Dopo il successo delle scorse edizioni, torna Universerìe, il format teatrale ideato e diretto dalla Compagnia Amor Vacui in collaborazione con il TSV che ha l’obiettivo di portare in scena il mondo universitario. Un instant drama che si ispira ai dispositivi delle serie tv composto da quattro episodi e una maratona finale dell’intera stagione, che rende protagonisti le studentesse e gli studenti universitari, coinvolte in prima persona come autrici/autori e attrici/attori. La nona stagione di Universerìe vuole esplorare un tema fondamentale: le relazioni. Con se stessi, con gli altri, con la città di Padova, con il futuro. Il teatro si trasforma in un mezzo per raccontare la scoperta di sé stessi e degli altri, esplorando che cosa ci fa arrabbiare, che cosa ci spaventa, cosa cerchiamo e che cosa procrastiniamo e quante volte cambiamo idea in questi anni in cui iniziamo a definirci attraverso un percorso di studi e attraverso le persone che incontriamo e con cui creiamo o non creiamo un legame. Verrà realizzata una serie teatrale di quattro episodi, scritti ed interpretati direttamente dalle studentesse e dagli studenti. Il progetto prevede un laboratorio di drammaturgia, uno di messa in scena e uno dedicato ai social media che seguirà passo a passo il percorso di prove e di messa in scena. Le quattro puntate saranno poi riunite in un unico spettacolo conclusivo a comporre un autoscatto della generazione universitaria. Il Bando è rivolto prevalentemente a studentesse e studenti universitari, ma anche a dottorande/i assegniste/i, specializzande/i, ricercatrici e ricercatori, professoresse e professori, personale tecnico e amministrativo e a tutte e tutti coloro che, a vario titolo, abbiano un rapporto formalizzato con l’Università di Padova. Termine per le candidature: 5 marzo 2025
Un Goldoni noir che non ci si aspetta, quello de La Moglie Saggia diretto da Giorgio Sangati, spettacolo nato da un progetto internazionale della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale con il Teatro Nazionale Croato di Fiume - HNK Rijeka che ha debuttato sabato 1° febbraio, in prima assoluta al Teatro Ivan Zajc, dove resterà in scena fino al 5 febbraio. Lo spettacolo è stato accolto con successo dal pubblico che ha gremito il teatro facendo registrare il tutto esaurito con una forte presenza della comunità nazionale italiana di Fiume. Tra i partecipanti la Console Generale a Fiume Iva Palmieri, la Sovrintendente del Teatro Nazionale Croato Ivan Zajc Dubravka Vrgoč, la direttrice generale del TSV Claudia Marcolin, il Presidente della Giunta Esecutiva dell'Unione Italiana, Marin Corva, il Direttore artistico del Dramma Italiano, Mirko Soldano e alcuni rappresentanti dell'Ambasciata italiana in Croazia e dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Il teatro quarnero è da sempre vicino alla commedia goldoniana grazie al ruolo fondamentale che ha avuto nella storia del teatro europeo e alla storica influenza culturale veneziana in tutta l'area adriatica. Sul palcoscenico, il cast degli interpreti composto da Camilla Semino Favro, Ivan Alovisio, Olga Rossi, Aurora Cimino, Riccardo Gamba, Stefano Maria Iagulli, Giuseppe Nicodemo, Alberto Olinteo e Andrea Tich, così come i collaboratori alla regia per le scene, Marco Rossi e Francesca Sgariboldi, le luci, Dalibor Fugošić, i costumi, Manuela Paladin, e le musiche, Giovanni Frison, sono stati impegnati in un’esperienza di stretta collaborazione tra attori, attrici e maestranze sia del dramma italiano di Rijeka sia del Teatro Stabile del Veneto. Il risultato è un progetto internazionale strettamente condiviso tra i due enti co-produttori. L’argomento della pièce è incredibilmente serio: il conte Ottavio, in preda a una nuova passione per la marchesa Beatrice, decide di liberarsi della moglie Rosaura, figlia del mercante Pantalone. Lei, però, con la sua intelligenza fuori dal comune non si arrenderà facilmente e userà il teatro come raffinato strumento di difesa. Scritta nel 1752, quando Goldoni era in procinto di lasciare il Teatro Sant’Angelo, La Moglie Saggia è un vero e proprio thriller psicologico che tiene il pubblico col fiato sospeso, ma anche un’opera corale che racconta di un mondo violento ed individualista (a partire dai falsi amici Lelio e Florindo pettegoli e scrocconi) e mescola magistralmente tragedia – sfiorata - e commedia. Alla vicenda principale, infatti, si intreccia quella più leggera dei servi, con l’immancabile Arlecchino - qui stranamente svanito - e la coppia Corallina-Brighella che, a differenza dei padroni, vive una relazione decisamente più orizzontale introducendo, con largo anticipo sui tempi, una visione meno squilibrata dei rapporti di coppia. “Con questa anti-Locandiera pienamente borghese (l’anno di composizione è lo stesso) assistiamo a un passo significativo verso il dramma moderno e suoi labirinti interiori – scrive Giorgio Sangati nelle sue note di regia -. È un Goldoni horror, più nordico che mediterraneo, un thriller psicologico che anticipa Ibsen e tiene il