Partito in anteprima assoluta proprio da Venezia nel gennaio 2022, lo spettacolo di teatro musicale ideato, composto e prodotto da Red Canzian è divenuto rapidamente il più grande successo italiano nella stagione 2022/2023, con oltre 100.000 spettatori in 88 repliche nei principali teatri del Paese, in un crescendo che lo ha portato a una lunghissima serie di “tutto esaurito” fino alla chiusura della sua prima stagione il 12 marzo scorso. “Realizzare il film – dice Red Canzian – a un certo punto è diventata un’esigenza. Gli spettacoli in teatro tutti sold out e l’impossibilità di accontentare non solo gli spettatori, ma i teatri stessi che ci chiedevano di estendere la programmazione per l’enorme richiesta, insieme alla consapevolezza di avere realizzato qualcosa di ‘grande’, un progetto importante, indiscutibilmente di qualità, al 100% italiano, su un personaggio – Casanova - e una città – Venezia – conosciuti e ammirati in tutto il mondo: tutto questo mi ha convinto ad affrontare un’ulteriore impresa, quella di realizzare un lungometraggio capace di restituire il sapore dello spettacolo dal vivo per chi non è riuscito ancora a vederlo, ma anche di dare una nuova prospettiva a chi lo ha vissuto in teatro, perché il cinema è il luogo migliore per esaltare il dettaglio e apprezzare tutto quello che con grande amore, dedizione, impegno e cura abbiamo scelto di portare in scena, a partire dal cast straordinario, fino ai costumi - cinematografici - realizzati dall’Atelier Stefano Nicolao”. Il primo DVD contiene il film, tratto dall’omonimo musical, che è stato il più grande successo nella stagione teatrale 2022-23. Il secondo DVD raccoglie la narrazione di tutti coloro che hanno lavorato all’opera: regista, coreografi, costumista, scenografo, attori, musicisti e produttori. Ordina il DVD inviando un messaggio alla seguente pagina: Red Canzian Rarity Ripreso durante le repliche al Teatro Rossetti di Trieste e a Padova in febbraio e marzo 2023, con la produzione esecutiva di Eventi Digitali e la regia di Riccardo Guernieri, CASANOVA OPERA POP – IL FILM è realizzato con tecnica cinematografica e audio surround 5.1 a sei canali, per restituire l’effetto immersivo del live. Prodotto da Red Canzian e Beatrix Niederwieser per Blu Notte, e con il supporto della Regione del Veneto, il film - come l’opera teatrale - dipinge il quadro di una Venezia ai tempi della Serenissima la cui storia e salvezza si giocano fra i bácari popolati da varia umanità e i ricchi quanto decadenti Palazzi del potere. Un intreccio che, portando lo spettatore fra intrighi politici, avventure, emozioni, sentimenti, ricerca di libertà, affermazione di diritti e sete di giustizia, si rivela quindi in tutta la sua contemporaneità, seppur vestito in chiave settecentesca. Matteo Strukul, autore del best seller che ha ispirato l’opera, ovvero Giacomo Casanova - La sonata dei cuori infranti, è anche aurore del libretto dell’opera. Giacomo Casanova è interpretato da Gian Marco Schiaretti, uno dei talenti più puri cresciuti in Italia e di successo all’estero. Accanto a lui, nella parte dell’incantevole e volitiva Francesca Erizzo, destinata a conquistarne il cuore, la giovane Angelica Cinquantini, volto familiare della fiction televisiva. Il ruolo dei malvagi, pronti ad approfittare di un momento di fragilità della Serenissima e del Doge che la governa, è affidato a gipeto, che interpreta il potente e corrotto Inquisitore Pietro Garzoni, pronto a spazzare via senza il minimo scrupolo tutto ciò che gli è da ostacolo per ottenere il potere del porporato, e a Manuela Zanier, ovvero la perfida Contessa von Steinberg, nobile austriaca non insensibile al fascino di Casanova, ma pronta a tessere trame mortali per inseguire il proprio interesse ed esercitare il proprio fascino secondo convenienza. Fra gli interpreti anche Paolo Barillari, Jacopo Sarno, Roberto Colombo, Rosita Denti, Gianluca Cavagna, Chiara Famiglietti, Francesca Innocenti. Nel team creativo figurano molti