Care spettatrici e cari spettatori, Vi comunichiamo che, per motivi di salute dell’artista, lo spettacolo Venere Nemica con Drusilla Foer in programma al Teatro Verdi di Padova dal 17 al 21 aprile sarà sostituito dallo spettacolo Secondo Lei di e con Caterina Guzzanti. Gli abbonamenti e i biglietti precedentemente acquistati per lo spettacolo Venere Nemica restano validi per il nuovo titolo. Gli spettatori che hanno acquistato il biglietto potranno chiederne il rimborso entro le ore 18.30 di venerdì 12 aprile. Per i biglietti acquistati in biglietteria il rimborso potrà essere chiesto esclusivamente presso la biglietteria, mentre per i biglietti acquistati online la richiesta dovrà essere effettuata via mail scrivendo a biglietteria@teatrostabileveneto.it
Il CTT – Comitato Teatro Treviso è alla ricerca di tre spettacoli (A, B e C) per GEA.24 – (TRANS)UMANA, l’edizione 2024 del Treviso Contemporary Theater Festival. Gli spettacoli selezionati andranno in scena il 26, 28 e 30 giugno 2024 sul palco del Teatro Mario Del Monaco di Treviso. Il Festival è organizzato da CTT in collaborazione con il Comune di Treviso e con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. La direzione artistica del CTT, per tutti gli spettacoli ospiti, ha deciso di aprire questa call pubblica chiamiAMO. Il tema degli spettacoli cercati dovrà aderire ad una delle seguenti possibilità: -Il concept originario di GEA. (GIOIOSAETAMOROSA), dove per “gioia” e “amore” si intende tutto l’amore e la gioia, sotto qualsiasi forma e accezione, la gioia di vivere e il rapporto con la felicità, il sesso, il dionisiaco come l’ebbrezza che deriva dall’arte sensuale, dall’erotismo, dalla convivialità, lo spirito gaio ed entusiasta, nell’imprevisto, nella condivisione del piacere, nell’irrazionale e nell’impeto creativo; -Il tema specifico dell’edizione GEA.24 – (TRANS)UMANA. La vita è movimento, spostamento, ha bisogno di andare «al di là, attraverso» per essere e mantenersi tale, andare oltre uno spazio e un tempo dove le condizioni per sussistere potrebbero non essere garantite. Biotecnologie, intelligenze artificiali e sviluppo esponenziale della ricerca scientifica promettono di allungare la nostra esistenza, di trans-portarci «al di là» dell’invecchiamento, della malattia e della morte. Il transumanesimo promette di traghettarci verso un’epoca dell’oro, creando un nuovo essere transumano, più avanzato, che attraversa i confini del tempo e dello spazio, del corpo umano e della morte. Contemporaneamente in alcuni angoli remoti del pianeta, invece, si vive ancora grazie alla pratica millenaria di mantenere in vita gli ovini, conducendoli verso pascoli migliori, verso l’acqua. Milioni di persone si spostano per lasciare luoghi e tempi resi invivibili da guerre e surriscaldamento globale, altre vanno al di là del territorio di un corpo che sentono non appartenere loro, si spostano oltre i confini di genere per rinascere e vivere felici. Cosa ci aspetta oltre i confini? Questo movimento ci porta solo verso la vita, o «al di là, attraverso», oltre il concetto stesso di esseri umani? Cosa ci rende umani? La call è destinata, per la scelta degli spettacoli A e B, a singolə artistə o a compagnie professionali (sono esclusi i gruppi amatoriali e i saggi di laboratorio) che operano nel teatro contemporaneo, e più in generale nelle performing arts, appartenenti alla scena teatrale italiana, senza vincoli d’età. Per lo spettacolo C invece la call è rivolta a singolə artistə o a compagnie professionali emergenti e indipendenti (sono esclusi i gruppi amatoriali e i saggi di laboratorio) che operano nel teatro contemporaneo, e più in generale nelle performing arts, appartenenti alla scena teatrale veneta (la compagnia deve essere formata almeno al 50% da persone nate e/o residenti e/o domiciliate nella regione Veneto), senza vincoli d’età. Per maggiori informazioni visita il sito di GEA24
UNIVERSERÌE, il format teatrale ideato e diretto dalla Compagnia Amor Vacui in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale con l’obiettivo di portare in scena il mondo universitario, arriva alla sua ottava edizione. Un instant drama che si ispira ai dispositivi delle serie tv composto da quattro episodi e una maratona finale dell’intera stagione, che rende protagonisti le studentesse e gli studenti universitari, coinvolti in prima persona come autori e attori. Ogni stagione è stata un capitolo unico, una finestra aperta sulle sfide, le vittorie, i fallimenti e i contrattempi degli studenti e delle studentesse dell'Ateneo di Padova. Obiettivo della nuova edizione è catturare l'autenticità delle vite universitarie, mettendo in luce le sfumature di crescita, cambiamento e scoperta che accompagnano questo capitolo fondamentale della vita. L'ottava stagione di UNIVERSERÌE è un invito a esplorare il mondo universitario di Padova a partire dall’esplorazione di se stessi attraverso gli occhi e le storie dei suoi protagonisti: gli studenti e le studentesse Il progetto prevede un laboratorio di drammaturgia, uno di messa in scena, e uno dedicato ai social media che seguirà passo passo il percorso di prove e di messa in scena. Studenti e studentesse parteciperanno, oltre agli incontri di scrittura e messa in scena, ad una prima fase laboratoriale in cui assieme avranno modo di conoscersi e contribuire attivamente alla raccolta dei materiali necessari per la stesura degli episodi. Il Bando è rivolto prevalentemente a studenti e studentesse universitari, ma anche a dottorandi assegnisti, specializzandi, ricercatori, professori, personale tecnico e amministrativo, collaboratori esterni, magnifici rettori, e a tutti coloro che, a vario titolo, abbiano un rapporto formalizzato con l’Università di Padova. La scadenza per la presentazione delle candidature è stata prorogata al 7 marzo 2024
