Caro pubblico, ricordiamo che la replica prevista per domani 18 gennaio dello spettacolo 𝐋'𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 di Stefano Massini è stata annullata. Nelle settimane precedenti abbiamo contattato i possessori di abbonamenti e biglietti per tale data segnalando la possibilità di assistere allo spettacolo in una delle altre tre date confermate (19, 20, 21 gennaio 2024) previa richiesta tramite email o direttamente in biglietteria per il cambio data del titolo d'ingresso. Invitiamo chi ancora non avesse effettuato la richiesta a farla direttamente presso la biglietteria del Teatro Goldoni negli orari di apertura al pubblico o prima dell'inizio dello spettacolo.
Il Teatro Maddalene, dopo una breve chiusura necessaria per l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo energetico realizzato dal Comune di Padova, torna da febbraio a maggio 2024 ad accogliere artisti e pubblico con un ricco programma di appuntamenti aperto alla sperimentazione. L’impegno dell’Amministrazione Comunale, il cui ultimo intervento si è concluso a fine 2023 grazie a un finanziamento del PNRR, e del Teatro Stabile del Veneto ha reso negli anni la sala delle Maddalene un teatro tecnologicamente all’avanguardia, uno dei centri privilegiati dell’innovazione culturale nelle arti performative aperto alle produzioni del TSV, ai giovani attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e alle compagnie teatrali padovane. Dopo il successo della scorsa stagione, infatti, anche per il 2024 lo spazio dell’ex chiesa di via S. Giovanni da Verdara presenta una rassegna di nuovi format teatrali: Maddalene Factory a cura del regista e performer Lorenzo Maragoni. La proposta promossa dal TSV e dal Comune di Padova presenta una programmazione che fa di innovazione, partecipazione e divulgazione i suoi punti cardine. Un cartellone di talk, progetti partecipati da studenti e cittadinanza e primi esperimenti di nuove formazioni e compagnie teatrali emergenti, che grazie anche alla collaborazione con l’Università di Padova, porta in scena nuovi linguaggi. “Il Teatro Maddalene è uno spazio che ha segnato la storia della cultura padovana caratterizzandosi da sempre come luogo dell’innovazione – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio –. Negli anni ha subito una profonda trasformazione e, grazie anche alla proficua collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, gli abbiamo dato forma compiuta fino a renderlo un teatro all’avanguardia, un luogo della sperimentazione e una casa pronta ad accogliere le compagnie teatrali della città di Padova. La rassegna che animerà il teatro fino a maggio risponde proprio a queste esigenze”. “Siamo grati al Comune di Padova per la fiducia che continua a riporre nel Teatro Stabile del Veneto nell’affidarci lo spazio del Teatro Maddalene, che dopo l’edizione pilota della rassegna presentata lo scorso anno, anche per il 2024 si conferma il luogo deputato alla sperimentazione – dice Carlo Mangolini, direttore dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e responsabile dell’area nuovi linguaggi del TSV –. Uno spazio dedicato alle compagnie emergenti, ai giovani attori diplomati all’Accademia Carlo, ma anche un luogo aperto alla partecipazione della cittadinanza e a numerose collaborazioni, a partire da quella con l’Università di Padova”. “La rassegna Performing Science si propone come obiettivo principale la diffusione della conoscenza scientifica tramite l'arte della comunicazione e della performance teatrale – dice la prof.ssa Monica Fedeli, prorettrice dell’Università di Padova per la Terza Missione e i rapporti con il territorio -. Questa unione di discipline non è affatto nuova nel campo dell'educazione e della formazione, se pensiamo ad esempi illustri come quello di Augusto Boal in Brasile e a numerosi altri casi in cui la scienza si è coniugata con l'arte teatrale. Tuttavia, in questa rassegna, i ricercatori e le ricercatrici assumono un ruolo attivo, portando la loro ricerca fuori dai confini dei laboratori e mettendosi in gioco direttamente sul palcoscenico. Si crea così una reale sinergia e contaminazione di idee al servizio della società, dove l'informazione scientifica viene promossa attraverso la potenza espressiva della performance teatrale.” Ad aprire il programma della rassegna Maddalene Factory è La banca dei sogni (5>10 marzo), un progetto a cura della compagnia Domesticalchimia per la regia di Francesca Merli, che esplora i sogni dei padovani. Dopo Firenze, Milano, Novara, Treviso, Lecce e Trieste, nel 2024 La banca dei sogni approda a Padova con uno spettacolo-indagine su come si trasforma il percorso dell'attività onirica lungo l'arco della vita. Durante il percorso preparatorio sono stati intervistati bambini, adolescenti, adulti e anziani del territorio padovano con l’obiettivo di scattare una fotografia, o meglio una radiografia del nostro presente, condotta attraverso uno strumento che generalmente si considera