professionisti che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo: in primis Matteo Strukul, autore del best seller che ha ispirato l’opera, ovvero Giacomo Casanova - La sonata dei cuori infranti, ma anche dei romanzi storici dai quali è stata tratta la serie I Medici. Poi l’Atelier Stefano Nicolao, dal 1980 attivo sulla scena internazionale in grandi produzioni cinematografiche (nomination per i costumi del film da Oscar Eyes Wide Shut) che ha realizzato i 120 costumi, sui bozzetti della stilista Desirèe Costanzo. Le calzature sono opera del Politecnico Calzaturiero del Brenta, centro di ricerca e produzione tecnologica e qualitativa all’avanguardia. A loro si affianca Gian Pietro Muraro, già stilista di riferimento per alcuni dei marchi di moda italiana di maggior prestigio in ambito internazionale, specializzato nella creazione di costumi in maglia. Le scenografie sono di Massimo Checchetto direttore degli allestimenti scenici al Teatro La Fenice e le luci di Fabrizio “Fabi” Crico. Per le scene di duello la produzione ha potuto contare su un Maestro d’Armi d’eccezione, ovvero il campione Olimpionico di scherma Stefano Pantano, che ha preparato gli attori in maniera impeccabile. Di Casanova Opera Pop è disponibile nei negozi e sulle piattaforme digitali (https://BMGItaly.lnk.to/CasanovaOperaPopPR) anche l’omonima colonna sonora, pubblicata da BMG in una lussuosa confezione a libretto contenente due CD, con i 35 brani inediti dello spettacolo interpretati dal cast e introdotti dal prologo recitato dallo stesso Red, i relativi testi, le foto degli interpreti e un’opera originale a colori di Milo Manara, tornato a disegnare Casanova, 30 anni dopo l’esperienza cinematografica con Federico Fellini. In proposito Red Canzian dice: “Ho pensato a Casanova Operapop con lo sviluppo dell’opera all’Italiana, nella quale la storia e i personaggi prendono forma attraverso la musica e le parole delle canzoni, scritte da Miki Porru, e dove i dialoghi punteggiano il racconto in pochi momenti, seppur importantissimi. Per rendere lo spirito epico delle composizioni, arrangiate da Phil Mer, abbiamo registrato l’Orchestra Sinfonica di Padova e del Veneto, diretta dal Maestro Carmelo Patti, fusa con i suoni moderni di una band“. La regia originale dell’opera teatrale è di Emanuele Gamba, con Chiara Canzian come Assistant Director e con la regia associata di Carolien Canters e la direzione creativa di Anthony van Laast per Nick Grace Management, guru delle produzioni di maggior successo nel mondo e artefice di successi come Mamma Mia!, Sister Act, Cats e tanti altri. La produzione esecutiva è di Retropalco, il corpo di ballo, coreografato da Roberto Carrozzino e Martina Nadalini, è composto da Mirko Aiello, Cassandra Bianco, Alberto Chianello, Eleonora Dominici, Federica Esaminato, Mattia Fazioli, Filomena Fusco, Raffaele Guarino, Vittoria Markov e Olaf Olguin.
Nella stagione 21/22 con la co-produzione Enrico IV di Luigi Pirandello lo aveva girato i palcoscenici del Veneto. “Con la scomparsa di Sebastiano Lo Monaco il mondo del teatro italiano perde un grande interprete, un uomo di cultura che ha dedicato con passione e dedizione la sua vita al teatro. Ci stringiamo con dolore alla sua famiglia per questa triste perdita”. Con queste parole Giampiero Beltotto presidente del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale ha commentato la scomparsa di Sebastiano Lo Monaco, attore e regista siracusano, che più volte negli anni ha calcato i grandi palcoscenici del Veneto. Noto per il suo impegno nel teatro civile, Lo Monaco aveva inaugurato nel dicembre 2019 la stagione del Teatro Maddalene di Padova con lo spettacolo Per non morire di mafia, il testo sulla tragedia della mafia scritto da Pietro Grasso. Solo un anno fa, nel 2022, aveva collaborato con il TSV per la realizzazione dello spettacolo Enrico IV di Luigi Pirandello, una co-produzione di Associazione SiciliaTeatro, TSV, Teatro Biondo Stabile di Palermo, Teatro Stabile di Catania.