pubblico col fiato sospeso, ma anche un’opera corale che racconta di un mondo violento e individualista e mescola magistralmente tragedia e commedia”. Sangati, vero e proprio cultore dell’opera di Carlo Goldoni di cui ha messo in scena in precedenza Arlecchino, il servitore di due padroni e Le donne gelose, ha affidato il ruolo di Rosaura, la moglie saggia, a Camilla Semino Favro, già premio Mariangela Melato nel 2015 e poi Le Maschere del Teatro come miglior attrice nel ‘19, artista poliedrica di teatro, cinema e TV – (sul grande schermo in Mia Madre di Nanni Moretti e L’ultima notte di Amore di Andrea De Stefano). Ottavio è Ivan D’Aloisio, protagonista ne I Demoni di Dostoevskij per la regia di Peter Stein (premio UBU miglior spettacolo 2010) e reduce dalla fortunata pièce Clitennestra di Roberto Andò nella scorsa stagione, anche lui volto televisivo ha preso parte a serie come il Commissario Montalbano, Doc nelle tue mani, Don Matteo, mentre al cinema è stato diretto da Mario Martone, Marco Cassini, Francesco Bruni e Dario Argento. Olga Rossi, in scena è la marchesa Beatrice, attrice di esperienza ha lavorato con maestri come Massimo Castri, Giancarlo Cobelli, Carmelo Rifici e Luca Ronconi e nell’ultimo anno ha preso parte agli spettacoli The City di Martin Crimp e Macbeth di Shakespeare entrambi con la regia di Jacopo Gassmann. Al cinema ha lavorato con Gabriele Salvatores, Rocco Pappaleo, Giuseppe Loconsole, Eugenio Cappuccio, mentre per il piccolo schermo da citare la sua partecipazione alla serie Netflix La legge di Lidia Pöet. Le scene offrono allo spettatore un cantiere drammaturgico, uno spazio conteso, una trappola per topi funzionale e pericolosa. I costumi, pur mantenendo una linea storica, si spoglieranno dei decori per raccontarci personaggi con sfumature contemporanee. Dopo un tour nelle città istriane di Fiume, Pola e Pirano lo spettacolo approderà nella culla naturale del Teatro Goldoni di Venezia per il suo debutto italiano per poi chiudere la tournée al Teatro Verdi di Padova.
Ieri sera, 16 gennaio, in occasione dell’apertura della rassegna Angolazioni 2025 è stato annunciato il vincitore del premio produzione da parte del TSV, selezionato tra i progetti presentati dalle compagnie padovane nell’ambito di AngolAzioni 2024: HANNAH E LA SHOAH Abracalam IN FONDO AL BUIO Michele Angrisani 63AZIONI Carichi Sospesi SEI PERSONAGGI PIU' UNO, IN CERCA D’AMORE Ottavo Giorno LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR TOP - Teatri Off Padova LA ROTTA DELLO STOCCO Teatro Laterale. La commissione, composta da Filippo Dini (Direttore Artistico del TSV – Teatro Nazionale), Carlo Mangolini (Responsabile Sviluppo Artistico del TSV – Teatro Nazionale) e Silvia Zampieron (Responsabile Produzione e Programmazione del TSV – Teatro Nazionale) ha scelto di conferire il premio di produzione a IN FONDO AL BUIO di Michele Angrisani, che avrà l’opportunità di presentare una versione aggiornata del progetto presso il Teatro Maddalene nei giorni 30 e 31 maggio 2025. Lo spettacolo è stato scelto come vincitore con le seguenti motivazioni: Per aver saputo recuperare una vicenda, quella dell’assassinio di Matteo Toffanin, che si è tragicamente consumata a Padova ma che è rimasta per troppo tempo sconosciuta in questo territorio, capovolgendo un tabù linguistico e culturale: il Veneto come terra di mafia. Per il coinvolgimento in fase di evoluzione del progetto di due artisti di rilevanza nazionale come l’attore Giancarlo Previati e lo scenografo Antonio Panzuto, arricchendo l’iniziale monologo di Giulia Briata sia dal punto di vista drammaturgico che sul piano dell’impianto scenico. La commissione ha comunque segnalato l’alta qualità di tutte le proposte presentate, auspicando di proseguire questo percorso condiviso tra Teatro Stabile del Veneto e Compagnie professionali padovane che già nell’edizione 2025 troverà nuove modalità di affiancamento. IN FONDO AL BUIO Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin. Con Giancarlo Previati e Giulia Briata Drammaturgia e regia Michele Angrisani Scenografia Antonio Panzuto Luci Paolo Pollo Rodighiero Musiche Sergio Marchesini Assistente alla scenografia Sofia Rampon Foto di scena Serena Pea e Lamberto Gozzo Lo spettacolo narra una vicenda avvenuta a Padova il 3 maggio 1992, quando due ragazzi poco più che ventenni, Matteo Toffanin e Cristina Marcadella, sono stati vittima di uno scambio di persona che è costato la vita di Matteo, a soli 23 anni. Matteo aveva chiesto in prestito allo zio, Luigi, la Mercedes bianca per trascorrere quella giornata al mare. Trent’anni dopo quella terribile sera, Cristina e Luigi rivivono il dolore, ripercorrendo quanto accaduto. La drammaturgia e la messa in scena, a partire da un lavoro di ricerca su documenti giudiziari e interviste orali, rappresentano i fatti accaduti, prima e dopo il buio. Si può morire innocenti di mafia, in Veneto. In quel 1992. E la storia di Matteo, Cristina e Luigi parla a tutti noi. Perché tutti noi potevamo e possiamo essere come loro.