Attori, acrobati, musicisti e interpreti multidisciplinari immersi in universi onirici e rarefatti. Da luglio a ottobre 2024, sul palcoscenico del Teatro Goldoni debutta in prima assoluta Titizé. A Venetian Dream, lo spettacolo ufficiale della Città di Venezia che oggi pomeriggio il Comune di Venezia con il sindaco Luigi Brugnaro e il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale con il presidente Giampiero Beltotto hanno presentato assieme alla Compagnia Finzi Pasca nell’ambito della Bit - Borsa internazionale del turismo a Milano. “Abbiamo investito per ristrutturare il Teatro Goldoni oltre 1 milione e 700 mila euro, che sono tantissimi per un Comune. È stato un grande sforzo per dare alla città un teatro rinnovato, con impianti moderni e sicuri, che ora è gestito da una fondazione che è partecipata anche dalle altre città, Treviso e Padova, oltre alla Regione Veneto, in un’ottica metropolitana - ha dichiarato il Sindaco Luigi Brugnaro -. Questo, secondo me, è un modo per dimostrare che Venezia è aperta, consapevoli che la cultura collega la nostra storia e dobbiamo raccontarla a chi viene in città. Con cultura intendiamo un palinsesto ampio di attività, che vanno dai teatri alla musica sino alle manifestazioni di alto livello che prendono vita all’Arsenale, come il Salone Nautico il Salone dell’Alto Artigianato Italiano che hanno riscosso un grande successo di pubblico. “Siamo grati al Sindaco di Venezia e a tutta l’amministrazione comunale per la fiducia che continuano a riporre nel nostro teatro e per il sostegno che hanno dimostrato nell’appoggiare un progetto così ambizioso come questo spettacolo. Grazie anche alla Regione del Veneto che altrettanto ci crede e ci sta accompagnando nelle più grandi fiere turistiche d’Europa per presentarlo – ha commentato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale –. Un progetto pensato per un teatro che lo scorso anno ha compiuto 400 anni e adesso è pronto per una nuova avventura. Uno spettacolo internazionale realizzato assieme alla Compagnia Finzi Pasca, una compagnia conosciuta in tutto il mondo capace di fare teatro attraverso un linguaggio universale. 4 mesi, una lunga tenitura insieme per un’idea ricca di entusiasmo, per un teatro fatto di divertimento. Uno spettacolo acrobatico che ricrea un tipo di teatro fondato sulla meraviglia e sullo stupore, Titizé. A Venetian Dream è una co-produzione della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e dalla Compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo. Pensato per il rilancio internazionale del Teatro Goldoni di Venezia, il più antico tra i teatri moderni tutt’ora in attività in Italia che lo scorso settembre ha subito un importante intervento di restyling finanziato dal Comune di Venezia in occasione dei suoi 400 anni, come luogo in cui la tradizione veneziana della commedia dell’arte e del teatro di prosa si trasformano in uno spettacolo dedicato a un pubblico intergenerazionale grazie anche all’utilizzo del linguaggio universale della clownerie, della danza, della musica e del teatro acrobatico. Lo spettacolo è scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca, tra i membri fondatori dell’omonima compagnia di base a Lugano in Svizzera, che nei suoi 40 anni di attività internazionale ha realizzato oltre 40 spettacoli, fra cui 3 cerimonie olimpiche, 2 spettacoli per il Cirque du Soleil e 8 opere liriche, che hanno calcato i palcoscenici di circa 600 teatri e festival in 46 paesi di tutto il mondo, per oltre 15 milioni di spettatori. La realizzazione delle scenografie è affidata a Hugo Gargiulo, mentre Maria Bonzanigo è la compositrice delle musiche originali per lo spettacolo, Giovanna Buzzi la costumista e Roberto Vitalini cura i contenuti video. Lo spettacolo è stato presentato agli operatori turistici di tutto il mondo nell’ambito delle principali fiere turistiche europee, dalla TTG di Rimini alla WTM di Londra e sarà poi promosso anche nell’ambito della ITB di Berlino il prossimo marzo, oltre che in questi giorni alla Bit di Milano. Concluse le repliche al Teatro Goldoni di Venezia, dove resterà in scena dal 18 luglio al 13 ottobre 2024 tutte le settimane dal giovedì alla domenica, Titizé. A Venetian Dream continuerà la sua tournée in Italia e in Europa, per tornare poi sul palcoscenico veneziano per l’estate 2025. Scopri di più su Titizé. A Venetian Dream!