È Filippo Dini il nuovo direttore artistico della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. A seguito di un’approfondita selezione che ha vagliato candidature di alto profilo nel panorama teatrale nazionale, il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, pure se in regime di prorogatio e in presenza dei nuovi consiglieri della Fondazione, ha terminato il processo che ha portato all’individuazione del regista genovese come la figura alla guida della direzione artistica dello Stabile del Veneto. Con Filippo Dini, il cui incarico sarà ufficializzato dal prossimo CdA – per il cui completamento si sta aspettando la nomina del rappresentante del Ministero della Cultura –, si conclude il lavoro che ha portato alle nomine apicali della nuova Fondazione, che ha al suo vertice il Consiglio Generale e il Consiglio di Amministrazione e che potrà contare su una Direzione Generale, nella persona di Claudia Marcolin, per la gestione e lo sviluppo dell’ente e delle sue performance aziendali e sulla Direzione Artistica che si occuperà del progetto culturale. Tra i primi obiettivi del suo mandato, infatti, Dini avrà il compito di dare vita a una direzione artistica con più anime, tra cui un regista residente, artisti associati e un regista di riferimento internazionale. Di tale direzione, a supporto dello stesso Dini, farà parte anche il Direttore dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, oggi parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione, nella persona di Carlo Mangolini, già responsabile dell’Area Formazione e nuovi linguaggi del TSV e attualmente anche direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese. “Con la presentazione di Filippo Dini si chiude la partita apicale nella trasformazione della Fondazione Teatro Stabile del Veneto, l’assetto della cui governance è ora completo – dichiara Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione TSV –. Ringrazio per il lavoro serio e trasparente che il CdA uscente ha svolto con autonomia e indipendenza di giudizio nel corso delle selezioni. Dini è uno dei nomi emergenti del palcoscenico italiano, regista pluripremiato per la sua ingegnosa creatività, attore poliedrico che è maturato nel più importante teatro stabile italiano. A lui spetterà il compito ambizioso di guidare la programmazione artistica di uno dei più importanti teatri italiani, quale è appunto il Teatro Stabile del Veneto e per questo gli faccio i miei migliori auguri di buon lavoro. Sono certo che il Consiglio che lo ha individuato e il Consiglio che lo nominerà hanno fatto la scelta più saggia, a tutela della qualità artistica del nostro Teatro”. La guida dei poeti, la centralità degli attori e la costruzione di un gruppo artistico che possa esaltare il lavoro della struttura del Teatro Stabile del Veneto. Sono questi i punti cardine della visione artistica presentata da Filippo Dini nel suo progetto per la direzione artistica di un teatro nazionale quale il Teatro Stabile del Veneto “È con emozione e orgoglio che ho appreso della scelta del Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile del Veneto. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me fino ad oggi e mi hanno accompagnato nella mia crescita professionale e artistica – commenta Filippo Dini –. Questa nuova avventura rappresenta una sfidante occasione per dare corpo alla stessa poetica che da anni porto avanti con il mio lavoro di regista e il cui primo e irrinunciabile punto è rappresentato dallo studio dei poeti. Ogni atto artistico in teatro non può e non deve prescindere dal rispetto e quindi dalla conoscenza intrinseca della vita e dello stile degli autori, che essi appartengano alla Grecia illuminata del V secolo a.C. o abbiano appena debuttato nell’ultima produzione della Schaubühne. D’altra parte credo che non possa esistere nessuna forma di teatro di prosa senza l’arte degli attori. Credo in un teatro di interpreti, più che in un teatro di regia. Gli attori italiani hanno insegnato e reso grande l’arte drammatica in tutto il mondo. Per questo amo ritenermi un capocomico contemporaneo più che un regista. Nella mia visione il palcoscenico deve essere modello e centro di un modo di intendere e pensare la gestione di un teatro, e ha il pesante compito di ispirare, attraverso la guida dei poeti e l’arte degli attori, tutte le altre molteplici parti dell’apparato, che sono a loro volta complici e ispiratori di bellezza.” Tra i suoi obiettivi emerge, infine, la realizzazione di una proposta di contenuti artistici che siano competitivi con le eccellenze del teatro europeo, l’implementazione di una rete di attori e artisti italiani di altissimo livello, che considerino il TSV come punto di riferimento del loro percorso imprescindibile e fondamentale, l’ampliamento delle relazioni e degli scambi con l’Europa e una maggiore attenzione nei confronti della drammaturgia contemporanea. Il tutto senza trascurare il rapporto, già consolidato in questi anni dal TSV, con il fertile ambiente artistico del territorio Veneto in cui numerose compagnie teatrali già hanno dato modo di dimostrare la loro vitalità con il progetto speciale Goldoni 400 e speriamo nel 2024 con le Celebrazioni della Duse. La direzione artistica di Filippo Dini si inserisce a completamento di un periodo positivo del TSV, confermato dai dati del bilancio preconsuntivo del 2023: nell’anno che si sta per chiudere sono state 380 le recite di produzione, superando le 359 del 2022 e 493 le alzate di sipario effettuate dalle maestranze del TSV, in aumento anche queste rispetto al 2022. Per ben 104 volte le produzioni e coproduzioni dello Stabile sono andate oltre i confini del Veneto calcando le scene di tutti i teatri italiani. Rimane intensa