intimo e individuale. Attraverso i sogni delle persone si cercherà di captare le tematiche che riguardano ciascuna età della vita, in modo da individuare il termometro di quella comunità, di quella città di “sognatori”. Si prosegue poi con Performing Science, un progetto a cura di Lorenzo Maragoni e con la collaborazione dell'Università di Padova, che dal 13 marzo all’11 aprile propone un programma di 5 talk in doppia replica per raccontare la ricerca universitaria, dall’intelligenza artificiale alle biologia, dalla storia alla medicina, affiancati da testi teatrali composti per l'occasione dal giovane scrittore e blogger Nicolò Targhetta. Tra divulgazione, performance e interazione con il pubblico, ogni serata inizierà con un talk scientifico di venti minuti, continuerà con le domande e le curiosità del pubblico, e terminerà con la mise en espace di un corto teatrale inedito, che mette in scena, immagina, trasfigura i contenuti del talk da un punto di vista artistico e performativo. Dopo la rappresentazione di Talismani nel 2022 e 2023 il testo di Matteo Porru vincitore del Premio Campiello Giovani 2019, anche quest’anno grazie alla collaborazione tra TSV e Premio Campiello – Confindustria Veneto il Teatro Maddalene diventa palcoscenico per un nuovo vincitore del Premio Campiello Giovani: il 13 e 14 aprile va in scena la mise en espace di Sotto la pelle, un testo di Elisabetta Fontana, proclamata vincitrice 2023 al Teatro Goldoni di Venezia Torna per la terza edizione anche l’incubatore di talenti MaturAzione, che offrirà a 3 compagnie o formazioni artistiche emergenti la possibilità di svolgere una residenza artistica con un percorso di tutoraggio dedicato allo scopo di portare in scena, dal 22 aprile al 25 maggio, il primo studio di uno spettacolo inedito. L’iniziativa è nata per stimolare la creazione delle nuove drammaturgie da parte delle diplomate e dei diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro Stabile Veneto che da quest’anno si apre anche a giovani artisti provenienti da altre scuole teatrali e si conferma un ottimo trampolino di lancio per lo sviluppo di progettualità attoriali e autoriali autonome. La rassegna si chiude con il ritorno di Universerìe, la storica serie teatrale arrivata ormai all’ottava edizione, e che quest’anno sarà dedicata al tema Riscrivere di sé. Un instant-drama sulla vita universitaria a Padova, scritta e interpretata dagli studenti e dalle studentesse dell’Unipd in veste di drammaturghi e attori, con il coordinamento della compagnia Amor Vacui. Universerìe, nato nel 2016, ha coinvolto ormai oltre un centinaio di studentesse e studenti. Si è rinnovato di anno in anno, mantenendo però la sua forma seriale, con un episodio a settimana per quattro settimane, dal 30 aprile al 21 maggio. A chiudere la rassegna in collaborazione con l’Università di Padova sarà la maratona finale che si terrà il 30 maggio nella sala grande del Teatro Verdi. AngolAzioni. Scorci dalla scena Padovana Oltre che luogo di sperimentazione aperto alle giovani generazioni, il Teatro Maddalene si conferma anche la casa delle compagnie e delle associazioni radicate nel territorio padovano, che dal 1° febbraio al 17 febbraio saranno in scena nell’ambito della rassegna “AngolAzioni. Scorci dalla scena Padovana”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con il contributo del Teatro Stabile del Veneto anche grazie al finanziamento straordinario della Regione Veneto destinato alla filiera culturale regionale. La rassegna è organizzata dal Teatro Laterale, che sarà anche in scena con La rotta dello stocco (10 febbraio), in collaborazione con Abracalam, che presenta progetto di teatro e memoria Hannah e la Shoah (1 febbraio), Ottavo Giorno con Sei Personaggi più Uno in cerca d'amore (8 febbraio), TOP - Teatri OFF Padova (Talea Teatro, Amistad Teatro, Teatro Popolare Di Ricerca) con Le allegre comari di Windsor (17 febbraio), Carichi Sospesi con 63Azioni - Primo studio (15 febbraio) e Michele Angrisani con In fondo al buio. Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin (3 febbraio). Infine il Teatro Maddalene torna ad accogliere la rassegna di nuovi format teatrali, il Teatro Maddalene torna ad accogliere anche proposte più tradizionali all’interno dell’accordo con i teatri stabili del Nord Est della Regione Friuli Venezia-Giulia e del Trentino Aldo Adige. Sono due i titoli ospiti che animeranno il palcoscenico padovano: Il Muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale (21>25 febbraio), curato e interpretato da Paolo Valerio in cui il protagonista affronta la crisi della sua vita giocando a tennis. Gioca, pensa, racconta, si dibatte. Scandisce il suo sfogo palleggiando contro il pubblico, che però osserva dietro a un muro di plexiglass. Pasolini/ Pound. Odi et amo (17 marzo), uno spettacolo scritto e diretto da Leonardo Petrillo che ripercorre la storica intervista realizzata da Pier Paolo Pasolini a Ezra Pound. Scopri gli spettacoli in programma!