Capitali culturali è il titolo della nuova edizione delle “Lezioni di Storia” al Teatro Verdi di Padova dal 18 febbraio al 24 marzo 2024. Quattro appuntamenti dedicati a quattro città che nei secoli si sono fatte portatrici di istanze culturali contenenti elementi di novità che si sarebbero rivelati fondamentali per l’avvenire. Il ciclo è ideato e progettato dagli Editori Laterza, promosso dal Comune di Padova e realizzato con il supporto del Teatro Stabile Veneto. Il 18 febbraio Alessandro Marzo Magno aprirà il ciclo con Venezia, Padova, l’alba dei libri, lo storico condurrà il pubblico nel cuore di Venezia, dove nel Rinascimento inizia una rivoluzione che cambia la lettura, nasce il primo editore della storia e si inaugura l’industria editoriale moderna. Il 3 marzo Valerio Magrelli racconterà Parigi e la cultura maledetta attraverso un viaggio sorprendente negli ambienti culturali della capitale francese nella seconda metà dell’Ottocento, in cui emerge un nuovo modello di intellettuale. Durante la lezione del 17 marzo San Pietroburgo e le avanguardie Paolo Nori si addentrerà nella San Pietroburgo della Rivoluzione d’Ottobre: una fucina di novità, un fermento irripetibile che, nella commistione tra la nuova ideologia socialista e le avanguardie artistiche, irradierà presto l’Europa e il mondo. Sarà Valentine Lomellini a chiudere il ciclo il 24 marzo con Berlino. Storie dalla Guerra fredda, il ritratto di una città che nel Dopoguerra diventa la drammatica incarnazione della divisione del mondo in due blocchi contrapposti, di un dramma umano, politico e culturale che va ben oltre quanto restituitoci dalla letteratura e dalla filmografia. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria dal nostro sito secondo il seguente calendario: 1° lezione Venezia, Padova, l’alba dei libri > prenotazioni dalle ore 10.00 dell'8 febbraio 2° lezione Parigi e la cultura maledetta > prenotazioni dal 22 febbraio 3° lezione San Pietroburgo e le avanguardie Paolo Nori > prenotazioni dalle ore 10.00 del 7 marzo 4° lezione Berlino. Storie dalla Guerra fredda > prenotazioni dalle ore 10.00 del 14 marzo Tutte le lezioni iniziano alle ore 11.00 Ogni utente potrà prenotare al massimo due posti
Treviso, 26 gennaio 2024 – Icona femminile, pioniera della parità di genere nel teatro, inesauribile fonte d’ispirazione per molti artisti del ‘900, Eleonora Duse è stata ed è ancora oggi un modello per intere generazioni di attori e di attrici. In occasione del primo centenario dalla sua scomparsa il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale ha presentato questa mattina al Teatro Mario Del Monaco con il Comune di Treviso DONNADUSE: Eleonora nostra contemporanea, un programma itinerante nel Veneto realizzato in collaborazione con la Regione del Veneto, il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven e l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini per celebrare la prima vera diva del secolo scorso. “La Regione del Veneto sostiene con convinzione questo progetto speciale dedicato ad un’artista che è certamente un'icona femminile, pioniera della parità di genere nel teatro, ma è soprattutto inesauribile fonte d’ispirazione per molti artisti del ‘900. È significativo che a 100 anni dalla sua scomparsa, la “divina” sia ancora oggi un modello per intere generazioni di attori e di attrici – ha commentato l’assessore alla cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari –. Questo progetto oltre a valorizzare una professione è anche un prezioso lavoro di rete che valorizza compagnie e luoghi di spettacolo. Un insieme che ha un valore inestimabile, non solo per il racconto di un’epoca, ma anche per la sua attualità. Eleonora Duse è una nostra contemporanea che ancora oggi ci suggerisce degli spunti di riflessione”. “Treviso si unisce alle celebrazioni del mito di Eleonora Duse, donna che anche nelle sue scelte artistiche e sceniche si è fatta pioniera della parità di genere. Nel cuore e nella sensibilità della Duse c’era il Veneto ed è per questo che anche la nostra Città, grazie al Teatro Stabile, risponde “presente” ospitando questa opportunità di divulgazione e di approfondimento sulla sua vita, peraltro in linea con il dossier della Capitale Italiana della cultura, che permetterà di portare nel territorio artisti di primissimo ordine nel segno di un’attrice divenuta iconica per il suo talento e per la sua capacità di influenzare e scrivere la storia del teatro italiano” ha dichiarato il sindaco di Treviso Mario Conte. “È con orgoglio che oggi presentiamo questo ampio cartellone con cui vogliamo celebrare e raccontare Eleonora Duse, gemma del teatro italiano, una delle icone internazionali che sono durate nel tempo. Abbiamo convogliato tutte le energie in questo progetto che tra il 2024 e il 2025 avrà una diffusione capillare nel Veneto con la collaborazione di tanti soggetti, dal Vittoriale di Gardone al Teatro Ristori di Verona e al Comunale di Vicenza – ha dichiarato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale –. Ecco perché è fondamentale la partecipazione della Fondazione Giorgio Cini, che ha fatto il più grande lavoro di raccolta sulla storia della Duse, ecco perché siamo a Treviso, luogo che insieme ad Asolo più di altri in Veneto richiama il ricordo della Duse. Ringrazio, come sempre, la Regione del Veneto che ha immediatamente accolto questo progetto dimostrandoci fin da subito sostegno e fiducia. Infine, dopo il successo della rassegna itinerante dello scorso anno, ancora una volta puntiamo grazie alla collaborazione con Arteven sul coinvolgimento delle compagnie teatrali per portare la Duse nel territorio”. “Con questo articolato progetto dedicato alla “Divina” prosegue la proficua collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. Con 100 DONNE DUSE - dichiara Massimo Zuin, presidente di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale – creeremo una programmazione diffusa che, tra giugno e ottobre 2004, porterà nelle 7 province numerosi appuntamenti. Andranno in scena gli spettacoli delle compagnie teatrali professionali del Veneto selezionate attraverso un apposito bando, tutte formazioni artistiche che rappresentano una grande risorsa del nostro territorio. Con questi nuovi spettacoli