quindi l’attività della produzione del TSV con oltre 40 produzioni e coproduzioni, nonostante più o meno lunghi periodi di chiusura abbiano interessato i teatri Goldoni, Maddalene, entrambi oggetto di lavori straordinari da parte dei Comuni, e Verdi, rimasto chiuso durante il periodo estivo per il rifacimento della platea e interventi di efficientamento energetico. Il TSV è quindi uscito dai suoi teatri valorizzando spazi a Venezia, come la torre dell’Arsenale o l’arterminal a San Basilio, che hanno reso in passato la città fulcro di relazioni internazionali e scambi culturali-commerciali e che stanno permettendo il TSV di attrarre ancora artisti internazionali, aprendo finalmente le sue porte a workshop con teatri europei grazie a progetti avviati nel 2023 con il programma Erasmus+ e Creative Europe. Altri spazi come l’isola della Certosa, la Sala dei Giganti, il teatro del Seminario a Padova, gioiello nascosto del Settecento, e le strade e le piazze di Treviso hanno accolto artisti e iscritti ai laboratori del TSV. Il 2023 è stato l’anno delle nuove poltrone in platea, del relamping, dell’efficientamento energetico del Goldoni, del Verdi dopo almeno 30 anni di mancati interventi ed ora anche delle Maddalene. Un successo che ha interessato anche il pubblico, che è tornato a riempire le sale segnando molte serate da tutto esaurito: gli abbonamenti della nuova stagione 23/24 sono oggi 5491 contro i 4253 della precedente stagione, ma soprattutto contro i 4405 della stagione pre pandemia quindi superando del 19% il 2019. Una crescita che riguarda anche il pubblico delle scuole secondarie di secondo grado coinvolte in occasione della messa in scena di una produzione realizzata ad hoc: in due mesi, da novembre e dicembre 2023, sono stati 36 gli istituti e circa 3000 gli studenti fra i 15 e 18 anni e i docenti accolti in teatro. Un importante cambiamento ha interessato anche la vendita online: nell’ambito di un processo di trasformazione digitale il nuovo sito e-commerce ha consentito di introdurre per la prima volta la vendita online degli abbonamenti, che ha raggiunto il 30%, e ha incentivato una crescita della vendita online dei biglietti con una media del 60% nelle tre città. Sono diverse anche le attività collaterali a quella teatrale, rappresentative dell’impegno del TSV come produttore culturale e che spaziano, per citarne alcune, dalla pubblicazione del libro di Matteo Strukul Carlo Goldoni e la maledizione d’Ircana - edito da Newton Compton in occasione delle celebrazioni per i 400 anni del Teatro Goldoni - alla piantumazione di oltre 100 alberi nel territorio di Alleghe devastato dalla tempesta Vaia, iniziativa, quest’ultima, inserita in un più ampio piano di azioni di sostenibilità ambientale volte alla riduzione del consumo di carta e alla riduzione delle emissioni di CO2. Non ultimo il consolidamento di attività inclusive: la stagione presenta ora almeno 3 spettacoli accessibili a sordi e ciechi, sono stati realizzati nel 2023 laboratori inclusivi e aumentato il numero degli spazi a disposizione nei teatri per pubblico in carrozzina. La notizia della direzione artistica di Filippo Dini è stata accolta nel mondo dello spettacolo con numerosi messaggi di auguri e congratulazioni da parte di artiste e artisti quali Asia Argento, Anna Bonaiuto, i fratelli d’Innocenzo, Giuliana De Sio, Marco Giallini, Lino Guanciale, Maurizio Lastrico, Manuela Mandracchia, Francesco Montanari, Rocco Papaleo e Toni Servillo.
Il Teatro Stabile del Veneto ha vinto il bando Erasmus+ KA122-VET per la mobilità individuale degli allievi e delle allieve dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. Il progetto si inserisce all’interno di una più ampia volontà di innovazione delle produzioni TSV. Dagli spettacoli online a quelli ibridi con i visori, alla commistione del linguaggio video con quello dal vivo, stiamo esplorando le possibilità del linguaggio digitale. Le potenzialità sono infinite: rendere più inclusiva la fruizione per chi ha difficoltà a raggiungere fisicamente il teatro, contribuire a ridurre l’impatto ambientale della mobilità del pubblico, esplorare la nostra società ibrida e l’approccio che abbiamo con i media. Esplorare le forme digitali del teatro significa guardare a un futuro più inclusivo e verde della cultura, seguendo le linee guida dell'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile e le priorità del Programma Europa Creativa. Con il progetto e-Perf Digital Skills for Theatre Education vogliamo cominciare a costruire le competenze di questa innovazione fin dalle basi del nostro valore creativo: l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. L’obiettivo è migliorare le skills digitali degli allievi e delle allieve dell’Accademia e dello staff del teatro per avvicinare il linguaggio artistico e le abilità gestionali agli standard e alle pratiche internazionali. Riteniamo queste le best practices che devono essere condivise e integrate in un percorso formativo che guarda al futuro. Gli allievi e le allieve del II anno dell’Accademia faranno un workshop con Annika Ley e Frank Heuel del Fringe Ensemble, per poi concludere il percorso con due settimane di attività presso il Theater im Ballsaal di Bonn (DE). Il III anno lavorerà sul teatro digitale a Copenaghen (DK) presso il Teater V, e poi di nuovo a Padova con Pelle Koppel, il direttore artistico del teatro danese. e-Perf include anche l’ospitalità di due esperti internazionali che affiancheranno il lavoro di vari uffici per un management più innovativo e digitale. Finanziato dall'Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell'Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione europea né l'EACEA possono esserne ritenute responsabili.