In occasione delle celebrazioni per il primo centenario dalla scomparsa di Eleonora Duse, il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale chiamano a raccolta le compagnie del territorio per la realizzazione di un programma teatrale diffuso nel territorio regionale. Dopo il successo della rassegna del “Teatro Viaggiante”, che nel corso di quest’anno ha raggiunto 14 comuni del Veneto interessando tutte e 7 le province della regione per celebrare i 400 anni del Teatro Goldoni, nel 2024, tra maggio e dicembre, il cartellone di spettacoli itineranti tornerà ad animare piazze, teatri, ville, palazzi, parchi e castelli del Veneto con un programma dedicato alla “divina”. Eleonora Duse, ma non solo. Il progetto si focalizza su diverse aree tematiche che potranno essere spunto per le proposte di spettacolo da parte delle compagnie: il ruolo delle donne nel teatro, nella storia e nella società, gli anni 20 del ‘900 e i suoi protagonisti, dalla Duse, appunto, agli altri testimoni dell’epoca, come Luigi Pirandello e Gabriele D’Annunzio. Potranno, infatti, essere valutati progetti di diverso genere e formato, di nuova produzione o riprese, che sviluppino i temi del femminile, l’indagine sulla figura della Duse, sulla sua epoca e sugli artisti e/o le artiste a lei contemporanei/e. Le forme sceniche che verranno prese in considerazione spaziano da spettacoli completi da palco, a spettacoli itineranti o di formato non convenzionale, da reading e letture sceniche a lezioni spettacolo. Il bando rivolto alle compagnie professionali con sede legale o sede operativa in Veneto è consultabile sul sito teatrostabileveneto.it. La candidatura dovrà essere trasmessa entro le ore 12:00 del 19 febbraio 2024. La selezione dei progetti verrà comunicata entro il 26 febbraio 2024. La rassegna itinerante si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio intitolato DONNADUSE: Eleonora nostra contemporanea nei luoghi di pregio del Veneto con cui il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale vuole ricordare Eleonora Duse a 100 anni dalla sua scomparsa e, attraverso di lei, celebrare non solo la prima vera diva del ‘900, ma anche i grandi artisti che hanno segnato un’epoca di straordinari cambiamenti, storici e culturali, e tutte quelle donne che, con il loro impegno e la loro tenacia, sono riuscite a ribaltare le regole del gioco, in una società rimasta per secoli in mano agli uomini. La Duse, pioniera della parità di genere nel teatro, con le sue grandi campagne sull’uguaglianza e le sue battaglie per essere pagata come gli altri attori, fu ed è una icona per l’universo femminile, che ieri come oggi continua a considerarla inesauribile fonte di ispirazione. Photo credit: Eleonora Duse in Hedda Gabler di Ibsen, foto di Mario Nunes Vais, 1905 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma, Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Promuovere la valorizzazione d’impresa e del patrimonio industriale attraverso la collaborazione tra imprese tradizionali e imprese creative e culturali. È questo uno degli obiettivi principali del progetto “Teatro d’impresa” che la Camera di Commercio di Padova e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale hanno realizzato in collaborazione con l’Università di Padova e introducendo la presenza degli alunni delle scuole padovane. Tale azione sviluppa ulteriormente l’esperienza di teatro d’impresa portata a Padova con l’azione pilota realizzata dalla Camera di Commercio e dal Teatro Stabile del Veneto, in collaborazione con l’università Ca’Foscari di Venezia, nel 2021 nell’ambito del progetto europeo InduCCI - Cultural and Creative Industries in Traditional Industrial Regions as Drivers for Transformation in Economy and Society. Ad essere protagoniste di questo nuovo progetto sono due imprese padovane, Este Ceramiche e Salumificio Giovanni Fontana, selezionate attraverso un bando dalla Camera di Commercio di Padova. Da ottobre, infatti, con la supervisione scientifica dell’Università di Padova, le due imprese hanno iniziato un percorso di incontri guidati dalla compagnia Barabao Teatro e con la partecipazione degli allievi del Liceo Artistico Modigliani che porterà alla messa in scena dello spettacolo