dal vivo contribuiremo a celebrare degnamente la grandezza di Eleonora Duse”. “Abbiamo accolto con interesse e soddisfazione la proposta del Teatro Stabile del Veneto per questo centenario di Eleonora Duse – ha dichiarato Maria Ida Biggi direttrice Istituto per il Teatro e il Melodramma, Fondazione Giorgio Cini –. Ciò che è fondamentale per la nostra Fondazione è la possibilità di lavorare con le nuove generazioni, le Accademie teatrali e portare così la figura della Duse, sia come artista sia come donna e imprenditrice, una figura a tutto tondo, insomma, come modello e inesauribile fonte d’ispirazione per i giovani”. La figura della Duse è legata a doppio filo al Veneto: sia per il suo legame con la terra trevigiana da cui la volontà di essere sepolta presso il cimitero di Asolo, scelto come buen ritiro, sia per la sua provenienza, una famiglia di attori girovaghi originari di Chioggia. E poi Venezia, luogo dell’amore, dove si consumano ripetuti incontri con Gabriele D’Annunzio, il poeta di un’intera generazione con cui lei, già diva, intraprese una relazione tanto intensa quanto turbolenta. Il rapporto con i luoghi del Veneto che hanno incrociato il destino della diva, quindi, ma anche il ruolo di musa ispiratrice che assunse per molti artisti nazionali e internazionali e il suo essere anticipatrice di molte questioni legate alla parità di genere sono le tematiche attorno a cui ruota il cartellone, che a partire da aprile 2024 toccherà tutte e 7 le province della regione. Tra le molte location di spettacolo coinvolte, oltre ai Teatri sedi del TSV – Teatro Nazionale, il Mario Del Monaco di Treviso, il Goldoni di Venezia e il Verdi di Padova, e ad alcuni tra i maggiori palcoscenici della regione come il Teatro Romano di Verona, ci saranno anche luoghi simbolo tra cui il Teatro Duse di Asolo, gli spazi suggestivi della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, che conserva l’Archivio Duse e, grazie ad un progetto di diffusione capillare, alcuni luoghi di pregio del territorio a partire dalle iconiche Ville Venete. Il progetto si arricchirà nel 2024 e proseguirà nel 2025, con un programma in corso di definizione che porterà in scena, tra le altre iniziative, anche due nuove produzioni firmate dal Teatro Stabile del Veneto: durante quest’anno uno spettacolo di danza in collaborazione con il Teatro Comunale di Vicenza e il Teatro Ristori di Verona e nel prossimo anno un rifacimento del Martirio di San Sebastiano, opera di Gabriele D’Annunzio. I luoghi del cuore dal Veneto al Mondo A dare il via al cartellone dusiano sarà Sipari di viaggio, un percorso artistico realizzato in collaborazione con il Comune di Asolo. Ideato da Luca Scarlini è un autentico viaggio tra musica e parole che propone una visione nuova del magistero scenico di Eleonora Duse a partire da alcune città a cui la sua memoria è legata. Si prosegue poi tra maggio e giugno con un ciclo di appuntamenti intitolato Dall’archivio alla scena, realizzato dal TSV e dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, che mira ad utilizzare la collezione più ampia e completa di documenti sulla vita e sull’arte della grande attrice italiana per la creazione di nuove drammaturgie: 3 serate di recital e letture inedite che vedranno alternarsi sul palco dello Squero sull’Isola di San Giorgio attrici come Sonia Bergamasco, Lucia Poli ed Elena Bucci, e altrettanti spettacoli che coinvolgeranno gli allievi dell’Accademia Carlo Goldoni, della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e dell’Accademia dei Filodrammatici. Dopo il successo della rassegna “Il Teatro Viaggiante”, grazie alla collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, anche tra giugno e ottobre 2024, il cartellone di spettacoli itineranti tornerà ad animare piazze, teatri, ville, palazzi, parchi e castelli del Veneto con 100 donne Duse, un programma di spettacoli selezionati attraverso un bando pubblico rivolto alle compagnie teatrali professionali residenti in Veneto. Tra settembre e ottobre, infine, andrà in scena un testo per voce maschile scritto da Giordano Bruno Guerri (presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani) e Maria Pia Pagani (docente in Discipline dello Spettacolo all’Università Federico II di Napoli), che racconterà al pubblico la figura di Eleonora Duse attraverso gli scritti, i ricordi e le emozioni di Gabriele D’Annunzio. La Duse e gli altri testimoni di un’epoca tra ‘800 e ‘900 Oltre che attrice amata dai pubblici di tutto il mondo, la Duse è stata un punto di riferimento per le personalità più rivoluzionarie del suo tempo: da Stanislavskij a Mejerchol’d, da Gordon Craig a Isadora Duncan, da Hugo von Hoffmansthal a Rainer Maria Rilke. L’influenza che ha prodotto sugli artisti suoi contemporanei, come la sua capacità di anticipare le tematiche della parità di genere, sono alla base di due nuove produzioni del Teatro Stabile del Veneto che coinvolgono artisti di rilevanza nazionale nel campo della danza e del teatro: Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via a luglio, prodotte da Zebra e con un’anteprima ad Asolo in maggio, porteranno in scena The Doozies, uno spettacolo su Eleonora Duse e Isadora Duncan, entrambe pioniere del femminismo, del capocomicato, di un’arte che si preoccupa del presente. Serena Sinigaglia dirigerà Elektra, tragedia in un atto unico di Hugo von Hofmannsthal, ispirata all’Elettra di Sofocle e inscenata per la prima volta da Max Reinhardt nel 1903, che l’autore dedicò alla “divina”, senza che questa però potè mai recitare nel ruolo pensato per lei. Lo spettacolo, dopo un’anteprima a Padova, debutterà al Teatro Romano di Verona in settembre. Infine a dicembre 2024 la compagnia Motus guiderà gli attori neo diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni nella loro “prima prova” su un grande palcoscenico. Il lavoro che presenteranno si intitola I saw light e indagherà i testi di una rapper e poeta rivoluzionaria come Kae Tempest. A rimarcare, infine, il passaggio generazionale e l’incidenza che la Duse ha avuto sugli attori del passato e del presente è prevista la presentazione del libro Le lacrime della Duse. Ritratto di un artista da vecchio di Glauco Mauri sul palco del Teatro Mario Del Monaco di Treviso.