Promuovere la valorizzazione d’impresa e del patrimonio industriale attraverso la collaborazione tra imprese tradizionali e imprese creative e culturali. È questo uno degli obiettivi principali del progetto “Teatro d’impresa” che la Camera di Commercio di Padova e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale hanno realizzato in collaborazione con l’Università di Padova e introducendo la presenza degli alunni delle scuole padovane. Tale azione sviluppa ulteriormente l’esperienza di teatro d’impresa portata a Padova con l’azione pilota realizzata dalla Camera di Commercio e dal Teatro Stabile del Veneto, in collaborazione con l’università Ca’Foscari di Venezia, nel 2021 nell’ambito del progetto europeo InduCCI - Cultural and Creative Industries in Traditional Industrial Regions as Drivers for Transformation in Economy and Society. Ad essere protagoniste di questo nuovo progetto sono due imprese padovane, Este Ceramiche e Salumificio Giovanni Fontana, selezionate attraverso un bando dalla Camera di Commercio di Padova. Da ottobre, infatti, con la supervisione scientifica dell’Università di Padova, le due imprese hanno iniziato un percorso di incontri guidati dalla compagnia Barabao Teatro e con la partecipazione degli allievi del Liceo Artistico Modigliani che porterà alla messa in scena dello spettacolo Se puoi sognarlo…, un’originale produzione del TSV che debutterà sul palco del Teatro Verdi di Padova lunedì 27 novembre alle 20.45. Oltre alla produzione di uno spettacolo teatrale che, basandosi su una drammaturgia ispirata alle realtà aziendali, alla loro storia, alla loro esperienza e ai loro prodotti, sia capace di restituire pubblicamente il valore dell’impresa con una modalità di narrazione innovativa, con questo progetto il teatro diventa anche occasione e luogo di incontro fra azienda e scuola. Un’opportunità per i giovani di sviluppare una modalità di pensiero creativo, una delle competenze chiave per assicurare loro un percorso di crescita consapevole. Gli studenti del Liceo Modigliani, infatti, hanno partecipato alla realizzazione dello spettacolo guidati dalla compagnia Barabao alla costruzione della scenografia, alla scrittura della drammaturgia, alla creazione della locandina, avvicinandosi così allo stesso tempo alle realtà aziendali. «Si tratta – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova – di un progetto davvero innovativo, che crea nuove connessioni fra mondo della scuola e imprese del territorio attraverso il linguaggio universale dell’arte scenica. Gli studenti che hanno partecipato hanno avuto l'opportunità di “allenare” – divertendosi - le tante competenze connesse al teatro, ma anche di conoscere da vicino due aziende del territorio, una delle più antiche manifatture d’Europa con una storia che parte dal Settecento e una realtà d’eccellenza della produzione artigianale agroalimentare Made in Italy. Questa iniziativa rappresenta solo una delle azioni promosse dalla Camera di Commercio con l’obiettivo di avvicinare scuola e impresa anche attraverso i nuovi linguaggi: in occasione del Salone Exposcuola che si è chiuso nei giorni scorsi, abbiamo premiato gli istituti vincitori del concorso Scuole di Alternanza e Competenze, dedicato ai video che raccontano le esperienze degli studenti in azienda, mentre nel mese di ottobre abbiamo portato gli alunni delle secondarie di primo grado all’interno di quattro aziende del territorio padovano». “Avvicinando le imprese creative a quelle della tradizione, il progetto del Teatro d’impresa si è rivelato uno strumento importante nell’aiutare le realtà imprenditoriali ad innovare la narrazione del proprio patrimonio industriale, dei propri valori, dei luoghi aziendali, delle risorse umane – dichiara Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto –. Per questo motivo abbiamo voluto portare avanti, con alcune differenze rispetto all’azione pilota dello scorso anno, anche per questa stagione un progetto che risponde a uno degli obiettivi della missione del TSV, quello di essere al servizio del territorio.” «Questo progetto è il risultato di una proficua e intelligente collaborazione tra Camera di Commercio, Teatro Stabile del Veneto e Università. Una vera occasione per rilanciare e condividere specificità del territorio e far dialogare scienza e impresa attraverso il teatro, ovvero proporre al grande pubblico contenuti di sviluppo imprenditoriale e scientifico attraverso l’espressione artistica, capace di trasmettere e interpretare in modo innovativo ed efficace.» commenta la prof.ssa Monica Fedeli, Prorettrice con delega alla Terza missione e ai rapporti col territorio. Con Se puoi sognarlo… andrà in scena uno storico e divertente spaccato di quanto accade, al giorno d’oggi, nelle realtà di Este Ceramiche e Salumificio Giovanni Fontana, partendo dalla loro storia, ricca di territorialità e tradizione, restando centrati sulla loro specificità tipicamente made in Italy, ma puntando il dito verso un domani in divenire. Una straordinaria sfida giornaliera in costante trasformazione, una lenta evoluzione per restare al passo con i tempi e, al contempo, rimanendo fedeli a sé stessi. La trasposizione circense che Barabao Teatro propone e dentro la quale lo spettatore viene catapultato vuole essere metafora di riflessione tanto divertente quanto poetica, rispetto al significato, al valore, al coraggio dell’impresa odierna. Un invito a scoprire e perseguire la propria identità, singolarità, unicità rimanendo però in apertura verso un mondo sempre più articolato e multiforme.