Se puoi sognarlo…, un’originale produzione del TSV che debutterà sul palco del Teatro Verdi di Padova lunedì 27 novembre alle 20.45. Oltre alla produzione di uno spettacolo teatrale che, basandosi su una drammaturgia ispirata alle realtà aziendali, alla loro storia, alla loro esperienza e ai loro prodotti, sia capace di restituire pubblicamente il valore dell’impresa con una modalità di narrazione innovativa, con questo progetto il teatro diventa anche occasione e luogo di incontro fra azienda e scuola. Un’opportunità per i giovani di sviluppare una modalità di pensiero creativo, una delle competenze chiave per assicurare loro un percorso di crescita consapevole. Gli studenti del Liceo Modigliani, infatti, hanno partecipato alla realizzazione dello spettacolo guidati dalla compagnia Barabao alla costruzione della scenografia, alla scrittura della drammaturgia, alla creazione della locandina, avvicinandosi così allo stesso tempo alle realtà aziendali. «Si tratta – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova – di un progetto davvero innovativo, che crea nuove connessioni fra mondo della scuola e imprese del territorio attraverso il linguaggio universale dell’arte scenica. Gli studenti che hanno partecipato hanno avuto l'opportunità di “allenare” – divertendosi - le tante competenze connesse al teatro, ma anche di conoscere da vicino due aziende del territorio, una delle più antiche manifatture d’Europa con una storia che parte dal Settecento e una realtà d’eccellenza della produzione artigianale agroalimentare Made in Italy. Questa iniziativa rappresenta solo una delle azioni promosse dalla Camera di Commercio con l’obiettivo di avvicinare scuola e impresa anche attraverso i nuovi linguaggi: in occasione del Salone Exposcuola che si è chiuso nei giorni scorsi, abbiamo premiato gli istituti vincitori del concorso Scuole di Alternanza e Competenze, dedicato ai video che raccontano le esperienze degli studenti in azienda, mentre nel mese di ottobre abbiamo portato gli alunni delle secondarie di primo grado all’interno di quattro aziende del territorio padovano». “Avvicinando le imprese creative a quelle della tradizione, il progetto del Teatro d’impresa si è rivelato uno strumento importante nell’aiutare le realtà imprenditoriali ad innovare la narrazione del proprio patrimonio industriale, dei propri valori, dei luoghi aziendali, delle risorse umane – dichiara Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto –. Per questo motivo abbiamo voluto portare avanti, con alcune differenze rispetto all’azione pilota dello scorso anno, anche per questa stagione un progetto che risponde a uno degli obiettivi della missione del TSV, quello di essere al servizio del territorio.” «Questo progetto è il risultato di una proficua e intelligente collaborazione tra Camera di Commercio, Teatro Stabile del Veneto e Università. Una vera occasione per rilanciare e condividere specificità del territorio e far dialogare scienza e impresa attraverso il teatro, ovvero proporre al grande pubblico contenuti di sviluppo imprenditoriale e scientifico attraverso l’espressione artistica, capace di trasmettere e interpretare in modo innovativo ed efficace.» commenta la prof.ssa Monica Fedeli, Prorettrice con delega alla Terza missione e ai rapporti col territorio. Con Se puoi sognarlo… andrà in scena uno storico e divertente spaccato di quanto accade, al giorno d’oggi, nelle realtà di Este Ceramiche e Salumificio Giovanni Fontana, partendo dalla loro storia, ricca di territorialità e tradizione, restando centrati sulla loro specificità tipicamente made in Italy, ma puntando il dito verso un domani in divenire. Una straordinaria sfida giornaliera in costante trasformazione, una lenta evoluzione per restare al passo con i tempi e, al contempo, rimanendo fedeli a sé stessi. La trasposizione circense che Barabao Teatro propone e dentro la quale lo spettatore viene catapultato vuole essere metafora di riflessione tanto divertente quanto poetica, rispetto al significato, al valore, al coraggio dell’impresa odierna. Un invito a scoprire e perseguire la propria identità, singolarità, unicità rimanendo però in apertura verso un mondo sempre più articolato e multiforme.