Caro pubblico, ricordiamo che la replica prevista per domani 18 gennaio dello spettacolo 𝐋'𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 di Stefano Massini è stata annullata. Nelle settimane precedenti abbiamo contattato i possessori di abbonamenti e biglietti per tale data segnalando la possibilità di assistere allo spettacolo in una delle altre tre date confermate (19, 20, 21 gennaio 2024) previa richiesta tramite email o direttamente in biglietteria per il cambio data del titolo d'ingresso. Invitiamo chi ancora non avesse effettuato la richiesta a farla direttamente presso la biglietteria del Teatro Goldoni negli orari di apertura al pubblico o prima dell'inizio dello spettacolo.
Il Teatro Maddalene, dopo una breve chiusura necessaria per l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo energetico realizzato dal Comune di Padova, torna da febbraio a maggio 2024 ad accogliere artisti e pubblico con un ricco programma di appuntamenti aperto alla sperimentazione. L’impegno dell’Amministrazione Comunale, il cui ultimo intervento si è concluso a fine 2023 grazie a un finanziamento del PNRR, e del Teatro Stabile del Veneto ha reso negli anni la sala delle Maddalene un teatro tecnologicamente all’avanguardia, uno dei centri privilegiati dell’innovazione culturale nelle arti performative aperto alle produzioni del TSV, ai giovani attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e alle compagnie teatrali padovane. Dopo il successo della scorsa stagione, infatti, anche per il 2024 lo spazio dell’ex chiesa di via S. Giovanni da Verdara presenta una rassegna di nuovi format teatrali: Maddalene Factory a cura del regista e performer Lorenzo Maragoni. La proposta promossa dal TSV e dal Comune di Padova presenta una programmazione che fa di innovazione, partecipazione e divulgazione i suoi punti cardine. Un cartellone di talk, progetti partecipati da studenti e cittadinanza e primi esperimenti di nuove formazioni e compagnie teatrali emergenti, che grazie anche alla collaborazione con l’Università di Padova, porta in scena nuovi linguaggi. “Il Teatro Maddalene è uno spazio che ha segnato la storia della cultura padovana caratterizzandosi da sempre come luogo dell’innovazione – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio –. Negli anni ha subito una profonda trasformazione e, grazie anche alla proficua collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, gli abbiamo dato forma compiuta fino a renderlo un teatro all’avanguardia, un luogo della sperimentazione e una casa pronta ad accogliere le compagnie teatrali della città di Padova. La rassegna che animerà il teatro fino a maggio risponde proprio a queste esigenze”. “Siamo grati al Comune di Padova per la fiducia che continua a riporre nel Teatro Stabile del Veneto nell’affidarci lo spazio del Teatro Maddalene, che dopo l’edizione pilota della rassegna presentata lo scorso anno, anche per il 2024 si conferma il luogo deputato alla sperimentazione – dice Carlo Mangolini, direttore dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e responsabile dell’area nuovi linguaggi del TSV –. Uno spazio dedicato alle compagnie emergenti, ai giovani attori diplomati all’Accademia Carlo, ma anche un luogo aperto alla partecipazione della cittadinanza e a numerose collaborazioni, a partire da quella con l’Università di Padova”. “La rassegna Performing Science si propone come obiettivo principale la diffusione della conoscenza scientifica tramite l'arte della comunicazione e della performance teatrale – dice la prof.ssa Monica Fedeli, prorettrice dell’Università di Padova per la Terza Missione e i rapporti con il territorio -. Questa unione di discipline non è affatto nuova nel campo dell'educazione e della formazione, se pensiamo ad esempi illustri come quello di Augusto Boal in Brasile e a numerosi altri casi in cui la scienza si è coniugata con l'arte teatrale. Tuttavia, in questa rassegna, i ricercatori e le ricercatrici assumono un ruolo attivo, portando la loro ricerca fuori dai confini dei laboratori e mettendosi in gioco direttamente sul palcoscenico. Si crea così una reale sinergia e contaminazione di idee al servizio della società, dove l'informazione scientifica viene promossa attraverso la potenza espressiva della performance teatrale.” Ad aprire il programma della rassegna Maddalene Factory è La banca dei sogni (5>10 marzo), un progetto a cura della compagnia Domesticalchimia per la regia di Francesca Merli, che esplora i sogni dei padovani. Dopo Firenze, Milano, Novara, Treviso, Lecce e Trieste, nel 2024 La banca dei sogni approda a Padova con uno spettacolo-indagine su come si trasforma il percorso dell'attività onirica lungo l'arco della vita. Durante il percorso preparatorio sono stati intervistati bambini, adolescenti, adulti e anziani del territorio padovano con l’obiettivo di scattare una fotografia, o meglio una radiografia del nostro presente, condotta attraverso uno strumento che generalmente si considera intimo