Cari abbonati, Come saprete, grazie al sostegno e alla collaborazione del Comune di Padova e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in questi giorni sono in corso i lavori di sistemazione della sala del Teatro Verdi che comporterà la sostituzione delle poltrone. Prima di smaltire le vecchie sedute abbiamo pensato a voi: se volete conservare la vostra poltrona come ricordo potete portarla a casa con voi. Se siete interessati vi avvisiamo che per motivi strutturali le poltrone possono essere ritirate solamente a coppie. Vi aspettiamo il 23 agosto dalle 17:30 alle 19:30 in foyer per il ritiro. Il restyling delle poltrone Nuove poltrone, restyling del foyer e un incremento delle dotazioni tecniche con audio, luci e wifi nelle aree aperte al pubblico per un teatro sostenibile, inclusivo e innovativo. Sono questi gli obbiettivi a cui tendono gli interventi di rinnovamento del Teatro Verdi di Padova che il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale sta portando avanti con il contributo del Comune di Padova e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Un progetto che aspira ad offrire una maggiore accessibilità di tutti gli spazi della storica sala, rendendola sempre più un luogo aperto a tutta la cittadinanza. Dalla sostituzione delle poltrone della platea con l’acquisto di nuove sedute ergonomiche e amovibili che renderanno la sala uno spazio polifunzionale e accessibile anche a persone con disabilità, agli interventi nel foyer tra cui la dotazione di una nuova illuminazione a led, all’efficientamento dell’impianto acustico, tutti i lavori in corso sono stati progettati tenendo conto dell’utilizzo di tecnologie per il risparmio energetico e saranno finalizzati a migliorare le condizioni di conservazione del teatro e a incrementarne la fruizione pubblica.
Nato nel 2012 Fabulamundi è un progetto curato da PAV, società romana attiva da anni nelle performing arts, che vanta una rete di collaborazioni diffusa in diciotto paesi europei di cui dieci partner ufficiali (Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Spagna) e otto gemellati (Portogallo, Islanda, Scozia, Finlandia, Paesi Bassi, Repubblica Slovacca, Bosnia Erzegovina e Turchia). Una mappatura autoriale che ad oggi può contare su un archivio digitale di 1100 testi di drammaturghe e drammaturghi internazionali in rappresentanza di 16 paesi e 1664 traduzioni in 24 lingue. Nell’autunno del 2022 Fabulamundi ha ottenuto per la quarta volta il finanziamento di Europa Creativa con New Voices, un percorso triennale (2023-2025) rivolto interamente alle nuove generazioni in formazione in cui oggi fa il suo ingresso anche il TSV-Teatro Nazionale come partner associato. Un osservatorio di scritture, di dispositivi di formazione e di creatività, che investe nelle nuove generazioni e nei processi creativi con l’obiettivo di avvicinarle alla drammaturgia contemporanea. Cuore dell’azione progettuale 2023 di Fabulamundi New Voices sono, infatti, le giovani generazioni di autrici e autori europei che avranno l’opportunità di crescere, formarsi e circuitare grazie alla costituzione di una comunità artistica internazionale di riferimento. Sostenere la drammaturgia contemporanea europea e il suo ricambio significa non solo creare occasioni di promozione e produzione della creatività emergente ma favorire la crescita di un ecosistema intergenerazionale di confronto e di scambio. Ponendo sempre grande attenzione all’equilibrio di genere, alla sostenibilità e alla digitalizzazione come capisaldi del proprio paradigma costitutivo. Dopo una prima settimana di incontri già svolta lo scorso giugno a Roma, nell’arco del triennio la community internazionale di 19 drammaturghi e drammaturghe di New Voices sarà impegnata in un esteso programma di workshop, che coinvolgeranno anche il TSV con i suoi teatri, sviluppati localmente in ciascun paese partner e amplificati a livello internazionale grazie a uno schema di mobilità gemellata. PARTNER FABULAMUNDI NEW VOICES: PAV (Italia - project leader) | Associazione culturale Area06 (Italia) | ITZ - Interkulturelles Theaterzentrum Berlin e.v. (Germania) | European Theatre Convention (Germania) |Theatre Ouvert (Francia) | La Mousson d'ètè (Francia) | Sala Beckett (Spagna) | Teatrul Odeon (Romania) |Universitatea de arte Targu Mures (Romania) | Wiener Wortstatten (Austria) | Culture Action Europe (Belgio) | Divadlo Letì (Rep. Ceca) | Hartefakt fond fondacija (Serbia). ASSOCIATED PARTNERS FABULAMUNDI NEW VOICES: Fondazione Piccolo Teatro Milano-Teatro d'Europa (Italia) | Fondazione Scuole Civiche di Milano (Italia) | Aps Amleta (Italia) | Teatro Stabile del Veneto (Italia) | ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione (Italia) |Associazione Santacristina Centro Teatrale (Italia) |Associazione Teatro di Roma (Italia) |Eccom (Italia) | Teatro Libero Palermo Onlus (Italia) |Artcena (Francia) |Geisslers Hofcomoedianten z.s. (Rep. Ceca) |Teatrul Ariel (Romania) |SisterinArt (Polonia).