Sono 650 gli studenti provenienti da 12 istituti scolastici che, da questa mattina fino al 25 novembre, sono attesi al Teatro Verdi di Padova per assistere allo spettacolo Quando tutto questo finirà, la nuova produzione del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale dedicata alle scuole secondarie di secondo grado scritta da Elena Contenta Patacchini e diretta dal regista Stefano Cordella. Formare e partecipare alla crescita delle nuove generazioni è per il TSV un importante obiettivo della propria missione, in cui rapporto tra teatro e scuola rappresenta un elemento imprescindibile per raggiungere e coinvolgere i giovani spettatori. Gli spettacoli proposti in matinée, infatti, sono solo una delle attività che lo Stabile del Veneto offre alle scuole di vario ordine e grado, che spaziano dalle visite guidate nei teatri ai laboratori di propedeutica teatrale realizzati all’interno degli istituti scolastici e ai progetti di PCTO, che per la stagione 23/24 hanno raggiunto oltre 3000 studenti di 34 istituti di tutto del Veneto. Quando tutto questo finirà è una storia ambientata nel bagno di una scuola. Un luogo che, collocato all’interno dell’istituzione per eccellenza, rappresenta lo spazio alternativo, la zona franca, lo scenario inaccessibile, eppure ampiamente abitato e vissuto, di una parte fondamentale, autentica e segreta della vita adolescenziale. Lo spettacolo racconta le vicende di un gruppo di ragazzi e ragazze, interpretati in scena dalle attrici e dagli attori del Teatro Stabile del Veneto Angelo Callegarin, Elisa Grilli, Alberto Olinteo, Silvia Pallotti e Martina Testa, che si scontrano con la fine delle cose. In particolare, con la fine della scuola. Questa fine ciascuno dei personaggi l’ha desiderata, ma adesso che si avvicina e che diventa concreta, adesso che li lascia orfani di qualcosa di smisurato e incomprensibile, il costringe a fare i conti con se stessi e con il mondo che invade silenzioso la loro fragile esistenza. I protagonisti affrontano l’incombenza e la paura del futuro che metterà in luce le trame delle loro storie personali. La fine di un amore, i dubbi e le contraddizioni dell’amicizia, la complessità dei rapporti familiari. L’ansia da prestazione e le pressioni sociali che portano a considerare come inaccettabile ogni forma di fallimento. La solitudine, l’apatia, la violenza, la fatica. L’agitazione. Ma anche e sempre la traccia potente e controversa dell’incontro e della cura per l’altro, del valore dei legami. Uno spazio imprevisto (quello del bagno) scontato eppure sorprendente, capace di farsi panorama di un’immaturità necessaria e vitale, dando voce a personaggi precari, confusi e indocili che tanto hanno da raccontare. Lo spettacolo si inserisce nel progetto della Compagnia Giovani, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).
Quest'anno Treviso festeggia dieci anni di appuntamenti con Oltre la scena a cura di Elena Filini tra incontri con il pubblico, introduzioni ai concerti e alle opere, anteprime dedicate alle scuole e dialoghi con gli artisti in programma per la Stagione Lirica 23/24 del Teatro Mario Del Monaco. Ecco il calendario: La Bohéme 25 ottobre 2023 alle ore 17.00 anteprima per le scuole 27 ottobre 2023 alle ore 19.15 introduzione all’opera al Ridotto Maléfici 3 novembre 2023 alle ore 10.00 anteprima per le scuole Il barbiere di Siviglia 06 dicembre 2023 alle ore 17.00 anteprima per le scuole 08 dicembre 2023 alle ore 19.15 introduzione all’opera al Ridotto 10 dicembre 2023 alle ore 11.00 aperitivo OFF Divine. In ricordo di Maria Callas (in collaborazione con Soroptimist Club Treviso) Tosca 07 febbraio 2024 alle ore 17.00 anteprima per le scuole 09 febbraio 2024 alle ore 19.15 introduzione all’opera al Ridotto Renato Bruson a Treviso per i 10 anni di Oltre la Scena 07 novembre 2023 alle ore 20.45 Il celebre baritono si racconterà e riceverà il premio Paolo Silveri come gloria dei baritoni italiani del Novecento. In collaborazione con Silvia Silveri Introduzione alla Stagione Concertistica 23/24 Tornano anche per questa stagione gli incontri di approfondimento degli appuntamenti della Stagione Concertistica, che si terranno in Foyer alle ore 19.00 il giorno stesso dei concerti.
