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La sartoria del TSV per la prima volta in mostra al Teatro Verdi di Padova
Ogni anno il Teatro Stabile del Veneto si impegna in diverse tipologie di progetti che coinvolgono la città di Padova e si rivolgono a tutta la comunità. Ecco i progetti attualmente in corso e alcuni di quelli già terminati.
Un progetto promosso dal Teatro Stabile del Veneto arrivato già alla sua quinta edizione. Si tratta di un percorso di formazione teatrale per i detenuti dell’Alta Sicurezza della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova, tenuto dal gruppo di lavoro formato da Matricola Zero, Gabriele Vacis e Maria Cinzia Zanellato che parte dal lavoro svolto durante la scorsa edizione. Il progetto si è concluso con una restituzione pubblica in più repliche del lavoro fatto in questi mesi, per condividere con il pubblico esterno il percorso fatto, con la messa in scena di una drammaturgia elaborata insieme agli allievi a partire da “La Tempesta” di Shakespeare.
Il progetto, promosso da Acri, Carte Blache - Compagnia La Fortezza di Armando Punzo e sostenuta da 11 Fondazioni di origine bancaria tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, è nato nel 2018 ed attualmente è attivo in 15 carceri italiane.
Dal 2018 questa iniziativa ha coinvolto oltre 1.000 detenuti che partecipano a percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro: non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci. Dal 2021 anche il Teatro Stabile del Veneto è parte di Per Aspera ad astra.
Un percorso di formazione che parte dal lavoro svolto durante la scorsa edizione del progetto, che si è conclusa con la messa in scena di una drammaturgia elaborata insieme agli allievi a partire da “La Tempesta” di Shakespeare. In questa nuova edizione i partecipanti avranno la possibilità di approfondire le risonanze tra il materiale personale condiviso dagli allievi stessi per la drammaturgia e il testo di Shakespeare, con l’obiettivo di favorire un'ulteriore riflessione sul cambiamento personale, oggetto di analisi anche in fase di drammaturgia collettiva.
Punto di partenza del lavoro iniziato lo scorso febbraio è un'attività di training fisico con lo scopo di mettere in atto un percorso di fiducia e relazione attraverso pratiche teatrali a supporto della socialità. Il corso si prefigge di trasmettere gli strumenti teatrali che consentano ai partecipanti di esplorare nuove strade di espressione individuale e di sviluppare e migliorare le loro capacità relazionali, permettendo loro di crearsi un tessuto sociale interno alla struttura detentiva sano e inclusivo.
Partendo dagli spunti personali condivisi in sede di laboratorio e dalle suggestioni individuate durante gli esercizi di gruppo, verrò realizzata una vera e propria regia collettiva sul tema del cambiamento e della rinascita, intrinseco al testo de “La Tempesta”, in modo da favorire la partecipazione attiva degli attori in tutti gli aspetti della messa in scena. A sostegno del percorso ci sono attività come workshop intensivi musicali, artigianali e di illuminotecnica per sviluppare maggiormente alcune competenze specifiche utili alla costruzione di uno spettacolo.
Il corso terminerà a giugno e si concluderà con una restituzione pubblica finale in più repliche del lavoro per condividere con il pubblico esterno all’Istituto il percorso fatto insieme, nella consapevolezza che la condivisione del lavoro svolto in questo contesto è ancor più fondamentale al fine di incoraggiare l’incontro e il confronto.
La sartoria del TSV per la prima volta in mostra al Teatro Verdi di Padova
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La creazione di nuove opportunità inclusività a teatro attraverso la trasformazione digitale
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Visite guidate ed esposizioni al Verdi di Padova, al Goldoni di Venezia, al Del Monaco di Treviso, al Nuovo di Verona
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