Come gli Asteroidi Amor, che sfrecciano sfiorando l’orbita della Terra e di altri pianeti, gli spettacoli di questa rassegna si manifestano in più luoghi della città e connettono mondi diversi portandoci segnali dalla scena contemporanea italiana e internazionale. Nello spazio della nostra convivenza, nel tempo trascorso insieme davanti alla scena, il teatro ci riporta a vivere l'incontro collettivo con i corpi, le parole e le emozioni per farci riflettere sul nostro presente. L'esperienza del teatro ha una forza formidabile e reincanta il mondo. Scopri il programma Un progetto di Fondazione di Venezia. A cura di Susanne Franco (Università Ca’ Foscari Venezia) e Annalisa Sacchi (Università Iuav di Venezia) in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale.
100 alberi per il Col de Foia. In occasione della giornata mondiale dell’ambiente il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale annuncia l’adesione al progetto di imboschimento delle montagne bellunesi, devastate dalla tempesta Vaia, promosso da Arbolia, società benefit di Snam impegnata nel miglioramento dell’ambiente, del territorio e dell’ecosistema attraverso la realizzazione di nuovi boschi urbani. E, in vicinanza dell’avvio della campagna abbonamenti della nuova stagione teatrale che sarà presentata domani (martedì 6 giugno), rivolge un appello agli spettatori per contribuire con un piccolo gesto a un comportamento più sostenibile: ridurre il consumo di carta scegliendo il programma digitale della stagione 23/24. Tra settembre e ottobre il TSV contribuirà alla messa a dimora di 100 alberi partecipando così a un più ampio progetto di rimboschimento del territorio del Col de Foia, nel comune di Alleghe, devastato dalla tempesta Vaia a cui lo Stabile del Veneto tre anni fa aveva dedicato la sua produzione Da qui alla luna. L’intervento di riforestazione porterà, infatti, alla messa a dimora di 25 larici, 5 sambuchi, 25 faggi, 25 aceri europei e 20 sorbi degli uccellatori. Sarà così ricreata un’area verde di circa 2 ettari al fine di ripristinare, con il tempo, le funzioni tipiche del bosco. Arbolia, considerando le condizioni ambientali dell’area, ha selezionato le specie arboree più adatte tra le piante autoctone, in modo da favorire la biodiversità dell’area e l’attecchimento. Inoltre, impiegherà materiale vivaistico nazionale con certificazione di provenienza, prodotto preferibilmente da seme locale. Obiettivo promuovere azioni concrete per il contrasto ai cambiamenti climatici, il miglioramento della qualità dell’aria e la creazione di aree verdi a beneficio delle comunità locali. “Abbiamo accolto con entusiasmo l’opportunità di essere parte di un progetto come questo promosso da Arbolia che ha una ricaduta immediata nel territorio della nostra regione – dichiara Claudia Marcolin, direttore generale del Teatro Stabile del Veneto –. Il nostro teatro ha tra gli obiettivi quello di promuovere la cultura creando valore pubblico assieme ai propri partner pubblici e privati. Ecco perché abbiamo scelto di aprire anche agli abbonati la possibilità di contribuire al nostro impegno in un comportamento più sostenibili per l’ambiente con un piccolo gesto, ossia rinunciando al programma cartaceo della nuova stagione in favore della versione digitale”. A partire dall’8 giugno, al momento della sottoscrizione dell’abbonamento alla stagione 23/24, infatti, gli spettatori avranno la possibilità di scegliere di ricevere, al posto di quella cartacea, la versione digitale del libretto con il programma completo degli spettacoli che verrà consegnato a inizio stagione. D’altra parte la riduzione dell’uso della carta, azione già in parte intrapresa nel corso della stagione 22/23 con la promozione di fogli di sala esclusivamente digitali per gli spettacoli in programma al Teatro Maddalene di Padova, è solo uno degli obiettivi che il TSV si è dato attraverso un processo di trasformazione digitale e di innovazione tecnologica che interessa diversi aspetti dell’esperienza teatrale, dalla produzione alla sua fruizione. Da qualche mese è online il nuovo sito teatrostabileveneto.it, una piattaforma progettata partendo dall’ascolto del pubblico per offrire un’esperienza di acquisto e una navigazione veloce e intuitiva al fine di incentivare la smaterializzazione di biglietti e abbonamenti che ora possono essere acquistati facilmente online. In questo percorso per un teatro più sostenibile rientrano anche gli interventi di rinnovamento dei Teatri, l’installazione di nuove lampade a led nella sala grande del Verdi e nel foyer con una riduzione dei consumi energetici grazie al finanziamento PNRR.