La storia prevede lunghe stagioni di continuità e improvvise rotture, spesso agevolate, se non scatenate, dall’azione di singoli uomini e singole donne che mettendo in discussione i costumi, le mentalità, le regole, aprono orizzonti nuovi di possibilità. Ai ribelli che sono riusciti a cambiare radicalmente il corso degli eventi, a coloro che ci hanno provato e a coloro che hanno immaginato strade diverse da quelle battute, è dedicato questo nuovo ciclo di “Lezioni di Storia”. Ricostruire il pensiero e l’azione di quattro grandi figure del passato vuole essere un’esortazione a coltivare la speranza di un cambiamento sempre possibile. Il 9 febbraio sarà Vito Mancuso ad aprire il ciclo, con un interrogativo: Gesù intese esplicitamente essere un ribelle? Sì, perché venne giustiziato per la sua dura contestazione della tradizione religiosa. E no, perché la sua ribellione fu il risultato di una più profonda obbedienza. Quale? A cosa? E cosa significa oggi per noi? Il 23 febbraio Maria Giuseppina Muzzarelli racconterà la figura storica, il carisma e la personalità complessa di Giovanna d’Arco: molte le domande ancora aperte su questa giovane in armi arsa sul rogo a 19 anni. Il 9 marzo Luigi Mascilli Migliorini condurrà il pubblico nel mondo di Robespierre, beneducato avvocato di una cittadina di provincia, simbolo della Rivoluzione francese – delle sue illusioni e dei suoi orrori. Sarà infine Costantino D’Orazio a chiudere il ciclo il 30 marzo con una lezione su Frida Kahlo, che esplorando la complessità dell’identità di genere dipinse il suo corpo, le cicatrici, il dolore e la vulnerabilità. Biglietti a 7€ in vendita dal 15 gennaio ore 10.30 per i primi due appuntamenti: 9 febbraio >> https://www.teatrostabileveneto.it/spettacolo/1158_858_ges___la_rottura_della_legge#acquista 23 febbraio >> https://www.teatrostabileveneto.it/spettacolo/1159_858_giovanna_d_arco__una_donna_in_armi#acquista 9 marzo >> https://www.teatrostabileveneto.it/spettacolo/1160_858_robespierre__al_cuore_della_rivoluzione_#acquista 30 marzo >> https://www.teatrostabileveneto.it/spettacolo/1161_858_frida_kahlo__maestra_di_libert_#acquista Il ciclo è ideato e progettato dagli Editori Laterza, promosso dal Comune di Padova e realizzato con il supporto del Teatro Stabile Veneto. Media partner dell’iniziativa: “il Mattino di Padova” - Nord Est Multimedia.
Dal 16 gennaio al 1 febbraio 2025 si terrà al Teatro Maddalene la rassegna teatrale “AngolAzioni - scorci dalla scena padovana” Questa seconda edizione, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e il Teatro Stabile del Veneto, torna ad animare l’ex chiesa di Via San Giovanni di Verdara anche per il 2025 con il coinvolgimento di sei compagnie teatrali professionali padovane che da anni sonoimpegnate nel territorio con proposte originali e innovative nel panorama della ricerca contemporanea. La selezione degli spettacoli, curata da Paolo Caporello del Teatro Laterale, rappresenta una proposta culturale che intende affrontare le grandi tematiche del nostro tempo: l’immigrazione, la crisi climatica, il mondo del lavoro, le diverse declinazioni dell’essere, l’importanza della memoria storica e la solitudine metropolitana, ne sono un sintetico esempio. Il primo appuntamento in programma sarà il 16 gennaio con lo spettacolo “BINARIO VIVO” (Produzione TOP-TEATRI OFF PADOVA); seguirà il 18 con “STORIE IN UN BICCHIERE. VITA ED OPERE DI ERNEST HEMINGWAY” (Produzione BELTEATRO); giovedì 23 in scena “MY BODY IS A CAGE – LA PERFEZIONE È UN FALSO E RENDE PAZZI” (Produzione CARICHI SOSPESI/ COOP VITE VERE DOWN DADI); sabato 25 sarà la volta di ALTRE TEMPESTE (Produzione ABRACALAM); il 30 andrà in scena “LA CLASSE ESTINTA” (Produzione compagnia ANGRISANI). Il 1 febbraio a chiusura della rassegna ci sarà “ANIMALI NOTTURNI “(Produzione TEATRO LATERALE) “ANGOLAZIONI” vuole essere una proposta teatrale concepita come occasione di crescita, individuale e collettiva promovendo situazioni inclusive capaci di fare Comunità e agevolare i confronti di idee e di esperienze. Biglietto unico 10,00 euro Prenotazione online: https://oooh.events/ Inizio spettacoli: ore 21.00 Biglietti disponibili dalle ore 20.00
Con l’anno 2025 “Mythos”, il festival di teatro classico di Treviso ideato da Tema Cultura, aprirà a nuove collaborazioni che segnano l’ingresso nella piena maturità della rassegna, pur anagraficamente giovane, dato che quella che verrà sarà la quarta edizione, improntata ad esplorare il tema “Héroes – Uomini e Dei”. “Sono quegli eroi raccontati da Omero e dai grandi classici”, commenta Giovanna Cordova, fondatrice di Tema Cultura e ideatrice del festival, “perché ancora oggi, anche se può sembrare un controsenso, gli eroi ci aiutano a capire di che cosa siamo fatti, aprendo nuove prospettive di pensiero e discussione”. La direzione artistica di Giovanna Cordova condivisa con Carlo Mangolini del Teatro Stabile del Veneto ha impresso un cambio di passo al festival, con la creazione di una rete territoriale a livello regionale che, oltre alla città di Treviso, coinvolgerà anche Venezia, Padova, la pedemontana trevigiana con Pieve di Soligo e il comune di Possagno con la Gipsoteca Antonio Canova. In questo modo la cultura classica diventa il collante di territori e realtà diverse, nonché