Il 24 Ottobre 2023 presso il Teatro Verdi di Padova arriva Lovebar, lo spettacolo di danza verticale. La Bottega del caffè è la drammaturgia di Carlo Goldoni scelta per essere tradotta in forma di coreografia per danza verticale: il suo essere un coacervo rappresentativo di dinamiche di Potere, di Socialità e di Commercio la rende un testo contemporaneo, per affrontare temi della nostra quotidianità ed esprimerli senza i concetti portati dalle sue parole, ma tramite lo svelamento in forma corporea delle dinamiche dei suoi intrecci tra personaggi e classi sociali. L’intera commedia goldoniana verrà trasformata in una vera e propria partitura fisica, dove le parole delle battute dei diversi personaggi diventano delle azioni danzate, andando così a svelare e mostrare le dinamiche più interne e principali di uno dei testi più famosi del commediografo veneziano, che verrà mostrato sotto un punto di vista inedito: da sempre abituati a pensare a Goldoni come gran maestro della parola, con il nostro progetto si andrà a svelare un Goldoni gran maestro invece dell’azione fisica dei caratteri e delle classi sociali che, ancora oggi, vivono nella nostra società. Lo spettacolo si terrà il 24 ottobre 2023 alle ore 19.30 all'esterno del Teatro Verdi. Non è necessaria la prenotazione. Crediti Adattamento da La Bottega del caffè di Carlo Goldoni Ideazione, coreografia e video: Wanda Moretti Dramaturgo: Marco Gnaccolini Danzatori: Gian Mattia Baldan, Giorgio Coppone, Simona Forlani, Isabel Rossi Voice over: Michele Guidi Musiche per sax e live electronics: Marco Castelli Costumi: Alessandra Dolce Produzione: Il Posto 2023 Progetto vincitore del Bando Goldoni 400 del Teatro Stabile del Veneto.
Dal 24 al 31 agosto a Verona va in scena la terza edizione del Verona Shakespeare Fringe Festival, realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Verona e il Centro di Ricerca Skenè dell’Ateneo scaligero, che da quest’anno si arricchisce della presenza del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale grazie alla collaborazione di AGSM AIM. Un'iniziativa teatrale a carattere internazionale che promuove nuove prospettive sui drammi e sulla poesia di William Shakespeare, fondendo il lavoro degli studiosi shakespeariani con quello degli artisti. Il programma, inserito nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese, conta 8 titoli, tutti in prima nazionale, spettacoli in lingua originale (con sottotitoli) o in inglese realizzati da compagnie teatrali provenienti da Regno Unito, Georgia, Macedonia, Svezia, Romania e quest’anno anche dagli Stati Uniti, che andranno in scena al Teatro Camploy. Il Fringe Festival sarà inaugurato giovedì 24 agosto con Othello del regista georgiano Levan Tsuladze, una co-produzione Theatre Studio 42 di Tiblisi e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Acquista il tuo biglietto
Come gli Asteroidi Amor, che sfrecciano sfiorando l’orbita della Terra e di altri pianeti, gli spettacoli di questa rassegna si manifestano in più luoghi della città e connettono mondi diversi portandoci segnali dalla scena contemporanea italiana e internazionale. Nello spazio della nostra convivenza, nel tempo trascorso insieme davanti alla scena, il teatro ci riporta a vivere l'incontro collettivo con i corpi, le parole e le emozioni per farci riflettere sul nostro presente. L'esperienza del teatro ha una forza formidabile e reincanta il mondo. Scopri il programma Un progetto di Fondazione di Venezia. A cura di Susanne Franco (Università Ca’ Foscari Venezia) e Annalisa Sacchi (Università Iuav di Venezia) in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale.
Il Teatro Stabile del Veneto presenta il debutto dello spettacolo teatrale L’Isola, che andrà in scena presso la Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova dal 27 al 29 giugno. Lo spettacolo è scritto e recitato dagli attori-detenuti della sezione Alta Sicurezza ed è il risultato del laboratorio curato dalla Compagnia Matricola Zero per lo Stabile del Veneto nell’ambito di Per aspera ad astra. Un progetto che si interroga su come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, promosso da Carte Blanche/Compagnia Teatrale della Fortezza di Volterra, sostenuto da Acri con Fondazione Cariparo e giunto ormai alla sua quinta edizione A condurre il laboratorio sono state le registe dello spettacolo Alice Centazzo e Federica Chiara Serpe, Maria Celeste Carobene, Marco Mattiazzo e Leonardo Tosini. Un progetto sviluppato seguendo diversi percorsi paralleli, al fine di rendere l’esperienza artistica e culturale più completa e sfaccettata, a partire dal training teatrale condotto dal regista Gabriele Vacis affiancato dal tutoraggio di Cinzia Zanellato. Durante i giorni dello spettacolo sarà allestita una mostra di pittura e maschere in collaborazione con A&T, gli oggetti di scena sono a cura di area48 e laboratorio scolpiAMO e i costumi sono a cura della Accademia delle Belle Arti di Venezia. Copertina di Mattia Riami e foto di scena di Serena Pea.