Ieri pomeriggio, nel corso della riunione dell’Assemblea dei Soci, la Regione Veneto, i Comuni di Padova, Venezia e Treviso, le Camere di Commercio di Padova, Venezia Rovigo e Treviso - Belluno - Dolomiti, la Provincia di Padova, Confindustria Est e Fondazione di Venezia hanno approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2022 del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale. Un bilancio che riporta il TSV ai numeri pre pandemia: il 2022 si chiude con un valore della produzione pari a 10.250.840 euro con un aumento rispetto al 2021 di 2.593.702 euro. Il bilancio chiude dopo gli oneri finanziari e le imposte con un piccolo avanzo di gestione pari a 675,00 grazie ad una continua attenzione ai costi, alla conferma dei contributi dei soci pubblici e privati, a nuovi finanziamenti legati a progetti speciali e al consolidamento di diversi accordi di sponsorizzazione e co-marketing e alla vendita di spettacoli di produzione del TSV presso altri teatri. “Chiudiamo il 2022 con grande soddisfazione – dichiara il presidente del TSV Giampiero Beltotto – . Nonostante un primo trimestre ancora influenzato dalle difficoltà legate alla fine della pandemia, i numeri confermano che l’anno appena concluso, che ci ha visti anche insigniti del titolo di Teatro Nazionale, segna un ritorno ai tempi d’oro. Ringrazio tutti i nostri Soci e tutti i partner istituzionali e commerciali per la fiducia che continuano a riporre nel nostro teatro con un riconoscimento particolare per i Comuni soci che, pur soggetti a tagli nei propri bilanci dovuti alla crisi attuale energetica, hanno voluto mantenere anche per il 2022 gli stessi contributi”. Ottimi sono stati i risultati della campagna abbonamenti (con più di 4000 abbonati alla stagione 22/23) che assieme alla vendita dei biglietti e alla prestazione di altri servizi ha portato a ricavi derivanti dalla mera gestione pari a 3.033.000 euro. A livello finanziario, inoltre, l’ente è riuscito a far fronte agli impegni con le proprie risorse anche attraverso la diminuzione del 19% dei debiti di breve termine. Con 456 aperture di sipario di cui 359 recite di produzioni e coproduzioni, inoltre, il Teatro Stabile del Veneto è tornato ad offrire alle città una programmazione ricca di eventi riportando nei suoi teatri le rassegne di danza e nuovi percorsi che si affiancano agli spettacoli dei cartelloni di prosa. Grazie a progetti innovativi dedicati alla sperimentazione di nuovi linguaggi della scena, inoltre, il TSV si apre sempre di più al coinvolgimento di giovani artisti e alla collaborazione di prestigiose realtà del territorio. Nel corso dell’assembla i Soci hanno infine discusso in modo costruttivo della trasformazione del Teatro da associazione a fondazione. Un passaggio che potrà essere deliberato entro il 2023 e che porterà a maggiori benefici facilitando nuovi accordi di sponsorizzazione privata.
Il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato ieri il decreto di nomina del Consiglio superiore dello spettacolo, tra i nuovi componenti anche Franco Oss Noser, il presidente di Agis Triveneta, già membro del CdA del Teatro Stabile del Veneto. “Salutiamo con gioia la notizia della nomina di Oss Noser come componente del Consiglio Superiore dello Spettacolo – dichiara Giampiero Beltotto, il presidente del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale –. Un grande amico del teatro, che tanto ha fatto e tanto sta facendo per lo spettacolo dal vivo e a cui auguriamo buon lavoro nell’affiancare il Ministro della cultura nell’elaborazione e nell’attuazione delle politiche a sostegno del nostro settore”.