apre altri scenari mettendosi a disposizione di nuovi pubblici. Seconda importante novità: a partire dal 2025 il festival diventerà centro di produzione dedicato alla drammaturgia contemporanea. Primo impegno sarà lo spettacolo “Achille e gli altri – Rapsodia d’eroi”, che andrà in prima assoluta il 19 marzo al Teatro Mario Del Monaco, per essere poi replicato il 3 aprile al Teatro Careni di Pieve di Soligo, il 9 aprile al Teatro delle Maddalene di Padova e il 13 aprile alla Gipsoteca Canoviana di Possagno. Con una regia all’avanguardia, al centro del testo, elaborato da Giovanna Cordova, l’azione teatrale viene affiancata da un parallelo racconto cinematografico, realizzato in presa diretta sulla scena da un videomaker, in modo da offrire agli spettatori un doppio binario visivo e narrativo. In scena i giovani attori di Tema Cultura Academy, con l’intervento di Caterina Simonelli e le coreografie di Silvia Bennet. Originale anche la colonna sonora, composta ed arrangiata dal maestro Attilio Pisarri ed eseguita “live” sul palco dai docenti del “Manzato”. La quarta edizione, inoltre, consolida le “alleanze” già positivamente sperimentate negli anni scorsi: il Comune di Treviso, presente con l’assessorato alla Cultura-Turismo e l’assessorato alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili; il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale che ospiterà gli eventi nel Teatro “Mario Del Monaco”; la scuola per attori dell’Accademia teatrale Carlo Goldoni; il gruppo Classici Contro; l’Università Ca’ Foscari -Dipartimento Studi Umanistici di Venezia, l’Associazione musicale “Francesco Manzato”, i Musei Civici trevigiani, la Brat biblioteca per i ragazzi, il Premio Comisso under 35 – Rotary Club, l’Associazione Amici di Giovanni Comisso e Il Teatro La Stanza. Tema Cultura ha così tessuto una rete di partner a livello regionale, a cui si aggiunge il patrocinio della Provincia di Treviso, Regione Veneto e Confindustria Veneto Est. Fondamentale sarà la presenza di Banca Prealpi SanBiagio, che sostiene il festival dalla sua prima edizione e che anche quest’anno ha rinnovato la vicinanza alla manifestazione. L’assessore alla Cultura e Turismo Maria Teresa De Gregorio sottolinea così il sostegno della Città di Treviso al progetto di Tema Cultura: “Mythos 2025’ rappresenta un esempio virtuoso di come il teatro classico possa rinnovarsi e rispondere alle esigenze del pubblico contemporaneo, senza perdere il legame con la tradizione. Questa edizione rappresenta un invito a esplorare il significato dell’eroismo nelle sue molteplici sfaccettature, intrecciando linguaggi artistici e culturali diversi. L’espansione a livello regionale e le collaborazioni con realtà prestigiose sono una testimonianza del valore e del potenziale di questo festival, che si conferma un punto di riferimento per la cultura in Veneto” “Sosteniamo Mythos perché crediamo nella valorizzazione della cultura classica e dei suoi valori universali e vogliamo promuovere l’innovazione artistica nel territorio. Questa manifestazione, che unisce tradizione e modernità, rappresenta un esempio virtuoso di come le sinergie tra istituzioni, imprese e associazioni possano arricchire la comunità”, afferma Rossella Maset, responsabile Relazioni Esterne di Banca Prealpi SanBiagio, “Siamo particolarmente orgogliosi di continuare ad accompagnare Mythos, giunto alla quarta edizione, dedicata al tema Héroes – Uomini e Dei, e di promuovere un progetto che non solo celebra l’arte teatrale, ma coinvolge le scuole, i giovani e luoghi simbolo del nostro patrimonio culturale regionale”. Le sei sezioni dei “Classici” “Classici a teatro”. Questa è la parte più ponderosa del festival per numero di date, contenuti e artisti coinvolti. I palcoscenici si moltiplicano, poiché le opere teatrali e i reading - spettacolo si terranno al Mario Del Monaco e al Teatro La Stanza di Treviso, al Teatro Goldoni di Venezia, al Teatro delle Maddalene di Padova, al Careni di Pieve di Soligo e alla Gipsoteca Canoviana di Possagno. Nell’edizione del 2024 gli appuntamenti al Del Monaco e nel suo ridotto hanno segnato il tutto esaurito, confermando il successo delle proposte di Tema Cultura, organizzate con la stretta collaborazione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, che nel 2025 sarà rafforzata da una programmazione condivisa e dalla partnership strutturata con l’Accademia teatrale Carlo Goldoni, che ogni anno realizzerà un titolo legato al teatro classico. “Il Festival Mythos è un modello di successo in cui il TSV crede fortemente. In questa nuova edizione, infatti, non solo abbiamo ampliato la programmazione con grandi nomi del teatro italiano, da Pennacchi a Guanciale e Alessandro Preziosi, che saliranno sul palco del Teatro Del Monaco, ma abbiamo anche l’ambizione di estendere questo progetto a livello regionale”, dichiara Carlo Mangolini, responsabile dello sviluppo artistico del TSV – Teatro Nazionale, “Il festival Mythos nasce a Treviso e qui, grazie al lavoro di Giovanna Cordova e dell’amministrazione comunale, ha il suo cuore pulsante, ma abbiamo voluto inserire anche nel cartellone dei teatri Verdi di Padova e Goldoni di Venezia due appuntamenti e, in quanto sistema regionale, contiamo di dare il nostro contributo al fine di