondazione Cariparo. “Ringrazio il Teatro Stabile del Veneto e l’istituto penitenziario che stanno portando avanti questo progetto con cui stiamo lavorando per favorire la rieducazione in funzione anche del reinserimento sociale di chi, a fine pena, avendo appreso un lavoro in carcere, può trovare occupazione – ha continuato il Ministro della Giustizia Nordio –. Questo è uno degli obiettivi primari di questo governo e di questo ministero. Spero che dopo questo spettacolo seguiranno altri adattamenti di altre opere shakespeariane. La sua tavolozza di sentimenti e ricognizioni delle caratteristiche della nostra umanità è infinita. Tutte le emozioni umane, pregi e difetti, Shakespeare li ha tradotti come nessuno mai avrebbe meglio potuto. Vi auguro di tutto cuore di continuare con questa opera meritoria”. “Siamo grati al Ministro per le sue parole e per il sostegno dato a questo progetto, che ci sembra aiuti l’Italia a rendere i luoghi di detenzione più vicini al dettato costituzionale – ha commentato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale –. Conosco da vicino l’attenzione del Guardasigilli e del suo capo di gabinetto, il dott. Alberto Rizzo, nei confronti di una tematica così ardua e assicuro loro che lo Stabile del Veneto, assieme a tutti coloro che hanno partecipato, assume senza riserve la responsabilità di reiterarlo”. A condurre il laboratorio sono state le registe dello spettacolo Alice Centazzo e Federica Chiara Serpe, Maria Celeste Carobene, Marco Mattiazzo e Leonardo Tosini. Un progetto sviluppato seguendo diversi percorsi paralleli, al fine di rendere l’esperienza artistica e culturale più completa e sfaccettata, a partire dal training teatrale condotto dal regista Gabriele Vacis affiancato dal tutoraggio di Cinzia Zanellato. Durante i giorni dello spettacolo sarà allestita una mostra di pittura e maschere in collaborazione con A&T, gli oggetti di scena sono a cura di area48 e laboratorio scolpiAMO e i costumi sono a cura della Accademia delle Belle Arti di Venezia. Copertina di Mattia Riami e foto di scena di Serena Pea.
Il Teatro Stabile del Veneto presenta il debutto dello spettacolo teatrale L’Isola, che andrà in scena presso la Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova dal 27 al 29 giugno. Lo spettacolo è scritto e recitato dagli attori-detenuti della sezione Alta Sicurezza ed è il risultato del laboratorio curato dalla Compagnia Matricola Zero per lo Stabile del Veneto nell’ambito di Per aspera ad astra. Un progetto che si interroga su come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, promosso da Carte Blanche/Compagnia Teatrale della Fortezza di Volterra, sostenuto da Acri con Fondazione Cariparo e giunto ormai alla sua quinta edizione A condurre il laboratorio sono state le registe dello spettacolo Alice Centazzo e Federica Chiara Serpe, Maria Celeste Carobene, Marco Mattiazzo e Leonardo Tosini. Un progetto sviluppato seguendo diversi percorsi paralleli, al fine di rendere l’esperienza artistica e culturale più completa e sfaccettata, a partire dal training teatrale condotto dal regista Gabriele Vacis affiancato dal tutoraggio di Cinzia Zanellato. Durante i giorni dello spettacolo sarà allestita una mostra di pittura e maschere in collaborazione con A&T, gli oggetti di scena sono a cura di area48 e laboratorio scolpiAMO e i costumi sono a cura della Accademia delle Belle Arti di Venezia. Copertina di Mattia Riami e foto di scena di Serena Pea.