e individuale. Attraverso i sogni delle persone si cercherà di captare le tematiche che riguardano ciascuna età della vita, in modo da individuare il termometro di quella comunità, di quella città di “sognatori”. Si prosegue poi con Performing Science, un progetto a cura di Lorenzo Maragoni e con la collaborazione dell'Università di Padova, che dal 13 marzo all’11 aprile propone un programma di 5 talk in doppia replica per raccontare la ricerca universitaria, dall’intelligenza artificiale alle biologia, dalla storia alla medicina, affiancati da testi teatrali composti per l'occasione dal giovane scrittore e blogger Nicolò Targhetta. Tra divulgazione, performance e interazione con il pubblico, ogni serata inizierà con un talk scientifico di venti minuti, continuerà con le domande e le curiosità del pubblico, e terminerà con la mise en espace di un corto teatrale inedito, che mette in scena, immagina, trasfigura i contenuti del talk da un punto di vista artistico e performativo. Dopo la rappresentazione di Talismani nel 2022 e 2023 il testo di Matteo Porru vincitore del Premio Campiello Giovani 2019, anche quest’anno grazie alla collaborazione tra TSV e Premio Campiello – Confindustria Veneto il Teatro Maddalene diventa palcoscenico per un nuovo vincitore del Premio Campiello Giovani: il 13 e 14 aprile va in scena la mise en espace di Sotto la pelle, un testo di Elisabetta Fontana, proclamata vincitrice 2023 al Teatro Goldoni di Venezia Torna per la terza edizione anche l’incubatore di talenti MaturAzione, che offrirà a 3 compagnie o formazioni artistiche emergenti la possibilità di svolgere una residenza artistica con un percorso di tutoraggio dedicato allo scopo di portare in scena, dal 22 aprile al 25 maggio, il primo studio di uno spettacolo inedito. L’iniziativa è nata per stimolare la creazione delle nuove drammaturgie da parte delle diplomate e dei diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro Stabile Veneto che da quest’anno si apre anche a giovani artisti provenienti da altre scuole teatrali e si conferma un ottimo trampolino di lancio per lo sviluppo di progettualità attoriali e autoriali autonome. La rassegna si chiude con il ritorno di Universerìe, la storica serie teatrale arrivata ormai all’ottava edizione, e che quest’anno sarà dedicata al tema Riscrivere di sé. Un instant-drama sulla vita universitaria a Padova, scritta e interpretata dagli studenti e dalle studentesse dell’Unipd in veste di drammaturghi e attori, con il coordinamento della compagnia Amor Vacui. Universerìe, nato nel 2016, ha coinvolto ormai oltre un centinaio di studentesse e studenti. Si è rinnovato di anno in anno, mantenendo però la sua forma seriale, con un episodio a settimana per quattro settimane, dal 30 aprile al 21 maggio. A chiudere la rassegna in collaborazione con l’Università di Padova sarà la maratona finale che si terrà il 30 maggio nella sala grande del Teatro Verdi. AngolAzioni. Scorci dalla scena Padovana Oltre che luogo di sperimentazione aperto alle giovani generazioni, il Teatro Maddalene si conferma anche la casa delle compagnie e delle associazioni radicate nel territorio padovano, che dal 1° febbraio al 17 febbraio saranno in scena nell’ambito della rassegna “AngolAzioni. Scorci dalla scena Padovana”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con il contributo del Teatro Stabile del Veneto anche grazie al finanziamento straordinario della Regione Veneto destinato alla filiera culturale regionale. La rassegna è organizzata dal Teatro Laterale, che sarà anche in scena con La rotta dello stocco (10 febbraio), in collaborazione con Abracalam, che presenta progetto di teatro e memoria Hannah e la Shoah (1 febbraio), Ottavo Giorno con Sei Personaggi più Uno in cerca d'amore (8 febbraio), TOP - Teatri OFF Padova (Talea Teatro, Amistad Teatro, Teatro Popolare Di Ricerca) con Le allegre comari di Windsor (17 febbraio), Carichi Sospesi con 63Azioni - Primo studio (15 febbraio) e Michele Angrisani con In fondo al buio. Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin (3 febbraio). Infine il Teatro Maddalene torna ad accogliere la rassegna di nuovi format teatrali, il Teatro Maddalene torna ad accogliere anche proposte più tradizionali all’interno dell’accordo con i teatri stabili del Nord Est della Regione Friuli Venezia-Giulia e del Trentino Aldo Adige. Sono due i titoli ospiti che animeranno il palcoscenico padovano: Il Muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale (21>25 febbraio), curato e interpretato da Paolo Valerio in cui il protagonista affronta la crisi della sua vita giocando a tennis. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Scandisce il suo sfogo palleggiando contro il pubblico, che però osserva dietro a un muro di plexiglass. Pasolini/ Pound. Odi et amo (17 marzo), uno spettacolo scritto e diretto da Leonardo Petrillo che ripercorre la storica intervista realizzata da Pier Paolo Pasolini a Ezra Pound. Scopri gli spettacoli in programma!