favorirne ulteriormente lo sviluppo”. “Mythos 2025” al Teatro Mario Del Monaco accenderà i riflettori su attori di fama nazionale, a Treviso con le loro ultime produzioni: Alessandro Preziosi (21 gennaio) sarà il solo protagonista de “Il Poeta e la sua Diva”, che scava nell’appassionato sodalizio tra Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse; Andrea Pennacchi (15-16 aprile) va in scena con “Una piccola Odissea”; Lino Guanciale (15-16 maggio) affronterà “Napoleone la morte di un dio”, testo scritto e diretto da Davide Sacco, tratto da un saggio di Victor Hugo. Quattro sono i reading-spettacolo in programma a Treviso (inizio ore 20), con le letture teatralizzate a cura dei giovani attori di Tema Academy, gli interventi musicali dell’associazione “Manzato” e l’apporto di Classici Contro – Ca’ Foscari. Saranno preceduti (ore 19) dall’aperitivo di benvenuto accompagnato dalla musica live, sempre con il “Manzato”. Martedì 14 gennaio la quarta edizione di “Mythos” sarà aperta da “Arianna, ovvero le eroine di D’Annunzio”, in cui Alberto Pavan, docente di materie classiche al Liceo Canova, racconterà di Arianna e Fedra, sorelle nel mito, che nelle opere del “vate” si tramutano in poli femminili opposti (platea teatro Del Monaco). Seguiranno martedì 6 febbraio “Nella stanza dell’imperatore”, dal romanzo di Sonia Aggi, finalista del Premio Comisso under 35 – Rotary Club (Teatro “La Stanza”); l’11 marzo arriva “Memorial” con Rosella Pretto, uno scavo nell’Iliade tratto dal capolavoro della poetessa Alice Oswald (ridotto Teatro Del Monaco); chiude il 6 maggio “A che cosa (non) servono gli eroi?” con Filippo Dini (direttore artistico del TSV), Filippomaria Pontani e Tommaso Montanari (platea teatro Del Monaco). Il debutto di “Mythos” a Venezia. Il festival farà il suo ingresso nella scena culturale veneziana martedì 29 aprile (ore 20) al Teatro Goldoni, proponendo “Eroine. L’anomalie nécessaire”, reading-spettacolo con Marcella Farioli, che per l’Universitè Paris Créteil si è occupata del mito e della storia nella letteratura greca, tra l’era arcaica e l’età classica. Per il festival porterà sul palco il suo saggio “L’anomalie nécessaire”, pubblicato da Ca’ Foscari University Press (2024), ricerca scientifica sulle donne tra il mito e il teatro di Atene, costruita con una prospettiva inedita. Attraverso una selezione di scritti antichi e moderni, proposti dalle voci di Tema Academy, Marcella Farioli farà comprendere la dimensione della “questione femminile” in epoca antica e moderna, tra pregiudizi, sospetti e drammi. Anche il reading di Venezia si svolge con la collaborazione di Classici Contro e del “Manzato”. “Eroi danteschi – Tra passato e presente”. Un’altra novità della quarta edizione, che nasce dalla collaborazione di recente avviata da Tema Cultura con la Società nazionale Dante Alighieri, comitato di Treviso, fondato nel maggio del 1900. L’incontro con la storica istituzione culturale si tradurrà in un ciclo di tre reading – spettacolo al Teatro “La Stanza” di via Pescatori: “Farinata degli Uberti. Amor di patria” (4 febbraio), “Manfredi. Eroe Ghibellino” (11 febbraio) e “Piccarda Donati. Eroina della rinuncia” (18 febbraio). Eroi danteschi affidati alla narrazione del professor Giorgio De Conti, consigliere della Società Alighieri di Treviso. Letture teatralizzate a cura di Tema Cultura e interventi musicali del “Manzato”. “Classici al Museo”. Anche la prossima edizione mette in calendario una delle sezioni più seguite del festival, il cui programma sarà svelato nei primi mesi del 2025. Ulteriormente ampliata per numero di eventi, “Classici al museo” creerà una programmazione comune che metterà in rete i Musei Civici di Treviso con la Gipsoteca Canova di Possagno, avvalendosi della collaborazione di Confindustria Veneto Est per un appuntamento ospitato nella sede di Palazzo Giacomelli. “Classici in musica”. La sezione toccherà trasversalmente tutti gli eventi del festival di teatro classico. Non ci saranno concerti, come nella terza edizione, bensì il pubblico verrà coinvolto in un percorso musicale continuo, strettamente connesso con quanto andrà in scena. Un fluire di musiche classiche e moderne grazie al fondamentale contributo dell’associazione musicale “Francesco Manzato”, presente nelle varie date con i propri docenti e con gli allievi. Saranno quest’ultimi ad introdurre il pubblico ai reading-spettacolo al Teatro Del Monaco; la musica accompagnerà gli interventi di scrittori e cattedratici, nonché le letture dantesche e gli appuntamenti nei musei. E ancora la musica coinvolgerà le scuole superiori di Treviso, per sottolineare la grandezza delle eroine omeriche nell’ambito del laboratorio “Aletheia”, curato dall’Università Ca’ Foscari, previsto il 16 aprile a Santa Caterina. Infine, il lavoro più impegnativo per il “Manzato” sarà la composizione della colonna sonora di “Achille e gli altri – Rapsodia d’eroi”. “Classici a scuola”. Prosegue, con la collaborazione dell’assessorato alle politiche giovanili e pubblica istruzione della Città di Treviso, la sezione che si rivolge alle nuove generazioni, con l’intento di far riscoprire ai giovani l’attualità del testo classico, offrendo loro nuove modalità di interpretazione dei valori fondanti della cultura classica. Già