Torna nel capoluogo della Marca GEA “GIOIOSAETAMOROSA – Treviso Contemporary Theatre Festival”, rassegna di teatro contemporaneo in programma dall’8 al 22 luglio 2023 come sempre in varie location del centro storico. Due settimane tra spettacoli al Teatro Mario Del Monaco, laboratori e processi creativi, di scrittura, performance e critica aperti al pubblico di ogni età, un premio di drammaturgia contemporanea, incontri con gli artisti e le artiste ospiti e performance itineranti che trasformeranno Treviso in un palcoscenico diffuso e aperto a tutti. Un festival che travolgerà la città come una festa che, unendo artisti e pubblico, genererà nuove relazioni, condivisioni e comunità, per celebrare la vita, la gioia e l’amore. I biglietti per gli spettacoli saranno a disposizione da domani sul sito del festival. L’edizione di quest’anno della kermesse, realizzata dal Comitato Teatro Treviso in collaborazione con il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto, all’interno del progetto triennale GEA.22, GEA.23 e GEA.24, porta il titolo “RADIC(CH)I”, inteso come metafora identitaria che evoca anche la tematica della natura e dell’ambiente. Guardare alle radici significa narrare di ciò che si conosce profondamente sul piano dell’esperienza e dell’identità, ma per metterlo in relazione alle esperienze e alle conoscenze di altri perché diventino dialogo e apertura a ciò che è diverso da noi. L’apertura di GEA.23 è affidata al Premio di Drammaturgia Contemporanea “Giuseppe Bepo Mafioli”, premio nazionale di scrittura per la scena promosso da Comitato Teatro Treviso, Comune di Treviso, Teatro Stabile del Veneto e Archivio Giuseppe Maffioli. Sabato 8 luglio al Teatro Mario Del Monaco, dopo l’inaugurazione ufficiale si terrà quindi la cerimonia di premiazione del concorso, con la lettura scenica della drammaturgia vincitrice accompagnata dalle illustrazioni di Elisa Canaglia del Treviso Comic Book Festival. Sempre il Mario Del Monaco ospiterà poi i principali spettacoli in programma nei 15 giorni di festival: mercoledì 12 luglio Bobby & Amy, venerdì 14 luglio Via del Popolo e domenica 16 luglio Pietre Nere, sempre alle 19.30. A questi spettacoli si aggiungono due appuntamenti che vedranno diverse repliche durante la manifestazione: Spirito del Teatro, una produzione di Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e Comitato Teatro Treviso, in programma dall’11 al 16 luglio e dal 18 al 22 luglio alle 15 e R+G, in scena dal 18 al 22 luglio alle 19.30, sempre al Teatro Del Monaco. Altri momenti clou del programma di GEA.23 saranno poi le restituzioni dei processi creativi con la cittadinanza che si svolgeranno tra fine giugno e inizio luglio: “drammatizziAMO”, “esploriAMO” e “partecipiAMO”. A questi tre processi creativi se ne aggiungerà un quarto, “commentiAMO frequenze clandestine”, l’unico le cui iscrizioni sono ancora aperte, che si svolgerà durante i giorni stessi della kermesse, e che si presenterà come un laboratorio di osservazione e critica teatrale. Come per la scorsa edizione, torna l’apprezzato format “ciacoliAMO”, momenti di confronto quest’anno ospitati alla Loggia dei Cavalieri, in cui gli artisti e le artiste ospiti del festival incontreranno il pubblico e dialogheranno con un’associazione o realtà del territorio.