In occasione delle celebrazioni per il primo centenario dalla scomparsa di Eleonora Duse, il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale chiamano a raccolta le compagnie del territorio per la realizzazione di un programma teatrale diffuso nel territorio regionale. Dopo il successo della rassegna del “Teatro Viaggiante”, che nel corso di quest’anno ha raggiunto 14 comuni del Veneto interessando tutte e 7 le province della regione per celebrare i 400 anni del Teatro Goldoni, nel 2024, tra maggio e dicembre, il cartellone di spettacoli itineranti tornerà ad animare piazze, teatri, ville, palazzi, parchi e castelli del Veneto con un programma dedicato alla “divina”. Eleonora Duse, ma non solo. Il progetto si focalizza su diverse aree tematiche che potranno essere spunto per le proposte di spettacolo da parte delle compagnie: il ruolo delle donne nel teatro, nella storia e nella società, gli anni 20 del ‘900 e i suoi protagonisti, dalla Duse, appunto, agli altri testimoni dell’epoca, come Luigi Pirandello e Gabriele D’Annunzio. Potranno, infatti, essere valutati progetti di diverso genere e formato, di nuova produzione o riprese, che sviluppino i temi del femminile, l’indagine sulla figura della Duse, sulla sua epoca e sugli artisti e/o le artiste a lei contemporanei/e. Le forme sceniche che verranno prese in considerazione spaziano da spettacoli completi da palco, a spettacoli itineranti o di formato non convenzionale, da reading e letture sceniche a lezioni spettacolo. Il bando rivolto alle compagnie professionali con sede legale o sede operativa in Veneto è consultabile sul sito teatrostabileveneto.it. La candidatura dovrà essere trasmessa entro le ore 12:00 del 19 febbraio 2024. La selezione dei progetti verrà comunicata entro il 26 febbraio 2024. La rassegna itinerante si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio intitolato DONNADUSE: Eleonora nostra contemporanea nei luoghi di pregio del Veneto con cui il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale vuole ricordare Eleonora Duse a 100 anni dalla sua scomparsa e, attraverso di lei, celebrare non solo la prima vera diva del ‘900, ma anche i grandi artisti che hanno segnato un’epoca di straordinari cambiamenti, storici e culturali, e tutte quelle donne che, con il loro impegno e la loro tenacia, sono riuscite a ribaltare le regole del gioco, in una società rimasta per secoli in mano agli uomini. La Duse, pioniera della parità di genere nel teatro, con le sue grandi campagne sull’uguaglianza e le sue battaglie per essere pagata come gli altri attori, fu ed è una icona per l’universo femminile, che ieri come oggi continua a considerarla inesauribile fonte di ispirazione. Photo credit: Eleonora Duse in Hedda Gabler di Ibsen, foto di Mario Nunes Vais, 1905 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma, Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Promuovere la valorizzazione d’impresa e del patrimonio industriale attraverso la collaborazione tra imprese tradizionali e imprese creative e culturali. È questo uno degli obiettivi principali del progetto “Teatro d’impresa” che la Camera di Commercio di Padova e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale hanno realizzato in collaborazione con l’Università di Padova e introducendo la presenza degli alunni delle scuole padovane. Tale azione sviluppa ulteriormente l’esperienza di teatro d’impresa portata a Padova con l’azione pilota realizzata dalla Camera di Commercio e dal Teatro Stabile del Veneto, in collaborazione con l’università Ca’Foscari di Venezia, nel 2021 nell’ambito del progetto europeo InduCCI - Cultural and Creative Industries in Traditional Industrial Regions as Drivers for Transformation in Economy and Society. Ad essere protagoniste di questo nuovo progetto sono due imprese padovane, Este Ceramiche e Salumificio Giovanni Fontana, selezionate attraverso un bando dalla Camera di Commercio di Padova. Da ottobre, infatti, con la supervisione scientifica dell’Università di Padova, le due imprese hanno iniziato un percorso di incontri guidati dalla compagnia Barabao Teatro e con la partecipazione degli allievi del Liceo Artistico Modigliani che porterà alla messa in scena dello spettacolo Se puoi sognarlo…, un’originale produzione del TSV che debutterà sul palco del Teatro Verdi di Padova lunedì 27 novembre alle 20.45. Oltre alla produzione di uno spettacolo teatrale che, basandosi su una drammaturgia ispirata alle realtà aziendali, alla loro storia, alla loro esperienza e ai loro prodotti, sia capace di restituire pubblicamente il valore dell’impresa con una modalità di narrazione innovativa, con questo progetto il teatro diventa anche occasione e luogo di incontro fra azienda e scuola. Un’opportunità per i giovani di sviluppare una modalità di pensiero creativo, una delle competenze chiave per assicurare loro un percorso di crescita consapevole. Gli studenti del Liceo Modigliani, infatti, hanno partecipato alla realizzazione dello spettacolo guidati dalla compagnia Barabao alla costruzione della scenografia, alla scrittura della drammaturgia, alla creazione della locandina, avvicinandosi così allo stesso tempo alle realtà aziendali. «Si tratta – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova – di un progetto davvero innovativo, che crea nuove connessioni fra mondo della scuola e imprese del territorio attraverso il linguaggio universale dell’arte scenica. Gli studenti che hanno partecipato hanno avuto l'opportunità di “allenare” – divertendosi - le tante competenze connesse al teatro, ma anche di conoscere da vicino due aziende del territorio, una delle più antiche manifatture d’Europa con una storia che parte dal Settecento e una realtà d’eccellenza della produzione artigianale agroalimentare Made in Italy. Questa iniziativa rappresenta solo una delle azioni promosse dalla Camera di Commercio con l’obiettivo di avvicinare scuola e impresa anche attraverso i nuovi linguaggi: in occasione del Salone Exposcuola che si è chiuso nei giorni scorsi, abbiamo premiato gli istituti vincitori del concorso Scuole di Alternanza e Competenze, dedicato ai video che raccontano le esperienze degli studenti in azienda, mentre nel mese di ottobre abbiamo portato gli alunni delle secondarie di primo grado all’interno di quattro aziende del territorio padovano». “Avvicinando le imprese creative a quelle della tradizione, il progetto del Teatro d’impresa si è rivelato uno strumento importante nell’aiutare le realtà imprenditoriali ad innovare la narrazione del proprio patrimonio industriale, dei propri valori, dei luoghi aziendali, delle risorse umane – dichiara Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto –. Per questo motivo abbiamo voluto portare avanti, con alcune differenze rispetto all’azione pilota dello scorso anno, anche per questa stagione un progetto che risponde a uno degli obiettivi della missione del TSV, quello di essere al servizio del territorio.” «Questo progetto è il risultato di una proficua e intelligente collaborazione tra Camera di Commercio, Teatro Stabile del Veneto e Università. Una vera occasione per rilanciare e condividere specificità del territorio e far dialogare scienza e impresa attraverso il teatro, ovvero proporre al grande pubblico contenuti di sviluppo imprenditoriale e scientifico attraverso l’espressione artistica, capace di trasmettere e interpretare in modo innovativo ed efficace.» commenta la prof.ssa Monica Fedeli, Prorettrice con delega alla Terza missione e ai rapporti col territorio. Con Se puoi sognarlo… andrà in scena uno storico e divertente spaccato di quanto accade, al giorno d’oggi, nelle realtà di Este Ceramiche e Salumificio Giovanni Fontana, partendo dalla loro storia, ricca di territorialità e tradizione, restando centrati sulla loro specificità tipicamente made in Italy, ma puntando il dito verso un domani in divenire. Una straordinaria sfida giornaliera in costante trasformazione, una lenta evoluzione per restare al passo con i tempi e, al contempo, rimanendo fedeli a sé stessi. La trasposizione circense che Barabao Teatro propone e dentro la quale lo spettatore viene catapultato vuole essere metafora di riflessione tanto divertente quanto poetica, rispetto al significato, al valore, al coraggio dell’impresa odierna. Un invito a scoprire e perseguire la propria identità, singolarità, unicità rimanendo però in apertura verso un mondo sempre più articolato e multiforme.