sperimentato con successo nell’edizione 2023, il progetto sarà incrementato con la organizzazione di tre laboratori articolati in cinque sessioni, a titolo gratuito per le scuole superiori che vi aderiscono. Obiettivo: introdurre il pensiero degli autori classici in quegli istituti scolastici che non contemplano questa materia nei piani di studio, farcendo agire in prima persona gli allievi. Al termine dei laboratori è prevista la restituzione finale al Teatro “La Stanza”. Il progetto di Tema Cultura comprende i laboratori “Una finestra sul futuro. Nuovi eroi del web: generazione zero e intelligenza artificiale” e “Finestre di conoscenza: prima della prima”, cinque incontri nelle scuole in preparazione agli spettacoli che saranno rappresentati al Teatro Del Monaco. A questo si aggiungerà un esperimento inedito, promosso dal laboratorio Aletheia a cura di Alberto Camerotto e Luigi Spina con l’intervento di Valeria Melis, Katia Barbaresco, Federica Leandro, Ludovica Consoloni, Silvia Bigai, Elisabetta Biondini, Federico Tanozzi ed Enrico Chies. Il progetto innovativo, proposto per la prima volta a Treviso, si terrà il 16 aprile (dalle ore 9 alle 13) all’auditorium Santa Caterina, dove gli studenti delle scuole superiori incontreranno docenti e ricercatori dell’Università Ca’ Foscari. Tema dell’incontro “L’altra Odissea, tutte le eroine e le dee di Ulisse. Dall’epos al teatro”, sulle figure femminili del poema di Omero, dalla dea Atena a Penelope, narrate nello spettacolo “Una piccola Odissea”, che Andrea Pennacchi porterà al Teatro Del Monaco il 15-16 aprile. Letture teatralizzate a cura della compagnia di Tema Academy e degli allievi dell’Accademia Carlo Goldoni. Nell’edizione 2025 la sezione “Classici a scuola” si avvarrà del contributo di due nuovi sponsor: Spazio Agostini e Silverlux. “Classici work in progress”. Tema Cultura ripropone i corsi dedicati a bambini e ragazzi, che nell’edizione 2023 sono stati 145, suddivisi tra gli incontri svolti alla Brat – Biblioteca dei ragazzi e al Teatro “La Stanza”. Il progetto 2025, attivato nelle due sedi, metterà in luce un piccolo grande eroe della letteratura mondiale: “Le Petit Prince” di Saint-Exupery, eroe bambino in grado di parlare anche agli adulti. I corsi (ingresso libero e gratuito) iniziano a gennaio; saranno conclusi dalla restituzione pubblica finale del lavoro svolto dagli allievi, prevista nel mese di giugno.
Con l’edizione del 2024 la rassegna teatrale Asteroide Amor, promossa e ideata dalla Fondazione di Venezia all’interno del progetto Giovani a Teatro 2.0 e curata da Susanne Franco, Delegata della Rettrice alle Attività Teatrali dell’Università Ca’ Foscari Venezia e da Annalisa Sacchi, Direttrice del corso di Laurea in Teatro e Arti Performative dell’Università Iuav di Venezia, in collaborazione con Fondazione Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale, cambia formato e si trasforma in AA@FEM, un festival con un taglio tematico specifico. Asteroide Amor è nata per dare una nuova configurazione al progetto Giovani a Teatro 2.0 che, per oltre un decennio, Fondazione di Venezia ha promosso a favore delle giovani generazioni attraverso un lavoro di formazione e diffusione culturale, rivolgendosi in particolare agli adolescenti e privilegiando contesti di rischio sociale e abbandono scolastico, con proposte e circuiti performativi della scena contemporanea. Il progetto AA@FEM risponde all’attuale emergenza culturale, sociale ed educativa cui stiamo assistendo rispetto alla violenza di genere, la cui eco anche mediatica sta crescendo esponenzialmente grazie a un generale movimento di presa di coscienza da parte delle giovani generazioni. Lo scopo è dunque sostenere e incoraggiare con urgenza queste generazioni nei processi di riconoscimento e segnalazione delle condizioni di discriminazione e rischio. Divulgare e radicare l’educazione sostenendo pratiche di prevenzione attraverso l’azione culturale, politica e comunicativa è una responsabilità che AA@FEM ha assunto pienamente con questa edizione. All’origine del progetto è anche il desiderio di rendere omaggio a Eleonora Duse in occasione del centenario della morte e valorizzarne il ruolo incendiario di donna indipendente e di enorme e riconosciuto talento, cosmopolita e autodeterminata, che proprio nel teatro trovò un mezzo di emancipazione e di espressione capace di proiettarla in una dimensione fortemente prefigurativa anche e soprattutto rispetto alla condizione femminile del suo tempo. La dedica a Duse è declinata nei termini di una possibile genealogia, per tutte le donne passate, presenti e future cui il teatro ha fornito una straordinaria possibilità di libertà e affermazione. Dal 28 novembre al 14 dicembre 2024, AA@FEM offrirà al pubblico una selezione di spettacoli tutti al femminile (regia, coreografia, performance, interpretazione e ideazione) e che mettono al centro temi di sensibilizzazione alla violenza di genere, ma anche questioni di empowerment femminile e pratiche di equità e inclusione. Parte integrante del programma sono anche due workshop, tenuti dalle artiste e dagli artisti coinvolti nel festival e rivolti alle studentesse e agli studenti di Università Ca’ Foscari Venezia e Università Iuav di Venezia. Con il festival AA@FEM Fondazione di