Mentre al Teatro Goldoni proseguono i lavori di manutenzione straordinaria, questa sera l’appuntamento di presentazione della nuova stagione ha richiamato il pubblico veneziano alla Scuola Grande di San Teodoro. In una serata di festa il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale assieme al Comune di Venezia ha svelato il cartellone della stagione 23/24, Tutta un’altra storia. Sul palcoscenico a dare il benvenuto agli spettatori sono stati la consigliera comunale Giorgia Pea e Giampiero Beltotto, presidente del TSV-Teatro Nazionale, che ha aperto la serata con un ricordo speciale al Maestro Giorgio Ferrara, da poco scomparso. L’evento è stato condotto da Andrea Bellacicco, che ha presentato la programmazione in una serata all’insegna della convivialità che ha visto salire sul palco Ottavia Piccolo, per un momento di intrattenimento con un estratto dallo spettacolo Cosa nostra spiegata ai bambini. Il cartellone 23/24 Il cartellone 23/24 presenta una programmazione ricca di 13 titoli in abbonamento. Ad inaugurare la prima alzata di sipario sarà, però, una serata speciale in anteprima: sabato 30 settembre, un grande evento per la riapertura del Goldoni ripercorre la storia dei 400 anni del teatro più antico della città con ospiti d’eccezione. Tra i titoli in abbonamento il primo appuntamento è invece con Alessandro Preziosi (02>05 nov) che porta in scena il suo lavoro più recente Aspettando Re Lear, una co-produzione TSV, il primo di sei spettacoli d’ispirazione classica che compongono il cartellone veneziano. Si prosegue poi con un titolo che contraddistingue la seconda linea d’indirizzo della stagione 23/24, che oltre ad attingere al repertorio teatrale dà spazio e voce alle parole del presente con testi scritti e diretti da artisti contemporanei come Lucia Calamaro, tra le più talentuose drammaturghe sulla scena nazionale, che cura la regia dello spettacolo Tipi umani seduti al chiuso (16>19 nov), una nuova produzione del TSV dove una biblioteca di quartiere si trasforma in un luogo d’incontro, habitat di sicurezza e conforto per degli originali “tipi umani”. Sulla stessa linea si inserisce anche Boomers (30 nov>03 dic) il nuovo testo di Marco Paolini, uno spettacolo che racconta la generazione più anziana, mescolando realtà e immaginazione, e in cui ballate e canzoni si presentano come un antidoto alla frenesia del mondo moderno. Si prosegue poi con Emma Dante e il suo Tango delle capinere (14> 17 dice), mentre il nuovo anno si apre con Stefano Massini in scena con L’interpretazione dei sogni (18>21 gen 2024) una co-produzione TSV ispirata alla figura di Sigmund Freud. Nel filone della tradizione rientrano Clitennestra (01>04 feb) attualizzata da Colm Tóibín nell’interpretazione Isabella Ragonese e anche Arlecchino muto per spavento (08>11 feb a cui si aggiungono due repliche fuori abbonamento, il 12 e il 13 feb), uno dei canovacci della commedia dell’arte più rappresentati nella Parigi del ‘700 e ora messo in scena dalla compagnia Stivalaccio Teatro. Si prosegue poi con Gogol’ e L’ispettore generale (22>25 feb) con l’interpretazione di Rocco Papaleo diretto da Leo Muscato e non mancano i testi di autori internazionali come Martin Crimp, in cartellone con The City (07>10marzo) per la regia di Jacopo Gassmann. Il cartellone continua con Antonio e Cleopatra (14>17 mar) di Shakespeare per la regia di Valter Malosti, mentre Claudio Bisio porta sul palcoscenico un’autobiografia divertita La mia vita raccontata male (04>07 apr). Chiudono il programma, infine, due co-produzioni firmate TSV: I parenti terribili (18>21 apr) di Jean Cocteau, con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi e I corpi di Elizabeth (09>12 mag) di Hella Hickson diretto da Elio De Capitani. A Venezia il programma si arricchisce poi con un altro cartellone di qualità, la rassegna Asteroide Amor, progetto legato ai nuovi linguaggi performativi e realizzato in collaborazione con Fondazione di Venezia e le Università Ca’ Foscari e Iuav. È nell’ambito di questa rassegna che si inserisce l’appuntamento con Big Art Group, la compagnia newyorkese che dal 26 ottobre al 10 novembre con una nuova produzione TSV porterà una riflessione su temi ambientali e legati all’innalzamento delle maree negli spazi dell’Arterminal San Basilio al porto di Venezia. La campagna abbonamenti Da martedì 13 giugno, per gli abbonati alla stagione 22/23 del Teatro Goldoni si apre il periodo di prelazione per il rinnovo degli abbonamenti, che per la prima volta potrà essere fatto non solo in biglietteria ma anche online, e terminerà il 16 settembre. I nuovi abbonamenti sui posti liberi degli altri turni, invece, saranno acquistabili a partire dal 4 luglio. L’acquisto dell’abbonamento non solo consente un risparmio di circa il 25% sui singoli biglietti, ma riconosce agli abbonati della nuova stagione la possibilità di accedere a tariffe agevolate per gli spettacoli in programma anche nei teatri di Treviso e Padova.