Sono 650 gli studenti provenienti da 12 istituti scolastici che, da questa mattina fino al 25 novembre, sono attesi al Teatro Verdi di Padova per assistere allo spettacolo Quando tutto questo finirà, la nuova produzione del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale dedicata alle scuole secondarie di secondo grado scritta da Elena Contenta Patacchini e diretta dal regista Stefano Cordella. Formare e partecipare alla crescita delle nuove generazioni è per il TSV un importante obiettivo della propria missione, in cui rapporto tra teatro e scuola rappresenta un elemento imprescindibile per raggiungere e coinvolgere i giovani spettatori. Gli spettacoli proposti in matinée, infatti, sono solo una delle attività che lo Stabile del Veneto offre alle scuole di vario ordine e grado, che spaziano dalle visite guidate nei teatri ai laboratori di propedeutica teatrale realizzati all’interno degli istituti scolastici e ai progetti di PCTO, che per la stagione 23/24 hanno raggiunto oltre 3000 studenti di 34 istituti di tutto del Veneto. Quando tutto questo finirà è una storia ambientata nel bagno di una scuola. Un luogo che, collocato all’interno dell’istituzione per eccellenza, rappresenta lo spazio alternativo, la zona franca, lo scenario inaccessibile, eppure ampiamente abitato e vissuto, di una parte fondamentale, autentica e segreta della vita adolescenziale. Lo spettacolo racconta le vicende di un gruppo di ragazzi e ragazze, interpretati in scena dalle attrici e dagli attori del Teatro Stabile del Veneto Angelo Callegarin, Elisa Grilli, Alberto Olinteo, Silvia Pallotti e Martina Testa, che si scontrano con la fine delle cose. In particolare, con la fine della scuola. Questa fine ciascuno dei personaggi l’ha desiderata, ma adesso che si avvicina e che diventa concreta, adesso che li lascia orfani di qualcosa di smisurato e incomprensibile, il costringe a fare i conti con se stessi e con il mondo che invade silenzioso la loro fragile esistenza. I protagonisti affrontano l’incombenza e la paura del futuro che metterà in luce le trame delle loro storie personali. La fine di un amore, i dubbi e le contraddizioni dell’amicizia, la complessità dei rapporti familiari. L’ansia da prestazione e le pressioni sociali che portano a considerare come inaccettabile ogni forma di fallimento. La solitudine, l’apatia, la violenza, la fatica. L’agitazione. Ma anche e sempre la traccia potente e controversa dell’incontro e della cura per l’altro, del valore dei legami. Uno spazio imprevisto (quello del bagno) scontato eppure sorprendente, capace di farsi panorama di un’immaturità necessaria e vitale, dando voce a personaggi precari, confusi e indocili che tanto hanno da raccontare. Lo spettacolo si inserisce nel progetto della Compagnia Giovani, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).
Quest'anno Treviso festeggia dieci anni di appuntamenti con Oltre la scena a cura di Elena Filini tra incontri con il pubblico, introduzioni ai concerti e alle opere, anteprime dedicate alle scuole e dialoghi con gli artisti in programma per la Stagione Lirica 23/24 del Teatro Mario Del Monaco. Ecco il calendario: La Bohéme 25 ottobre 2023 alle ore 17.00 anteprima per le scuole 27 ottobre 2023 alle ore 19.15 introduzione all’opera al Ridotto Maléfici 3 novembre 2023 alle ore 10.00 anteprima per le scuole Il barbiere di Siviglia 06 dicembre 2023 alle ore 17.00 anteprima per le scuole 08 dicembre 2023 alle ore 19.15 introduzione all’opera al Ridotto 10 dicembre 2023 alle ore 11.00 aperitivo OFF Divine. In ricordo di Maria Callas (in collaborazione con Soroptimist Club Treviso) Tosca 07 febbraio 2024 alle ore 17.00 anteprima per le scuole 09 febbraio 2024 alle ore 19.15 introduzione all’opera al Ridotto Renato Bruson a Treviso per i 10 anni di Oltre la Scena 07 novembre 2023 alle ore 20.45 Il celebre baritono si racconterà e riceverà il premio Paolo Silveri come gloria dei baritoni italiani del Novecento. In collaborazione con Silvia Silveri Introduzione alla Stagione Concertistica 23/24 Tornano anche per questa stagione gli incontri di approfondimento degli appuntamenti della Stagione Concertistica, che si terranno in Foyer alle ore 19.00 il giorno stesso dei concerti.