Venezia condivide insieme agli altri partner l’impegno ad assumere un ruolo attivo sulla questione di genere affrontando questo delicato tema attraverso il potere dell’arte e in particolare del teatro. Alcune sedi e le collaborazioni di questa edizione 2024 sono in continuità con il passato e dunque molti eventi saranno ospitati da Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta e Teatro Goldoni, M9 - Museo del ’900 a Mestre e Palazzo Trevisan degli Ulivi/Pro Helvetia mentre altri dallo Spazio Punch (Giudecca). Il festival aprirà all’insegna dell’inclusione con uno spettacolo fruibile da un pubblico sordo e non sordo, Monumentum DA di e con Cristina Kristal Rizzo e Diana Anselmo (28/11, Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta), ultima declinazione di un più ampio progetto che interroga le forme della memoria collettiva e del ritorno delle immagini riflettendo sul dispositivo del Monumento come traccia vivente e materia corporea attraverso le possibilità creative e poetiche della Lingua dei segni, alienata e marginalizzata dai processi di potere fonocentrici. Proseguirà con l’atteso ritorno della compagnia Motus con I Saw Light (29/11-1/12, Teatro Goldoni) una produzione TSV – Teatro Nazionale, realizzata con le attrici e gli attori neo-diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni per rendere omaggio a Kae Tempest e sperimentare forme di composizione collettiva e corale che, alle esibizioni dei singoli performer, preferisce la manifestazione delle loro connessioni, attraverso poesie, lyrics, romanzi e testi teatrali. La seconda settimana presso il Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta si susseguono due altri spettacoli: Whitewashing di Rébecca Chaillon e Aurore Déon (3-4/12), che esplora la pratica dello sbiancamento, il razzismo e l’invisibilizzazione delle donne nere all’interno di una società bianca; e I’ll Do I’ll Do I’ll Do di Dewey Dell (5-6/12), che nasce da una ricerca di Dewey Dell attorno al corpo ubiquo, tempo visibile, presente e assente, delle streghe per tessere le trame di un sabba immaginato. Al Teatro Goldoni seguirà Emma Dante che firma la regia e l’adattamento di Re Chicchinella (6-8/12, Teatro Goldoni) una favola parte della raccolta seicentesca Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, con cui indaga l’ottusità del potere e l’avidità e l'indifferenza a cui attinge. La terza settimana inizierà presso lo Spazio Punch con due appuntamenti, ovvero Lesbos2174 di e con Ilenia Caleo e Martina Ruggeri aka Bunny Dakota (9/12), che evoca l’idea di un ‘ionoi’ transcorporeo, tattile, sensibile dove non esistono confini tra i corpi, e SUPERORGANISMO di Industria indipendente (10/12), un luogo fatto di suono, risonanze, voci e vibrazioni, scrittura e pratiche condivise, un altrove attraverso il quale prendersi cura di noi stess* e delle altre, in cui danzare, farsi tatuare, in cui conoscere e riconoscersi come un unico corpo. La danzatrice, coreografa e regista ungherese Eszter Salamon sarà invece presente con un doppio appuntamento: lo spettacolo MONUMENT 0.7: M/OTHERS, un raffinatissimo duetto di danza in cui si esibisce insieme alla madre Erzsébet Gyarmati nella sala M9 Orizzonti di M9 - Museo del ‘900 (11/12); e il suo film più recente intitolato Sommerspiele (12/12, Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta, in collaborazione con la rassegna di film CinemARTa), una fiction surreale sui rapporti tra storia e memoria, che affronta i fallimenti della memoria collettiva come forma di resistenza poetica, l’autonomia delle arti e il rapporto tra sport e nazionalsocialismo. Il festival si concluderà con un concerto/performance in collaborazione con New Echo System/Pro Helvetia in Venice del duo svizzero BUREAU BUREAU, ovvero Sonia Loenne (voce) e Alvin Schwaar (synth) (13/12, Palazzo Trevisan degli Ulivi), che gravita attorno alla musica sperimentale e alla poesia, e Bless this Mess di Katerina Andreou (14/12, Teatro Goldoni), che con il suo primo pezzo di gruppo si chiede come può la confusione diventare uno strumento, una strategia creativa, e dà vita a uno spazio che genera un impeto e un desiderio irrefrenabile di muoversi insieme agli altri. Clicca qui per maggiori informazioni sugli spettacoli e sulla rassegna
Il 28e il 29 novembre Matricola Zero presenta il primo studio del lavoro teatrale nell’ambito del progetto Per Aspera Ad Astra–come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza–Sesta Edizione–avente come capofila la Compagnia della Fortezza di Volterra e realizzato in partnership con il Teatro Stabile del Veneto presso il carcere “Due Palazzi” di Padova, recitato dagli attori-detenuti della sezione Alta Sicurezza (AS1), a cura delle attrici e degli attori dell'Associazione culturale Matricola Zero e con il tutoraggio di Giuliana Musso. Il pubblico interessato potrà partecipare alla recita del 29 novembre. L'ingresso all'Istituto è previsto alle 13,45 e inizio spettacolo alle 14,30. Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo una mail a info@matricolazero.it con oggetto ISCRIZIONE GEPPETTO 29 NOVEMBRE, entro e non oltre il 14 novembre. I posti sono limitati. Crediti Drammaturgia Marco Mattiazzo, Federica Chiara Serpe - con gli attori-detenuti del settore Alta Sicurezza della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova - regia Federica Chiara Serpe aiuto regia Maria Celeste Carobene, Alice Centazzo - ambienti sonori Leonardo Tosini luci Roberto Raccagni burattino L’Aprisogni - Compagnia di teatro di burattini e figura costumi e oggetti di scena Matricola Zero - tutor formativo del progetto Giuliana Musso immagine locandina e diapositive Serena Pea - organizzazione Federica Chiara Serpe, Annalisa Nangamo produzione Matricola Zero, TSV – Teatro Nazionale per il Progetto Per Aspera Ad Astra - Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza - VI Edizione progetto sostenuto e promosso da Acri - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio spa e Fondazione Cariparo a cura di Carte Blanche - Centro Nazionale Teatro e Carcere Si ringraziano inoltre Claudia Chiggio e Roberto Tonon di Area48, Laboratorio Scolpiamo, Teatro Boxer, Alessandro Fassio, Albina per il vestito di Pinocchio
Riprendono gli incontri tra il pubblico e gli interpreti, un’opportunità preziosa per conoscere più da vicino i protagonisti degli spettacoli della stagione. Saranno delle vere e proprie conversazioni tra artisti e spettatori, dove sarà possibile approfondire i temi delle opere e soddisfare ogni curiosità sullo spettacolo in oggetto. Per quanto riguarda il Teatro Verdi di Padova, gli incontri con il pubblico si terranno di venerdì presso il Foyer del Teatro. Gli incontri saranno moderati da Carlo Mangolini. Il primo incontro si terrà venerdì 8 novembre alle ore 18.00 con la compagnia della nuova produzione del TSV I parenti terribili diretta da Filippo Dini. Eventi gratuiti a ingresso libero I prossimi appuntamenti Aspettando Re Lear - 22 novembre ore 18 Re Chicchinella - 13 dicembre ore 18 Cose che so essere vere - 10 gennaio ore 18 Molto rumore per nulla - 24 gennaio ore 18 Il caso Jekyll - 7 febbraio ore 18 L’Anatra all’arancia - 14 febbraio ore 18 La moglie saggia - 21 febbraio ore 18 Perfetti sconosciuti - 7 marzo ore 18 Moby Dick alla prova - 28 marzo ore 18 Sior Todero brontolon - 4 aprile ore 18 L’ultima domenica di agosto - 9 maggio ore 18 Ancora tempesta - 16 maggio ore 18
Riprendono gli incontri tra il pubblico e gli interpreti, un’opportunità preziosa per conoscere più da vicino i protagonisti degli spettacoli della stagione. Saranno delle vere e proprie conversazioni tra artisti e spettatori, dove sarà possibile approfondire i temi delle opere e soddisfare ogni curiosità sullo spettacolo in oggetto. Per quanto riguarda il Teatro Del Monaco di Treviso, gli incontri con il pubblico si terranno di venerdì principalmente presso il Teatro la Stanza in via Pescatori 23 (tranne due appuntamenti - I parenti terribili, Tipi umani seduti al chiuso - che saranno ospitati dal Museo di Santa Caterina (Piazzetta Mario Botter 1). Conduce Giovanna Cordova. Il primo incontro si terrà venerdì 8 novembre alle ore 18.00 con la compagnia dello spettacolo Molto rumore per nulla. Eventi gratuiti su prenotazione obbligatoria a amministrazione@temacultura.it I prossimi appuntamenti I parenti terribili - 29 novembre ore 18 kind of Miles - 13 dicembre ore 18 Cose che so essere vere - 17 gennaio ore 18 Fantozzi - 31 gennaio ore 18 Lo zoo di vetro - 21 febbraio ore 18 Tipi umani seduti al chiuso - 7 marzo ore 18 Iliade - 14 marzo ore 18 Anna Karenina - 28 marzo ore 18 Strappo alla regola - 4 aprile ore 18 November - 11 aprile ore 18 I due papi - 9 maggio ore 18
Riprendono gli incontri tra il pubblico e gli interpreti, un’opportunità preziosa per conoscere più da vicino i protagonisti degli spettacoli della stagione. Saranno delle vere e proprie conversazioni tra artisti e spettatori, dove sarà possibile approfondire i temi delle opere e soddisfare ogni curiosità sullo spettacolo in oggetto. Per quanto riguarda il Teatro Goldoni di Venezia, gli incontri con il pubblico si terranno di sabato e saranno moderati da Diletta Rostellato e Filippo Dini e si terranno presso la Sala Event Pavilion del Fondaco dei Tedeschi. Il primo incontro si terrà sabato 12 ottobre alle ore 17.00 con Hugo Cargiuolo (scenografo), Maria Bonzanigo (compositrice) e Rolando Tarquini (interprete) dello spettacolo Titizé – A Venetian Dream. Eventi gratuiti su prenotazione obbligatoria a fondaco.culture@dfs.com I prossimi appuntamenti Il Milione - 26 ottobre ore 17.00 Molto rumore per nulla - 16 novembre ore 17.00 Re Chicchinella - 7 dicembre ore 16.30 Arlecchino? - 18 gennaio ore 17.00 Don Giovanni - 25 gennaio ore 17.00 I parenti terribili - 8 febbraio ore 17.00 La moglie saggia - 15 febbraio ore 17.00 Buffoni all'Inferno - 1 marzo ore 17.00 Ciarlatani - 8 marzo ore 17.00 Quel che provo dir non so - 12 aprile ore 17.00 Ancora tempesta - 10 maggio ore 17.00 L'ultima domenica di agosto - 17 maggio ore 17.00
Giovedì 7 novembre alle ore 17.30 il Direttore Artistico del Teatro Stabile del Veneto Filippo Dini accompagnerà il tour tattile che consentirà alle persone cieche e ipovedenti di esplorare in modo sensoriale scenografie, costumi e altri elementi fondamentali del suo spettacolo I parenti terribili. Un percorso che permetterà al pubblico di vivere un’esperienza immersiva unica. Per maggiori informazioni e prenotazioni, vi preghiamo di scrivere all’indirizzo mail: accessibile@teatrostabileveneto.it